Aiuto Biblico

Profezia: Vegliate!

Marco 13

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 14 giugno 2020, – cmd es –

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Hai mai dovuto affrontare una nuova situazione, e qualcuno ti ha spiegato come sarebbe, ma quando è arrivata la situazione, era diversa da quello che avevi immaginato?

È successo a noi tutti. La preparazione che serve non è di capire ogni dettaglio di come sarà. Piuttosto, la preparazione è di avere un’idea generale, e poi, saper stare in guardia per i pericoli, per essere pronti.

Nel nostro studio in Marco, siamo arrivati a Marco 13. Poco giorni prima di andare alla croce, Gesù ha spiegato ai discepoli, e tramite la Bibbia a noi, a degli avvenimenti succederanno. Ci esorta a tenere su di Lui, con fede, finché non ritorna.

Ricordiamo che tutto quello che ci circonda sarà distrutto. Nella vita, ci saranno tribolazioni e prove, anche durissime.

Gesù ci sta preparando a sapere come vivere. Questo insegnamento è una profezia. La Bibbia contiene tante profezie. Come dobbiamo capire e prendere le profezie?

Le profezie possono essere un grande aiuto, ma in realtà, molto spesso, le profezie vengono usate in modo che ostacola tante persone da veramente crescere in Cristo. Mi spiego. Nell'Antico Testamento, c'erano tante profezie di Cristo. Però i Giudei, a cui erano state date, non avevano capito correttamente la maggioranza.

Anche noi abbiamo profezie. Ci sono persone che amano studiare le profezie, amano andare a fondo cercando di capire al dettaglio come saranno adempiuti. Però, possiamo sbagliare noi, come sbagliavano i Giudei. Inoltre, quando si focalizza molto su capire le profezie, si tende a trascurare l’insegnamento su come vivere la vita cristiana. Ma in realtà, è vivere la vita nel modo giusto che ci prepara per il ritorno di Cristo. Ed è questo il punto di Gesù in questo insegnamento.

Ripeto questo, perché è importante. Il vero modo di essere pronto per il ritorno di Gesù Cristo non è di capire ogni profezia in modo preciso, piuttosto è di camminare in santità, con gli occhi in avanti, camminando per fede in attesa di Cristo. Questo è il modo di essere pronto per il ritorno di Cristo. Certamente è giusto studiare le profezie fino ad un certo punto, ma dobbiamo centrare il nostro studio su quello che è centrale nella Bibbia: la persona di Gesù Cristo, la sua opera per noi, e poi, gli insegnamenti su come dobbiamo vivere.

Quindi, riprendiamo il nostro studio dell'evangelo di Marco. Siamo arrivati al capitolo 13. Gesù è a Gerusalemme, e sta preparando i discepoli e noi per quando arriveranno le tribolazioni. E ci saranno le tribolazioni, per tutti, in ogni epoca, e poi, in un modo particolare, alla fine del mondo. Gesù e i discepoli stanno uscendo dal tempio. Seguite mentre leggo Marco 13:1.

Gesù ed i discepoli, monte degli Ulivi di fronte al tempio: profezia della distruzione del tempio

“1 E mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!».” (Marco 13:1 LND)

I discepoli di Gesù erano ancora presi dalle cose del mondo. Il Tempio in quel epoca era molto grandioso. E perciò, vogliono far notare a Gesù quanto era maestoso.

Vedremo nella risposta di Gesù che voleva aiutare loro, e anche noi, a capire a non essere prese con le cose del mondo. Notiamo nel v. 2 come Gesù risponda a questo loro l’essere presi di qualcosa di questo mondo. Questo vale anche per noi.

“2 E Gesù, rispondendo, gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà diroccata».” (Marco 13:2 LND)

Gesù dichiara che questo grande tempio, che colpiva loro molto, sarebbe stato totalmente distrutto. Ripetutamente la Bibbia ci insegna che TUTTO il mondo sarà distrutto.

Tutto quello che l'uomo fa, materialmente, le istituzioni, anche le religioni, tutto quello che l'uomo stabilisce sarà distrutto. Tutto quello che l'uomo fa che sembra glorioso, sarà distrutto. Gesù sta mostrando ai discepoli che anche qualcosa maestosa come il tempio, che era addirittura dedicato a Dio, sarebbe distrutto. E perciò, con questa dichiarazione, Gesù ci sta mostrando a non porre la nostra speranza in qualunque cosa edificato dagli uomini.

