Aiuto Biblico

Gesù è potente da liberarci

Marco 5:1-20

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 20 aprile 2019, – cmd es –
Descrizione: Gesù dimostra la sua potenza, e libera l’uomo posseduto.

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Vogliamo iniziare leggendo i primi cinque versetti di Marco 5. In questo brano, troviamo un uomo posseduto da uno spirito immondo. Poi, scopriamo che sono in tanti questi spiriti.

Prima di tutto, voglio considerare l’argomento di questi spiriti immondi. Quando consideriamo un avvenimento nella Bibbia, è estremamente importante capire che non tutto quello che succede nella Bibbia è normativo. In altre parole, succedono cose, ma non si ripetono.

Gesù camminava sull’acqua, ma da quello che sapiamo, lo fece una sola volta. Gesù moltiplicò il pane e i pesci, ma solo due volte. Gesù risuscitava persone dalla morte, ma solo poche volte.

Similmente, nell’Antico Testamento, Dio compì dei miracoli, ma solo in pochi momenti della storia di Israele.

Quindi, solo perché qualcosa è la realtà in un certo momento della storia, non vuol dire che è qualcosa che si ripete.

Se noi consideriamo attentamente tutto il Nuovo Testamento, vedremo che gli spiriti immondi vengono menzionati ripetutamente negli Evangeli, quando Gesù era presente, e poi, due volte nei primi capitoli degli Atti, quando gli Apostoli dovevano mostrare al mondo che erano da Dio. Però poi, in tutte le Epistole, da Romani a 3Giovanni, non troviamo menzionati gli spiriti immondi. Solo in 2Corinzi 12, Paolo menziona che Dio gli aveva dato uno angelo di Satana per schiaffeggiarlo, affinché non fosse superbo.

Ma sono proprio assenti insegnamenti che riguardano spiriti immondi che in qualche modo possiedono persone. Quello che è abbastanza frequente negli Evangeli, è assolutamente assente nelle epistole. Cioè, noi non troviamo mai nelle epistole alcun insegnamento che riguarda demoni, è assolutamente in nessun insegnamento che parla di comandare o scacciare Satana o i demoni.

L'unico insegnamento a riguardo è 1 Pietro 5:8,9.

“8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo.” (1 Pietro 5:8-9 LND)

Se notate, non dice nulla di scacciare o comandare Satana. Dice solo di resistere Satana, e il modo di farlo è stando fermi nella fede, ovvero, tenendo gli occhi su Gesù Cristo.

E perciò, quando leggiamo un avvenimento in cui Gesù comanda ai demoni di uscire da un uomo, non dobbiamo in alcun modo presumere che sia qualcosa che tocca noi fare. Sta raccontando quello che Gesù faceva per dimostrarsi il Cristo. Non ci sono insegnamenti biblici che insegnerà a noi di fare qualunque cosa di simile.

Infatti, quello che troviamo negli Evangeli, e all'inizio degli Atti, è che quando Gesù era sulla terra, Satana faceva tutto il possibile per cercare in qualche modo di ostacolare l'opera di Gesù. Ma vediamo che Satana non riusciva a ostacolare Gesù. Infatti, quello che vediamo in questo brano e in altri è che gli spiriti immondi avevano terrore di Gesù, sapendo che egli aveva piena autorità su di loro, come ha su tutta la creazione.

Con quella base, leggiamo Marco 5:1-5.

“1 E giunsero all’altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. 2 E, come Gesù scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, 3 il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. 4 Infatti più volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo. 5 Continuamente, notte e giorno, su per i monti e fra i sepolcri, andava gridando e picchiandosi con pietre.” (Marco 5:1-5 LND)

Il punto qui non è che questo uomo era posseduto da uno spirito immondo. Il punto è che qui, troviamo un problema grandissimo, un problema così grande che gli uomini non potevano risolvere.

