Aiuto Biblico

Galati 1 - un panorama

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 2019, – cmd es –

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Galati 1

Introduzione: La lettera ai Galati fu scritto ad un gruppo di chiese in una zona di Asia minore, in quella che oggi è chiamata Turchia. Paolo aveva fondato delle chiese là. Però, dopo la sua partenza, erano arrivati dei falsi dottori, che vengono chiamati giudaizzanti, perché insegnavano che per essere salvato, oltre a credere in Gesù Cristo, si doveva seguire la legge di Mosè.

I Galati stavano ascoltando questi falsi dottori. Paolo scrive questa lettera per avvertire loro del grave pericolo di ascoltare questo falso evangelo. Questa è l’unica epistola che Paolo scrive in cui non dice niente di positivo dei credenti. Questa epistola parla molto della salvezza, e spiega che la salvezza è la giustificazione per fede, non per opere.

Paolo spiega che il suo evangelo, ovvero, l’evangelo che insegna, non viene da lui, e non viene da alcun uomo, ma viene da Dio, infatti, viene direttamente da Gesù Cristo. Leggo da Galati 1:1.

“1 Paolo, apostolo (non da parte di uomini, né per mezzo di uomo, ma tramite Gesù Cristo e Dio Padre, che lo ha risuscitato dai morti), 2 e tutti i fratelli che sono con me, alle chiese della Galazia:

Più che in qualsiasi altra Epistola, Paolo mette molto enfasi sul fatto che è un apostolo tramite Gesù Cristo, e non da parte degli uomini. Quindi, il fatto che egli è un apostolo è totalmente una decisione da Dio. Quindi, il suo apostolato è una cosa certa e sicura e autorevole.

Il fatto che Paolo mette molta enfasi sul fatto che era apostolo da parte di Dio, e non dagli uomini, ci ricorda dell'estrema importanza di valutare e considerare qual è la fonte di quello che consideriamo autorevole. Cioè, ognuno di noi ha qualcosa o qualcuno che considera autorevole. Ognuno di noi ha una fonte di autorità sulla quale decide quello che è vero e quello che non è vero. Quali sono alcune fonti di autorità per le persone?

Per tante persone, l'autorità è quello che dice la loro religione. Si fidano ciecamente di quello che dice la loro religione. Onestamente, questo è molto pericoloso. Tendiamo a credere la religione in cui siamo cresciuti. Ma perché devo fidarmi della religione in cui sono cresciuto io, e non un’altra religione? Cioè, le tante religioni insegnano cose diverse. Perché devo solo presumere che la mia sia quella giusta? Non è possibile che tutti abbiano ragione. E quindi, non è saggio credere a quello che dice la nostra religione, senza confrontarla con una fonte più autorevole.

Oggi come oggi, tante persone hanno scelto come la loro autorità i propri ragionamenti. Oggi, tante persone sono così piene di orgoglio che stoltamente, credono che quello che per loro sembra giusto sia giusto. Però, se siamo onesti basta pensare e possiamo riconoscere tanti momenti in cui a noi qualcosa sembrava giusto ma che dopo abbiamo riconosciuto che non era come pensavamo. Eppure, l'orgoglio acceca, e tante persone confidano in quello che il loro ragionamento crede giusto in quel momento.

Ci sono tante persone che confidano nella loro esperienza. Se hanno sperimentato qualcosa, presumono che sia la verità. Eppure, se siamo onesti possiamo riconoscere che molto spesso quello che a noi sembrava giusto in base alle nostre esperienze non era veramente così. Io posso sperimentare qualcosa che in realtà non è la verità, solo sembra così a me. Quindi, anche questo è fidarmi di qualcosa che può ingannarmi e deludermi.

Ci sono tante persone che dicono di credere nella scienza. Ma chi studia la scienza sa che la scienza dichiara certe cose, che poi scopre di non essere così. C'è molto di quello che si chiama scienza oggi che non è vera scienza. Se vuoi capire a che temperatura l'acqua bolle, puoi fidarti della scienza. Se vuoi capire quello che riguarda l'eternità, e l'esistenza di Dio, la scienza non ti dà le risposte. Quindi, per quanto riguarda l'autorità della vita per quello che riguarda la nostra esistenza eterna, la scienza non ha le risposte.

