Aiuto Biblico

Marco 3:1-12: Gesù è divino e potente

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 27 gennaio 2019, – cmd es –
parole chiavi: Gesù Cristo, divinità di Cristo, guarigione, ipocrisia

Audio:

Stiamo studiando l'evangelo di Marco. Ricordate che lo scopo degli evangeli è di farci conoscere Gesù Cristo, in modo che poniamo la nostra fede in lui. A volte abbiamo l'idea che porre la fede in Gesù è qualcosa che si fa per diventare credenti, e poi, si ha già la fede. E certamente, si inizia la vita cristiana ponendo la fede in Gesù Cristo, e in un certo senso, chi è credente ha già fede in Gesù. Però, non è qualcosa che si fa una volta per sempre. La vita cristiana è una vita di porre la fede in Gesù Cristo giorno per giorno. Cioè, il giusto vive per fede, confida in Cristo ogni giorno, e non solo all'inizio della salvezza. In ogni decisione, giorno per giorno, dobbiamo avere fede in Cristo. E quindi, gli Evangeli sono importantissimi per farci vedere Gesù Cristo, per poter avere fede in lui. Le Epistole ci mostrano ancora di più di Cristo, sempre per aiutarci ad avere più fede in Lui.

Nell'ultimo incontro, abbiamo considerato Marco 2. Abbiamo visto che Gesù compiva tanti miracoli, così mostrandosi essere il Cristo, Dio incarnato. I miracoli che Gesù compiva sono una chiara prova che Gesù è Dio. Inoltre, abbiamo visto che gli uomini religiosi erano molto contro Gesù. Questo è perché si presentavano come uomini di Dio, ma in realtà non cercavano la gloria di Dio, ma piuttosto cercavano gloria e vantaggi terreni per loro stessi. Usavano il nome di Dio ma non avevano un cuore per Dio. Visto che Gesù Cristo è Dio, odiavano Gesù, e criticavano quello che Gesù faceva e insegnava. Si opponevano a Gesù in ogni modo possibile.

Abbiamo concluso il capitolo 2 con i farisei, i Giudei molto religiosi, che criticavano Gesù perché i suoi discepoli non seguivano le tradizioni religiose che i farisei avevano stabilito. In quel esempio, riguardava il fatto che i discepoli di Gesù non seguivano le tradizioni dei farisei che riguardava l’osservanza del sabato. Avevano mangiato grano mentre passavano un campo. Gesù, mostrando la sua autorità come Dio, ha dichiarato ai farisei che l'uomo non era stato fatto per il sabato, ma che il sabato era stato fatto per l'uomo. Essendo Gesù Dio, Gesù sapeva esattamente perché egli aveva stabilito il sabato. E poi, alla fine di capitolo 2, abbiamo letto una dichiarazione estremamente potente da parte di Gesù. Ricordate che Gesù usava come titolo di se stesso "il Figlio dell'uomo". Vi leggo di nuovo quello che Gesù dichiara a questi farisei in Marco 2:28.

“Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato".” (Marco 2:28 LND)

Rendetevi contro della grandezza di questa dichiarazione. Con questa dichiarazione, Gesù si sta presentando come Dio, dicendo che LUI è Signore sul sabato, ovvero, sta dichiarando di essere Signore sulla creazione e sulla legge di Dio. Gesù si sta mettendo al di sopra della legge di Dio. Con questo, Gesù si presentava chiaramente e pienamente Dio. Abbiamo concluso il capitolo 2 con quella dichiarazione.

Gesù mostra la sua divinità

Tenendo tutto questo in mente, e che Gesù si trovava a Capernaum, iniziamo a considerare le verità che Dio ci dà in Marco capitolo 3.

Prima di iniziare a leggere questo capitolo, ricordate che Gesù era ormai molto conosciuto a causa dei suoi miracoli. I suoi miracoli, insieme al suo insegnamento, mostravano che Gesù aveva autorità divina, e che la potenza di Dio operava in lui. Gesù era molto conosciuto in Capernaum. Quindi i vari personaggi che troviamo in questo capitolo sono più o meno gli stessi del capitolo 2.

Seguite mentre leggo i versetti 1,2.

