Aiuto Biblico

Gesù aiuta chi è umile e ha fede

Marco 5:21-43

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 2019, – cmd es –

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Perché leggere la Bibbia? Perché prendere questo tempo per capire quello che dice?

Qual è lo scopo più importante di leggere e studiare la Bibbia? Certamente, leggiamo la Bibbia per conoscere i comandamenti di Dio, ed è molto importante conoscerli. Però, non è quello lo scopo più importanti per cui leggiamo la Bibbia.

Lo scopo più importante per cui leggiamo la Bibbia è per conoscere Dio. La vita cristiana è una vita di fede. E la fede dipende da conoscere Dio, conoscere la gloria di Dio, la potenza di Dio, il cuore di Dio, la saggezza di Dio, la fedeltà di Dio, e le altre qualità di Dio. È solo quando conosciamo Dio che possiamo confidare in Dio! E perciò, quando tu leggi la Bibbia, lo scopo principale non è per capire come devi comportarti, per quanto è essenziale. Lo scopo principale è per conoscere meglio Dio. Quando leggiamo il Nuovo Testamento, lo scopo è di conoscere Gesù Cristo, che è Dio incarnato.

Perciò, voglio riprendere il nostro studio del Evangelo di Marco, per conoscere più Gesù Cristo. Trovate con me Marco 5, e riprendiamo questo capitolo dal versetto 21. Leggo dal 21 al 24.

“21 E, quando Gesù passò nuovamente all’altra riva in barca, una grande folla si radunò intorno a lui; ed egli se ne stava in riva al mare. 22 Allora venne uno dei capi della sinagoga, di nome Iairo, e vedutolo, gli si gettò ai piedi, 23 e lo pregò con molta insistenza, dicendo: "La mia figliola è gli estremi; vieni a imporle le mani, affinché sia salva e va". 24 Ed egli se ne andò con lui. E una grande folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.” (Marco 5:21-24 LND)

Quando leggo gli Evangeli, una cosa che mi colpisce è che tantissime persone cercavano Gesù, ma non per il motivo giusto. Vediamo Gesù quasi sempre circondato da grandi folle. Eppure, leggendo fino alla fine degli Evangeli, vediamo che fra queste tante persone c'erano pochi con vera fede.

Anche oggi, tante persone vogliono Gesù, vogliono Dio, per motivi sbagliati. Non lo vogliono per il perdono dei loro peccati, piuttosto vogliono Dio per avere aiuto per risolvere i problemi della vita. Vogliono l'aiuto di Dio per alleggerire i problemi.

Quindi, vedendo tutto quello mi sorge la domanda: perché voglio io Dio? Perché tu vuoi Dio? Tu vuoi Dio principalmente per togliere i tuoi dolori e alleggerire i tuoi problemi? Oppure, vuoi Dio perché desideri comunione con Dio, e vuoi il perdono dei tuoi peccati, e vuoi Dio perché tu vuoi vivere per la gloria di Dio?

Negli Evangeli, vediamo che tante persone volevano Gesù Cristo per quello che potevano ottenere da lui, non perché desideravano perdono e la gloria di Dio.

Comunque, Gesù usava i suoi miracoli per mostrare alle persone che egli è Dio, il Cristo. E così, grande folle venivano per ascoltarlo. Egli usava questo per proclamare il regno di Dio.

Prego che noi possiamo usare le opportunità che Dio ci dà per proclamare il regno di Dio ad altri.

In questi versetti, vediamo Iairo, un capo della sinagoga. Prima della malattia di suo figlio, potremmo presumere che egli aveva una bella vita. Era un capo della sinagoga, perciò era un uomo molto stimato nella sua città. Evidentemente, aveva una bella famiglia, comprendiamo che amava tanto sua figlia.

Però, la sua bella vita è crollata. Sua figlia, che aveva 12 anni, stava al punto di morire. Egli non aveva il potere di fare nulla. Quanto velocemente il nostro mondo può crollare. Sarà così anche quando Gesù ritorna per giudicare il mondo. Le persone avranno le loro vite, andranno avanti pensando a tutt'altro che Dio, e in un attimo, arriverà il giudizio, e tutto crollerà.

