Aiuto Biblico

Imita chi cammina bene

Filippesi 3:15-21

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 15 dicembre 2019, – cmd es –
Descrizione: per crescere, dobbiamo imitare coloro che sono avanti a noi. Ricordiamo il giudizio, e l’eternità.
parole chiavi: imitare, vita cristiana, la fine dei credenti e dei non credenti. Corpo glorificato.

Audio:

Nella vita cristiana, la cosa più importante in assoluto è di capire la gravità del nostro peccato, e la realtà del giudizio, e poi, di vedere in Gesù Cristo la salvezza, il perdono, e l’unica via per essere riconciliati con Dio. La vita cristiana è vedere in Gesù Cristo il nostro Salvatore! La vita cristiana è capire che non potremo mai arrivare a Dio per il nostro merito, e che tutta la nostra speranza si pone in Gesù Cristo e il suo sacrificio e risurrezione.

La salvezza è un atto, che Dio compie in noi. Poi, si inizia una vita in cui si cammina con Dio, in attesa di entrare nella presenza di Dio. Cioè, la salvezza non è solo l’essere perdonato per poi continuare a vivere come prima. La salvezza è la salvezza dal peccato, per poi camminare in novità di vita, in santità, camminando con Dio.

E per quello, la Bibbia non solo ci spiega moltissimo della salvezza, ma poi, ci insegna i comandamenti da seguire per avere una vita di santità.

Però, suscita la domanda: Cosa vuol dire in pratica camminare in santità? Cosa vuol dire in pratica camminare con Dio? Com’è quella vita?

Dio è un buon Padre, un Padre amorevole, che ci dà comandamenti che non sono gravosi. E perciò, per aiutarci a capire come camminare, Dio non solo ci dà i suoi santi e buoni comandamenti, ma Dio ci dà dei chiari esempi di cosa vuol dire camminare in santità.

Infatti, riprendendo oggi il nostro studio in Filippesi, vedremo che qua, come ripetutamente, l'apostolo Paolo ci esorta ad imitare coloro che camminano bene. In altre parole, nel piano di Dio, Dio ci dà i credenti maturi che sono esempi per mostrare ai credenti meno maturi come camminare in modo da restare vicini a Dio e crescere nell'immagine di Cristo.

Questa è una grande grazia da Dio, perché è molto più facile capire come camminare quando possiamo avere chiari esempi da imitare. Se tu hai mai cercato di imparare qualcosa, saprai che è molto più facile osservare qualcuno e imitarlo, che solo leggere le istruzioni di come devi fare e cercare di capire per conto tuo.

Perciò, andiamo avanti nel nostro studio dell'epistola ai Filippesi, per capire meglio come vivere la nostra vita cristiana. In questo brano, vedremo che ci sono esempi brutti da evitare, e ci sono anche esempi buoni da imitare. Paolo ci ricorda la fine di coloro che camminano con Cristo, e anche la triste fine di coloro che non camminano con Cristo. Perciò, questo brano è un grande stimolo e incoraggiamento a noi di non stancarci nel nostro cammino verso cielo.

Se ricordate, in Filippesi 3:8-14, Paolo aveva parlato di come avevo considerato tutto quello che prima gli era importante come spazzatura, per guadagnare Cristo. Capire l'importanza di Cristo, e camminare focalizzato su Cristo è la parte centrale di essere credenti maturi. Paolo dice credenti perfetti per indicare credenti maturi. Non si tratta di non peccare mai, piuttosto, descrive un credente completo, un credente maturo, che giorno per giorno vive come Dio insegna, guardando a Cristo.

Perciò, dopo i versetti in cui Paolo descrive come egli vive, spiegando che fa una cosa sola, quella di cercare Cristo con tutto il suo cuore, correndo sempre in avanti, a quel punto, iniziando nel versetto 15, Paolo ci spiega come dobbiamo vivere noi. Trovate Filippesi 3:15, e seguite mentre leggo questi versetti.

