Aiuto Biblico

Gesù risorto, il perdono, dubitare, grande mandato

Marco 16:9-16

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 11 ottobre 2020, – cmd es –
Descrizione: Gesù risorto, il grande mandato
parole chiavi: Gesù risorto, il grande mandato, risurrezione

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Hai mai visto o saputo qualcosa, e come reazione, hai detto o hai pensato: “incredibile!”

Usiamo la parola “incredibile” abbastanza spesso, ma in realtà, raramente la cosa è veramente incredibile. “Incredibile” vuol dire che la cosa è così impossibile che non ci si può credere. È qualcosa che va oltre alle possibilità. Diciamo “incredibile” anche se in realtà, solitamente la cosa è credibile.

Però, quando una persona muore, la possibilità di risuscitare è realmente impossibile. Quando uno muore, muore.

Nell’ultimo sermone, eravamo in Marco 16. Abbiamo visto le donne che sono andate alla tomba di Gesù, per imbalsamarlo, come ultimo segno di rispetto e onore. Per i seguaci di Gesù, con la sua morte, tutta la speranza che avevano avuto era morta. Però, anziché trovare il corpo di Gesù, c’era un angelo, che dichiara alle donne che Gesù è risorto, come aveva detto. Ordinò alle donne di andare a dirlo ai discepoli. La notizia era così contro quello che sapevano di essere possibile, che erano piene di tremore e di stupore. Leggo di nuovo Marco 16:8, con cui abbiamo concluso l’ultimo sermone.

“Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perché erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura.” (Marco 16:8 LND)

Adesso, vogliamo andare avanti in questo brano, per capire questi avvenimenti che sono umanamente impossibili, ma che sono veramente successo per la potenza di Dio.

Le apparizioni di Gesù risorto

Nell'ultimo sermone, abbiamo visto che Dio dà grande onore alle donne. Dio ha stabilito ruoli diversi per l’uomo e per la donna. Ma questo non vuol dire in alcun modo che l'uomo è superiore. Dio si serve molto delle donne, e sono molto importanti nel regno di Dio.

Come abbiamo visto nell'ultimo sermone, negli avvenimenti che riguardano la risurrezione, abbiamo visto il coraggio e la fede delle donne che andavano alla tomba. A loro venne detto per prime che Gesù è risorto. Adesso, arrivando al versetto 9, troviamo che Gesù è apparso per primo ad una donna. Leggo Marco 16:9.

“9 Ora Gesù, essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni.” (Marco 16:9 LND)

Prima di tutto, fermiamoci ad afferrare la dichiarazione che Gesù è risorto. Chiaramente, sappiamo questo da quando eravamo piccoli, eppure, è una notizia veramente incredibile. Non è possibile naturalmente per una persona morta di ritornare dopo la morte. Ma Gesù Cristo aveva il potere non solo di morire per noi, ma anche di risuscitare. E Gesù è risuscitato. Gesù vive. Ogni grande uomo religioso è morto e rimane morto. Gesù non è solo un grande uomo, Gesù Cristo è Dio incarnato. Gesù è morto sulla croce, ma il terzo giorno Gesù ritornò in vita.

Mi colpisce moltissimo che la prima persona a cui Gesù si è rivelato dopo la sua risurrezione fu Maria Maddalena, la donna da cui aveva schiacciato sette demoni.

Prima di tutto, mi colpisce che Gesù scelse di apparire prima di tutto ad una donna. Come dicevo prima, Dio onora molto le donne nella Bibbia. Le donne non sono assolutamente di seconda classe. Hanno un ruolo molto importante nel regno di Dio. Certamente, hanno un ruolo diverso di quello degli uomini. Ma non sono meno importanti.

Mi colpisce anche che Gesù scelse di apparire a questa donna da cui aveva schiacciato sette demoni. Per noi uomini, potremmo vedere una persona con un passato così peccaminoso come spiritualmente inferiore a qualcuno con un passato meno brutto.