Nonostante che Iairo era un uomo importante, era completamente impotente da fare alcuna cosa. Quanto è importante per noi di capire che le nostre capacità non bastano. Le nostre forze, la nostra intelligenza, i nostri soldi, non sono sufficienti per risolvere i veri problemi della vita. E sono assolutamente insufficienti per risolvere il problema del nostro peccato. Ci serve Dio.

Iairo riconosce la sua debolezza, e si rivolge a Dio, nella persona di Gesù Cristo. Noto due cose del modo in cui si è presentato a Gesù. Prima di tutto, noto che si è presentato con grande umiltà, gettandosi ai piedi di Gesù. Cioè, davanti a tutti, questo uomo importante si getta ai piedi di Gesù. Aveva grande umiltà. Infatti, l’unico modo di arrivare a Dio è per mezzo dell’umiltà. Iairo era umile.

Inoltre, Iairo aveva fede. Ha chiesto a Gesù di venire, affinché la figlia fosse salva. Cioè lui credeva che Gesù avesse il potere di salvare la vita. Quindi, tenete a mente che Iairo è andato a Gesù con umiltà, e con fede. Anche noi dobbiamo andare a Gesù così.

Noto un'altra cosa, ed è che Gesù aveva misericordia. Alla richiesta di Iariro, andò con lui. Gesù accoglie chi viene a lui con umiltà e con fede.

La donna con il flusso

A questo punto, subentra un altro avvenimento. Mentre stanno andando verso la casa di Iairo, circondata da una grande folla che stringeva Gesù da tutte le parti, arriva una donna, una donna grandemente bisognosa. Leggo i versetti 25 al 28.

“25 Ora una donna che aveva un flusso di sangue già da dodici anni 26 e aveva molto sofferto da parte di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando, 27 avendo sentito parlare di Gesù, venne tra la folla alle sue spalle e toccò il suo vestito, 28 poiché diceva: "Se solo tocco le sue vesti sarò salva"”. (Marco 5:25-28 LND)

La prima cosa che notiamo di questa donna è che la sua vita era quasi il contrario di quella di Iairo. Lui era un uomo molto stimato, essendo un capo della sinagoga, quasi sicuramente stava anche bene economicamente. Aveva una bella famiglia, si presume che prima della malattia della figlia, aveva una bellissima vita. Invece questa donna, per ben 12 anni, che sarebbe da quando era nata la figlia di Iairo, era in sofferenza. A causa delle sue sofferenze, e quello che aveva speso con i medici, era anche molto povera. E poi, aveva un flusso di sangue, che voleva dire che essendo una donna giudea, era una donna impura. Infatti, secondo la legge che Dio aveva dato a Mosé, se una donna aveva un flusso di sangue lei era impura, e chiunque l’avesse toccata sarebbe diventato impuro. Leggiamo questo in Levitico 15:19. Ve lo leggo.

“Se una donna ha un flusso nel suo corpo, e questo è un flusso di sangue, la sua impurità durerà sette giorni; chiunque la tocca sarà impuro fino alla sera.” (Levitico 15:19 LND)

Solitamente una donna ha un flusso di sangue solo pochi giorni al mese. Invece questa donna aveva un flusso di sangue, evidentemente tutti i giorni, da 12 anni. Quindi, secondo la legge di Dio per i Giudei, questa donna era impura per 12 anni. Che terribile afflizione al cuore.

Inoltre, aveva sofferto da parte di molti medici. Forse avevano provato cure che non erano vere cure, che avevano creato altri problemi. E oltre a questo, aveva speso tutti i suoi averi senza alcun giovamento. Addirittura, le cure che avevano provato avevano peggiorato la sua condizione.

Quindi, la situazione di questa donna era estremamente grave. Era impura, aveva sofferto molto, era rimasta povera, e stava in condizioni fisiche brutte. Aveva grandemente bisogno di un aiuto che nessun uomo poteva darle.

