Aiuto Biblico

Una parola sicura: Gesù opera per noi

Marco 16:17-20

Descrizione: l’Evangelo è una parola sicura, ed era così dall’inizio. Gesù opera con noi a proclamarlo.
sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 18 ottobre 2020, – cmd es –
parole chiavi: Parola di Dio, segni e miracoli

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Tante persone e tante religioni dicono di parlare da parte di Dio. Come sappiamo chi dice la verità? Dio solo dà la sua Parola e poi lascia agli uomini di capire se è vero, oppure, Dio ci proteggere dalla falsità? Oggi, continuando nel nostro studio dell’Evangelo di Marco, vedremo che il cuore di Dio è di aiutare gli uomini a sapere con chiarezza chi parla da parte di Dio.

Se ricordate, nel ultimo sermone, in Marco 16, abbiamo concluso il sermone con il grande mandato, in cui Gesù comanda agli apostoli, e vale anche per noi, di proclamare l’evangelo a tutti. Trovate Marco 16 con me. Seguite mentre leggo Marco 16:15,16 . Questo è dopo che Gesù è apparso ai discepoli dopo la sua risurrezione.

“15 E disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; 16 chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato; ma chi non avrà creduto, sarà condannato.” (Marco 16:15,16 LND)

Siamo chiamati a proclamare l'evangelo ad ogni creatura. L'evangelo dichiara la grandezza e la santità di Dio, e la sua giustizia, che ci mette sotto condanna. E poi, l'evangelo dichiara la misericordia e l'amore di Dio, nell'aver provveduto Gesù Cristo come via per essere perdonati e salvati.

Avete mai pensato come era per le persone in quel tempo? Il Nuovo Testamento non era ancora scritto. Quindi, gli apostoli dovevano andare in giro, proclamando l’Evangelo, questo messaggio incredibile, di perdono per essere riconciliato con Dio, non per le opere, ma per grazia, per mezzo della fede in Gesù Cristo.

Come potevano le persone che ascoltavano sapere che gli apostoli dicevano la verità, e che questo messaggio era veramente da Dio? C’erano anche tanti falsi insegnanti. Come si poteva capire chi era da Dio?

Dio, con il suo cuore, non ha lasciato gli uomini senza modo di capire chi parlava da parte di Dio.

Andando avanti in Marco 16, vediamo il modo che Dio ha dato per mostrare a chi ascoltava i discepoli che l’evangelo che proclamavano era da Dio. Seguite mentre leggo Marco 16:17-20. Gesù sta continuando il suo discorso, dopo aver dato ai discepoli il grande mandato.

“17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che avranno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno in nuove lingue; 18 prenderanno serpenti, e anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». 19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu accolto in cielo e si assise alla destra di Dio. 20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen.” (Marco 16:17-20 LND)

I Segni: per chi sono?

Iniziamo considerando attentamente i versetti 17 e 18. Questi versetti sono importanti, sia per quello che dichiarano, sia perché ci insegnano l’importanza di confrontare versetti con altri versetti che parlano delle stesse verità, per capirli correttamente. Dio ci ha dato la Bibbia da capire. Eppure, se non stiamo attenti, è possibile capire dei brani in modo sbagliato, che crea sempre grandi problemi. Quindi, consideriamo questo brano, per vedere meglio come capire un brano così.

Leggo di nuovo i versetti 17 e 18.

“17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che avranno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno in nuove lingue; 18 prenderanno serpenti, e anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno».” (Marco 16:17,18 LND)

Per capire correttamente questo brano, la domanda centrale è: chi sono “quelli che avranno creduto”. Cioè, chi sono le persone che compieranno questi segni, questi miracoli?

Sono tutti coloro che crederanno in Gesù, in tutta la storia? Oppure, è un numero limitato di coloro che crederanno in Gesù?

Chiaramente, è molto importante capire questo. Se questo vuol dire che tutti coloro che credono faranno questi miracoli, allora, visto che pochissimi di coloro che hanno detto di credere in Gesù negli anni hanno compiuto questi miracoli, vorrebbe dire che pochissimi sono stati salvati.

Se invece questo non vuol dire tutti, ma solo certe persone, cambia tutto. Quindi, consideriamo di chi Gesù sta parlando.

