Aiuto Biblico

Tito 1

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, marzo 2018, – cmd es –

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Vorrei iniziare un nuovo libro da leggere: Tito. Vorrei leggere Tito facendo qualche commento. Sono solo tre capitoli e sono capitoli corti ma ricchissimi. Ho sempre amato e apprezzato questo libro. È una epistola stra-corta, solo 46 versetti, ma molto ricca.

Introduzione: versetti 1-4

“1 Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà, 2 nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio, che non può mentire, 3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua parola mediante la predicazione che mi è stata affidata per comando di Dio, nostro Salvatore, 4 a Tito, mio vero figlio nella comune fede: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e dal Signor Gesù Cristo, nostro Salvatore.” (Tito 1:1-4 LND)

Notiamo che più volte nella Bibbia Paolo si descrive come “servo”, “doulos” che vuol dire schiavo in greco, quindi, schiavo di Dio. “Paolo, schiavo di Dio”.

“… e apostolo di Gesù Cristo...” Cosa vuol dire apostolo?

Vuol dire “mandato”. Mandato di Gesù Cristo.

“… secondo la fede degli eletti”. Nella Bibbia, “secondo la fede degli eletti” può significare “promuovere”, in quanto, promuoveva, o creava, la fede degli eletti di Dio. L'evangelo che Paolo predicava, produceva in coloro che erano eletti, la fede. Ma solo negli eletti. Mi spezza il cuore quando abbiamo gente qui e io parlo della Parola di Dio che entra in un orecchio ed esce dall'altro. Io voglio gridare: “ma state per morire e andare davanti al giudizio!”. La vera predicazione produce fede negli eletti.

Poi, Paolo era servo e apostolo secondo “la conoscenza della verità che è secondo pietà”. La verità dell’evangelo produce pietà. Abbiamo visto in 1 Timoteo cosa vuol dire pietà. Che cos’è?

Pietà è timore e riverenza per Dio. Infatti, se uno legge la Bibbia e cresce in conoscenza, ma non cresce in santità c’è un problema. Se uno viene ogni settimana per sentire la Parola di Dio e continua a vivere come sempre, c’è un problema. Quando la verità opera produce pietà, produce riverenza per Dio, e Paolo sta dicendo che questo è il suo ministero.

E lui fa questo...

2 nella speranza della vita eterna

Quello che Dio promette Dio fa. Non è una speranza campata in aria. È una certezza.

2 nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio, che non può mentire

Le promesse di Dio sono sicure. Paolo afferma che è stato promesso da Dio, che non può mentire. Se Dio l'ha detto, succederà. Queste non sono come le cose del mondo.

Poi, parlando di Dio, per mostrare la sua fedeltà...

3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua Parola mediante la predicazione che mi è stata affidata per comando di Dio nostro Salvatore,

La frase “nei tempi stabiliti” è molto incoraggiante. Perché? Cos’è così incoraggiante di quelle parole?

Dio, nei tempi stabiliti da Dio… le cose non succedono per caso.

Un uomo dalla Sicilia mi ha chiamato chiedendo della sua lettura in Giobbe. Ha chiesto, “un vento è venuto a buttare giù la casa dove c'erano i figli e tutti questi popoli sono venuti a uccidere i servi, rubare gli animali e tutto questo. C’è Satana di mezzo. Ma, c’è Dio di mezzo?”

Gli ho risposto, dicendo, “Grazie a Dio, SÌ.”

Vi ricordate che in Giobbe Dio ha dato il permesso a Satana di toccare tutto ciò che Giobbe possedeva? Satana non poteva andare per conto suo.

E della morte, cosa dice Dio?

Cosa dice in Isaia delle sciagure? Non arriva sciagura senza che venga da Dio.

Dio è in controllo, e nei tempi stabiliti ha manifestato la sua Parola. Lui ha stabilito tutto.

Cosa dice Salmo 139:16 della morte?

16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me anche se nessuno di essi esisteva ancora.

Dio ha stabilito tutti i giorni della mia vita e il giorno della mia morte.

3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua parola mediante la predicazione che mi è stata affidata per comando di Dio, nostro Salvatore, (Tito 1:3 LND)

Per comando di chi? Cosa dice alla fine del versetto 3?

Dio, nostro Salvatore. Dio, nostro Salvatore.

E cosa dice in versetto 4?

4 a Tito, mio vero figlio nella comune fede: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e dal Signore Gesù Cristo, nostro Salvatore.”

Cioè, nello stesso paragrafo, dice Dio, nostro Salvatore, e qui dice Gesù Cristo, nostro Salvatore. Ma Isaia dice che c'è un solo Salvatore. Allora? Paolo riconosce che c’è solo un Dio e un Salvatore e che Gesù Cristo è Dio.