Ma aveva sentito parlare di Gesù. Aveva sentito di questo Gesù che aveva potere che nessun uomo aveva. Aveva sentito di questo Gesù che poteva guarire chiunque! E lei credeva quello che aveva sentito. Lei credeva in quel Gesù di cui aveva sentito parlare.

Quanto è importante che le persone sentono parlare di Gesù Cristo. Questo mi fa pensare a Romani 10:13,14.

“13 Infatti: "Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". 14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c’è chi predichi?” (Romani 10:13-14 LND)

Prego che possiamo noi essere un popolo che annuncia Gesù Cristo agli altri, affinché possano credere. Grazie a Dio che qualcuno aveva parlato con quella donna di Gesù. Quindi, questa donna era disperata, ma aveva grande fede che Gesù era potente da guarirla, da salvarla dalla sua condizione terribile.

E così per fede, lei va a cercare Gesù, e Lo trova circondato da questa grande folla, andando verso la casa di Iairo. La grandezza della folla non era un ostacolo per lei. La sua fede l’ha spinta ad arrivare proprio a Gesù, e con fede, tocca il suo vestito, convinta che la potenza di Gesù era così grande che bastava quel tocco e sarebbe stata salva dalla sua malattia.

Fu guarita per fede

E infatti, in base alla sua grande fede in Gesù, e la sua umiltà, fu guarita immediatamente. Leggo il versetto 29.

“29 E immediatamente il flusso del suo sangue si stagnò, ed ella sentì nel suo corpo di essere guarita da quel male.” (Marco 5:29 LND)

Qua, è importante che comprendiamo la potenza di Gesù Cristo. Nulla è troppo difficile per lui. I medici avevano provato per 12 anni a guarire questa donna, e lei era solo peggiorata. Invece, la potenza di Cristo l'ha guarita istantaneamente. Quando è la perfetta volontà di Dio, Dio può trasformare qualunque situazione nella nostra vita. È nel piano di Dio, era giusto per Gesù di guarire quella donna istantaneamente.

Allora, essendo Dio incarnato, Gesù sapeva che la donna era stata guarita toccandolo. Ma Gesù voleva non solo guarirla fisicamente, ma voleva fortificare la fede di lei, e anche mostrare più della sua divinità alla folla. Perciò, Gesù chiese a lei di identificarsi. Leggo i versetti 30 al 32.

“30 E subito Gesù, avvertendo in se stesso che una potenza era uscita da lui, voltatosi nella folla, disse: "Chi mi ha toccato i vestiti?". 31 E i suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi che la folla ti stringe da ogni parte e dici: "chi mi ha toccato?"". 32 Ma egli guardava intorno per vedere colei che aveva fatto ciò.” (Marco 5:30-32 LND)

Gesù sapeva quello che era successo, ma era importante che fosse reso pubblico, sia per la fede di quella donna, sia per la testimonianza. Così, chiedeva a questa donna di identificarsi. I suoi discepoli non capivano perché Gesù chiedeva questo. Non capivano che Gesù aveva sentito la potenza uscire da lui.

Molto spesso, noi non capiamo quello che Gesù sta facendo. A volte, per noi, sembra che quello che Dio fa non ha alcun senso. Dobbiamo avere umiltà e fede per camminare con Cristo. A volte non capiremo, ma dobbiamo andare avanti per fede.

E così, nonostante che i discepoli non capivano perché Gesù chiedeva questo, Gesù andava avanti per poter identificare questa donna. Leggo i versetti 33 e 34.

“33 Allora la donna, paurosa e tremante, sapendo quanto era avvenuto in lei, venne e gli si gettò ai piedi e gli disse tutta la verità. 34 Ma egli le disse: "Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo male".” (Marco 5:33-34 LND)

Che cosa vedete nel cuore di questa donna? Quando dice che era paurosa e tremante, io vedo grande umiltà. Lei sapeva di non meritare quello che aveva ricevuto da Cristo. E quindi, con grande umiltà venne e gli si gettò ai piedi di Gesù. E poi, notate che davanti a tutti, lei raccontava tutta la verità a lui. Questo vuol dire che davanti a tutte quelle persone questa donna raccontava di come era stata impura tutti quelli anni, e che non aveva avuto nessuna cura dai medici, e come toccando Gesù fu guarita istantaneamente.