Però, vedere le cose così vuol dire non capire il valore del perdono di Gesù Cristo. Quando Dio perdona una persona, i peccati di quella persona sono completamente cancellati. La persona non è più colpevole di quei peccati. Prima, questa Maria aveva sette demoni. Ma adesso, visto che Gesù aveva schiacciato quei demoni e salvato lei, lei era pura quanto qualsiasi altro seguace di Gesù Cristo. E infatti, Gesù scelse di apparire prima di tutto a lei.

Quanto è importante che noi riconosciamo che quando Dio perdona, la persona è purificata, e non è macchiata dei suoi peccati precedenti. Grazie Dio per questa buona notizia. E allora, in Cristo, non devi vergognarti del tuo passato. Se tu sei stato perdonato e purificato in Gesù Cristo, tu sei perdonato pienamente, tu sei purificato.

Maria era piena di gioia di vedere Gesù Cristo risorto. Vi aggiungo qualche dettaglio che troviamo in Giovanni 20:11-18.

“11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chinò dentro il sepolcro, 12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l’uno al capo e l’altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesù. 13 Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?". Ella rispose loro: "Perché hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l’abbiano posto". 14 E detto questo, ella si volse indietro e vide Gesù, che stava lì in piedi; ma ella non sapeva che fosse Gesù. 15 Gesù le disse: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?". Lei, pensando che fosse l’ortolano, gli disse: "Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai posto e io lo prenderò". 16 Gesù le disse: "Maria!". Ed ella, voltandosi, gli disse: "Rabboni!" che significa: Maestro. 17 Gesù le disse: "Non toccarmi, perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro". 18 Allora Maria Maddalena andò ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose.” (Giovanni 20:11-18 LND)

Che gioia immensa per Maria. Stava lì per vedere il corpo di Gesù, e invece, ha visto Gesù Cristo risuscitato. E perciò, è corsa ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore. Leggo Marco 16:10 per spiegare quando lei va a raccontare a loro.

“10 Ed ella andò e l’annunciò a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano.” (Marco 16:10 LND)

Lei corre ai discepoli per annunciare che Gesù Cristo è risuscitato. Ricordate che Gesù aveva detto questo ai suoi discepoli più volte. Ma come li trova? Li trova afflitti e che piangevano. Come dicevo, per i discepoli, ogni speranza era persa. Per loro, tutto era finito. Gesù era morto, non c'era più nulla da fare.

Avevano sentito da Gesù che sarebbe risuscitato. Ma non avevano fede. Ed è per questo che erano così afflitti e piangevano. Quante volte noi siamo afflitti perché non abbiamo fede. Prego che possiamo credere in Dio, anche quando va contro quello che sembra possibile a noi.

Come rispondevano i discepoli? Cioè avevano sentito ripetutamente da Gesù che sarebbe risuscitato. Adesso, viene Maria, e dichiara come testimone oculare che Gesù è vivente. Lei Lo aveva visto. E come rispondono? Leggo il versetto 11. Che triste, e troppo spesso, quanto siamo noi così.

“11 Ma essi, udito che egli viveva e che era stato visto da lei, non credettero.” (Marco 16:11 LND)

Nonostante la prova di un testimone oculare, rifiutarono a credere. Questo è terribile. E troppo spesso, questo è un esempio di come noi reagiamo. Troppo spesso quando dovremmo credere in Dio, dubitiamo. Questo è un è grave peccato.

Prego che possiamo riconoscere che la vita cristiana è una vita di fede. Fede è credere quello che non vediamo. Quindi, confidiamo in Dio, anche se la nostra logica non riesce a capire tutto. Dio è fedele.

Andiamo avanti. Gesù continuava a rivelarsi come risorto a vari discepoli. Leggo i versetti 12 e 13.

“12 Dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso la campagna. 13 Anch’essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro.” (Marco 16:12-13 LND)

Questi tutti gli studiosi credono che questo sia lo stesso avvenimento di cui leggiamo in Luca 24:13-35. Lo leggo, e poi faccio qualche commento. Leggo Luca 24:13-35.

