Aiuto Biblico

Gesù è il Cristo

Marco 8:22-33

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 4 settembre 2019, – cmd es –
Descrizione: Gesù è il Cristo. Possiamo essere strumenti di Satana. La fede in Gesù Cristo.
Parole chiavi: Gesù Cristo, Messia, salvezza, volontà di Dio, strumenti di Satana

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Per avere fede in Gesù, dobbiamo conoscere Gesù. Lo conosciamo tramite la Bibbia. I quattro Evangeli ci raccontano quello che ci serve della vita di Gesù e del suo insegnamento per farci conoscere Gesù, in modo da aver fede in Lui.

Siamo arrivati a metà del capitolo 8, in cui troviamo un miracolo raccontato solo qua in Marco, non in Matteo o Luca. Trovate Marco 8:22 con me. Questo è diverso da tutti gli altri miracoli negli Evangeli, in quanto, l’uomo non viene guarito immediatamente. Questo non è per mancanza di potere, perché Gesù non manca mai potere. Piuttosto, dimostra che Cristo può scegliere di operare quando e come vuole operare. A volte, Dio opera in modo immediato. In altri casi, Dio sceglie di operare man mano. Le vie di Dio non sono le nostre vie.

“22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo.” (Marco 8:22 LND)

Voglio ricordare che Gesù aveva appena guarito l’uomo sordo. Adesso, sta per guarire un uomo cieco. Consideriamo questo alla luce della profezia in Isaia 35:4-6, che è una profezia dell’Eterno che doveva venire. Cristo che doveva venire, che sarebbe l’Eterno stesso. Ve lo leggo.

“Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: "Siate forti, non temete!". Ecco il vostro DIO verrà con la vendetta e la retribuzione di DIO; verrà egli stesso a salvarvi. 5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturate le orecchie dei sordi; 6 allora lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto griderà di gioia, perché sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine.” (Isaia 35:5-6 LND)

Notate che in questa profezia del Messia che doveva venire, che è l’Eterno, che come segni, aprirebbe gli occhi dei ciechi, ovvero, darebbe la vista ai ciechi, e darebbe l’udito ai sordi. Quindi, in Marco 7, Gesù aveva dato l’udito ad un uomo sordo. Qua, sta per dare la vista ad un uomo cieco. I miracoli di Gesù servivano come segni, che Gesù è il Cristo, l’Eterno stesso che è venuto in terra. È importante capire questo: lo SCOPO dei miracoli era per mostrare che Gesù è il Cristo, l’Eterno Dio incarnato. Il Figlio di Dio.

Ricordate anche che mentre prima nel suo ministero, Gesù faceva tanti dei suoi miracoli pubblicamente, ora, sta facendo tanti miracoli lontano dalle folle. Ormai, le prove pubbliche c’erano. A questo punto, le persone volevano farlo diventare Re, ma con motivazioni sbagliati. Quindi, vari miracoli, come questo, li fa lontano dalla folla. Per questo, Gesù conduce questo cieco fuori. Leggo di nuovo il versetto 22, e fino al 25.

“22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. 23 Allora, preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domandò se vedesse qualcosa. 24 E quegli, alzando gli occhi, disse: "Vedo gli uomini come alberi che camminano". 25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recuperò la vista e vedeva tutti chiaramente.” (Marco 8:22-26 LND)

Vari commenti qua. Prima di tutto, come abbiamo visto in Marco 7 con l’uomo sordo, Gesù porta questo uomo lontano dalla folla. Non voleva che fosse osservato dalla folla, perché ormai, Lo cercavano per motivi sbagliati. Gesù non è venuto per darci una vita terrena più facile. È venuto per salvarci dai nostri peccati. I miracoli servirono per mostrare che Gesù è il Cristo. Quindi, fece anche questo miracolo fuori dalla folla.