Questa donna era umile, questa donna era onesta. Questa donna parlava in modo che mostrava la gloria e la potenza e anche la divinità di Gesù Cristo! Questo, nonostante che sarebbe stata una cosa molto imbarazzante da dichiarare a tutti, lei raccontava tutto, davanti alla folla.

Gesù è potente, e può fare tutto. La cosa importante è che noi dobbiamo essere veramente umili, e dobbiamo proclamare Cristo, anche davanti agli altri. Questa donna è un esempio di quello che Gesù vuole da noi.

Poi, sentiamo le parole meravigliose di Gesù Cristo quando dichiara:

"Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace e sii guarita dal tuo male".

Gesù voleva rendere chiaro a tutti che quello che lui cerca nelle persone, che aveva trovato in lei, era la fede, quella vera fede, che rende uno anche umile. Avendo questa fede in Gesù Cristo, lei poteva andare in pace, guarita e riconciliata con Dio. Solo essendo riconciliata con Dio poteva avere la pace. E qua, Gesù dichiara che poteva andare in pace.

Prego che noi possono avere la fede e l'umiltà di questa donna.

Iairo: la brutta notizia

Però, mentre questo sta succedendo, ricordatevi che Iairo era là, desiderando che Gesù andasse al più presto a casa sua, prima che sua figlia morisse. Ma mentre Gesù parlava con questa donna, vennero alcuni della casa di Iairo, con la notizia che non avrebbe mai voluto sentire. Leggo il versetto 35.

“35 Mentre egli stava ancora parlando, vennero alcuni dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: "La tua figlia è morta; perché importuni ancora il Maestro?"” (Marco 5:35 LND).

Posso immaginare Iairo, tutto nervoso mentre Gesù prende tempo con questa donna. E poi, succede di peggio. Arrivano delle persone dalla sua casa dicendogli che sua figlia era morta. Non serviva più che lui disturbasse Gesù. Ormai era troppo tardi.

Che terribile delusione. Iairo aveva creduto nella potenza di Gesù di salvare sua figlia dalla morte. Ma adesso, scopre che la figlia è già morta. A quel punto, la ragione diceva che non serviva più per Gesù di venire. Era troppo tardi. La sua fede era grande abbastanza per credere nella guarigione, finché la figlia era viva. Ma a che serviva Gesù ora che lei era morta?

Ricordate che la vita cristiana è una vita di fede? A questo punto, Gesù aiuta Iairo ad avere fede. Notiamo quello che Gesù dichiara a Iairo, e poi, quello che fa. Gesù vuole aiutarci ad avere fede in lui. Leggo i versetti 36 e 37.

“36 Ma subito Gesù, udito ciò che si diceva, disse al capo della sinagoga: "Non temere, credi solamente!". 37 E non permise che alcuno lo seguisse, all’infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.” (Marco 5:36,37 LND)

Effettivamente, Gesù stava dicendo a Iairo di non valutare la situazione in base al suo ragionamento umano. Gli stava dicendo di solo avere fede in Dio. Quello che dobbiamo fare è avere fede in Dio, anziché vivere in base ai nostri ragionamenti, e quello che sembra possibile.

La vita cristiana è una vita di fede. Che cos'è la fede? Troviamo una definizione in Ebrei 11:1.

“Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono;” (Ebrei 11:1 LND)

La fede è quando noi crediamo in Dio, nonostante che non possiamo vedere la cosa. È quando crediamo quello che Dio dichiara, anche se non ha senso logico a noi. Lo crediamo non perché è logico, non perché vediamo come è possibile. Lo crediamo piuttosto perché è quello che Dio dichiara. Gesù diceva a Iairo di non credere al proprio ragionamento. Ragionando, visto che la figlia era già morta, era inutile chiedere aiuto a Gesù. Ma Gesù diceva a lui di solo credere. E nella vita cristiana, Dio chiama anche noi a solo credere. Questa è la vita cristiana.