“13 Or ecco, in quello stesso giorno, due di loro se ne andavano verso un villaggio di nome Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme. 14 Ed essi parlavano tra loro di tutto quelle cose che erano accadute. 15 Or avvenne che, mentre parlavano e discorrevano insieme, Gesù stesso si accostò e si mise a camminare con loro. 16 Ma i loro occhi erano impediti dal riconoscerlo. 17 Egli disse loro: "Che discorsi sono questi che vi scambiate l’un l’altro, cammin facendo? E perché siete mesti?". 18 E uno di loro, di nome Cleopa, rispondendo, gli disse: "Sei tu l’unico forestiero in Gerusalemme, che non conosca le cose che vi sono accadute in questi giorni?". 19 Ed egli disse loro: "Quali?". Essi gli dissero: "Le cose di Gesù Nazareno, che era un profeta potente in opere e parole davanti a Dio e davanti a tutto il popolo. 20 E come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati l’hanno consegnato per essere condannato a morte e l’hanno crocifisso. 21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto questo, siamo già al terzo giorno da quando sono avvenute queste cose. 22 Ma anche alcune donne tra di noi ci hanno fatto stupire perché, essendo andate di buon mattino al sepolcro 23 e non avendo trovato il suo corpo, sono tornate dicendo di aver avuto una visione di angeli, i quali dicono che egli vive. 24 E alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato le cose come avevano detto le donne, ma lui non l’hanno visto". 25 Allora egli disse loro: "O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno detto! 26 Non doveva il Cristo soffrire tali cose, e così entrare nella sua gloria?". 27 E, cominciando da Mosé e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. 28 Come si avvicinavano al villaggio dove erano diretti, fece come se dovesse andare oltre. 29 Ma essi lo trattennero, dicendo: "Rimani con noi, perché si fa sera e il giorno è già declinato". Egli dunque entrò per rimanere con loro. 30 E, come egli si trovava a tavola con loro, prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo distribuì loro. 31 Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero; ma egli scomparve dai loro occhi. 32 Ed essi si dissero l’un l’altro: "Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?". 33 In quello stesso momento si alzarono e ritornarono a Gerusalemme, dove trovarono gli undici e quelli che erano con loro riuniti insieme. 34 Costoro dicevano: "Il Signore è veramente risorto ed è apparso a Simone". 35 Essi allora raccontarono le cose avvenute loro per via, e come lo avevano riconosciuto allo spezzar del pane.” (Luca 24:13-35 LND)

Prima di tutto, questo è un esempio in cui possiamo vedere un’apparente contraddizione, ma avere l'umiltà di riconoscere che a distanza di 2000 anni, possiamo fidarci che entrambi di questi racconti sono veri. Ricordate che quando due persone raccontano lo stesso avvenimento, facilmente possono raccontare aspetti diversi o dettagli in modo che potrebberosembrare di essere in contraddizione, pur essendo entrambi veri.

In Marco 16, abbiamo letto che quando sono andati ad annunciare agli altri che Gesù era risorto, che non credettero neppure a loro, come non avevano creduto a Maria Maddalena. Invece in Luca, quando questi due discepoli tornano a Gerusalemme per raccontare che Gesù è risorto, troviamo gli apostoli che dichiarano che Gesù è risorto ed era apparso a Simone.

Non sappiamo i dettagli, ma ci possono essere più modi in cui entrambe queste dichiarazioni possono essere vere. Solo per esempio, se questi due uomini tornano e all'inizio non vengono creduti, e poi, i discepoli sentono che Simone ha visto Gesù, avrebbero potuto non credere a questi due discepoli inizialmente, e poi, annunciare la buona notizia a tutti che Gesù era stato visto da Simone.

È importante capire che sarebbe veramente stoltezza per noi, 2000 anni dopo i fatti, di dubitare Marco e Luca che avevano preso i loro fatti da testimoni oculari. Quanto è assurdo dire che questo o quell'altro nella Bibbia non è giusto, o è una contraddizione, solo perché non si capisce come potrebbe essere così.