La prima cosa da capire è che questo brano non è l’unico brano che parla di questo. Quindi, vediamo gli altri brani, per capire di chi Gesù sta parlando.

Molto spesso, è proprio la Bibbia che spiega la Bibbia. Tanti brani che potrebbero essere difficili da comprendere correttamente vengono compresi correttamente quando consideriamo altri brani che parlano dello stesso discorso.

Quindi, chi sono i credenti che compieranno questi segni, e qual è lo scopo di questi segni? Cosa ne dice la Bibbia?

Prima di tutto, in Matteo 10, che era prima di questo avvenimento, ma comunque ci insegna un principio importante, troviamo Gesù che manda i suoi 12 discepoli a tu per tu per andare e predicare. Seguite mentre leggo Matteo 10:1,2, e poi 5 a 7. Prima di tutto, notate che Gesù diede a loro autorità di compiere i miracoli come quelli che sono elencati anche nel nostro brano. Poi, leggiamo del loro mandato dal versetto 7. Leggo.

“1 Poi, chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro autorità sopra gli spiriti immondi per scacciarli e per guarire qualunque malattia e qualunque infermità. 2 Ora i nomi dei dodici apostoli sono questi: …. 5 Questi sono i dodici che Gesù inviò dopo aver dato loro questi ordini: "Non andate tra i gentili e non entrate in alcuna città dei Samaritani, 6 ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele, 7 Andate e predicate, dicendo: "il regno dei cieli è vicino,"” (Matteo 10:1,2,5-7 LND)

Cosa servivano i miracoli che Gesù diede a loro da compiere?

I miracoli, i segni, servivano per confermare che il messaggio che predicavano era da Dio, e non da loro. Nel Nuovo Testamento, i miracoli vengono chiamati segni, perché sono una prova che la Parola annunciata è veramente da Dio.

Cioè, chiunque può dire che Dio lo ha mandato. Come possono coloro che ascoltano sapere chi è veramente da Dio, e chi è che solo DICE di essere da Dio?

In quel tempo, quando Cristo stava mandando gli apostoli a predicare un nuovo messaggio, che non era nelle Scritture. Per dare una chiara prova agli ascoltatori che parlavano veramente da parte di Dio, diede a loro questo potere di compiere questi segni miracolosi. Questi miracoli mostravano che questi uomini erano veri apostoli. Ricordate che la parola “apostolo” vuol dire “mandato”. I segni mostravano che questi uomini erano veramente mandati da Dio, i segni dell’apostolo.

2Corinzi 12: il segno dell’apostolo

In 2Corinzi 12, l'apostolo Paolo sta spiegando ai Corinzi che egli è un vero apostolo. Dei falsi apostoli avevano detto a loro che Paolo non era veramente un apostolo. Perciò, per provare a loro che egli è un vero apostolo, Paolo ricorda loro che quando era con loro, avevano visto in lui i segni dell’apostolo, ovvero, i miracoli che Gesù aveva menzionato in Marco 16. Dichiara palesemente che questi miracoli sono i segni di un apostolo. Notate attentamente le parole di Paolo mentre leggo 2Corinzi 12:11-13.

“11 Sono diventato insensato vantandomi, voi mi ci avete costretto, poiché avrei dovuto essere raccomandato da voi, perché non sono stato per nulla inferiore ai sommi apostoli, benché io non sia niente. 12 Ora i segni dell’apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni. 13 In che cosa infatti siete stati da meno delle altre chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d’aggravio? Perdonatemi questo torto.” (2Corinzi 12:11-13 LND)

Notate che Paolo dichiara che i segni dell'apostolo sono segni e prodigi con potenti operazioni. Questi segni, ovvero questi miracoli, sono proprio i segni che uno è un vero apostolo.

Ebrei 2: Dio conferma con segni

Trovate con me Ebrei 2. Anche questo brano rende molto chiaro che questi segni, questi miracoli, servono per confermare che coloro che predicavano erano mandati di Dio, per annunciare la Parola prima che il Nuovo Testamento fosse scritto.