Notate che lo condusse per mano. Dio ci guida, anche quando non possiamo vedere dove ci sta portando. Questo uomo seguiva Gesù fuori dal villaggio. Quando Dio salva oggi, ci porta fuori dal mondo, lontano da quello che ci circondava.

Infatti, solitamente, l’opera di Dio in una persona non è davanti la folla, ma è in disparte.

Il modo in cui Gesù compie questo miracolo era diverso dagli altri miracoli. Come avevo accennato all’inizio, questo non era perché aveva meno potere. Era perché Gesù può operare nel modo che vuole Lui, con i tempi che vuole Lui.

Quindi, in quest’occasione, e da quello che leggiamo, solo in questa occasione, il miracolo fu compiuto in due passi, prima l’uomo cieco vedeva un po’, e poi, vedeva tutto chiaramente.

La Bibbia non spiega perché Gesù scelse di compiere questo miracolo così. Per me, basta capire che Gesù può scegliere di operare nelle nostre vite in qualunque modo che vuole.

O che possiamo fidarci di Cristo, in qualunque modo Egli sceglie di operare. Non dobbiamo presumere che farà in noi come ha fatto in qualcun altro.

Dopo che Gesù lo aveva guarito, come abbiamo visto in altre occasioni, Gesù gli ordinò di non dirlo a nessuno. Leggo il versetto 26.

“26 E Gesù lo rimandò a casa sua, dicendo: "Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio".” (Marco 8:26 LND)

Ricordate che il motivo di questo era perché ormai, le persone cercavano Gesù per avere aiuto terreno, mentre Gesù è venuto per dare la salvezza spirituale.

Gesù ha scelto di non fare più i sui miracoli in modo pubblico, finché non sarebbe andato alla croce, e poi sarebbe risuscitato. Così, le persone avrebbero potuto capire meglio la vera identità del Cristo.

Gesù e i discepoli: Chi sono?

Arriviamo ora ad un insegnamento estremamente importante. Fino a questo punto nel ministero di Gesù, Egli aveva dimostrato, volta dopo volta, di adempiere le profezie che Dio aveva dato che riguardavano il Cristo che doveva venire.

Fino a questo punto, mentre i discepoli avevano capito che Gesù veniva da Dio, e che era un uomo di Dio, non avevano capito pienamente chi fosse. Quindi, a questo punto, Gesù chiede ai discepoli se capiscono la sua identità. Leggo prima Marco 8:27, in cui chiede per primo cosa pensano le persone di Lui.

“27 Poi Gesù con i suoi discepoli se ne andò per le borgate di Cesarea di Filippo; e lungo il cammino interrogò i suoi discepoli, dicendo loro: "Chi dice la gente che io sia?".” (Marco 8:27 LND)

La domanda più importante della vita è: chi è Gesù, per te. Gesù inizia chiedendo ai discepoli cosa dicevano le persone di lui.

Facendo così, i discepoli erano incoraggiati a valutare per conto loro, mentre rispondevano per quanto riguarda quello che pensavano le folle.

Notate quello che la gente pensava dell’identità di Gesù. Leggo il versetto 28.

“28 Essi però risposero: "Alcuni Giovanni Battista, altri Elia ed altri uno dei profeti".” (Marco 8:28 LND)

Le persone capivano che Gesù era da Dio, e , che era molto speciale. Giovanni Battista era stato ucciso da Erode, quindi, dire Giovanni Battista vuol dire che credevano che fosse Giovanni risuscitato. Elia era forse il più grande profeta. Se ricordate, era stato portato su in cielo in un carro di fuoco. Quindi, alcuni credevano che Gesù fosse Elia tornato in vita. Altri credevano che Gesù fosse un altro profeta. Il punto è che tutti capivano che era da Dio, e che era più che un uomo normale. Però, la gente non capiva ancora che Gesù è il Cristo.

A questo punto, Gesù chiede ai discepoli cosa dicevano LORO per quanto riguarda la sua identità. Leggo il versetto 29. Pietro è il primo a rispondere.