I discepoli vogliono capire di più di quando il tempio sarà distrutto. Leggo i versetti 3,4.

“3 E, come egli era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: 4 «Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sarà il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno compiersi?».” (Marco 13:3,4 LND)

Il resto di questo capitolo è la risposta di Gesù a questa loro domanda. In realtà, loro vogliono sapere quando averrà questo, e quali saranno i segni. Gesù non risponde alle domande di quando. Spiega qualcosa dei segni, ma poi, parla di qualcosa che non avevano chiesto. La parte più importante dell'insegnamento di Gesù è come devono vivere, e come dobbiamo vivere noi, in attesa del ritorno di Cristo. Leggo i versetti 5 ad 8.

Gesù profetizza: principio delle doglie di parto

“5 E Gesù, rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che nessuno vi seduca. 6 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne sedurranno molti. 7 Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate; perché bisogna che queste cose avvengano; ma non sarà ancora la fine. 8 Infatti si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno; e vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l’inizio delle doglie di parto.” (Marco 13:5-8 LND)

La parte più importante da capire qua è che Gesù avverte loro, e anche noi, più volte, di stare in guardia. Ci fa capire che ci saranno coloro che cercano di sedurci. Ci saranno tanti falsi. Quando si tratta di profezie, quando si tratta di avvenimenti sovrannaturale, è un campo in cui spesso ci sono falsi insegnamenti, e persone che cercano di ingannare. Ci saranno falsi cristi, che saranno coloro che parlano di questa o quell'altra guerra come segno della fine. Ma non è da Dio.

Gesù ci fa capire qui che ci saranno guerre, nazione contro nazione, terremoti, carestie, per altre cose. Ma questo è solo l'inizio delle doglie del parto. In altre parole, ci saranno questi segni anno dopo anno, secolo dopo secolo. E infatti, ci sono sempre stati guerre, terremoti, e agitazioni.

Nella storia della chiesa, ci sono stati sempre uomini che dicevano che gli avvenimenti che stavano vivendo erano l’adempimento di questa profezia.

Invece, Gesù ci sta avvertendo di non essere ingannati da coloro che vogliono farci credere questo.

Gesù continua con i suoi avvertimenti per preparare loro per tutto quello che potrebbe venire. Leggo i versetti 9 e 10.

“9 Badate a voi stessi! Poiché vi consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a loro. 10 E prima bisogna che l’evangelo sia predicato fra tutte le genti.” (Marco 13:9,10 LND)

Ripetutamente in questo capitolo Gesù ci avverte di stare in guardia. Qui dice “badate a voi stessi”. Ci avverte che ci saranno tribolazioni e persecuzioni. Non dobbiamo essere sorpresi se ci arrivano persecuzioni. In 2Timoteo 3:12, leggiamo:

“Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati,” (2Timoteo 3:12 LND)

La persecuzione fa parte della vita cristiana. In certi momenti, in certi luoghi, sarà molto più severo, in altri meno severo. Ma ci sarà persecuzioni per ogni vero credente che vuole vivere piamente. E Gesù ci dichiara di stare in guardia. Dobbiamo badare a noi stessi, per non cadere, affinché la nostra fede non vacilli.

Nel versetto 10 Gesù dichiara che è necessario che l'evangelo si è predicato fra tutte le genti. La parola gente vuol dire un popolo, o un gruppo legato per lingua o qualcos'altro. Quindi, quando dice le genti, il plurale, vuol dire che l'evangelo sarà predicato a tutti i vari gruppi di persone nel mondo.

Infatti, in Apocalisse 5, vediamo in cielo, e scopriamo che ci saranno persone da ogni popolo e lingua salvati per mezzo di Gesù Cristo. Leggo Apocalisse 5:9.

“E cantavano un nuovo cantico dicendo: "Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato ucciso, e col tuo sangue ci hai comprati a Dio da ogni tribù, lingua, popolo e nazione,” (Apocalisse 5:9 LND)

Perciò, la fine del mondo non arriverà finché l'evangelo non è stato predicato fra tutte le genti. Nulla può ostacolare Dio da adempiere pienamente ogni dettaglio del suo piano.