Perciò, Gesù andava avanti verso la casa di Iairo, seguito da Iairo, e dai suoi discepoli più stretti. Non permise agli altri di venire con loro. Però, c'erano ostacoli. Le persone che erano a casa di Iairo sembravano essere dalla parte di Iairo, ma in realtà, i loro cuori erano senza fede e senza vera compassione. Leggo quello che è successo quando Gesù e Iairo arrivano a casa. Leggo i versetti 38 al 40.

“38 E, giunto a casa del capo della sinagoga, vide un gran trambusto e gente che piangeva e urlava forte. 39 Ed entrato, disse loro: "Perché fate tanto chiasso e piangete? La fanciulla non è morta, ma dorme." 40 E quelli lo deridevano; ma egli, messili tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della fanciulla e coloro che erano con lui, ed entrò là dove giaceva la fanciulla.” (Marco 5:38-40 LND)

Queste persone piangevano e urlavano come lamento per la morte della figlia di Iairo. Però, quando Gesù dichiara che non era morta, anziché avere qualche speranza, anziché essere rispettosi, lo deridevano. Cioè, il loro pianto non era profondo e dal cuore. Quanto spesso possiamo sembrare quello che non siamo. Quanto spesso possiamo fare cose per bella figura. Gesù svela quello che siamo veramente. E queste persone schernivano Dio.

Ma Gesù, con la sua autorità, ha scacciato tutti fuori, e presi con sé solo il padre, la madre, e i tre apostoli più intimi, entrava nella stanza dove c'era il corpo della bambina.

A quel punto, vediamo la potenza divina di Gesù Cristo. Leggo i versetti 41 e 42.

“41 E presa la fanciulla per mano, le disse: "Talitha cumi!"; che tradotto vuol dire: "Fanciulla, ti dico: Alzati!". 42 E subito la fanciulla si alzò e si mise a camminare; ella aveva infatti dodici anni. Ed essi furono presi da un grande stupore.” (Marco 5:41,42 LND)

Qua, vediamo uno dei miracoli più grandi di Gesù. Questo è molto più grande che solo guarire un ammalato. Qua, Gesù dà la vita, dove non c'era più vita. E poi, Gesù l'ha fatto semplicemente con la sua parola. Non ha dovuto fare qualche rito, o qualche grande opera. Bastava dare l'ordine, e questa fanciulla tornò in vita.

Questa è lo stesso potere che vediamo in Dio quando creò il mondo. Dio disse, e la cosa fu. Vediamo questo potere quando Gesù comandò il vento e le onde. Basta la parola e la cosa fu. Vediamo questo potere quando Gesù guariva le persone. Bastava la parola e furono guarite. Il potere di Dio è assoluto. E così, in un attimo, senza alcun intervento, con solo una parola, Gesù fece tornare in vita questa bambina. Che immenso miracolo, fatto con grande semplicità. Così è la potenza di Dio!

Infatti, i genitori e questi tre apostoli erano tutti presi da un grande stupore. Erano scioccati dalla immensità del potere di Gesù Cristo.

Il nostro problema è che conoscendo questa storia da anni, la leggiamo senza essere stupiti. Eppure, dovremmo essere stupiti. Quello che ha fatto Gesù è umanamente impossibile!

Gesù continua a compiere questo miracolo anche oggi. No, non sto parlando di risuscitare persone che sono fisicamente morte. Fa un’opera ancora più grande. Sto parlando di risuscitare, vivificare, persone che sono spiritualmente morte. Per quanto è grande il miracolo di risuscitare uno che è fisicamente morto, è ancora più grande il miracolo che Gesù fa oggi ogni volta che salva una persona, e dà vita spirituale, una vita che dura per tutta l’eternità.