“29 Ed egli disse loro: "Ma voi, chi dite che io sia?". E Pietro, rispondendo, gli disse: "Tu sei il Cristo".” (Marco 8:29 LND)

Consideriamo la risposta di Pietro. Invito ciascuno a valutare: qual è la vera risposta che tu diresti?

Tu

Dobbiamo iniziare considerando che cosa intendeva Pietro con al parola “Tu”. Pietro e gli altri discepoli avevano conosciuto Gesù per circa tre anni. Avevano vissuto con Lui, camminato con Lui, avevano ascoltato i suoi insegnamenti, e avevano visto i suoi miracoli. Prima di questo punto, i discepoli avevano visto Gesù come un uomo, un uomo di Dio, sicuramente, ma solo un grande uomo. Lo conoscevano come il loro amico, il loro maestro. Quindi, quando Pietro dichiara: “Tu”, vuol dire: Tu, Gesù, amico, uomo come noi, TU sei il Cristo.

Esempio: con un gruppo di persone, stai visitando una grande azienda, sperando di trovare lavoro. Vedete un uomo vestito da operaio, che sta mettendo a posto le scatole, e gli chiedete come trovare l'ufficio dove si assumono nuovi impiegati. Egli si offre di accompagnarvi là. Mentre camminate, gli date del “tu”. Arrivati all’ ufficio, scoprite che egli è il proprietario unico dell'azienda. Perciò, gli dite: “TU sei il proprietario!”. Cioè, Tu, che abbiamo conosciuto come semplice uomo, Tu sei il direttore. Tu sei il proprietario, il capo.

E così possiamo capire il “Tu” di Pietro. Tu, Gesù, amico nostro, uomo come noi, TU sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Quindi, il “Tu” di Pietro si riferisce all’umanità di Gesù. Sta parlando al Gesù che conosceva molto bene.

Il Cristo

Poi Pietro dichiara: Tu sei il Cristo.

Per la prima volta, Pietro, uno dei discepoli, riconosce che Gesù, l’uomo che avevano seguito, è il Cristo, Dio incarnato.

Oggi, poche persone veramente comprendono cosa vuol dire la parola “Cristo”. Tutti conoscono questo titolo, ma pochi riconoscono il suo senso. L’Antico Testamento ci aiuta a capire il significato di questo titolo importante. La Parola Cristo è la traduzione in greco della parola ebraica: “Messia”, che vuol dire “L’unto di Dio”.

Tramite tutto l’AT, Dio aveva profetizzato il Messia, che doveva venire nel mondo. Nell’AT, impariamo che il Messia avrebbe tre ruoli principali. Egli sarebbe:

il vero Sacerdote: cioè, mediatore fra l’uomo e Dio

il vero Profeta: cioè, chi annunzia le parole di Dio, ed È la Parola di Dio

il vero Re: il Re di tutto il mondo. Il Re dei rei, e Signore dei signori.

Dio aveva annunciato la venuta del Messia già dal tempo di Adamo ed Eva. È sempre stato il piano di Dio di mandare Cristo per provvedere alla salvezza del mondo. I Giudei avevano aspettato il Messia da secoli.

Quando Pietro riconosce Gesù come il Cristo, vuol dire che riconosce in Gesù il Messia promesso dall’inizio del mondo. Riconosce in Gesù non solo un profeta, come tante persone pensavano, ma IL Profeta, cioè, Colui che è la Rivelazione di Dio.

Essendo il Cristo, Gesù è il vero profeta, che ci rivela Dio.

“Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.” (Giovanni 1:18 LND)
“Gesù gli disse: "Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre?"” (Giovanni 14:9 LND)
“Egli è l’immagine dell’invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura,” (Colossesi 1:15 LND)

Gesù il Cristo ci rivela Dio.