In Ebrei 2, leggiamo che la salvezza, ovvero l'evangelo, fu annunziato prima di tutto dal Signore Gesù stesso, e poi, dai suoi apostoli, coloro che lo avevano ascoltato. Poi, il brano dichiara che alla loro testimonianza, Dio aggiungeva questi segni, questi miracoli. Leggo Ebrei 2:3,4. Notate il motivo per cui Dio aggiungeva questi segni.

“3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, 4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.” (Ebrei 2:3-4 LND)

Coloro che avevano udito la salvezza erano gli apostoli. Dopo Gesù, essi confermavano il messaggio della salvezza, l’evangelo. Poi, Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi.

Avete visto il motivo per cui Dio compiva segni e prodigi tramite coloro che avevano udito la salvezza?

Era per rendere testimonianza a quello che questi apostoli annunciavano. Cioè, gli uomini che avevano sentito l’Evangelo da Gesù, dopo di Lui, predicavano loro l’Evangelo. Dio, per rendere chiaro che parlavano da parte di Dio, rendeva testimonianza alla loro predicazione, con segni e prodigi e con doni dello Spirito Santo.

Quindi, in 2Corinzi 12, Paolo dichiara che i segni e prodigi erano i segni dell’apostolo. Qua in Ebrei 2, leggiamo che Dio dava questi segni, questi prodigi, per testimoniare che gli apostoli parlavano da parte di Dio. Quindi, questi segni, questi miracoli, servivano per rendere testimonianza della veracità del Evangelo, quando non c’era ancora il Nuovo Testamento. Erano i segni dell’apostolo. Non erano per tutti.

In quel periodo prima del Nuovo Testamento, cerano tanti falsi apostoli, insegnando messaggi falsi. Questi segni servivano per mostrare chi era un vero apostolo, mandato da Dio, con il messaggio di Dio.

Questi segni e miracoli è un ulteriore esempio della cura di Dio per l'uomo. Dio ci mostra qual è la sua verità.

Marco 16

Allora, avendo visto in modo molto chiaro in questi brani che i segni e i miracoli, quello che Gesù descrive in Marco 16:17,18, erano i segni dell'apostolo, che Dio usava per confermare la predicazione degli apostoli, torniamo al nostro brano in Marco 16. Gesù aveva appena dato il grande mandato, spiegando che chi avrà creduto sarà salvato, e chi non avrà creduto sarà condannato. Poi, dichiara quello che leggiamo nei versetti 17 e 18. Leggo di nuovo.

“17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che avranno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno in nuove lingue; 18 prenderanno serpenti, e anche se berranno qualcosa di mortifero, non farà loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno».” (Marco 16:17,18 LND)

In questo brano, Gesù parla di segni, i miracoli, che accompagneranno quelli che avranno creduto. Abbiamo visto che c’è la domanda se questi segni sono per tutti coloro che crederanno, che vorrebbe dire anche oggi, oppure, erano limitati a quel tempo.

Abbiamo appena visto che la Bibbia dichiara molto chiaramente che i segni erano per confermare che gli apostoli avevano il vero messaggio da Dio. Quindi, i segni erano per gli apostoli di quella prima generazione, prima che il Nuovo Testamento fosse scritto. Non servono più oggi, perché abbiamo il Nuovo Testamento.

Vorrei fare qualche commento per quanto riguarda questi segni.

Per esempio, quando Gesù dichiara che parleranno in nuove lingue, vediamo un chiaro esempio di questo in Atti 2:5-11. Nei primi versetti di Atti 2, lo Spirito Santo era arrivato per la prima volta. Dopo di quello, lo Spirito arriva al momento che Dio salva una persona. Però quella prima volta, era arrivato a tutti i discepoli là a Gerusalemme.

Affinché l'evangelo fosse proclamato la a Gerusalemme in modo che tutti sapessero che era da Dio, Dio diede a quei credenti a Gerusalemme il miracolo di parlare di nuove lingue. Questi non erano lingue angeliche, erano lingue umane, lingue che questi credenti non conoscevano prima. Seguite mentre leggo questo brano in Atti 2.