E anche noi affrontiamo problemi più grandi di noi, che non abbiamo la capacità di superare da soli. La vita è piena di problemi che sono più grandi di noi, che non possiamo risolvere nelle nostre forze.

Certamente, il problema di questo uomo era peggio dei nostri problemi. Lui era posseduto da uno spirito immondo, viveva fra i sepolcri, andava in giro gridando giorno e notte e picchiandosi con pietre. Era impossibile controllarlo o domarlo. Certamente, la sua condizione era terribile, molto peggio delle nostre situazioni. Eppure, vedremo in questo brano che Gesù era potente ad aiutare anche uno messo così. Quanto di più Gesù può aiutare noi. Quindi lo scopo di questo brano è dimostrarci che per quanto un problema può essere terribile, il cuore di Gesù e la potenza di Gesù sono tali da poter liberarci.

Tenete conto che le altre persone avevano cercato di aiutare questo uomo, ma nessuno poteva aiutarlo in alcun modo. Il brano dice che più volte avevano cercato di legarlo, probabilmente per ostacolarlo da farsi del male. Ma non era possibile legarlo. Quindi, nonostante che gli uomini avevano cercato di aiutarlo, nessuno poteva aiutarlo. Ed è in questa condizione che questo uomo si presenta a Gesù. Andiamo avanti, leggendo da 6 ad 8, per capire quello che fece Gesù.

“6 Ora, quando vide Gesù da lontano, egli accorse e gli si prostrò davanti, 7 e dando un gran grido, disse: "Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!". 8 Perché egli gli diceva: "Spirito immondo, esci da quest’uomo!".” (Marco 5:6-8 LND)

È estremamente importante capire quello che vediamo qua. Qui, vediamo questo spirito immondo, che gli uomini non potevano dominare. Ma quando si trova davanti a Gesù Cristo, si prostra davanti a Cristo, supplicandolo di non tormentarlo. Questo spirito sapeva che Gesù aveva ogni autorità. Non cercava un modo di combattere contro Gesù, non cercava di resistere Gesù. Sapeva che era totalmente soggetto a qualunque cosa che Gesù gli avrebbe detto.

Per quanto è utile capire questo avvenimento, è ancora più importante riconoscere che Gesù Cristo ha piena autorità su tutto, anche oggi e nella nostra vita. Quando Gesù stava per tornare in cielo, dichiarò ai suoi discepoli e Matteo 28:

“18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro dicendo: "Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Amen".” (Matteo 28:18-20 LND)

Gesù ha ogni autorità. Gesù ha ogni potere. Come vediamo ripetutamente negli Evangeli, tutto e tutti sono soggetti a Gesù Cristo. Tutta la natura è soggetta a Gesù Cristo. Tutti gli uomini sono sotto l'autorità di Gesù Cristo. Tutti gli spiriti sono sotto l'autorità di Gesù Cristo. Nulla e nessuno può ostacolare l'opera di Dio in noi. Gesù è chiaramente in controllo.

Che cos'è che ti dà timore? Di che cosa hai paura? Ricordati che Gesù Cristo è pienamente in controllo di tutto. Gesù ha potere su tutto. Nemmeno Satana e sui demoni possono ostacolare l'opera di Dio nella tua vita.

Tornando a questo brano, vediamo che Gesù aveva ordinato allo spirito immondo di uscire da quell'uomo. E lo spirito, prostrandosi davanti a Gesù, supplicava Gesù a non tormentarlo. In altre parole, sapeva che bastava una parola da Gesù, e lo spirito immondo sarebbe stato mandato subito al tormento eterno.

In Matteo 8, troviamo questo stesso avvenimento e scopriamo qualche altro dettaglio. Prima di tutto, scopriamo che c'erano due uomini. Questa non è una contraddizione, c'erano due uomini, ma qui in Marco si parla solo di uno di loro. Quello che voglio notare da Matteo è quello che dicevano gli spiriti immondi. Leggo Matteo 8:29.