Allora, fidarsi degli uomini inganna. Fidarsi del proprio ragionamento è stoltezza. Fidarsi della scienza deluderà terribilmente. C'è una fonte, e solo una fonte, che è sicura. La fonte è quello che il nostro Creatore, Dio stesso, dichiara a noi nella sua parola, la Bibbia. La Bibbia è stata scritta da uomini che non parlavano per conto loro, ma parlavano da parte di Dio. Paolo, che ha scritto questa epistola, e tanti altri, non parlava per conto suo. Non era apostolo perché era stato scelto dagli uomini così. L'apostolo Paolo era apostolo, perché fu scelto direttamente da Dio, quando Gesù Cristo è apparso a lui. Il suo evangelo non veniva da lui, ma viene direttamente da Cristo. Quindi, l'autorità si cura sulla quale fondare quello che crediamo è la parola di Dio. E Paolo stabilisce subito all'inizio di questa epistola che è un apostolo per scelta di Dio. Insieme ai fratelli che erano con lui, saluta le chiese della Galazia a cui scrive.

Leggo ora il suo saluto a loro nei versetti 3 a 5.

“3 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore nostro Gesù Cristo, 4 che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci dal presente mondo malvagio secondo la volontà di Dio, nostro Padre, 5 al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.” (Galati 1:3-5 LND)

Paolo inizia tutte le sue epistole con la preghiera: Grazia e pace a voi. In questa epistola, approfondisce questo saluto, questa preghiera, più del solito. Vuole aiutare i lettori a ricordare da dove viene la grazia, e la pace con Dio. Menziona che la grazia e la pace vengono da Dio Padre e dal Signore nostro Gesù Cristo. Però poi, parlando di Gesù Cristo, dichiara che Gesù ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci dal presente mondo malvagio secondo la volontà di Dio, nostro Padre.

Gesù Cristo ha dato se stesso. Non ha dato qualcosa, ma ha dato se stesso, ha dato tutto se stesso. La nostra salvezza costava tutto. Gesù doveva perfino essere separato da Dio Padre per poterci salvare. Infatti, Paolo dichiara che ha dato se stesso per i nostri peccati. I nostri peccati ci separavano da Dio. Era impossibile per noi di arrivare a Dio. Gesù Cristo ha preso su di sé i nostri peccati per rendere possibile la nostra salvezza.

Paolo dichiara anche che ha fatto questo per sottrarci dal presente mondo malvagio. La parola “sottrarci” vuol dire non solo tirare via, ma il suo significato descrive anche liberare qualcuno. Cristo ci ha strappati via dal mondo malvagio, liberandoci dalla condanna che era nostra.

Questo era secondo la volontà di Dio, nostro Padre. La nostra salvezza non era una scelta nostra. Piuttosto, la nostra salvezza era la scelta di Dio Padre. Quanto è importante riconoscere che è Dio che ci ha scelto. Paolo conclude questo saluto con la preghiera, parlando di Dio,: al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Paolo dava gloria a Dio costantemente. Quanto è importante per noi di dare gloria a Dio! Dare gloria a Dio non è qualcosa che si fa solamente al culto della domenica. Dare gloria a Dio è qualcosa che dovrebbe essere parte della nostra vita ogni giorno, ripetutamente. Infatti, vediamo nelle epistole di Paolo che molto spesso quando menziona Dio si ferma a dare gloria a lui.

Prego che anche noi possiamo vivere così!

Iniziando ora nel versetto 6, troviamo l'inizio del discorso principale di Paolo a questi credenti. Iniziando qua, Paolo fa un confronto fra il vero evangelo, che è la salvezza per fede in Gesù Cristo, in confronto con un falso evangelo, quello di una salvezza che dipende una parte da Cristo è una parte dalle opere. Quella è un falso evangelo, ed è un gravissimo peccato credere ad un'evangelo così. Seguite mentre leggo i versetti 6 e 7.