“15 Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo. 16 Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola, conducendoci in pieno accordo.” (Filippesi 3:15,16 LND)

Notate nel versetto 15 che Paolo descrive due categorie di credenti. Lui parla di coloro che sono maturi, e poi parla di coloro che ancora non hanno visto chiaramente il valore di Cristo. In altre parole, sono ancora attirati verso le cose che prima erano importanti per loro. Mentre leggo di nuovo il v.15, notate queste due categorie di credenti.

“15 Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo.” (Filippesi 3:15 LND)

Avete visto le due categorie di credenti? Il primo gruppo è quello descritto con “quanti siamo perfetti”. Paolo faceva parte di quel gruppo, che è composto di quei credenti che camminavano come Paolo, focalizzati pienamente su Gesù Cristo. Come dicevo, la parola perfetto qui descrive maturità, completo. Quindi Paolo parla prima di tutto ai credenti che sono veramente maturi, che guardano totalmente a Cristo.

Poi, Paolo parla ad un secondo gruppo, che sono i credenti che pensano altrimenti in qualche cosa. In altre parole, sono veri credenti, ma ancora hanno nella vita qualche campo in cui non hanno visto che quello che era importante è tanta spazzatura che rallenta o ostacola da conoscere Gesù Cristo di più.

La grande maggioranza dei credenti, e quindi, probabilmente la grande maggioranza di noi, sono nel secondo gruppo, sono credenti che ancora non hanno visto pienamente il valore di Gesù Cristo. Cercano Cristo, ma spesso si lasciano sviare da altre cose, cose che in realtà sono da considerare come tanta spazzatura. Ancora ci sono cose del mondo che attirano questi credenti. Oppure, sono presi con i problemi e le difficoltà. Comunque, non hanno ancora visto la realtà dell'eternità. E perciò, hanno ancora molta strada da fare per crescere. Però, in questo versetto Paolo riconosce che Dio rivelerà a loro gli errori dei loro pensieri, e il vero valore di Cristo.

È importante che ognuno di noi abbia un concetto sobrio di se stesso. Esamina la tua vita. Tu veramente vedi Cristo come il tuo unico tesoro? Tu vedi tutto il resto come spazzatura, cioè vuoi che nulla ti ostacoli da avere più di Cristo? Oppure, pur volendo più di Cristo, riconosci che a volte, ti lasci sviare, ti lasci essere attirato a qualcos'altro? Se vuoi crescere, devi iniziare riconoscendo la tua vera condizione spirituale.

Comunque Paolo, avendo menzionato le due categorie di veri credenti, esorta entrambi di loro nel versetto 16. Lo leggo ancora.

“16 Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola, conducendoci in pieno accordo.” (Filippesi 3:16 LND)

Al punto in cui siamo arrivati, o che siamo molto in avanti, e vediamo Cristo come tutto, oppure, che siamo ancora molto indietro, attirati ad altre cose, camminiamo secondo la stessa regola. Andiamo tutti in avanti, non indietro. Non restiamo fermi dove stiamo. La vita cristiana deve essere una vita di crescita.

La vera salvezza produce una vita di crescita. Alcuni crescono più velocemente, ma tutti i veri credenti crescono. Fa parte di essere salvati.

E l'unico modo di crescere è di camminare secondo la stessa regola, ovvero, di camminare non come vuole la nostra carne, ma secondo la via e nel modo che Gesù Cristo ha stabilito per noi. Solo così possiamo avere più di Cristo.

E poi il brano dichiara “conducendoci in pieno accordo”. Se stiamo camminando bene, dobbiamo essere della stessa mente degli altri che stanno camminando bene. Dobbiamo tutti desiderare più di Cristo come il più grande desiderio del cuore.

Quindi, questo è quello che Dio ci comanda. Dobbiamo camminare in avanti, verso Cristo. Dobbiamo camminare sempre in avanti, camminando tutti secondo la stessa regola. Ma, COME possiamo camminare così?

Iniziando nel versetto 17, Paolo ci spiega come possiamo, praticamente, camminare così. Cioè, Dio guida Paolo non solo a darci il comandamento di camminare sempre in avanti, ma ci spiega anche come camminare così. Seguite mentre leggo il versetto 17. Io ringrazio Dio che abbiamo un Padre così buono da rendere chiaro come dobbiamo vivere per avere più di Cristo. Leggo il versetto 17.