“5 Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. 6 Quando si fece quel suono, la folla si radunò e fu confusa, perché ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. 7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l’un l’altro: "Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? 8 Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natìa? 9 Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, 10 della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e delle parti della Libia che è di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, 11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!".” (Atti 2:5-11 LND)

Questi discepoli erano di Galilea, non parlavano tutte quelle lingue. Eppure, per rendere chiaro che quello che dicevano era da Dio, Dio diede a loro la capacità miracolosa di parlare quelle nuove lingue. Questo è un esempio dell'adempimento di quello che Gesù dichiara in Marco 16.

In Atti 19, l'apostolo Paolo si trovava ad Efeso. Dio operava potentemente per mezzo di Paolo ad Efeso, in modo che tutto quella regione aveva sentito l'evangelo. Una parte dell'opera di Dio in Paolo era che Dio diede a Paolo, come apostolo, il potere di compiere segni e miracoli. Questo rendeva chiaro che Paolo dichiarava il messaggio di Dio. Leggo di questo in Atti 19:11,12.

“11 E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, 12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro.” (Atti 19:11-12 LND)

Questo è proprio quello che abbiamo detto prima, che questi segni erano i segni dell'apostolo.

In Atti 28, l'apostolo Paolo si trovava sull'isola di Malta, dopo un naufragio. I locali avevano fatto un grande fuoco per le persone che erano arrivate dalla nave. Paolo, nel prendere un gran fascio di rami, venne morso da una serpe velenosa. Le persone locali, sapendo quanto era velenosa, aspettavano di vedere Paolo cadere morto. Invece, non gli fece alcun male. Anche questo è un adempimento di quello che Gesù dichiara in Marco 16. Leggo Atti 28:3-6.

“3 Ora mentre Paolo raccoglieva un gran fascio di rami secchi e li posava sul fuoco, a motivo del calore ne uscì una vipera e gli si attaccò alla mano. 4 Quando gli abitanti del luogo videro la serpe che gli pendeva dalla mano, dissero l’un l’altro: "Quest’uomo è certamente un omicida perché, pur essendo scampato dal mare, la giustizia divina non gli permette di sopravvivere". 5 Ma Paolo, scossa la serpe nel fuoco non ne risentì alcun male. 6 Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto all’istante; ma dopo aver lungamente aspettato e vedendo che non gli avveniva nulla di insolito, mutarono parere e cominciarono a dire che egli era un dio.” (Atti 28:3-6 LND)

Ci sono vari altri esempi di come gli apostoli adoperavano questi segni miracolosi. Quindi, da quello che la Bibbia dice chiaramente in Ebrei 2, dove dichiara che questi segni sono la conferma da Dio del messaggio di coloro che avevano sentito Gesù, e da 2Corinzi 12, quando Paolo descrive questi segni come i segni dell’apostolo, possiamo capire che lo scopo di questi segni era per rendere evidente che gli apostoli parlavano da parte di Dio.

Non ci sono esempi né insegnamenti per le chiese

C'è un altro importante fatto che ci aiuta a capire meglio questo brano. Non troviamo insegnamenti nelle epistole, che sono scritte per le chiese, che riguardano questi miracoli, o parlare in lingue, o schiacciare i demoni. L'unica eccezione a questo è quello che troviamo in 1Corinzi, dove i credenti cercavo di farsi vedere, anziché agire con amore. In 1Corinzi, Paolo condanna il modo che quei credenti stavano parlando in lingue. Quindi, non è un brano che promuove il parlare in lingue. Piuttosto tramite Paolo, Dio comanda ai credenti di cercare i doni maggiori, che edificano, che non sono segni miracolosi.

((vedi sermoni su 1Corinzi 14))

Allora, il fatto che qualcosa non viene menzionato non è una prova di qualcosa, ma insieme al fatto che i segni e miracoli vengono dichiarati specificamente di essere segni dell'apostolo, e poi non vengono menzionati in tutte le epistole su come dobbiamo vivere la vita cristiana, questi due fatti insieme ci aiutano a capire che quando Gesù dichiara in Marco 16 che questi segni accompagneranno quelle che avranno creduto, non sta dicendo che sarà così per ogni credente.

Non bisogna mai stabilire una dottrina dall'esperienza, piuttosto dobbiamo valutiamo le esperienze in base alle chiare dottrine della Bibbia. Ma mettendo insieme quello che abbiamo letto, che questi segni erano segni dell'apostolo, questo corrisponde alla realtà che non vediamo questi segni come parte normale della vita di tutti coloro che Dio salva.