“1 Poi egli entrò di nuovo nella sinagoga, e là c’era un uomo che aveva una mano secca. 2 Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo.” (Marco 3:1-2 LND)

Ecco, questi farisei e giudei avevano proprio lì davanti a loro, Dio incarnato. Se questi uomini fossero veramente da parte di Dio, avrebbero avuto grandissima gioia. Ma per quanto si presentavano come grandi uomini di Dio, per quanto amavano mostrarsi come uomini che seguivano Dio, in realtà, non seguivano Dio per nulla. Si servivano del nome di Dio per avere potere e anche beni materiali. E perciò, vedendo in Gesù una minaccia, perché chi credeva in Gesù non avrebbe più dato retta a quello che dicevano questi uomini falsi, questi uomini odiavano Gesù, e volevano trovare un modo per screditarLo davanti al popolo. Volevano far sì che le persone vedessero Gesù come un falso, in modo che non Lo ascoltassero più.

Volendo accusare Gesù davanti al popolo, e sapendo che Gesù aveva il potere divino di guarire, osservavano Gesù per vedere se avrebbe guarito questo uomo con la mano secca, visto che era sabato, in cui, secondo le loro tradizioni, non era permesso fare alcun tipo di lavoro. Per loro, secondo il loro metro, guarire sarebbe stato considerato un lavoro.

È importante capire che questa loro tradizione non era da Dio. Dio aveva dato ai Giudei il comandamento di non lavorare il sabato, ma loro avevano preso quel comandamento e aggiunto tanti aspetti che non erano nel comandamento. Così, seguendo una serie di applicazioni loro, si vantavano di essere bravi credenti, quando in realtà i loro cuori erano lontani da Dio. Visto che questi uomini erano molto attenti a seguire le loro tradizioni religiose, si consideravano superiori alle persone normali, che non seguivano le loro tradizioni religiose. Però, era un metro loro, non un metro di Dio.

Leggendo di loro, potremmo vederli come ipocriti, e perciò, vederci, in un certo senso, superiore a loro.

Anziché condannare loro, vedendoci superiore, dovremmo valutare se in qualsiasi modo noi facciamo una cosa simile.

È importante che consideriamo se noi cerchiamo di vederci come spiritualmente bravi perché osserviamo cose che noi stessi abbiamo inventato. Oggi, vedo tanti che prendono dottrine che non sono veramente dalla Bibbia, girando qualche versetto qua o là, e così, si considerano i veri fedeli a Dio, quando spesso sono estremamente pieni di orgoglio. Dio è vicino agli umili. È importantissimo avere una dottrina corretta, ma la vera dottrina corretta produce anche l'umiltà. Questi farisei si consideravano superiori agli altri. In realtà, erano lontanissimi da Dio. Prego che possiamo essere un popolo umile.

Gesù, Dio incarnato, conosceva i loro pensieri, conosceva i loro cuori malvagi, nascosti dietro la maschera della religiosità. E così, Gesù, per mostrarsi Dio alla folla, e per mettere in evidenza la malvagità dei loro cuori, e il fatto che erano dei falsi, agisce pubblicamente. Seguite mentre leggo i versetti 3-4.

“3 Ed egli disse all’uomo che aveva la mano secca: "Alzati là nel mezzo!". 4 Poi disse loro: "È lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?". Ma essi tacevano.” (Marco 3:3-4 LND)

Gesù comanda a questo uomo di alzarsi in mezzo a tutti. Gesù voleva che fosse evidente quello che stava per fare, voleva mostrare il suo potere, e voleva mostrare che lui è il Signore del sabato. Quindi, Gesù stava sfidando apertamente questi uomini. Dio non fa trattative con gli uomini. Dio richiede sottomissione e ubbidienza, e non compromette mai con gli uomini che egli stesso ha creato.

Poi, con l’uomo che ha bisogno di guarigione in piedi, in mezzo a tutti, Gesù chiede a questi uomini religiosi se è lecito fare del bene il sabato, oppure del male. In altre parole, riferendosi a quello che aveva detto alla fine del capitolo precedente, sta mostrando a tutti che il sabato non era per aggiungere peso all'uomo, ma era per aiutare l'uomo. Perciò, nel piano di Dio, certamente era pienamente lecito fare del bene o salvare una vita il sabato. E questi uomini religiosi, che conoscevano bene le scritture, quelle scritture che mostravano il cuore di Dio, sapevano benissimo che era lecito fare del bene, sapevano benissimo che era lecito salvare una vita. Ma non volevano rispondere, perché quello avrebbe messo in evidenza che erano dei falsi. E perciò, tacevano. I loro cuori erano pieni di peccato.