“Ed ecco, essi si misero a gridare, dicendo: "Che vi è tra noi e te, o Gesù, Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del tempo?".” (Matteo 8:29 LND).

Nel nostro brano, lo spirito immondo chiede a Gesù di non tormentarlo. In Matteo troviamo inoltre che dice “prima del tempo”. Questo è importante capire. Questi spiriti immondi sapevano che quando Gesù ritornerà per giudicare il mondo, tutti gli spiriti immondi saranno gettati nel lago di fuoco per essere tormentati giorno e notte nei secoli dei secoli. Quindi, sanno che non c'è scampo. In questo avvenimento chiedono a Gesù di non tormentarli prima del tempo.

La cosa da riconoscere e ricordare è che Gesù ha pieno autorità su tutto, perfino su gli spiriti immondi.

Possiamo riposarci in Cristo.

Andiamo avanti, e leggiamo il versetto 9.

“9 Poi Gesù gli domandò: "Qual è il tuo nome?". E quello rispose, dicendo: "Io mi chiamo Legione, perché siamo molti".” (Marco 5:9 LND)

Nella Bibbia, chiedere a qualcuno qual è il suo nome è un segno di autorità su quella persona. Per esempio, nell'Antico Testamento quando Giacobbe lottò con l'angelo dell'eterno, era l'angelo che chiese a lui il suo nome, non Giacobbe all’angelo. Quindi, Gesù, chiedendo allo spirito immondo il suo nome, sta dimostrando la sua autorità sullo spirito. È lo spirito, senza alcuna opposizione, si sottomette subito a Gesù e dichiara il suo nome.

Similmente, Gesù ha piena autorità sulle circostanze della tua vita. Prego che possiamo ricordare questo. Il nostro Signore, Gesù Cristo, è sovrano su tutto.

Entrano nei porci

A questo punto, andiamo avanti e leggiamo dal versetto 10 al 13. Notiamo che lo scopo di Gesù era di liberare questo uomo da questi spiriti. Non era ancora il momento di mandare loro nel lago di fuoco. Quello sarà dopo, quando Gesù ritornerà. Perciò, Gesù permise loro di entrare in questi porci. È da notare che hanno fatto correre i porci giù dal dirupo e morire. Satana promette molto, ma Satana e sui spiriti offrono solamente quello che in realtà danneggia e fa del male. Questo è anche nonostante il fatto che a volte Satana fa qualche bene a corta durata, per ingannare in modo da portare al male di lunga durata. Leggo i versetti 10 a 13.

“10 E lo supplicava con insistenza perché non li mandasse fuori da quella regione. 11 Or vi era là, sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. 12 Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: "Mandaci nei porci, perché entriamo in essi". 13 E Gesù prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipitò giù per il dirupo nel mare (erano circa duemila) e affogarono nel mare.” (Marco 5:10-13 LND)

Anche in questi versetti, vediamo la sovranità di Gesù su tutto e tutti. Questi spiriti immondi potevano fare solamente quello che Gesù permise a loro. Non potevano fare nulla al di fuori di quello che Gesù permise.

Ed è lo stesso nella nostra vita. Nulla può succedere a noi se non è permesso da Dio. Noi siamo pienamente al sicuro nelle mani di Dio, perché Dio è pienamente in controllo di tutto!

È da notare che questi spiriti facevano solo danni. Qui, fanno sì che quasi 2000 porci corrono giù nel mare e affogano. Ricordati che le persone in questa città non erano Giudei, bensì gentili, e per questo mangiavano maiale. Quindi, questo era una perdita economica notevole per loro. Vediamo la loro reazione, alla luce della grande potenza di Cristo, leggendo i versetti 14-17.