Voglio ripetere un punto molto, molto importante. Quello che mi colpisce in tutto questo è il cuore di Dio. Dio vuole che possiamo sapere con certezza qual è la sua verità. Adesso, abbiamo la Bibbia, e lo Spirito Santo che ci conferma che è la verità. Ma all’inizio della Chiesa, prima che ci fosse il Nuovo Testamento, Dio ha dato questi segni e prodigi per permettere agli ascoltatori di sapere con certezza che la predicazione degli apostoli era da Dio. Grazie a Dio per il suo cuore. Grazie a Dio che oggi, abbiamo tutta la Bibbia, e così possiamo sapere con certezza qual è il messaggio di Dio.

Chiaramente , questo vuol dire che è importante leggere e conoscere la Bibbia, per conoscere il messaggio da Dio. Ma che gioia saper che Dio opera sempre per confermare la sua Parola, in modo che possiamo essere sicuri che è la Parola di Dio. Lo faceva tramite i segni all’inizio, e ora, abbiamo tutta la Bibbia. Grazie a Dio!

Gesù assunto in cielo

Dopo aver incaricato gli apostoli con la loro missione, e tramite loro anche noi, Gesù Cristo fu accolto in cielo. Leggiamo Marco 16:19, per capire questa meravigliosa verità.

“19 Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu accolto in cielo e si assise alla destra di Dio.” (Marco 16:19 LND)

È incredibile come spesso, come in questo brano, Dio presenta verità incredibili in modo molto semplice. Qua, leggiamo che Gesù, che era da poco risuscitato, fu accolto in cielo, e si assise alla destra di Dio.

Gesù, nel suo corpo, fu portato in cielo. Leggiamo più di questo in Atti 1, dove leggiamo che fu portato su verso il cielo davanti gli occhi degli apostoli. Questo è umanamente impossibile, ma certamente, nulla è impossibile per Dio. Poi, leggiamo che Gesù si assise alla destra di Dio. Questa è una verità meravigliosa che può darci immenso conforto. Cioè, il fatto che Gesù sta alla destra di Dio vuol dire che Gesù regna. Infatti, in Matteo 28, appena prima di salire in cielo, Gesù dichiarò agli apostoli:

“18 Poi Gesù si avvicinò e parlò loro, dicendo: "Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra. 19 Andate, dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Amen".” (Matteo 28:18-20 LND)

Il fatto che Gesù sta alla destra di Dio, insieme al fatto che Gesù ha ogni potestà in cielo e sulla terra vuol dire che Gesù regna, e non solo, Gesù intercede per noi. Poi, in 1Giovanni 2, leggiamo che Gesù sta alla destra di Dio come il nostro avvocato. È per mezzo di Gesù che abbiamo perdono. In Ebrei 4 leggiamo che Gesù è il nostro sommo sacerdote, e quindi, è per mezzo di Lui abbiamo libero accesso al trono di Dio per essere soccorsi. Quindi, il fatto che Gesù è in cielo, alla destra di Dio, ci dà immensa sicurezza che siamo curati perfettamente e per tutta la vita.

Da un lato, Gesù è sempre con noi. Allo stesso tempo, Gesù è alla destra di Dio per noi. Perciò, in Gesù Cristo, siamo pienamente sicuri. Gesù non ci lascerà mai, e Gesù ha ogni potestà. Grazie a Dio per questa meravigliosa verità. Grazie a Dio, siamo sicuri in Gesù Cristo.

L'adempimento della promessa

Marco conclude il suo evangelo, dichiarando quello che è successo dopo che Gesù andò in cielo. Mentre leggo Marco 16:20, ricordate che Gesù è in cielo. Leggo.

“20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l’accompagnavano. Amen.” (Marco 16:20 LND)

Nel versetto 14, Gesù aveva dato il suo mandato agli apostoli. Perciò, quando questo versetto dice che essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, possiamo comprendere come primo significato che Marco sta parlando degli apostoli. Sono andati a predicare dappertutto, come Gesù aveva comandato loro. Erano fedeli ad annunciare l'evangelo.