Poi prega tre cose che prega in quasi tutte le sue epistole.

Buona salute, una vita senza problemi, tante cose piacevoli… NO, quali sono le tre cose?

Grazia, misericordia e pace. La misericordia è bontà al posto del male.

Grazia che abbonda, e ci manda grazia su grazia.

E pace. Quella pace che serve al cuore.

Io conosco persone che non hanno grossi problemi, ma non hanno pace. Conosco persone con nessun problema serio e non hanno pace.

Però è giusto non avere pace, perché?

Se non hai Dio e tutto va liscio oggi, perché non puoi avere vera pace? Se uno cerca la pace e tutte le circostanze vanno bene, tutte, perché non puoi avere pace comunque?

Non posso avere vera pace perché io so dentro di me che da oggi a domani può cambiare tutto. Oggi ho buona salute ma mi arriva un aneurisma e mi trovo paralizzato la mattina dopo. Oggi c’è la famiglia, domani succede qualcosa e muoiono in un incidente. Oggi c’è lavoro, domani la mia ditta chiude. Cioè da oggi a domani tutte le circostanze possono cambiare, letteralmente, tutte. Quindi se cerco la pace nelle circostanze anche quando va bene non posso avere pace, perché dentro di me non so quanto durerà.

Invece la pace da Dio il Padre e dal Signore Gesù Cristo, nostro Salvatore, è una pace che supera la conoscenza e non è fondata sulle circostanze.

Ordine nella chiesa: versetti 5-16

Andiamo avanti. Leggo versetto 5

“5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato:” (Tito 1:5 LND)

“… ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare”. Serve ordine, e serve ordine nella Chiesa. La natura è piena di ordine.

Vi do un esempio di ordine nella natura. Oggi stavo facendo scuola con Manuel, e ho imparato una cosa sulla fotosintesi. Ho imparato cos’è chimicamente. Se non ricordo male, 6 molecole di acqua e 6 molecole di anidride carbonica devono legarsi. Sapete perché?

Perché il glucosio è fatto con così tante molecole che servono 6 di queste e 6 di quelle per fare uno di quello. Dio ha messo gli atomi giusti in queste molecole come acqua (H2O) e anidride carbonica. Ha fatto tutto perfetto, mischiando 6 + 6, che produce il glucosio più ossigeno che avanza. Capendo questo, ho detto: “Signore, sei grande!”

C'è ordine nella natura e serve ordine nella chiesa. Ordine nella chiesa vuol dire che non possiamo fare la vita come vogliamo noi. Non possiamo dire: “noi vogliamo questo”. Non possiamo dire anziché anziani noi vogliamo fare così. Non possiamo dire noi vogliamo una donna come anziano o pastore. No, bisogna avere l’ordine che Dio ha stabilito. Paolo dice a Tito, bisogna “che tu metta ordine delle cose che rimangono da fare”. Oggi c'è la mentalità che posso fare come voglio io, ma Dio accetterà quello?

Dov’è nella Bibbia la prima volta che vediamo uno che voleva fare di testa sua? Uno che voleva dare una offerta a Dio e non fu accettata?

Caino. A Caino non andava prendere un agnello. Perché prendere un agnello quando aveva tanta frutta e verdura? Ha deciso di offrire i frutti della terra, ma Dio non ha accettato il suo sacrificio. Dio voleva un agnello, un sacrificio di sangue, e non andava per Caino di fare come voleva lui.

All'epoca di Mosè e Aaronne, i figli di Aaronne hanno cercato di offrire il fuoco come volevano loro. Poi Kore tempo dopo si ribellava contro l’autorità stabilite da Dio. E Dio mandò giudizio contro Kore, Dathan e Abiram. “...la terra spalancò la sua bocca e li inghiottì con le loro famiglie...” (Numeri 16:32).

Serve ordine. Una parte dell'ordine che Dio stabilisce sono gli anziani, uomini qualificati.

Sapete una cosa che non troverete mai nella Bibbia?

Non troverai mai buoni suggerimenti. Non esistono suggerimenti nella Bibbia. Un’esortazione non è un suggerimento, è un comandamento.

Allora ci sono esempi che non sono sempre da seguire, perché alcuni sono cattivi esempi. Però quello che è un'esortazione o dato direttamente come imperativo, come quando Paolo dice “come ti ho ordinato”, sono tutti comandamenti.

Adesso vogliamo leggere le qualifiche degli anziani. Notate che tranne la qualifica di conoscere la Parola di Dio ed essere capaci di insegnare, tutte le qualifiche riguardano qualità di vita che ogni credente dovrebbe avere. Se uno manca in una, non è irreprensibile. Irreprensibile copre tutto quello che dirà dopo. E se uno non è irreprensibile, vuol dire che è nel peccato.