“14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in città e per le campagne; e la gente venne a vedere ciò che era accaduto. 15 E venuti da Gesù, videro l’indemoniato seduto e vestito e sano di mente, lui che aveva avuto la Legione, ed ebbero paura. 16 E quelli che avevano visto l’accaduto, raccontarono loro ciò che era successo all’indemoniato e il fatto dei porci. 17 Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro territorio.” (Marco 5:14-17 LND)

Ricordate che dovunque Gesù andava, visto che compiva miracoli, era sempre inondato di persone che lo cercavano. Invece, qua, le persone di questa zona, che non erano Giudei, che conoscevano benissimo la situazione di quell'uomo indemoniato, sapevano che Gesù aveva comandato i demoni, Gesù aveva fatto quello che nessun altro aveva mai potuto fare, ma anziché chiedere a Gesù di rimanere, di insegnare loro, di compiere più guarigioni, chiesero a Gesù di andare via da lì. Vedevano l'uomo che prima era indemoniato, seduto, vestito, e sano di mente, e anziché avere gioia per la sua liberazione, ebbero paura.

Chi vuole restare nelle tenebre, ha timore della luce. La luce rivela il peccato che è in noi. La luce mette in evidenza quello che cercavamo di tenere nascosto. E perciò, queste persone, essendo lontane da Dio, chiesero a Gesù, con insistenza, di andare via dal loro territorio.

Questo è triste, è molto triste. Eppure, succede la stessa cosa oggi quando qualcuno rifiuta di accogliere Gesù Cristo nella propria vita.

Consideriamo questo. Quando qualcuno non vuole la luce, non resta vicino alla luce, ma si allontana dalla luce. Questo è terribile, e questo è quello che succede quando la luce di Cristo arriva vicino a qualcuno. O si corre verso la luce, o si odia la luce, desiderando che si allontani.

Vi leggo un brano che parla proprio di questo. Ricordate che Gesù Cristo è la luce. Leggo Giovanni 3:18-21. Notate le due reazioni che le persone possono avere quando Gesù Cristo si avvicina a loro. Oggi, Gesù si avvicina alle persone tramite la proclamazione della parola di Dio. Leggo questo brano.

“18 Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio".” (Giovanni 3:18-21 LND)

Avete visto le due reazioni che hanno le persone quando la luce di Cristo arriva nella loro vita? Gli uni amano la luce, e vanno alla luce. Vogliono stare nella luce, vicino a Cristo.

Gli altri odiano la luce, e non vengono alla luce, per non essere riprovati. Tutte le persone si trovano o in una categoria o nell'altra. Tu, vuoila luce nella tua vita? Vuoi che la luce di Cristo risplenda in te, rendendo palesi i tuoi pensieri, le motivazioni del tuo cuore, e le tue parole? Quanto è importante camminare nella luce, anziché nelle tenebre. Ma questo dipende dalla condizione del nostro cuore, e dal nostro desiderio di camminare in purezza.

Andiamo avanti, e leggiamo i versetti 18 e 19.

“18 E mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui; 19 ma Gesù non glielo permise; gli disse invece: "Va’ a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pietà di te".” (Marco 5:18-19 LND)

Una delle cose che mi colpisce di questo brano è che questo uomo, che prima era posseduto dallo spirito immondo, ma che ora era sano di mente, voleva restare con Gesù. Il suo desiderio era di stare con Gesù. Questo è un frutto della vera salvezza, quando uno vuole stare con Gesù. La salvezza non è solo evitare la condanna eterna. La salvezza non è solo avere il perdono, la salvezza non è semplicemente avere la certezza della vita eterna. Piuttosto, la salvezza è essere perdonati e riconciliati con Dio. Perciò, nella salvezza, c'è il desiderio di stare con Gesù. Questo fa parte della vera salvezza. E vediamo che questo uomo pregava Gesù di poter stare con lui.

Adesso, ogni volta che Dio salva una persona per mezzo della fede in Gesù Cristo, Gesù entra in quella persona, e in Matteo 28 abbiamo letto la parola di Gesù che sarebbe stato con i credenti fine alla fine dell'età presente. Adesso, chi è salvato non deve chiedere a Gesù di restare con lui, come quell'uomo chiedeva, perché Gesù viene a dimorare in tutti coloro che Dio salva.