In certi momenti, la persecuzione sarà molto terribile. Ma Dio non abbandonerà mai il suo popolo. La sua grazia sarà sempre sufficiente. Leggo il versetto 11.

“11 Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di ciò che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite ciò che vi sarà dato in quell’istante, perché non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo.” (Marco 13:11 LND)

Quando Dio permetterà una dura persecuzione, provvederà la grazia da poter superare la prova. In casi così, Dio da una grazia speciale di avere le parole giuste. Chiaramente, questo non vuol dire che nei momenti normali, che uno non deve studiare per preparare un insegnamento dalla Bibbia. Insegnare correttamente la parola di Dio è un grande impegno. In 2Timoteo 2:15 leggiamo:

“15 Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che tagli rettamente la parola della verità.” (2Timoteo 2:15 LND)

Normalmente, è il piano di Dio che un insegnante si impegna tanto per insegnare correttamente la parola di Dio. Però, in momenti di grande persecuzione, come questo brano descrive, Dio darà la grazia di sapere cosa dire. Dio non ci lascerà mai.

Saremo odiati

Nei versetti 12 e 13, Gesù ci prepara per alcune delle dure prove che ci saranno. Inoltre, ci ricorda della necessità della perseveranza. Leggo.

“12 Ora, il fratello consegnerà a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. 13 E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato».” (Marco 13:12,13 LND)

Leggere questo mi colpisce tanto. Gesù dichiara che il fratello consegnerà a morte il fratello, e il padre il figlio. Figli faranno morire i loro genitori. Che terribile. Gesù dichiara una cosa simile in Matteo 10:34-36. Ve lo leggo.

“34 "Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada. 35 Perché io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre tra figlia e madre, tra nuora e suocera, 36 e i nemici dell’uomo saranno quelli di casa sua.” (Matteo 10:34-36 LND)

Quando Gesù entra nella vita di una persona, le persone intorno a lui che non hanno Cristo cominceranno ad avere odio verso di lui. Questo è perché la luce di Cristo è insopportabile a chi non ha Cristo. Chi è nelle tenebre odia la luce di Cristo. Seguite attentamente mentre leggo Giovanni 3:18-21.

“18 Chi crede in lui non è condannato ma chi non crede è già condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio. 19 Ora il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più che la luce, perché le loro opere erano malvagie. 20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinché le sue opere non siano riprovate; 21 ma chi pratica la verità viene alla luce, affinché le sue opere siano manifestate, perché sono fatte in Dio".” (Giovanni 3:18-21 LND)

È triste ma importante capire che coloro che rifiutano la luce di Gesù Cristo, odieranno la luce. E perciò, la luce che è visibile in ogni credente sarà una cosa brutta per loro. Odieranno la luce che vedano nei credenti intorno a loro. E a volte, questo porterà loro ad odiare quei credenti, e in certi casi estremi, arrivare perfino ad ucciderli.

È importante capire questo. Non dobbiamo aspettare che i non credenti nella nostra vita apprezzeranno la luce di Cristo in noi. In realtà, sarà una cosa insopportabile per loro.

Quindi, dobbiamo capire che saremo odiati a causa di Cristo. Gesù dichiara questo anche in Giovanni 15:18,19. Ve lo leggo.

“18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia.” (Giovanni 15:18-19 LND)

Se tu sei veramente un credente in Gesù Cristo, è importante capire che tu sarai odiato dal mondo a causa di Gesù Cristo. Dobbiamo capire questo, per non essere scossi quando succede.

La perseveranza è necessario

Solo chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. È fondamentale che comprendiamo questo.

Infatti, questa verità crea tanta confusione per certi. Che cosa sta dichiarando qui Gesù Cristo? Ci sono due modi da capire questo versetto. Se leggiamo solo questo versetto, potremmo credere che voglia dire che la salvezza effettivamente dipende dall'impegno della persona. Potrebbe sembrare che stia dicendo che uno potrebbe perdere la salvezza. Però, quando confrontiamo questo versetto con altri insegnamenti chiari che troviamo nelle epistole, diventa molto chiaro che quello non è il punto. Cioè, questo brano non sta insegnando che uno può perdere la salvezza. Sta parlando della necessità di perseverare. Solo chi persevera sarà salvato.