Prego che ognuno di noi possa riconoscere che a volte anche noi agiamo con un cuore di peccato. A volte, quando sbagliamo, preferiamo tacere o cambiare discorso piuttosto che ammettere chiaramente che abbiamo sbagliato. Questo è il nostro orgoglio, il nostro peccato. Ma il cuore che Dio richiede, un cuore veramente umile, riconosce umilmente quando sbaglia.

C'è un punto importante da capire qui. Non solo il sabato è stato fatto per l’uomo, ma tutti i comandamenti di Dio sono stati fatti per il nostro bene. Cioè ogni comandamento di Dio porta al nostro vero bene. Disubbidire ai comandamenti di Dio ci porta il male.

Questi uomini religiosi avevano aggiunto le loro tradizioni ai comandamenti di Dio, in modo che rendeva i comandamenti pesanti. Satana vuole che vediamo i comandamenti di Dio come pesanti. Vediamo questo in Genesi 3, quando Satana, tramite il serpente, implicava alla donna che il comandamento che Dio aveva dato ad Adamo ostacolava loro dal vero bene. In realtà, non mangiare dal albero della conoscenza era una benedizione, perché permetteva a loro di restare in stretta comunione con Dio.

Questi farisei, che stavano là nella sinagoga con Gesù, avevano una tradizione che per poter sembrare religiosi, non permettevano la guarigione di un uomo. Gesù, con la sua domanda, mostrava che erano dei falsi. Ma loro tacevano.

Andiamo avanti, per vedere la reazione di Gesù e quello che faceva. Leggo il versetto 5.

“5 Allora egli, guardatili tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse a quell’uomo: "Stendi la tua mano!". Ed egli la stese, e la sua mano fu risanata come l’altra.” (Marco 3:5)

Prima di tutto, notate che Gesù guardava tutt'intorno. Guardava negli occhi di ognuno di loro. Gesù voleva che ognuno di loro riconoscesse il proprio peccato. E così, il suo sguardo passava da uomo a uomo.

Notate che Gesù guardava con indignazione. Solitamente, la parola greca usata qua è tradotta come ira, e descrive l'ira di Dio nel giudizio. È una parola estremamente forte. Questa parola viene usata riguardo a Gesù solamente qui e poi in Apocalisse 6:16, quando leggiamo dell'ira dell'Agnello, che è Gesù. Il peccato dell'uomo porterà Gesù Cristo, il giudice del mondo, a venire con grande ira per il giudizio finale.

Ma mentre vediamo per un attimo l’ira di Gesù Cristo, ancora di più vediamo la sua tristezza nel vedere la durezza del loro cuore. Gesù è venuto per salvare, ed era triste quando vedeva che la durezza di cuore degli uomini li ostacolava dalla salvezza. Questo è il cuore di Gesù il Salvatore.

Notate che Gesù guarisce l'uomo senza parola. Solo comanda all'uomo di stendere la mano, in modo che fosse visibile a tutti. E poi, la mano stesa, fu risanata perfettamente, davanti a tutti, senza che Gesù avesse detto o fatto qualsiasi cosa. Questa è la potenza di Cristo.

In realtà, questo uomini non potevano accusare Gesù, secondo le loro tradizioni, perché Gesù non ha fatto niente. Così, la loro ipocrisia era ancora più evidente.

Questi uomini erano furiosi con Gesù, non perché aveva fatto del bene, ma perché aveva mostrato a tutti la loro ipocrisia. E perciò, si unirono per cercare come farlo morire. Notate che i farisei si unirono con gli erodiani. Gli erodiani erano un partito politico, uniti a Erode, e quindi, ai romani. Per questo, normalmente, i farisei li odiavano, e non avevano nulla a che fare con loro. Leggo il versetto 6.

“6 E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui, come farlo morire.” (Marco 3: 6)

Nonostante che solitamente non avevano a che fare gli uni con gli altri, questi due gruppi si unirono, a causa dell’odio che entrambi avevano per Gesù. Si unirono per cercare il modo di far morire Gesù.

Questi uomini religiosi volevano far morire Gesù, perché Gesù, essendo veramente Dio, metteva in evidenza la loro ipocrisia. Gesù metteva in evidenza il fatto che erano dei falsi. E per questo, volevano farlo morire. Gesù mostrava loro il loro peccato, e per questo, lo odiavano.