Leggo versetto 6

“6 se uno è irreprensibile, marito di una sola moglie, e ha figli fedeli che non sono accusati di dissolutezza o insubordinati.” (Tito 1:6 LND)

Dopo la parola “irreprensibile”, qual è il primo campo in assoluto per valutare un uomo?

Casa e famiglia. Cioè non che lui è bravo a predicare, o che si impegna e si dà da fare, o che è bravo a organizzare gli altri, ma come va a casa. Come va come marito e come va come padre?

Questa è la base. Se non supera quello, non viene considerato per il resto. È fondamentale saper governare bene la famiglia. Saper curare e guidare la famiglia, e amare la famiglia come Cristo ama la Chiesa. Saper allevare i figli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore.

Poi, in versetti 7-8, ci sono più qualità che possono essere viste al di fuori della famiglia.

“7 Il vescovo infatti, come amministratore di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé,” (Tito 1:7-8 LND)

Queste qualità riguardano tutti quanti. Riguardano carattere, non le capacità spirituali. Questo non dice che deve essere bravo a predicare, o bravo ad evangelizzare. No, non parla di quello che riesce a fare. Nessuna di queste cose riguarda quello che egli può fare, ma tutte riguardano chi è. Abbiamo già studiato queste qualifiche in Timoteo e sono quasi uguali. Lui ripete che deve essere irreprensibile e poi, elenca di nuovo… perché lui è un amministratore di Dio, lui cura certe cose che appartengono a Dio. Quindi, deve avere un carattere equilibrato e focalizzato su Dio, con autocontrollo in ogni campo della vita.

Poi, in versetto 9 si legge dell’unica qualità su questo elenco che non è per tutti i credenti, quella che è la sua capacità con la parola. La capacità di insegnare può variare da anziano ad anziano. Alcuni saranno più portati di altri. Ma ogni anziano sarà capace ad insegnare, e perciò, a esortare nella sana dottrina. Leggo ancora il versetto 9.

“9 che ritenga fermamente la fedele parola secondo l’insegnamento, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono.”(Tito 1:9 LND)

Deve “ritenere fermamente la fedele Parola secondo l'insegnamento”. Ricordate in 2 Timoteo 2 Paolo dice “e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri”. Cioè trasmetti l’insegnamento a uomini fedeli che per conto loro possono trasmettere ad altri. Uno non deve inventare la sua dottrina. Deve prendere quello che è stato insegnato e deve ritenere fermamente, essere attaccato, alla fedele parola.

Ogni generazione deve ritrovare la fede. Ma se tu ritrovi la fede e sei stato insegnato fedelmente, ritroverai la stessa cosa. Prego che non stiamo sbagliando, è per quello che cerchiamo di dividere rettamente la Parola di Dio.

Quindi uno deve essere attaccato alla Parola per essere in grado di fare che cosa?

per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono,

Quindi, conoscendo bene la Bibbia, il vescovo (anziano) può esortare nella sana dottrina, in base al bisogno. E quando ci sono quelli che dicono le cose false egli può convincere, e mostrare che stanno sbagliando. Quindi deve essere in grado non solo di conoscere la parola ma anche di comunicare la parola, e di comunicarla in modo fedele. Questo non è l'incarico di tutti.

Qualcuno potrebbe dire: “ma se io non parlo con chi contraddice la sana dottrina, chi parlerà?” Gli anziani, perché gli anziani sono approvati perché veramente conoscono la dottrina. Dobbiamo fidarci veramente di quello che Dio dice. Vorrei leggere alcuni versetti al riguardo in 2 Giovanni 1:7-11.

“7 Poiché sono entrati nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesù Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l’anticristo. 8 Fate attenzione a voi stessi, affinché non perdiamo quelle cose per le quali abbiamo faticato, ma ne riceviamo una piena ricompensa. 9 Chi trasgredisce e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo, 11 perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie.” (2Giovanni 1:7-11 LND)

Qui sta parlando di chi reca un'altra dottrina, quindi chi contraddice. Qui dice di non ascoltarli, non invitarli in casa e neanche salutarli. Questa è scritta a tutta la Chiesa, ma in Tito dice che l’anziano deve essere in grado di convincere quelli che contraddicono.

Versetti 10 a 14 parlano di quelli che contraddicono...