Allora, tornando al nostro brano in Marco, leggiamo che Gesù era apparso anche a questi due discepoli. E la reazione iniziale dei discepoli era di non crederli. Il punto importante da capire è che nella carne, abbiamo una tendenza di dubitare Dio. Quanto è importante non dubitare Dio. È un peccato dubitare. In Luca, subito dopo il brano che abbiamo letto, in Luca 24:36,37 leggiamo:

“36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesù stesso comparve in mezzo a loro e disse loro: "Pace a voi!". 37 Ma essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito.” (Luca 24:36-37 LND)

Proprio là, mentre i discepoli erano insieme, Gesù apparve in mezzo a loro. Per loro, stavano rifiutando di credere che Gesù fosse veramente risuscitato. E poi, ad un tratto, Gesù appare proprio in mezzo a loro. Notate che dichiara a loro: pace a voi. Sapeva che erano terrorizzati. Sapeva che avevano grande difficoltà a credere che fosse risuscitato.

Tornando al nostro brano in Marco 16, Marco ci aggiunge un dettaglio molto importante. Leggo Marco 16:14.

“14 Infine apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato.” (Marco 16:14 LND)

Il fatto che avevano dubitato, nonostante che Gesù aveva annunciato che sarebbe risuscitato, e ora, nonostante i testimoni oculari, Gesù stesso appare, e rimprovera loro duramente.

Gesù rimprovera loro per la loro incredulità e durezza di cuore.

Questa parola rimproverare è una parola molto dura. È la parola che in Matteo 27:44 viene tradotta come ingiuriavano, parlando del fatto che i ladroni crocifissi con Gesù Lo ingiuriavano. Viene tradotto altrove come essere vituperato. È un rimprovero estremamente duro e severo.

Fermatevi a considerare questo. Gesù rimprovera severamente i suoi discepoli, non per qualcosa che il mondo considera un grave peccato, non per adulterio o omicidio o mentire, ma rimprovera loro severamente per la loro incredulità e durezza di cuore. Rimprovera loro perché non avevano creduto che egli è risuscitato.

La chiara lezione per noi è che dobbiamo capire quanto è grave il peccato di non credere a quello che Dio dichiara.

Quando pensiamo al peccato, spesso pensiamo ai peccati che anche il mondo vede come peccati. E certamente, quelle cose sono peccati. Ma non credere a quello che Dio dichiara e anche un gravissimo peccato. E quindi, io prego che possiamo tutti esaminarci, e se troviamo che stiamo dubitando Dio in qualcosa, che possiamo umiliarci davanti a Dio, e riprendere a fidarci di lui. Dio è pienamente degno della nostra fede in ogni situazione. Non fidarci di Dio è grave peccato.

O che possiamo riconoscere questo peccato quando dubitiamo Dio, confessarlo, e di nuovo fidarci di Dio.

Grande mandato

Gesù ha rimproverato loro, ma non ha tolto loro come apostoli. Anzi, dà a loro, e tramite loro a noi, quello che viene chiamato il grande mandato. Questo è il mandato alla Chiesa di Gesù Cristo che dura finché Cristo non ritornerà. Quindi, questo mandato vale anche per noi. Seguite mentre leggo i versetti 15 e 16.

“15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; 16 chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto, sarà condannato.” (Marco 16:15,16 LND)

Per me, è incredibile che nonostante che avevano dubitato, Gesù li ha perdonati, e ha dato loro questo mandato importantissimo.

Gesù ha dato questo mandato a tutta la chiesa. Lo troviamo in varie forme, in tutti i quattro Evangeli, e anche negli Atti. Questo viene chiamato il Grande Mandato, perché è l’ordine principale per la Chiesa, per NOI, finché Gesù non ritorna per giudicare il mondo.

Il mandato è di annunciare l’Evangelo, ad ogni creatura, ovvero, ad ogni persona. Dio vuole che ogni persona sente l’Evangelo.

l’Evangelo

Che cos’è l’Evangelo? L’Evangelo è la buona notizia che in Gesù Cristo, per mezzo della sua morte e risurrezione, c’è perdono e la riconciliazione con Dio.

Perciò, una parte centrale dell’Evangelo è che siamo peccatori, e davanti a noi c’è il giudizio finale. Nessuno di noi può superare il giudizio per conto nostro. Perciò, prima di spiegare la buona notizia che c’è perdono in Gesù Cristo, bisogna far capire che siamo peccatori, sotto condanna, senza speranza. Solo allora il fatto che c’è perdono in Gesù Cristo è una buona notizia.