Riconoscendo che Gesù è il Cristo, Pietro riconosce che Gesù è IL Mediatore fra gli uomini e Dio, perché come Messia, Gesù è il VERO Sacerdote. Il Messia doveva non solo offrire un sacrificio, ma come Messia, doveva offrire SE STESSO come sacrifico a Dio, per pagare i peccati del mondo. Noi uomini siamo separati da Dio a causa dei nostri peccati. L'unico modo di arrivare a Dio è tramite l’unico Mediatore. Però, non può essere un uomo, perché tutti gli uomini sono peccatori. Solo il Cristo poteva essere il sacerdote.

“11 Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo più grande e più perfetto non fatto da mano d’uomo, cioè non di questa creazione, 12 entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna. 13 Infatti, se il sangue dei tori e dei capri e la cenere di una giovenca aspersi sopra i contaminati li santifica, purificandoli nella carne, 14 quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente! 15 E perciò egli è il mediatore del nuovo patto affinché, essendo intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell’eterna eredità.” (Ebrei 9:11-15 LND)
“22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c’è perdono dei peccati. 23 Era dunque necessario che i modelli delle cose celesti fossero purificati con queste cose; ma le cose celesti stesse lo dovevano essere con sacrifici più eccellenti di questi. 24 Cristo infatti non è entrato in un santuario fatto da mani d’uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, 25 e non per offrire se stesso più volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue, non suo. 26 altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire più volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle età, Cristo è stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. 27 E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio, 28 così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti, apparirà una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza.” (Ebrei 9:22-28 LND)

Leggo anche Ebrei 10:1-14.

“1 La legge infatti, avendo solo l’ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non può mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno. 2 Altrimenti si sarebbe cessato di offrirli, perché gli adoratori, una volta purificati, non avrebbero avuto più alcuna coscienza dei peccati. 3 In quei sacrifici invece si rinnova ogni anno il ricordo dei peccati, 4 poiché è impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. 5 Perciò, entrando nel mondo, egli dice: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; 6 tu non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7 Allora io ho detto: Ecco, io vengo nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. 8 Dopo aver detto: "Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrificio né offerta né olocausti né sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la legge," 9 egli aggiunge: "Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà". Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. 10 Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre. 11 E, mentre ogni sacerdote è in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, 12 egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si è posto a sedere alla destra di Dio, 13 aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi, 14 Con un’unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati.” (Ebrei 10:1-14 LND)

Pietro, riconoscendo che Gesù è il Cristo, riconosceva che Gesù è l’Eterno Dio, venuto come uomo per salvare il suo popolo come Sacerdote.

Riconoscendo Gesù come il Cristo, Pietro riconosce che Gesù è il vero RE, il RE il cui Regno è stabilito da Dio per sempre.

Come esempio: Apocalisse 19:11-16 parla del ritorno di Gesù sulla terra per giudicare. Notate che regna su tutto e su tutti.

“11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco, e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia 12 I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non lui; 13 era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si chiama: "La Parola di Dio". 14 E gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro. 15 Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governerà con uno scettro di ferro ed egli stesso pigerà il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente. 16 E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI.” (Apocalisse 19:11-16 LND)

Gesù è il il Cristo: il Profeta, il Sacerdote e il Re. L’unica salvezza è in Gesù Cristo. Non c’è salvezza senza il Cristo promesso da Dio, e Pietro riconosceva che Gesù è il Cristo.

Quindi, riconoscere Gesù come il Cristo era riconoscere in Lui Colui che era stato profetizzato dall’inizio, Colui che doveva salvare e regnare sul mondo. Riconoscerlo veramente vuol dire vederLo come chi può salvarci, vedendo il bisogno della salvezza. La salvezza arriva quando non è solo “il” Cristo, ma quando diventa il TUO Cristo.