Quando Dio ci rivela il nostro peccato, tramite qualcuno che manda per esortarci o ammonirci, come reagiamo? In Proverbi 9:8, leggiamo:

“Non riprendere lo schernitore, perché ti odierà; riprendi il saggio, ed egli ti amerà.” (Proverbi 9:8 LND)

Gli uomini religiosi al tempo di Gesù odiavano Gesù, perché Egli metteva in evidenza i loro peccati. A ciascuno chiedo: tu, come reagisci, quando qualcuno ti parla del tuo peccato?

O che possiamo umiliarci a ricevere ammonimenti e correzione.

E così, questi uomini religiosi che in realtà erano lontani da Dio volevano trovare un modo per far morire Gesù. Questo, per non essere scoperti come gli ipocriti che erano.

Gesù al mare, grande folle, miracoli

Ricordate che Capernaum stava sulla riva del mare di Galilea. Andando avanti in questo brano, leggiamo che Gesù era seguito da un'immensa folla. Questo perché le persone erano attirate dai suoi miracoli. Quando si tratta di un beneficio terreno, le persone sono molto attirate. Gesù stava guarendo tantissime persone. Perciò, la fama di lui si spargeva, e tanti venivano, anche da lontano, per essere guariti da lui. Leggo i versetti 7-10.

“7 Ma Gesù si ritirò con i suoi discepoli verso il mare; e una gran folla lo seguì dalla Galilea e dalla Giudea, 8 ed anche da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano; similmente una gran folla dai dintorni di Tiro e di Sidone, udendo le grandi cose che egli faceva, venne a lui. 9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli sempre pronta una barchetta per non essere schiacciato dalla folla. 10 Poiché egli ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano malattie si accalcavano attorno a lui per toccarlo.” (Marco 3:7-10)

Come vediamo ripetutamente negli evangeli, le persone sono attirate dai miracoli, quando quei miracoli offrono benefici terreni. Gesù stava compiendo grandi miracoli per mostrare la sua divinità. Perciò, una grandissima folla lo seguiva, venendo da vicino e da lontano.

È importante per noi riconoscere che i miracoli di Gesù Cristo servivano per dimostrare la sua divinità, divinità che è fondamentale per noi perché solo così Gesù poteva andare alla croce per pagare per i nostri peccati. Quindi, questa non è solo un dettaglio storico, la divinità di Gesù Cristo è fondamentale per la nostra salvezza.

Faccio un commento qui che riguarda anche noi oggi. Le persone venivano a Gesù, non per cura spirituale, ma per aiuto pratico. Certamente, è lecito chiedere l'aiuto di Dio anche con bisogni pratici. Ma il nostro bisogno più grande non è pratico, ma è spirituale. Però, mentre tantissime persone vogliono aiuto pratico, sono pochi quelli che vogliono aiuto spirituale che Dio ci offre in Gesù Cristo.

Spiriti immondi, ordinati a non rivelare

Nei versetti 11 e 12 vediamo all'inizio di un avvenimento che poi si riprende nel versetto 22. In questi due versetti vediamo ancora la divinità di Gesù Cristo, questa volta del suo potere sugli spiriti immondi, ovvero gli spiriti che servivano Satana. Seguite mentre leggo.

“11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano, dicendo: "Tu sei il Figlio di Dio!". 12 Ma egli li sgridava severamente, perché non dicessero chi egli fosse.” (Marco 3:11,12)

Questo brano ci insegna varie cose. Prima di tutto, qui vediamo un altro esempio della divinità di Gesù Cristo. Vediamo che perfino gli spiriti immondi erano sottomessi a lui. Ci sono spiriti immondi, ovvero, spiriti che seguono Satana. È importante notare che vediamo spesso questi spiriti nei quattro Evangeli, e un po' negli Atti quando gli apostoli erano attivi. Però, è importante notare che non troviamo insegnamenti a proposito nelle epistole alle chiese.

Evidentemente, gli spiriti erano attivi sulla terra quando Gesù stava sulla terra compiendo i suoi miracoli. Erano attivi anche durante il periodo degli apostoli, che avevano ricevuto da Gesù il potere di compiere miracoli anche loro. Però dopo, nelle epistole alle chiese, non troviamo insegnamenti che riguardano gli spiriti immondi. Non troviamo comandamenti che parlano di scacciare o comandare gli spiriti immondi. Oggi, ci sono insegnanti che mettono molto enfasi sugli spiriti immondi, enfasi che non troviamo nelle epistole. Questo è un esempio di non essere attento al contesto di un brano biblico.