“6 Mi meraviglio che da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, passiate così presto ad un altro evangelo, 7 il quale non è un altro evangelo; ma vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l’evangelo di Cristo.” (Galati 1:6,7 LND)

Per Paolo, è difficile credere che loro avevano girato gli occhi dall’evangelo di Cristo ad un falso evangelo. È simile ad avere un cibo buonissimo, e lasciarlo per iniziare a mangiare letame. Cioè è una cosa impensabile, difficile a credere. Paolo è meravigliato, in un senso molto negativo, che queste persone avevano lasciato l’evangelo di Cristo per aggrapparsi o meno per ascoltare un altro evangelo, che in realtà, non era un'evangelo, che vuol dire buona notizia, perché esiste solo una buona notizia.

Notate anche che Paolo parla di alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l’evangelo di Cristo. Allora, come oggi, ci sono falsi insegnanti. La Bibbia ne parla moltissimo, e ci sono sempre stati falsi insegnanti. Questa è perché Satana cerca di attaccare la verità di Dio, e lo fa principalmente tramite falsi insegnanti. Loro turbano le persone perché la vera pace e solo in Cristo, e questi uomini presentano dottrine false che mettono in dubbio la verità. È in questo senso, turbano le persone. Loro vogliono pervertire l’evangelo di Cristo. Pervertire vuol dire fare diventare qualcosa che non è. Vogliono prendere la verità, e farla diventare qualcos'altro, che non è più verità. Sono strumenti di Satana. Possono essere sinceri, in quanto possono essere accettati anche loro, ma questo non toglie la loro colpa.

Andando avanti su questo discorso, Paolo parla nel modo più forte di tutta la Bibbia. Dichiara quello che succede a chi predica un falso evangelo. Leggiamo i versetti 8 e 9.

“8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. 9 Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto.” (Galati 1:8,9 LND)

Questa è la condanna più forte della Bibbia. In questo brano, guidato da Dio, Paolo dichiara che se qualcuno predica un evangelo diverso da quello vero, è maledetto. La parola maledetto vuol dire maledetto da Dio. È una traduzione della parola anatema. È una cosa fortissima, estremamente terribile.

Notate che sta parlando di chi predica un altro evangelo. Non solo chi crede. Cioè, è un discorso credere una dottrina falsa. È un altro discorso annunciare quell’evangelo falso ad altri. In base ai termini qui, questo sarebbe il peccato più grave agli occhi di Dio. In 2 Giovanni 1:10, leggiamo che non dobbiamo neanche salutare una persona che reca, o porta, un altro insegnamento. Leggo quel versetto.

“Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo,” (2 Giovanni 1:10 LND)

È importante capire che purtroppo, oggi come sempre, ci sono tanti falsi insegnanti. Ci sono tanti motivi per cui le persone insegnano falsi evangeli. Ma tenete conto che quasi sempre, i falsi insegnamenti assomigliano molto alla verità. Questo è il modo in cui Satana riesce a ingannare le persone. Quasi sempre, sono presi da vari versetti della Bibbia. Però, girano le verità, in modo da far arrivare ad un insegnamento che non è quello che la Bibbia veramente insegna. E quello che è l'insegnamento più comune è un evangelo in cui la salvezza non è unicamente per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo. Cioè, l'insegnamento falso più comune, che si manifesta in tantissime forme, è che c'è la salvezza, ma dipende anche dalle nostre opere. Quindi, una salvezza che non è solamente basata sull'opera di Gesù Cristo sulla croce.

Qualunque forma di falso evangelo così toglie gloria da Gesù Cristo, e per questo, è maledetto. E chiunque insegna un'evangelo falso così è maledetto da Dio.

La frase sia maledetto è una maledizione fortissima, e dovrebbe spaventarci per quanto è terribile. La Bibbia è chiara che per quanto il lago di fuoco sarà un tormento, ci sono coloro che saranno puniti più severamente. Chi insegna un'evangelo diverso dal vero, è sotto la maledizione di Dio.

Quanto è importante che siamo attenti a non proclamare qualunque dottrina che non è veramente da Dio.

Passo al versetto 10.