La salvezza eterna dipende da se una persona riconosce veramente in Gesù il suo Cristo, il suo Signore e Salvatore. Avere Gesù come Salvatore vuol dire averLo anche come Signore. Infatti, in Luca 6:46 Gesù dichiara:

“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

Dire di credere che Gesù è il Cristo, ma non ubbidirlo, è un inganno. Credere veramente in Gesù come il Cristo vuol dire capire che è il Signore e seguirlo, in ubbidienza, sapendo che solo in Lui c’è la salvezza.

Perciò ognuno dovrebbe valutare: Chi è Gesù per te?

Gesù vieta loro di annunciare questo

Tornando al brano, Gesù chiede ai discepoli chi è per loro, e Pietro riconosce che Gesù è il Cristo. A quel punto, Gesù vieta loro di annunciare questa verità agli altri. Leggo il versetto 30.

“30 Allora egli intimò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.” (Marco 8:30 LND)

Questo è perché finché non sarebbe andato alla croce, e poi sarebbe risuscitato, le persone non potevano comprendere correttamente quello che era il vero ruolo del Cristo.

La necessità della croce

A questo punto, visto che gli apostoli avevano capito che Gesù è il Cristo, Gesù inizia ad insegnare loro che doveva andare alla croce, ma che sarebbe anche risuscitato. Prima di riconoscere che Gesù è il Cristo, non erano pronti per questi discorsi, ma adesso, era importante preparare loro per la sua morte, e per la sua risurrezione il terzo giorno. Leggo dal v.31.

“31 Poi cominciò a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell’uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse. 32 E parlava di queste cose apertamente.” (Marco 8:31,32a LND)

Notate che Gesù insegnava che “Era necessario” per lui di andare alla croce. Era necessario, perché non esisteva altro modo per Dio di salvare le persone, in cui poteva mantenere la sua santità e la sua giustizia, ma allo stesso tempo mostrare il suo amore e la sua misericordia. Tutto quello è diventato possibile in Gesù Cristo, nella sua morte e risurrezione.

Era Necessario: perché così, la condanna del peccato sarebbe pagata.

Anche la risurrezione era necessario, perché era la vittoria sulla morte.

Quando annunciamo l’Evangelo, dobbiamo annunciare sia la morte di Gesù, ma anche la sua risurrezione.

Nella risurrezione, Gesù ebbe piena vittoria sulla morte e su Satana. La risurrezione conferma che Dio Padre accetta il sacrificio. Ed è quello che ci giustifica.

Pietro Riprende Gesù

Ricordate che era Pietro, per primo, che riconosce che Gesù è il Cristo. Adesso, sentendo della croce, Pietro rimprovera Gesù. Secondo Pietro, non era giusto che Gesù doveva andare alla croce. Leggo Marco 8:32b, e poi, Matteo 16, che ci spiega più in dettaglio quello che Pietro diceva a Gesù.

“Allora Pietro lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo.” (Marco 8:32b LND)

Ora leggo in Matteo 16.

“Allora Pietro lo prese in disparte e cominciò a riprenderlo, dicendo: "Signore, Dio te ne liberi; questo non ti avverrà mai".” (Matteo 16:22 LND)

Secondo Pietro, non era giusto che Gesù doveva essere ucciso. Quindi, dichiara che non succederà mai.

A volte, siamo accecati dal nostro orgoglio, al punto che crediamo che noi sappiamo la cosa migliore. Invece, è DIO che sa la cosa migliore. A volte, quello che Dio fa non ha alcun senso a noi.

Per esempio, Dio, nella sua sapienza perfetta, permette che le cose nelle nostre vite vanno male, secondo il nostro punto di vista. Dio permette la morte fisica, quando per noi, avrebbe dovuto salvare o dare la vittoria. Dio permette che i malvagi vincono e i giusti perdono. E così, come Pietro, con i nostri ragionamenti, riprendiamo Dio, pensando che non sia giusto così. Questo è terribile.

Quanto è importante camminare umilmente davanti a Dio, e accettare quello che Dio stabilisce, per noi e per gli altri. Dio sa quello che sta facendo. La croce era necessaria. Le nostre prove sono necessarie. La morte nei nostri cari e anche la nostra morte sono necessarie. Confidiamo in Dio. Egli sa quello che sta facendo.