Comunque, gli spiriti immondi erano molto attivi al tempo di Gesù, cercando di opporsi a Gesù. Notiamo subito che Gesù aveva piena autorità su di loro. Vediamo questo in qualunque avvenimento in cui gli spiriti si incontrano con Gesù. Qui, vediamo che si prostrarono davanti a lui. Sapevano che non potevano opporsi a lui, essendo Gesù Cristo Dio stesso.

In più, notate che loro conoscevano che Gesù è il Figlio di Dio, Dio incarnato. Per questo, gridavano dicendo che Gesù è il Figlio di Dio.

Notate che Gesù ordinava loro severamente di non dire questo. Come mai dicevano questo, e come mai Gesù ordinava a loro di non dire questo, nonostante che era la verità?

Se ricordate, in Matteo 17, Gesù sale sul monte della trasfigurazione, portando con sé Pietro, Giacomo e Giovanni. Là, sul monte, Gesù rivelò la sua divinità a questi tre apostoli. È importante notare che mentre scendevano dal monte, Gesù vietò loro a raccontare queste cose fino a dopo la risurrezione. Leggo Matteo 17:9.

“Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest’ordine dicendo: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell’uomo non sia risuscitato dai morti".” (Matteo 17:9 LND)

Qual era il motivo di questo? I Giudei avevano un concetto sbagliato di come sarebbe il Cristo, e quello che avrebbe fatto. Perciò, non era il caso che gli apostoli, e nemmeno gli spiriti immondi, annunciassero l'identità di Gesù, prima che avesse compiuto la salvezza sulla croce, e fosse risuscitato. Gli spiriti immondi sapevano che non era il momento per le persone di sentire dichiarato che Gesù è il Figlio di Dio. E per questo, più volte negli evangeli vediamo che gli spiriti gridavano questo di lui. E per questo, Gesù vietava loro severamente di dichiarare questo. E per questo motivo Gesù vietava agli apostoli di rivelare questo che Egli è il Cristo, fino a dopo la risurrezione.

Applichiamo a noi

Ci sono ancora tante cose da vedere in questo capitolo. Ma per ora, voglio fermarmi, e invitarci a riflettere su chi è Gesù Cristo.

Riflettiamo sul fatto che Gesù si è dimostrato pienamente Dio. Perciò, il fatto che Gesù dichiara che è con noi, e sarà con noi, fino alla fine dell’età presente, può darci un’immensa pace. Chi è con noi? Gesù Cristo, Dio incarnato, che ha ogni potere in cielo e in terra. Egli è con noi, perciò, non dobbiamo avere il nostro cuore turbato.

Abbiamo visto che i comandamenti di Dio sono per il nostro bene, non per il nostro male. Perciò, quando un comandamento ti sembra gravoso, ricordati che i tuoi pensieri sono falsi. Tutti i comandamenti di Dio sono per il nostro bene. Questo è il cuore del nostro Dio. Grazie a Dio.

Ricordate che per un attimo, guardando intorno a questi uomini ipocriti, vediamo l’ira di Dio, che in questo brano è tradotta come “indignazione”. Oggi, Gesù Cristo sta salvando. Però, quando ritornerà, ritornerà con ira, contro tutti coloro che non si ravvedono in questa vita. È importante per noi di riconoscere che Dio ci ha salvato dall’ira che sta per arrivare. È importante ricordare che i problemi di questa vita non sono nulla, in confronto con l’ira di Dio. Perciò, il fatto di avere il perdono in Gesù Cristo è un dono immenso, che vale tutto.

Ricordate il potere di Gesù. Ha guarito questo uomo senza dire o far nulla. Nessun problema è difficile per Gesù. Egli ci curerà nel modo perfetto.

Gesù ha piena autorità su tutto e su tutti. Perfino Satana e i suoi demoni sono sotto il controllo di Cristo. E perciò, non dobbiamo temere Satana, né gli uomini. Siamo sicuri in Gesù Cristo.

Prego che ognuno di noi guarderà a Gesù Cristo, confidando in Lui. Prego che quando Dio ci mostra qualche peccato, anziché odiare la riprensione, ameremo il fatto di poter crescere nella santità, e perciò, crescere nell’essere più vicini a Dio. Grazie a Dio che abbiamo un Signore e Salvatore così santo, così potente, così pronto a salvare. Guardiamo a Gesù Cristo, in attesa del suo ritorno.