“17 Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano così, secondo l’esempio che avete in noi.” (Filippesi 3:17 LND)

Una chiave per camminare bene nella vita cristiana è di imitare coloro che camminano bene, coloro che camminano come l'apostolo Paolo camminava. In questo versetto, abbiamo il comandamento di imitare Paolo, e i suoi collaboratori, e di tener conto di coloro che camminavano come Paolo e i suoi collaboratori camminavano. In altre parole, in ogni generazione ci saranno coloro da imitare.

Una grandissima parte della crescita spirituale è di notare chi cammina bene, chi assomiglia più di Cristo di noi, e poi, di imitare il cammino di quella persona o di quelle persone.

Per fare questo, servono tre cose. Prima di tutto, dobbiamo essere in grado di riconoscere chi cammina come Cristo. Dobbiamo riconoscere un cammino di santità.

Poi, dobbiamo osservare i credenti nella nostra vita, per riconoscere chi è che ha una vita così. Cioè, nessuno cammina perfettamente. Però, solitamente Dio ci dà delle persone che hanno un cammino che assomiglia più a Cristo di quanto la nostra vita assomiglia a Cristo.

E terzo, dobbiamo noi impegnarci ad imitare chi cammina bene. Dobbiamo noi riconoscere dove la nostra vita non assomiglia a Cristo, e dobbiamo confessare quello, per impegnarci imitando coloro che camminano più vicine a Cristo di noi.

La Bibbia è piena di persone da imitare, e anche esempi di persone da NON imitare. E ripetutamente troviamo brani che ci insegnano ad imitare chi cammina bene. Leggo alcuni di questi brani, per aiutarci a capire quanto è fondamentale nella vita cristiana riconoscere chi cammina bene e poi imitare quei credenti. Faccio pochi commenti. La cosa importante è di notare quanto spesso Dio ci insegna ad imitare chi cammina bene. Per primo, leggo Filippesi 4:9.

“9 Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sarà con voi.” (Filippesi 4:9 LND)

Leggo 1Corinzi 4:16, e 1Corinzi 11:1.

“16 Vi esorto dunque a divenire miei imitatori. 17 Per questa ragione vi ho mandato Timoteo, che è mio figlio diletto e fedele nel Signore, che vi ricorderà quali sono le mie vie in Cristo e come insegno dappertutto in ogni chiesa.” (1Corinzi 4:16-17 LND)
“Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo.” (1Corinzi 11:1 LND)

In 1Tessalonicesi 1:6, Paolo riconosce che i credenti avevano imitato lui e i suoi collaboratori.

“E voi siete divenuti nostri imitatori e del Signore, avendo ricevuta la parola in mezzo a tanta afflizione con la gioia dello Spirito Santo,” (1Tessalonicesi 1:6 LND)

In 2Tessalonicesi 3:7-9, Paolo esorta loro ad imitarlo.

“7 Voi stessi infatti sapete in qual modo dovete imitarci, perché non ci siamo comportati disordinatamente fra di voi, 8 e non abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e travaglio giorno e notte, per non essere di peso ad alcuno di voi. 9 Non già che non ne avessimo il diritto, ma per darvi noi stessi un esempio affinché ci imitaste.” (2Tessalonicesi 3:7-9 LND)

In 1Timoteo 4:12, Paolo esorta Timoteo ad essere un esempio per gli altri.

“Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell’amore, nello Spirito, nella fede e nella castità.” (1Timoteo 4:12 LND)

In Ebrei 13:7, siamo comandati ad imitare coloro che camminano bene, e in modo specifico, i nostri conduttori.

“Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la parola di Dio e, considerando il risultato della loro condotta, imitate la loro fede.” (Ebrei 13:7 LND)

In 1Pietro 5, Pietro esorta agli anziani delle chiese di essere di modello, ovvero, di vivere in modo che gli altri possono imitarli.