Dio è onnipotente. Egli può fare tutto. Non fa tutto quello che noi vorremmo. Non fa come noi pensiamo, perché Dio sa sempre qual è la cosa migliore. Quello che serve a noi è di avere fede in Dio, non solo nella sua potenza, ma nella sua saggezza, e nel suo cuore per noi.

La fede è fidarci di quello che Dio sceglie di fare. Però è importante capire che Dio può fare tutto. Quanto è importante confidare in Dio.

E dobbiamo anche capire che di solito, Dio sceglie di operare in modo non visibile al mondo. Il mondo cerca quello che è grande e vistoso. Dio sceglie di operare in modo da aumentare la fede di coloro che lo cercano. E perciò, in questo miracolo Gesù gestiva tutto in modo che non erano davanti alla folla.

Ricordate che abbiamo già visto prima che Gesù sceglieva di insegnare in parabole per non sprecare i suoi insegnamenti su coloro che non avevano fede. Dio non è come la religione. Dio opera, per essere glorificato, ma in un modo che di solito il mondo non riconosce.

Prego che noi possiamo essere stupiti della grandezza della potenza di Dio, e prego che possiamo confidare in quello che Dio sceglie di fare, credendo nel suo amore per noi.

Leggendo il versetto 43, vediamo più il cuore di Gesù. Seguite.

“43 Ma egli comandò loro con fermezza che nessuno lo venisse a sapere; poi ordinò che si desse da mangiare alla fanciulla.” (Marco 5:43 LND)

Più volte negli Evangeli vediamo Gesù che comanda a quelli che avevano visto certi miracoli, oppure la trasformazione quando mostrava la sua divinità, di non dire questo ad alcuno. Perché Gesù comandava loro di non dire a nessuno queste cose?

In qualche brano, troviamo la risposta quando spiega che diceva a loro di non dire queste cose finché non fosse risuscitato.

Ricordate che in vari brani abbiamo visto che le persone della folla volevano che Gesù fosse il loro re, ma non in senso spirituale, ma in senso politico. Non volevano il perdono, volevano un re che avrebbe risolto i loro problemi terreni. Volevano un re che avrebbe liberato loro da Roma, e provveduto economicamente per loro. Vedendo la potenza di Gesù, volevano che quella potenza fosse messa a loro disposizione. Ma Gesù non è venuto per risolvere i problemi terreni delle persone. Gesù è venuto per salvarci. E perciò, finché non era andato alla croce e poi risuscitato, voleva tenere nascosto certi suoi miracoli. E perciò, comanda a Iairo e la moglie, e anche a questi tre apostoli, a non raccontare di questo miracolo a nessuno.

Vediamo il cuore di Gesù quando ordina che dessero qualcosa da mangiare alla bambina. Evidentemente non aveva mangiato da un po' di tempo, essendo stata così ammalata. E perciò, risuscitata e pienamente guarita, aveva bisogno di cibo.

Gesù non solo pensa ai nostri bisogni grandi, come la risurrezione di questa bambina, ma pensava anche alle cose piccole, come il suo bisogno di mangiare appena possibile.

In questo, voglio ricordarci che possiamo confidare in Gesù a curarci in modo perfetto, sia nelle cose grandi che nelle cose piccole. Non sarà sempre come pensiamo noi, non sarà sempre come vogliamo noi, ma sarà sempre la cosa giusta, al momento giusto. Dio opera perfettamente in noi, per prepararci per l’eternità con Lui.

Conclusione

Quindi, in questo brano, vediamo la potenza di Gesù, e vediamo l’importanza di avere umiltà, e fede in Gesù.

L’unico modo di andare a Gesù, è con fede, ed è con umiltà. Quando andiamo a Gesù così, confidando in Lui, Gesù ci accoglierà, e opererà potentemente, nel modo perfetto, per curarci.

O che possiamo avere fede! O che possiamo fidarci di quello che Gesù sceglie di fare nella nostra vita. O che possiamo umiliarci davanti a Dio, e accettare la cura perfetta che Egli ha per noi.

E prego che possiamo parlare con altri di Cristo, in modo che loro, come questa donna, possono sentire di Cristo.