Ma chi è che persevererà? Filippesi 1:6 ci aiuta a capire chi persevererà. Leggo quel versetto. Notate che il soggetto è Dio.

“essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un’opera buona in voi, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.” (Filippesi 1:6 LND)

Ci sono anche tanti altri versetti che ci aiutano a capire che quando Dio salva una persona, sarà Dio a completare la sua opera di salvezza in quella persona. Cristo non perderà nessuno delle persone che Dio gli ha dato.

Quindi, solo chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato, perché chi non persevera non è mai stato salvato. Qualunque persona può fare una professione di fede, e viene accettato come credenti, ma quello non vuol dire che è veramente rigenerato da Dio. Cioè, in realtà, come la Bibbia rende chiaro in vari brani, non tutti coloro che dicono di essere salvati sono veramente salvati. Le tante esortazioni di perseverare saranno accolti da coloro che sono veramente salvati. Coloro che non sono salvati non persevereranno.

Attenzione: questo non vuol dire che un vero credente non deve impegnarsi. Anzi, se uno non si impegna, se non persevera, è un frutto che non è salvato. Quindi, la salvezza non dipende dalla nostra perseveranza, dipende dall'opera di Dio. Ma un vero credente deve impegnarsi per perseverare. Chi persevera, dimostra il frutto di Dio in se stesso.

Ci sono tanti brani che parlano del fatto che dobbiamo perseverare. Leggo solo uno per tempo, Colossesi 1:22,23.

“22 ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa, 23 se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi senza essere smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito… .” (Colossesi 1:22-23 LND)

I veri credenti persevereranno.

Gesù profetizza: la grande tribolazione

Finora, Gesù ci ha dato dei principi estremamente importanti per ogni credente in ogni epoca. Adesso, iniziando nel versetto 14, Gesù dà qualche profezia più specifica. Prima di leggere questi versetti, dico qualche punto molto importante.

Da quando c'è la Bibbia, ci sono stati vedute diverse di qual è l’interpretazione corretta delle profezie. Come avevo detto prima, il Giudei non avevano capito correttamente le profezie che riguardavano la prima venuta di Gesù. E non credo che dobbiamo avere l'orgoglio di credere che noi abbiamo capito esattamente nemmeno le profezie di oggi.

Un grande pericolo per quanto riguarda concentrare sulle profezie è che uno può dedicare molto tempo alle profezie, e credere di capire i dettagli del ritorno di Cristo, eppure non camminare in santità giorno per giorno. E infatti, come vedremo in questo brano, il punto di Gesù è che dobbiamo vegliare, che vuol dire camminare in santità per essere pronti in qualunque momento che Gesù arriverà.

Con quello, andiamo avanti, e farò qualche breve commento. Leggo il versetto 14.

“14 «Or quando vedrete l’abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti.” (Marco 13:14 LND)

In Daniele 9, troviamo una profezia che parla della desolazione, che si riferisce a quando il luogo santo del tempio sarebbe stato profanato. Questo è successo nel secondo secolo avanti Cristo, quando Antioco Epifane, re di Siria, fece sacrificare un maiale sull'altare del tempio.

Questa profezia probabilmente avrà anche un adempimento alla fine del mondo, durante la grande tribolazione quando l'anticristo stabilirà se stesso a Gerusalemme.

Proseguo, e leggo da 15 a 20. La cosa importante da capire da questi versetti è il fatto di essere pronti e non essere distratti. Leggo.

“15 E chi sarà sul tetto di casa non scenda, né entri in casa a prendere qualcosa da casa sua. 16 E chi sarà nel campo non torni indietro a prendere il suo vestito. 17 Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 18 E pregate che la vostra fuga non avvenga d’inverno. 19 Perché in quei giorni vi sarà una tale tribolazione che non vi è mai stata, dal principio della creazione fatta da Dio fino ad ora, né mai più vi sarà. 20 E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti, che egli ha scelto, ha abbreviato quei giorni.” (Marco 13:15-20 LND)

Senza preoccuparci di tutti i dettagli, il punto importante è di essere pronti. E inoltre, di non essere distratti con cose che in realtà non importano.

Non è saggio essere mai distratti dalle cose di poca importanza. Ma nei momenti di grande persecuzione e tribolazione, dobbiamo assolutamente non essere distratti dalle cose che non importano.