“1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev’essere rivelata:
2 pascete il gregge di Dio che è fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidità di guadagno ma di buona volontà, 3 e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge.” (1Pietro 5:1-3 LND)

Questi brani ci rendono chiaro che nel piano di Dio, dobbiamo riconoscere chi cammina bene, e poi, imitare la vita di quelle persone.

Questa è una parte fondamentale di crescere in santità.

Molti nemici della croce di Cristo

Grazie a Dio, ci sono credenti da imitare. Questo è una grande grazia da Dio, ed è una chiave per poter veramente crescere in Cristo. Però, mentre ci sono credenti da imitare, in realtà, ci sono tantissime persone, compreso alcune persone nelle chiese, che non sono esempi da imitare, infatti, ci sono molti che camminano da nemici della croce di Cristo. Siamo circondati da persone che non vogliono Cristo, che piuttosto vogliono vivere per la carne!

Nei versetti 18 al 21, Paolo fa un confronto tra coloro che camminano come nemici della croce di Cristo, e noi che siamo veri credenti, per cui Cristo è il nostro tesoro. Consideriamo prima di tutto la vita e poi la fine di coloro che non hanno Cristo come il loro tesoro. Questo è un forte avvertimento per noi di non imitare queste persone, ed è anche un grande sollievo, capendo che la loro ribellione contro Dio non è inosservata da Dio. Seguite mentre leggo i versetti 18 e 19.

“18 Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, 19 la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è in quel che è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra.” (Filippesi 3:18,19 LND)

Paolo inizia questi versetti dichiarando che sono molti che camminano così. Tristemente, la maggioranza delle persone nel mondo non vuole Gesù Cristo. Ricordate le parole di Gesù Cristo quando ci esortava a cercare la salvezza in Matteo 7:13,14.

“13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Matteo 7:13-14 LND)

È importante che comprendiamo che pochi entrano per la via della salvezza, ma molti prendono la via larga che porta alla perdizione. Perciò, dobbiamo stare in guardia, sapendo che la maggioranza delle persone intorno a noi sta vivendo come nemici della croce di Cristo.

Attenzione, questo non vuol dire che sono quelli che il mondo chiamerebbe malvagi. Possono essere persone perbene, possono essere persone rispettate, possono essere persone che con un metro umano, fanno del bene agli altri. Però, non vogliono Cristo. Per quanto possono essere persone che il mondo considera buone, non vogliono Cristo, e perciò, camminano da nemici della croce di Cristo.

E quindi, non dobbiamo assolutamente imitare tale persone.

Per aiutarci a capire il pericolo di imitare tale persone, Paolo ci dichiara la loro fine nel versetto 19. Inoltre, spiega come vivono.

Ricordate che davanti ad ogni persona c’è o l’eternità con Cristo, oppure, un’eternità di tormento. Leggo di nuovo il versetto 19.

“19 la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è in quel che è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra.” (Filippesi 3:19 LND)

La fine di tale persone è la perdizione. In Matteo 7 abbiamo letto che Gesù parlava che chi prende la porta larga arriva alla perdizione. Non c'è nulla terribile quanto la perdizione eterna. Non importa quante belle esperienze e cose si possono avere in questa vita. Tutto è niente alla luce dell'eternità di tormento. Ricordate che l’eternità non finirà mai.

La perdizione descrive la condizione in cui uno è escluso da ogni benedizione da Dio. In questo vita, Dio dà la sua grazia generale a tutti. Ci sono tantissime benedizioni che arrivano a tutti gli uomini, chi di più e chi di meno. Ma quando uno entra nella perdizione, dopo il giudizio finale, non ci sarà alcuna benedizione. Ci sarà solo tormento. Ci sarà tormento costante, tormento totale, e tormento che dura nel eternità. Questa è la perdizione di cui parla la Bibbia.

E perciò, ci sono molti che camminano da nemici della croce di Cristo, la cui fine sarà la perdizione eterna. Chi non ha Cristo come Signore e Salvatore è un nemico della croce di Cristo.

Descrivendo queste persone, Paolo dichiara che in questa vita, il loro Dio non è Gesù Cristo, piuttosto, è il ventre. Il ventre rappresenta tutto quello che trova piacere nel mondo.