“10 Vi sono infatti, specialmente fra quelli della circoncisione, molti insubordinati, ciarloni e seduttori, ai quali bisogna turare la bocca; 11 questi sovvertono famiglie intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di disonesto guadagno. 12 Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: "I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri". 13 Questa testimonianza è vera; per questo motivo riprendili severamente, affinché siano sani nella fede, 14 senza attenersi a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che rifiutano la verità.”(Tito 1:10-13 LND)

Notate che questi uomini falsi creano molto danno. In versetto 10 dice che sono ciarloni e seduttori, seducono le persone. Poi, dice in versetto 11 che sovvertono famiglie intere. Loro trovano persone che li ascoltano e trascinano famiglie intere nell'errore. Cosa bisogna fare?

Bisogna riprenderli severamente come dice in versetto 13. In versetto 10 dice “bisogna turare la bocca”. Fratelli, queste sono parole dure, turare la bocca, riprendere severamente, ma lo scopo è il loro bene. Lo scopo alla fine di versetto 13 è che siano sani nella fede e così evitano favole giudaiche e comandamenti di uomini. Cioè l'anziano deve cercare di convincere questi oppositori, se sono aperti, affinché possano lasciare l'errore e insegnare la verità, lasciare le cose false per aggrapparsi alle cose vere. Che ministero!

Adesso andiamo avanti in versetti 15 e 16 dove parla di uomini falsi e uomini puri. Questo spiega molto della vita.

“15 Certamente, tutto è puro per i puri, ma niente è puro per i contaminati e gli increduli; anzi, sia la loro mente che la loro coscienza sono contaminate. 16 Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti, e incapaci di ogni opera buona.” (Tito 1:15-16 LND)

“… tutto è puro per i puri, niente puro per i contaminati e gli increduli”. Cosa vuol dire?

Se un uomo vende e froda sempre i suoi clienti, cosa presumerà lui di altri venditori che vendono a lui?

Presumerà che non sono onesti nemmeno loro. Non si fiderà di loro.

Se una persona mente sempre, e come abitudine usa la menzogna tutti i giorni, cosa presume quando uno gli dice qualcosa e si scusa dicendo questo o quell’altro? Cosa presume?

Presume che sta mentendo.

...per i puri tutto è puro”. Una persona che dice la verità tende a credere che gli altri dicano la verità. Una persona che è onesto presume che anche gli altri lo siano, ma uno che è disonesto presume che anche gli altri lo siano. Quindi in qualsiasi campo se uno è contaminato nulla è puro per lui o per lei.

Ecco perché tanti matrimoni vanno malissimo. C’è disonestà, si inganna il coniuge, e poi, presume la stessa cosa dell’altro, e la fiducia esce dalla casa e non c’è più. Non si può andare avanti così.

Quello che mi colpisce qui è che questi uomini fanno professione di conoscere Dio. Non si parla di pagani. Si parla di cosiddetti cristiani, che “fanno professione di conoscere Dio ma lo rinnegano con le opere”. Come vivono non rispecchiano. Quindi una persona o una chiesa dice, “noi conosciamo Dio”, ma quello che fanno va contro quello che Dio dice. È una professione che non vale niente secondo il metro di Dio.

...essendo abominevoli, disubbidienti e incapaci di ogni opera buona”. Perché uno sarebbe incapace di ogni opera buona? Cos'è una buona opera?

Quella che dà gloria a Dio.

Due persone possono fare la stessa cosa, ma uno dà gloria Dio e l’altro no. Quando uno parla di Dio ma è falso e non vuole seguire Dio e quello che si trova nella Parola di Dio, la sua via non porta vero frutto, e agli occhi di Dio è abominevole e disubbidiente.

Conclusione: lettura di capitolo 1

Adesso, visto che abbiamo guardato a tutto Tito 1 e pensato al senso, vorrei chiudere rileggendo tutto il capitolo uno.

1 Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesù Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verità che è secondo pietà, 2 nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le età da Dio, che non può mentire, 3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua parola mediante la predicazione che mi è stata affidata per comando di Dio, nostro Salvatore, 4 a Tito, mio vero figlio nella comune fede: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e dal Signor Gesù Cristo, nostro Salvatore. 5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinché tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni città, come ti ho ordinato; 6 ciascuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola moglie, e abbia figli fedeli che non siano accusati di dissolutezza né insubordinati. 7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno, 8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di sé, 9 che ritenga fermamente l'insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. 10 Vi sono infatti, specialmente fra coloro che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, ciarloni e seduttori, ai quali bisogna turare la bocca;11 questi sovvertono famiglie intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di disonesto guadagno. 12 Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: «I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri». 13 Questa testimonianza è vera, per questo motivo riprendili severamente, affinché siano sani nella fede, 14 senza attenersi a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che rifiutano la verità. 15 Certo, tutto è puro per i puri, ma niente è puro per i contaminati e gli increduli; anzi, sia la loro mente che la loro coscienza sono contaminate. 16 Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti, e incapaci di ogni opera buona.

Prego che Dio applicherà questa Parola ai nostri cuori.