Non sappiamo se noi ci troveremo nella grande Tribolazione. Però, viviamo noi in modo da non essere distratti dalle cose secondarie. Teniamo i nostri occhi su Gesù. Certamente questo sarà importante in quel momento, ma in realtà, anche adesso non dobbiamo lasciarci essere distratti da quello che potrebbe non farci guardare a Cristo. Ricordate che abbiamo già visto che tutto quello che gli uomini fanno sarà distrutto. Quanto è stolto aggrapparci alle cose che perderemo.

Comunque, ci saranno dure tribolazioni, ma Dio è fedele, in ogni prova. Il fatto che ci saranno le prove più dure non cambia che Dio sarà sempre fedele.

Infatti, che grande consolazione quando leggiamo nel versetto 20 che Dio accorcerà quei giorni, per gli eletti. In altre parole, come leggiamo in 1Corinzi 10:13:

“Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana, or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)

Come fa sempre con noi, Dio non permetterà che i credenti che ci saranno in quel punto saranno tentati oltre alle loro forze. Grazie Dio, Dio è fedele, sempre.

Non essere ingannati

Leggo ora dal v.21 a 23, in cui Gesù ci avverte a non essere ingannati.

“21 Allora, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui"; oppure: "Ecco, è là", non gli credete. 22 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. 23 Voi però state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa».” (Marco 13:21-23 LND)

Un tema che si ripete ripetutamente in tutto il Nuovo Testamento è che ci sono falsi insegnanti, uomini e a volte donne che cercano di ingannarci. Ingannano tanti, ed è solo la grazia di Dio che protegge i veri credenti. Ci sono sempre falsi insegnanti, falsi profeti, falsi dottori. Qui, Gesù parla di quelli che cercheranno di far credere che è la fine del mondo. Infatti, da quando Gesù è tornato in cielo ci sono stati dei falsi che cercava di far credere che Gesù era ritornato. Non dobbiamo credere questi falsi insegnanti. Quando Gesù ritornerà, tutti lo sapranno. Non servirà nessuno a dirtelo.

il ritorno del Figlio dell’uomo

Quando Gesù ritorna, sarà pienamente visibile a tutti. Leggo i versetti 24 a 27. Notate che il suo ritorno sarà molto visibile.

“24 «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; 25 e le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. 26 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. 27 Egli allora manderà i suoi angeli e raccoglierà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.” (Marco 13: 24-27 LND)

Qualche breve commento qua. Quando leggi di stelle che cadono, più volte, la Bibbia parla di stelle riferendosi a spiriti.

Leggo Apocalisse 9:1. Questa è chiaramente un angelo.

“Poi suonò la tromba il quinto angelo, ed io vidi una stella caduta dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell’abisso” (Apocalisse 9:1 LND)

In Luca 10:18, Gesù parla del fatto che ha visto Satana cadere dal cielo. Leggo.

“Ed egli disse loro: "Io vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.” (Luca 10:18 LND)

Ci sono anche altri brani, ma sembra chiaro che quando parla di stelle che cadono sulla terra, non sono stelle di materia, piuttosto spiriti.

Per quanto riguarda vedere il Figlio del uomo venire nelle nuvole, quando Gesù è salito in cielo, era nelle nuvole. E poi, un angelo ha detto ai discepoli che Gesù ritornerebbe nello stesso modo. Leggo Atti 1:9,10.

“9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. 10 Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, 11 e dissero: "Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo".” (Atti 1:9-11 LND)

Quando Gesù ritornerà, tutte le potenze del cielo che appartengono a Satana crolleranno. Non ci sarà più nessun ostacolo, nessuna opposizione. Gesù Cristo ritornerà in potere, visibile a tutti, e nessuno potrà ostacolarlo o opporsi a lui. Gesù manderà gli angeli ad accogliere i suoi eletti per la salvezza, prima di poi giudicare tutte le altre persone. Che gioia per coloro che sono gli eletti di Dio, che terrore per chi è senza la salvezza.

Lezione del fico (la venuta di Gesù è vicina)

La lezione fondamentale di questo brano troviamo gli ultimi versetti di questo capitolo. Prima di tutto, Gesù ci afferma che tutto quello che insegna succederà. E poi, ci ricorda che la sua parola è assolutamente fedele. Poi, ci dichiara una verità estremamente importante. Ci dichiara che nessuno sa quando sarà quel giorno. Perciò, ogni insegnamento che cerca di stabilire una data è falso. Leggo i versetti 28 a 32.