Dio ha creato cibi con ottimi sapori, che possiamo godere. Però, lo scopo della vita non è godere cibo, né è di vivere per qualunque altro piacere. Invece queste persone vivano per il ventre, ovvero vivano per quello che dà piacere in questo mondo. Questo può essere il cibo, può essere il divertimento, può essere il sesso, può essere il successo, o cose materiali, o l’approvazione degli uomini, può essre qualunque cosa che dà piacere sulla terra. Dio ha creato le cose buone da godere, ma lo scopo della vita non deve essere mai di godere queste cose, ma piuttosto lo scopo della vita per un vero credente dev’essere vivere per le cose eterne.

Invece, le persone che sono nemici della croce di Cristo non vivono per l'eternità, non desiderano passare l'eternità con Cristo. Piuttosto, vivono per benefici terreni. Per loro, tutto è qua. E per questo, si dice che il loro dio è il ventre. Vivono per soddisfare i piaceri terreni.

Poi dice che la cui gloria è in quel che è a loro vergogna. In altre parole, visto che sono nemici della croce, non vivano per la gloria di Dio, ma cercano la loro gloria in quello che al giudizio finale sarà a loro vergogna. Per esempio, se uno cerca gloria per se stesso, anziché vivere per la gloria di Dio, al giudizio finale, il fatto che aveva cercato gloria per se stesso sarà a sua vergogna. Se uno vive per ricchezze, se uno vive per approvazione degli uomini, se uno cerca la sua gloria in qualunque cosa della terra, anziché vivere per dare gloria a Dio, quello in cui si cerca la gloria sarà a sua vergogna.

E Paolo conclude questa descrizione di queste persone dicendo che hanno la mente rivolta alle cose della terra. Questo non vuol dire che sono cose particolarmente malvagie. Possono essere cose buone, o possono essere cose molto malvagie. Ma buone o malvagie, sono cose di questa terra. I loro tesori sono cose della terra, anziché le cose di Dio in cielo. Possono essere cose buone che Dio ha creato, come la famiglia. Il punto è che pensano alle cose della terra, anziché alle cose di Dio.

Ricordate il comandamento che troviamo in Colossesi 3:1-4. Ve lo leggo. Questo vale per ogni vero credente.

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria.” (Colossesi 3:1-4 LND)

Le persone che sono nemici della croce di Cristo non hanno la mente sulle cose di lassù. E perciò, subiranno la perdizione eterna. Saranno puniti per tutta l'eternità, perché non avevano considerato Dio degno di essere al centro dei loro pensieri.

La nostra fine

La fine di coloro che non vogliono Gesù Cristo come il loro Salvatore sarà terribile, più terribile di quanto possiamo concepire. Ma per noi che ci siamo aggrappati a Gesù Cristo come il nostro Signore e Salvatore, grazie all’opera di Dio nei nostri cuori, per noi, quello che ci aspetta è più meraviglioso e stupendo di quanto possiamo concepire. Seguite mentre leggo i versetti 20 e 21. Prego che possiamo gioire profondamente con quello che Dio ha riservato per noi.

“20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, 21 il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.” (Filippesi 3:20,21 LND)

Che immenso contrasto fra questo e quello che avranno coloro che non hanno Cristo. La loro fine è la perdizione eterna, invece, se siamo in Cristo, allora, la nostra cittadinanza è nei cieli, da dove aspettiamo il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo.

Quanto è importante che ricordiamo che la nostra vera cittadinanza non è qui sulla terra. Sì, per ora viviamo nel mondo, ma grazie a Dio, per opera di Dio, non siamo più del mondo. Cioè, viviamo temporaneamente nel mondo, ma non apparteniamo più al mondo. Leggo le parole di Gesù Cristo a proposito in Giovanni 15:18,19.

“18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giovanni 15:18-19 LND)

È importante capire che ora che siamo in Cristo, apparteniamo al cielo. Siamo qui solo temporaneamente, in attesa del nostro Signore, che ci porterà con sé.