Cari fratelli e sorelle se TU sei stato salvato, TU sei responsabile a proclamare l’Evangelo agli altri. Dio vuole che OGNI CREATURA, ovvero, OGNI PERSONA, senta l’Evangelo.

Ognuno di noi che è credente dovrebbe avere come impegno delle vita quello di far conoscere ad altri l’Evangelo. Questo vuol dire che dobbiamo PREGARE per porte aperte. Dobbiamo impegnarci a parlare con le persone. Dobbiamo organizzarci per cercare opportunità. Dobbiamo investire tempo e soldi e impegno per poter raggiungere altri con l’Evangelo, l’unica via di salvezza nel mondo.

Voglio rileggere i vv. 15,16.

“15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; 16 chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto, sarà condannato.” (Marco 16:15,16 LND)

Nel versetto 16, leggiamo che ci avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato. Qualche parola qua.

“Chi avrà creduto”. “ Credere” qua comprende non solo credere intellettualmente, ma credere di cuore il messaggio del giudizio, credere di cuore di essere peccatore, e credere di cuore che l’unico perdono è in Gesù Cristo. Quindi, credere comprende ravvedesi e aggrapparsi a Cristo come l’unico che può salvarti. Questo è il significato di “chi avrà creduto”.

Poi, dice: “chi avrà creduto e sarà stato battezzato”. Di cosa si tratta?

Allora, in brano dopo brano dopo brano, leggiamo che la salvezza, l’essere perdonato e riconciliato con Dio, è per fede, non per le opere.

Questo brano non è una contraddizione a tutti quei brani. Non sta dicendo che il battesimo ti salva. Allora, cosa significa?

Prima di tutto, notiamo che il battesimo è successivo alla fede. Si CREDE prima, e POI c’è il battesimo.

Visto che è chiaro che la salvezza è solo per fede, il battesimo non è quello che ci salva. Questo versetto sta parlando del battesimo in acqua, che uno deve accettare di fare, perché il battesimo in Spirito è quello che DIO fa, al momento che salva una persona,

Il battesimo in acqua è una presa pubblica che uno ha abbandonato ogni altra fede, per credere pienamente in Gesù Cristo per la sua salvezza. Viene battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La salvezza è il piano del Padre, è stato comprato dal Figlio, e viene applicata per mezzo dello Spirito Santo.

Gesù comanda il battesimo in acqua. Perciò, pur non salvando, il battesimo in acqua è il primo FRUTTO della salvezza. Cioè, quando uno CREDE veramente in Gesù Cristo, e si aggrappa a LUI, riceve Gesù come il suo Signore. E perciò, visto che Gesù comanda il battesimo, se la persona ha veramente preso Gesù come Signore, ubbidisce.

Leggo le parole di Gesù in Matteo 7:21 e Luca 6:46.

“Non chiunque mi dice: "Signore, Signore" entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 7:21 LND)
“Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?” (Luca 6:46 LND)

Quindi, se uno dice di credere in Gesù Cristo per la salvezza, ma poi, rifiuta di ubbidire al comandamento di Cristo di essere battezzato, mette in dubbio la realtà della sua fede. Quindi, il battesimo non salva, però, il battesimo è un’evidenza importante della vera fede.

Poi il versetto dice:

“6 chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ...” (Marco 16:16 LND)

Sarà salvato: sarà perdonato da Dio, la sua condanna pagata, sarà giustificato, nascerà di nuovo, diventerà un figlio di Dio. Sarà riconciliato con Dio. Avrà la vita eterna.

Potrei andare avanti, perché NULLA è più grande e più importante della salvezza. Ma per adesso, visto che parliamo spesso della salvezza, basta dire che la vera salvezza arriva per chi crede di cuore l’Evangelo, e che quella persona accetterà poi ad essere battezzata.

Chi non crede sarà condannato

L’ultima parte del versetto è estremamente importante. Lo leggo.