“28 Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l’estate è vicina. 29 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, proprio alle porte. 30 In verità vi dico che questa generazione non passerà, prima che tutte queste cose siano avvenute. 31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». 32 «Ma quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma solo il Padre.” (Marco 13:28-32 LND)

Quando succedono le cose incredibile, non le solite guerre e i terremoti che succedono sempre, ma le cose che abbiamo letto alla fine, cose così strepitosi che nessuno dovrà annunciarci nulla, perché sarà palese a tutti, allora, sappiamo che Cristo è là. E poi, lo vedremo nella sua gloria.

Quando arrivano questi grandi segni, allora, il ritorno sarà a quel punto, in quella generazione. Ogni parola di Cristo sarà adempiuto.

Il versetto 31 ci ricorda la verità importantissima che le parole di Cristo non passeranno mai. Tutto quello che Gesù Cristo ci dichiara, sia direttamente che tramite gli autori del resto del Nuovo Testamento, è assolutamente affidabile. Tutto sul mondo passerà, ma non le parole di Gesù Cristo. Possiamo affidarci pienamente di esse.

E poi, uno delle verità più importante di questo brano. Leggo ancora il versetto 32.

“32 «Ma quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno li conosce, né gli angeli nel cielo, né il Figlio, ma solo il Padre.” (Marco 13:32 LND)

Dio non rivela la data del ritorno di Cristo a nessuno. Perciò, qualunque volta che un insegnante dice di avere capito la data e il periodo del ritorno di Cristo, sappiamo che è un falso. Non possiamo sapere la data, e perciò, non dobbiamo preoccuparci cercando di capire quando sarà la data.. Piuttosto, quello che è importante non è di sapere la data. È di essere pronti sempre.

vegliate, perché non sapete l’ora

Leggo la conclusione di questo capitolo, in cui Gesù dà il suo punto centrale di tutto questo insegnamento. Leggo i versetti 33 al 37.

“33 State attenti, vegliate e pregate, perché non sapete quando sarà quel momento. 34 È come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l’autorità ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. 35 Vegliate dunque, perché non sapete quando il padrone di casa verrà; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; 36 perché, venendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 37 Ora, ciò che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!».” (Marco 13:33-37 LND)

L'esortazione centrale di Gesù in questo brano non è di capire la data del suo ritorno, infatti, ci rende chiaro che è impossibile sapere la data. L'esortazione centrale di Gesù Cristo in questo brano è per noi di stare attenti, di vegliare, e di pregare, proprio perché non sappiamo quando arriverà quel momento.

Gesù ci dà l'esempio di un uomo che va in viaggio lasciando i suoi servi a lavorare. Noi siamo i servi, Dio è l'uomo che fa il viaggio. Egli arriverà all'improvviso, e saremo giudicati in base a quanto stiamo fedelmente vivendo per lui, impegnandoci in quello che Egli ci ha dato da fare.

Sarà terribile per chi si trova addormentato. In altre parole, per chi non sta vivendo pensando al ritorno di Gesù Cristo.

Gesù conclude di nuovo esortandoci a vegliare.

Cari fratelli e sorelle, e anche voi che non avete Cristo, non c'è nulla di più importante nella vita che ricordare che Gesù Cristo ritornerà.

Ci sono 1000 distrazioni che possono farci pensare altro che al fatto che Gesù Cristo ritornerà senza preavviso. Eppure, l'unico modo di essere pronti per il ritorno di Cristo e di tenere sempre a mente che sta ritornando.

Se noi viviamo in santità, per fede, confessando i nostri peccati, mettendo a morte la carne, allora, saremo pronti. Non sappiamo il giorno o l’ora, ma se viviamo in santità, guardando a Cristo, saremo pienamente pronti.

Quindi, il punto importante è che finché Gesù Cristo non ritorna, ci saranno falsi insegnanti. Ci sarà chi cerca di ingannarci. Ci sarà tribolazione e persecuzione. Ma Gesù Cristo starà con noi. Dio non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. Dio completerà la sua opera in noi. Perseveriamo, guardando a Gesù Cristo.