Ricordando che Gesù è in cielo, mi colpisce moltissimo, e mi dà grande gioia, leggere la seconda parte del versetto 20:

“...mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che lo accompagnavano.” (Marco 16:20 LND)

Gesù è in cielo, eppure qui leggiamo che il Signore operava con loro. Abbiamo letto in Matteo 28 che Gesù dichiara che sarà con noi sempre. Infatti, Gesù operava con questi uomini mentre predicavano l'evangelo. E Gesù opera con noi quando viviamo per Lui. Quello che facciamo per Cristo, non facciamo da soli. Grazie ad Dio, Gesù Cristo è con noi!

Quando dice che Gesù operava con loro, è una parola che vuol dire che Gesù era letteralmente con loro operando insieme a loro. E grazie a Dio, Gesù è letteralmente con noi, operando insieme a noi, quando stiamo facendo la volontà di Dio. Dio non ci lascia soli, non dobbiamo mai lavorare da soli nel compiere la volontà di Dio. Gesù è con noi quando camminiamo per fede in ubbidienza, e Gesù Cristo opera con noi quando viviamo per lui. Grazie Dio per questa meravigliosa verità.

E poi, notate l’ultima parte del versetto 20:

“...mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che lo accompagnavano.” (Marco 16:20 LND)

Il Signore confermava la parola, la parola che loro predicavano, con i segni che l'accompagnavano. Il Signore Gesù diede agli apostoli il potere di compiere quei miracoli che abbiamo letto nei versetti 17 e 18 per confermare la parola. Ricordate in Ebrei 2:3,4 abbiamo letto che Dio confermava la parola degli apostoli con segni e prodigi. Leggo di nuovo quel versetto.

“3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, 4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.” (Ebrei 2:3-4 LND)

I segni e i prodigi, quello che Gesù aveva annunciato nei versetti 17 e 18, è il modo che il Signore confermava la proclamazione degli apostoli. È lo scopo per cui Dio dava quei miracoli tramite quei uomini. Mostrava che stavano proclamando la parola di Dio.

Ringrazio Dio per questo. Anche qua, vediamo che quello che Gesù dichiara, e quello che Dio dichiara in qualunque parte la Bibbia, Dio adempie. Gesù aveva dichiarato che ci sarebbero stati questi segni, e c'erano questi segni. Le persone che hanno sentito l'evangelo prima che fosse scritto il Nuovo Testamento potevano sapere che è vero.

Ringraziamo Dio

E noi, avendo la parola di Dio, possiamo sapere che è vera. Grazie Dio per questo. Grazie Dio che abbiamo una parola sicura, sulla quale fondare la nostra vita e la nostra eternità. Grazie a Dio che abbiamo un Signore che è in cielo e dirige tutto, ma allo stesso tempo è con noi. Grazie Dio che il nostro Signore opera con noi in tutto quello che facciamo per Dio. Non dobbiamo operare da soli, abbiamo Gesù Cristo stesso con noi,che opera con noi. Quindi, se qualcosa che Dio ci dà da fare sembra troppo difficile, ricordate che non siamo soli. Gesù Cristo è con noi, e opera con noi. Grazie a Dio per questa notizia.

Quindi, ringraziamo Dio, che Dio ci ha dato una Parola sicura in cui credere. Anche prima che fosse scritta il Nuovo Testamento, Dio dava i segni, i miracoli, agli apostoli, per rendere chiaro che parlavano da parte di Dio. Ora, abbiamo tutta la Bibbia. Grazie a Dio che possiamo fidarci totalmente del messaggio di Dio.

E grazie a Dio che Gesù Cristo regna in cielo su tutto, ma allo stesso tempo, è con noi, e opera con noi. Perciò, possiamo vivere per Dio, possiamo superare ogni prova, possiamo compiere tutto quello che Dio ci dà da fare, perché Gesù Cristo opera con noi.

Gesù è venuto in terra, ha compiuto la salvezza, ed è tornato in cielo, dove regna. Eppure, è qua con noi in Spirito. Opera con noi. Ci cura. E abbiamo una Parola sicura da Dio.

Ringraziamo Dio per questo.