“16 chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto, sarà condannato.” (Marco 16:16 LND)

Quando si arriva al giorno di giudizio, chi non avrà creduto, di cuore, in Gesù Cristo, che comprende il ravvedimento, sarà condannato.

La parola “condannata” è una parola terribile, in questo contesto. Il contesto è il giudizio finale, in cui sarà dichiarato il destino eterno di ogni persona. Se a quel giudizio uno viene condannato, vuol dire che sarà gettato nel stagno di fuoco e di zolfo per essere punito giorno e notte per tutta l’eternità.

Seguite mentre leggo Apocalisse 20:10, 11-15, in cui leggiamo di quel giudizio, e leggiamo dello stagno di fuoco e di zolfo. Sarà più terribile di quanto possiamo immaginare. Leggo.

“10 Allora il diavolo, che le ha sedotte sarà gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. 11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. 12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri secondo le loro opere. 13 E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 14 Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda. 15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco.” (Apocalisse 20:10-15 LND)

Avete sentito? Al giudizio, saranno aperti libri in cui è scritto tutto quello che abbiamo mai pensato, detto e fatto. Quindi, ci saranno scritti tutti i nostri peccati, quelli visibili e quelli invisibili.

Il giudizio sarà in base a quello che è scritto nei libri. Allora, in base a quello, nessuno sarà salvato, perché abbiamo tutti peccato.

Però, se avete sentito, c’è un altro libro, il libro della vita. Chi è scritto in quel libro viene perdonato, NON viene condannato. Il motivo per cui non viene condannato NON è perché non ha peccato, ma è perché il suo nome è scritto nel libro della vita. È salvato per mezzo di Gesù Cristo, perché aveva creduto in Gesù Cristo come il suo Signore e Salvatore.

Ma chiunque NON è scritto nel libro della vita, quindi, chiunque NON avrà creduto in Gesù Cristo in questa vita, viene gettato nello stagno di fuoco, dove sarà tormentato giorno e notte nei secoli dei secoli. Sarà respinto dalla presenza di Dio per sempre.

Essere condannati, con la condanna eterna, è peggio di qualsiasi cosa che potrebbe mai succedere nella vita. È così terribile che Gesù dichiara che nulla importa se si perde l’anima, che è il senso di essere condannato. Leggo le parole di Gesù in Marco 8:36,37.

“36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:36-37 LND)

Quando Gesù dichiara che chi non crede sarà condannato, vuol dire che chi non crede perderà ogni bene di questa vita, perderà ogni speranza, e sarà tormentato, giorno e notte, nei secoli dei secoli.

Attenzione: questo non è solo per i peggior peccatori. Questo è per chiunque non avrà creduto in Gesù Cristo, perché per conto nostro, siamo tutti peccatori, sotto condanna.

Conclusione

Voglio fermarmi qua, per lasciarci tempo di meditare su quello che abbiamo visto oggi. Dio volendo, andiamo avanti nel prossimo sermone. Oggi abbiamo considerato il fatto che Gesù Cristo è veramente risuscitato dalla morte. Non è una storia, è la verità, la verità sulla quale è fondata la nostra salvezza eterna.

Abbiamo visto anche in questo brano che Dio onora le donne. E abbiamo visto che quando Dio perdona qualcuno, la persona è veramente perdonata e purificata, e non porta più alcuna colpa per quel peccato. Grazie a Dio per questo.

Abbiamo visto che i discepoli continuavano a dubitare i testimoni. Per questo, Gesù è apparso in mezzo a loro, e ha rimproverato loro severamente. Quanto è un grave peccato quando noi dubitiamo Dio. Dio ci ha dato la sua Parola, ci ha dato le sue promesse. Crediamo a Dio.

E ricordiamo l’eternità. C’è la salvezza, per chi crede veramente, e c’è la condanna, per chi rifiuta di credere. Ricordate che la vera fede produce una vita di ubbidienza. Chi rifiuta di ubbidire a Cristo, mostra di non avere vera fede.

Grazie a Dio che Gesù è andato alla croce per noi, che è risuscitato, e che oggi, regna su coloro che credono. Gesù Cristo, il nostro Signore vivente, ritornerà per noi, e per giudicare il mondo.