“10 Infatti, cerco io ora di cattivarmi l’approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo.” (Galati 1:10 LND)

Paolo dice qua ora, ora che lui è credente, non cerca di piacere agli uomini. Lui non vuole l'approvazione degli uomini. Prima, quando era contro Gesù Cristo, voleva l'approvazione degli uomini. Ma ora, lui non cercava minimamente l'approvazione degli uomini. Voleva solamente l'approvazione di Dio.

È importantissimo per ognuno di noi di valutare la propria vita. Tu, cerchi solamente l'approvazione di Dio? Oppure, a volte toccate dal peccato di voler l'approvazione degli uomini?

Paolo e il suo evangelo

Iniziando ora nel versetto 11, fino alla fine di questo capitolo, Paolo racconta della sua conversione, e dell’evangelo che lui annunciava. Il suo scopo in questo è di far capire a questi credenti che il suo evangelo è l'unico vero evangelo, e viene direttamente da Dio. Seguite mentre leggo i versetti 11 e 12.

“11 Ora, fratelli, vi faccio sapere che l’evangelo, che è stato da me annunziato, non è secondo l’uomo, 12 poiché io non l’ho ricevuto né imparato da alcun uomo, ma per la rivelazione di Gesù Cristo.” (Galati 1:11,12 LND)

Nel versetto uno, Paolo aveva dichiarato che non era apostolo da parte degli uomini. Qui, dichiara che l'evangelo che annuncia non veniva dagli uomini, ma direttamente da Gesù Cristo. L'evangelo che noi abbiamo nella Bibbia, che troviamo sia da Paolo che dagli altri apostoli, viene direttamente da Gesù Cristo. Non è una dottrina che gli uomini hanno stabilito. Viene direttamente da Gesù Cristo, Dio incarnato.

In Ebrei 2:3,4, impariamo che l'evangelo è stato il primo annunciato dal Signore Gesù Cristo, e poi, è stato confermato da coloro che avevano ascoltato Cristo. L'apostolo Paolo, avendo sentito l'evangelo direttamente da Gesù Cristo, fa parte di loro, che erano gli apostoli. Leggo quel brano in Ebrei.

“3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita, 4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà.” (Ebrei 2:3-4 LND)

Quanto è importante che noi crediamo solamente il vero evangelo, quello che viene direttamente da Gesù Cristo, ai suoi apostoli, e da loro a noi.

Da versetto 13, Paolo ricorda loro di come fu scelto da Cristo come apostolo. Inizia parlando di quello che era la sua vita prima della sua chiamata. Leggo i versetti 13 e 14.

“13 Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo. 14 E progredivo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, essendo estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri.” (Ebrei 1:13,14 LND)

Completamente dedicato a promuovere gli insegnamenti dei Giudei, che erano fondati su l'Antico Testamento, ma a cui erano stati attaccati tanti tradizioni degli uomini. Però, Dio aveva un altro piano per Paolo. Paolo non stava cercando la salvezza in Gesù Cristo. Dio aveva scelto di salvare Paolo, e di farlo un apostolo. Leggo i versetti 15 e 16.

“15 Ma quando piacque a Dio, che mi aveva appartato fin dal grembo di mia madre e mi ha chiamato per la sua grazia, 16 di rivelare in me suo Figlio, affinché l’annunziassi fra i gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue,” (Galati 1:15,16 LND)

Vari commenti importanti qua. Prima di tutto, è quando piacque a Dio che Dio ha salvato Paolo. Non era una decisione di Paolo. Non era che Paolo che stava cercando Cristo. Era quando Dio ha scelto. Questo brano dichiara anche che Dio aveva appartato Paolo da prima della sua nascita. Quella è legato al fatto che Dio aveva predestinato di salvare Paolo, e anche di farlo un apostolo. Poi, al momento giusto, che era quando Paolo stava andando a Damasco, Dio lo ha chiamato per la sua grazia. Dio sceglie chi vuole salvare, ma poi, ad un certo punto della vita di quella persona, lo chiama, e questo è quando una persona vede Cristo e arriva alla salvezza.

È piaciuto a Dio rivelare in Paolo Gesù Cristo. Questo parla del fatto che Paolo è stato scelto come apostolo. Il suo incarico era soprattutto di annunciare Gesù Cristo fra i gentili. È Dio che salva, è Dio che dà il ministero che vuole, ed è Dio che porta frutto.