Gesù sapeva che questa opposizione da parte di Pietro era stimolata da pensieri falsi che Satana gli aveva messo in testa. Ascoltiamo il forte rimprovero di Gesù contro Pietro. Leggo Marco 8:33.

“33 Ma egli, voltatosi e riguardando i suoi discepoli, sgridò Pietro, dicendo: "Vattene lontano da me, Satana, perché tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini".” (Marco 8:33 LND)

Quando non stiamo guardando a Dio, anche noi possiamo essere strumenti di Satana. Quando non stiamo seguendo quello che dichiara la Parola di Dio, e la guida dello Spirito Santo, possiamo promuovere quello che in realtà è da Satana, che Satana ci mette in testa per ostacolare l’opera di Dio. È successo a Pietro, e può succedere anche a noi.

Pietro era un apostolo. Pietro aveva appena riconosciuto che Gesù è il Cristo. Eppure, togliendo gli occhi da Dio, Pietro si è lasciato essere uno strumento di Satana, che cercava di scoraggiare Gesù per mezzo di Pietro.

Per dire la verità, ognuno di noi si lascia essere uno strumento di Satana, quando non stiamo guardando a Dio con fede e con mansuetudine. Quando non guardiamo a Dio, quando non camminiamo per fede, allora, avremo pensieri storti, pensieri che possono allontanare altre persone dalla via del Signore. Possiamo trascinare altre persone verso il peccato, anziché verso Cristo. Quanto è importante per noi di umiliarci, quanto è importante che accettiamo quello che Dio stabilisce, per quanto potrebbe essere difficile, e diverso da quello che avremmo immaginato o preferito.

Conclusione

In questo studio abbiamo visto la guarigione del cieco a Betsaida. Ricordiamo che Dio non opera sempre nello stesso modo. È importante che accettiamo, con umiltà, quello che Dio sceglie di fare, e i tempi di Dio. Il fatto che Dio ha scelto di fare in un certo modo un’altra volta, non vuol dire che dobbiamo presumere che Dio farà così questa volta. Le vie di Dio non sono le nostre vie.

Ricordiamo che Gesù non voleva che le persone Lo cercassero per motivi sbagliati. Gesù è venuto per salvarci dai nostri peccati. Non è venuto per risolvere i nostri problemi terreni. Quindi, è buono per noi di valutare per quale motivo noi cerchiamo Cristo. Cerchiamo Cristo per avere il perdono, per essere in comunione con Dio.

Poi, abbiamo visto Gesù fare la domanda più importante della vita: chi è Gesù per noi. Dire che Gesù è il nostro “Cristo” non è solo un cognome, Gesù Cristo. Riconoscere Gesù come il Cristo vuol dire riconoscerlo come il nostro Sacerdote, Profeta e Re. Vuol dire ascoltare e ubbidire a quello che Egli dice. Vuol dire averLo come il nostro Signore e Salvatore.

Quindi, ad ognuno faccio la domanda: Chi è Gesù per TE?

Abbiamo visto che la croce, e anche la risurrezione, erano necessarie. Non c’era altro modo per Dio di salvarci. E le prove che Dio permette nelle nostre vite sono necessarie. Accettiamo, con umiltà, quello che Dio ci manda.

Infine, abbiamo visto che se togliamo gli occhi da Cristo, possiamo passare da proclamare le verità di Dio, ad essere strumenti di Satana. Quanto è importante che camminiamo con umiltà davanti a Dio, accettando tutto quello che Dio ci comanda e dichiara.

Grazie a Dio che Gesù è il Cristo, ed è il Signore e Salvatore per coloro che confidano in Lui. Confidiamo in Lui. Non saremo delusi! Grazie a Dio che abbiamo Gesù Cristo come il nostro Signore e Salvatore.