Però, oggi, Gesù è presente in tutto il mondo in forma spirituale. In questo brano, Gesù era ancora sulla terra in modo fisico, e quindi, si limitava a stare in un posto alla volta. In quel momento, la cosa più importante non era per quell'uomo di restare con Gesù, era piuttosto per lui di raccontare agli altri di Cristo. E quindi, Gesù rifiuta la sua richiesta di restare con Gesù, e gli comanda di tornare a casa per raccontare delle grandi cose che il Signore gli aveva fatto, e come il Signore aveva avuto pietà di lui.

Notate specificamente che Gesù comanda a lui di raccontare quello che il Signore aveva fatto a lui, e che il Signore aveva avuto pietà di lui. Adesso, leggiamo il versetto 20 e notate quello che questo uomo proclamava. Gesù aveva detto di parlare di quello che il Signore aveva fatto. Leggo il versetto 20.

“20 Ed egli se ne andò e cominciò a predicare per la Decapoli quali grandi cose Gesù aveva fatto per lui; e tutti restavano meravigliati.” (Marco 5:20 LND)

Gesù gli aveva ordinato di proclamare quello che il Signore aveva fatto per lui, e la pietà che il Signore aveva avuto per lui. Notate che lui proclamava quello che Gesù aveva fatto per lui.

Gesù è il Signore, Gesù è Dio. Quindi, il fatto che Gesù aveva comandato a lui di annunciare quello che il Signore aveva fatto, e poi lui annunciava quello che Gesù aveva fatto, non è disubbidienza al comandamento di Gesù. Piuttosto, Gesù è Dio, e quindi, è giusto riconoscere che quello che Gesù ha fatto per quell'uomo è il Signore che ha operato in lui, guarendolo e liberandolo dagli spiriti immondi.

Mi colpisce anche che Gesù aveva avuto pietà per quell'uomo. Quell'uomo era in condizioni disperate. Quell'uomo era completamente schiavo dello spirito immondo, che lo trattava terribilmente. Era in condizioni di terribile sofferenza, e nessun uomo poteva aiutarlo. Però Gesù aveva pietà di lui. Gesù aveva un appuntamento divino, e lo ha liberato e guarito totalmente. Questo è il cuore di Gesù Cristo.

Gesù ha un cuore pieno di pietà e amore. Però, non tutti accolgono quell'amore. Ci sono coloro come le persone di lì intorno che vogliono che Gesù vada via. Non vogliono la luce nella loro vita. Perciò, restano sotto la schiavitù del peccato piuttosto che accettare la luce nella loro vita.

Infatti, questo brano è un immenso contrasto vediamo l'uomo che vuole Gesù, e vediamo le persone che non vogliono Gesù.

Magari le persone non volevano Gesù perché credevano di stare bene. Ma senza Cristo, non stiamo bene. L'uomo posseduto dallo spirito immondo stava visibilmente male. Però, in realtà senza Cristo siamo tutti schiavi dei nostri peccati. Senza Cristo, viviamo in modo che ci fa male, e fa male anche agli altri. E peggio ancora, senza Cristo, siamo separati da Dio, separati dal nostro Creatore, sotto la condanna.

Eppure, di natura non vogliamo la luce nella nostra vita. Vogliamo restare nelle tenebre, come quelle persone che chiedevano a Gesù di allontanarsi da loro. Questo è quello che è la nostra tendenza naturale.

Di natura, siamo stolti, di natura, preferiamo le tenebre alla luce. Grazie a Dio quando riconosciamo che quello che veramente vale è la luce. Voglio incoraggiare ciascuno qui a cercare la luce, con tutto il suo cuore. Solo Gesù può liberarci dal nostro peccato, e dall'influenza di Satana. Gesù è il Salvatore, Gesù salva. Gesù ama, Gesù ha pietà, e Gesù è potente, e può liberarci da qualsiasi male.