Paolo non si è consultato subito con carne e sangue. Il suo evangelo veniva da Cristo, non doveva chiedere ad altri. Come gli altri apostoli avevano ricevuto l'evangelo direttamente da Cristo, anche Paolo ha ricevuto lo stesso evangelo direttamente da Cristo.

Rileggo il versetto 16, e leggo anche fino a 19. In questi versetti, Paolo rende chiaro che il suo evangelo veniva direttamente da Dio, e non da altri. Seguite mentre leggo.

“16 di rivelare in me suo Figlio, affinché l’annunziassi fra i gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue, 17 né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai in Arabia e ritornai di nuovo a Damasco. 18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per andare a vedere Pietro e rimasi con lui quindici giorni. 19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore.” (Galati 1:16-19 LND)

Qui, impariamo vari dettagli della vita di Paolo che non troviamo nel libro degli Atti. Visto che è Paolo che scrive della propria vita, sappiamo che questo è esattamente quello che è successo. Il punto in questi versetti è che quello che Paolo insegnava veniva direttamente da Gesù Cristo. Lui dopo un certo punto aveva contatto con gli altri apostoli, ed era riconosciuto che era un apostolo e che il suo messaggio era lo stesso.

Nel versetto 20, Paolo ci dichiara che sta dicendo la verità. Leggo quel versetto.

“20 Ora, quanto alle cose che vi scrivo, ecco, davanti a Dio, non mento.” (Galati 1:20 LND)

Quando Paolo dichiara che dice la verità davanti a Dio, ci ricorda che Paolo aveva un giusto timore di Dio. Paolo non osava mai mentire, sapendo che doveva rispondere a Dio per tutto quello che diceva. Quando noi ricordiamo che Dio vede tutto, ci aiuta a camminare nella verità. Quanto è importante che ricordiamo che Dio vede tutto.

Paolo conclude la descrizione della sua salvezza e come Dio si era servito di lui all'inizio con i versetti 21-24. Leggo queste versetti.

“21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. 22 Or io ero sconosciuto personalmente alle chiese della Giudea, che sono in Cristo, 23 ma esse udivano soltanto dire: "Colui che prima ci perseguitava, ora annunzia quella fede che nel passato egli devastava", 24 e glorificavano Dio per causa mia.” (Galati 1:21-24 LND)

Paolo conclude parlando il fatto che le chiese della Giudea non lo conoscevano. Diceva questo perché Gesù Cristo aveva girato nella Giudea. Il fatto che Paolo non era conosciuto personalmente la era un'ulteriore prova che il suo evangelo non veniva dagli altri uomini, ma direttamente da Cristo.

Quello che era stravolgente era il fatto che Paolo che prima devastava la Chiesa, essendo il più grande nemico della Chiesa di Gesù Cristo, era passato ad annunciare l'evangelo di Gesù Cristo. Il più grande nemico è diventato il più grande apostolo. Questo è un'opera che solo Dio può fare.

Conclusione

Quanto è importante che ci atteniamo alla verità di Dio, non a qualcosa che qualcuno presenta, in nome di Dio, che non è veramente da Dio.

Quindi, dobbiamo esaminare ogni insegnamento, e in modo particolare, ogni insegnante, per vedere se è da Dio.

Ricordate che ci sono due cose da valutare: una è la dottrina che viene insegnata. Secondo è l’atteggiamento con il quale viene insegnata. Se io insegno la verità, ma in un modo che suscita orgoglio negli ascoltatori, in realtà, sto portando le persone lontani da Dio, non verso Dio.

Grazie a Dio, abbiamo la vera Parola di Dio, la Bibbia. Quello che abbiamo nella Bibbia non viene dagli uomini, viene da Dio stesso. Quindi, possiamo affidarci completamente a questo.

O che possiamo avere timore di Dio, e dire solo la verità.

O che possiamo non cercare l’approvazione degli uomini, ma solo quella da Dio.

Grazie a Dio che ci ha fatto conoscere il vero evangelo. Aggrappiamoci ad esso.