Quando Gesù ritornerà, sarà rivelato a tutti che Egli è il nostro Salvatore, Colui che ci salva eternamente. E sarà rivelato a tutti che il Signore Gesù Cristo è sovrano su tutto. Siamo pienamente sicuri nelle sue mani. Ricordate che a Gesù è stato dato ogni potestà in cielo e sulla terra.

E quando ritornerà, che cosa farà il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo con la sua grande potenza? La risposta sta nel versetto 21, che descrive quello che farà Gesù Cristo, e descrive anche il suo potere di farlo. Lo leggo ancora.

“21 il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.” (Filippesi 3:21 LND)

Quando Gesù Cristo ritornerà, ritornerà nella sua gloria, ed Egli trasformerà i nostri umili corpi, facendoli conforme al suo corpo glorioso.

Questa gloria riguarda almeno due cose. Prima di tutto, vuol dire che i nostri corpi saranno glorificati fisicamente. Non avremo mai più dolori, né debolezze, né malattie, e non ci sarà più la morte fisica. Sarà un corpo glorioso, senza tutti i limiti e i mali che sono arrivati a causa della condanna quando Adamo ha peccato.

Inoltre, sarà un corpo glorioso anche perché non saremo più capaci a peccare. Finché Gesù non ritorna, come sappiamo bene, siamo ancora ben capaci a peccare, e tante volte, cadiamo nel peccato. Quante volte abbiamo peccato, macchiandoci, allontanandoci dalla benedizione che c'è nel dimorare in Cristo.

Invece, quando Gesù Cristo viene nella sua potenza divina e ci trasforma, saremo fatti come Lui, e non saremo più soggetti al peccato. Avremo la vittoria totale ed eterna sul peccato. Saremo santi e senza macchie, in modo che possiamo stare nella presenza di Dio nell'amore per tutta l'eternità!

Infatti, è proprio il fatto che Gesù renderà i nostri corpi conforme al suo corpo glorioso che ci permetterà a stare nella presenza di Dio.

E Paolo ci ricorda che Gesù Cristo ha il potere di fare questo. Lo farà secondo la sua potenza, che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose. Gesù Cristo può fare tutto, assolutamente tutto. E perciò, non avrà alcun ostacolo da trasformare i nostri corpi così.

Gloria a Dio! Grazie a Dio, che abbiamo questo davanti a noi! Quando consideriamo quello che ci aspetta, tutti i dolori di questa vita diventano piccoli. Tutte le ingiustizie perdono il loro peso. Quanto teniamo in mente la verità di quello che Gesù farà per noi quando ritornerà, trasforma come viviamo. È fondamentale avere una prospettiva eterna.

Infatti, l'apostolo Paolo teneva questa realtà sempre in mente, e perciò, nonostante che aveva una vita piena di terribile sofferenza, che durava anni, egli poteva dire, in 2Corinzi 4:16-18:

“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2Corinzi 4:16-18 LND)

Conclusione

E allora, teniamo in mente quello che abbiamo imparato oggi. Ricordate che nel piano di Dio, è importante notare chi cammina bene, e poi di imitare la sua vita e la sua fede. Imitare chi cammina bene è una parte importante nel crescere in Cristo. Questo richiede umiltà, ma porta frutti meravigliosi.

Ricordate che siamo circondati da persone che sono nemici della croce di Cristo, perché non vogliono Cristo. Sono focalizzati sulle cose del mondo. Forse umanamente sono buone persone, ma se non vogliono Cristo, allora, sono nemici della croce di Cristo. Hanno la mente sulle cose di questo mondo. Non seguiamo i loro esempi. Imitiamo chi cammina bene, guardando a Cristo, come faceva Paolo.

Ricordiamo che in Cristo, la nostra cittadinanza è i cielo. Cristo ritornerà per noi. Tutto qua finirà. Quando Gesù Cristo ritorna, trasformerà i nostri corpi per farli gloriosi, come il suo. Egli ha il potere di fare questo, come ha il potere di custodirci fino a quel giorno. Confidiamo in Lui.

Ricordiamo che Cristo ha la potenza di sottoporre tutte le cose a Se stesso. Siamo pienamente sicuri nelle mani di Cristo.

Guardiamo in avanti, aspettando e affrettando il ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo.