Aiuto Biblico

Dimoriamo in Lui

1 Giovanni 2:21-29

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 3 gennaio 2021, – cmd es –
Descrizione: Gesù è Dio, e la vera salvezza porta a dimorare in Lui.

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La vita è piena di pericoli. Ma il problema in sé non è che ci sono pericoli, il problema è non avere i mezzi per affrontarli. Invece, quando ci sono pericoli, ma Dio ci provvede tutti i mezzi necessari per superarli, allora, cambia tutto.

Voglio continuare nel nostro studio dell'Epistola di 1Giovanni. Ricordate che questa epistola ci dà varie prove che dimostrano se c’è la vera salvezza. Inoltre, questa epistola ci aiuta a capire alcuni pericoli che ci sono per ogni vero credente. Nel nostro ultimo sermone in questa epistola, abbiamo visto il grave pericolo nel fatto che ci sono molti anticristi, persone che in qualche modo negano Gesù Cristo.

Dio ci aiuta a riconoscere queste persone, affinché possiamo evitare le loro menzogne. Abbiamo concluso quel sermone con una verità molto incoraggiante, 1 Giovanni 2:20. Ve lo leggo, come preparazione per il resto del brano che vogliamo vedere oggi. Seguite mentre leggo 1Giovanni 2:18-20 per contesto.

18 Fanciulli, è l'ultima ora. E, come avete udito, l'anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che è l'ultima ora. 19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perché, se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma ciò è accaduto perché fosse palesato che non tutti sono dei nostri. 20 Ma voi avete l'unzione dal Santo e conoscete ogni cosa. (1Giovanni 2:18-20)

In quel sermone, abbiamo visto che noi che siamo veramente salvati abbiamo l'unzione dallo Spirito Santo, che ci fa capire la verità di chi siamo, del nostro peccato, e che in Gesù Cristo c'è il perdono e la giustificazione. Questa unzione ci aiuta ad evitare l'inganno dei seduttori, degli anticristi, di coloro che in qualche modo, spesso subdolo, negano Cristo.

Oggi, andando avanti in questo brano, troviamo per primo un incoraggiamento, e poi, altri insegnamenti per aiutarci a capire chi sono i falsi. Troveremo anche un'altra prova di chi è veramente salvato. Seguite mentre leggo il versetto 21.

21 Non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna proviene dalla verità. (1Giovanni 2:21)

Notate ancora quello che Giovanni dichiara come la base per cui sta scrivendo a loro, e anche a noi che siamo salvati:

“non vi ho scritto perché non conoscete la verità, ma perché la conoscete.”

In altre parole, Giovanni sta dichiarando; vi ho scritto perché siete credenti e conoscete la verità. Quello che ho scritto, non l’avrei scritto a chi non conosce la verità, a chi non è credente. Con questo, Giovanni sta affermando che gli ascoltatori sono figli di Dio. Questo è un incoraggiamento. Poi, dichiarando che loro conoscono la verità, sta ricordando loro quello che aveva appena detto, che hanno l'unzione dal Santo, ovvero che lo Spirito Santo aveva operato in loro per fargli veramente capire le verità che avevano sentito.

Quando dichiara che quei credenti conoscevano la verità, come abbiamo visto in un sermone precedente, lui intende le verità che riguardano Gesù Cristo, e la salvezza. Ogni vero credente capisce che Gesù Cristo è Dio incarnato, capisce che siamo condannati a causa dei nostri peccati, e ogni vero credente capisce che Gesù Cristo è andato alla croce, dove è morto come sacrificio per pagare la condanna del peccato, e poi, è risuscitato. Ogni vero credente capisce queste cose. Chi non capisce queste cose non è ancora salvato. Lo Spirito Santo opera in ogni persona che salva in modo che possa capire queste verità fondamentali della salvezza.

Quando Giovanni dichiara che nessuna menzogna proviene dalla verità, è un modo di affermare che la verità appartiene a Dio, e non c'è niente di falso in quello che Dio dichiara. Lo Spirito Santo ci insegna, tramite la Bibbia, chi è Gesù Cristo, chi siamo noi, e della salvezza, nella Bibbia. Lo Spirito Santo conferma al nostro cuore che è verità. E non c'è nessuna menzogna che viene dalla verità. Quando ci aggrappiamo alla verità di Dio, siamo al sicuro, protetti dalle menzogne di Satana.

Chi nega il Figlio nega il Padre

Ora, consideriamo i versetti 22 e 23.

In questi versetti, Giovanni ci aiuta a capire un altro esempio di un anticristo. È chiunque nega che Gesù è il Cristo. Leggo queste versetti, e poi, consideriamo la verità che ci insegnano.

22 Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Costui è l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio. 23 Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi confessa il Figlio, ha anche il Padre. (1Giovanni 2: 22,23)

In questi versetti, Giovanni sta descrivendo un tipo di anticristo. Ricordate che aveva detto prima che sono sorti molti anticristi. Cioè, ci sono tanti modi diversi che uno può negare Gesù Cristo. Questo è solo un modo fra tanti. Qua, nel versetto 22, Giovanni dichiara che chi nega che Gesù è il Cristo, è l'anticristo. Quella persona è il mendace, è un bugiardo, usato da Satana per spargere la menzogna che nega una verità di Dio.

Consideriamo il senso del fatto che nega che Gesù è il Cristo. Ci sono tanti modi per negare la verità di Gesù Cristo. In questo esempio, uno accetta che Gesù sia un uomo usato da Dio, ma nega che sia il Cristo, ovvero nega che sia veramente Dio incarnato.

Cioè, nell'Antico Testamento, ci sono tante profezie del Messia, che poi in greco viene chiamato il Cristo. È estremamente chiaro che il Cristo è l'Eterno, cioè è Dio. Quindi, capendo chi è il Cristo, riconoscere che Gesù è il Cristo vuol dire riconoscere che Gesù è Dio incarnato.

Consideriamo questo. Uno delle menzogne che Satana usa tramite anticristi è di dichiarare che Gesù non è il Cristo. Magari Gesù viene riconosciuto come un grande insegnante, come uomo di Dio, ma nega il fatto che Egli è il Cristo, e quindi che Egli è anche Dio. Chiunque nega che Gesù è il Cristo, Dio incarnato, è un anticristo. È un bugiardo. Non ha nulla a che fare con Dio. Potrebbe essere molto religioso, però, se accetta l'umanità di Gesù ma nega la sua divinità, è il mendace, è un anticristo.

Quella persona non sta solo negando la divinità di Gesù, ma effettivamente sta negando il Padre e il Figlio. Infatti, il versetto dichiara in modo categorico che l'anticristo nega il Padre e il Figlio. Continua e dichiarare che chiunque nega il Figlio non ha neanche il Padre. Se uno non accetta pienamente chi è Gesù Cristo, non puoi avere il Padre.

Al contrario, chi confessa il Figlio, ovvero chi riconosce che Gesù è veramente il Cristo, il Figlio di Dio, ha anche il Padre. È molto importante capire questo. Se qualcuno dice di credere in Gesù, ma nega la sua piena divinità, quella persona non ha Cristo, e nemmeno ha il Padre. Lo stesso vale per qualunque religione che dice di credere in Dio Padre, ma in qualunque forma nega qualcosa del ruolo di Gesù. Non è possibile avere il Padre senza riconoscere pienamente sia la sua umanità che la sua divinità, cioè, che Gesù è veramente il Cristo.

Oggi, ci sono tante religione e tante persone che riconoscono in Gesù un buon uomo, un grande maestro, o anche uno che poteva fare miracoli. Ci sono coloro che riconoscono Gesù come uomo di Dio, un grande profeta. Ma se non riconoscono che Gesù è il Cristo, Dio incarnato, non hanno né il Figlio né il Padre. Non c'è salvezza senza riconoscere la divinità di Gesù.

Ma Voi avete la verità

Passiamo ora al versetto 24, che è una grande consolazione, oltre ad un comandamento. Seguite mentre leggo il versetto 24.

24 Quanto a voi, dunque, dimori in voi ciò che avete udito dal principio; se ciò che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. (1Giovanni 2:24)

Quando Giovanni dichiara: “quanto a voi”, egli sta mettendo in evidenza che i suoi lettori non sono tra coloro che negano che Gesù è il Cristo. Lui sta facendo una netta distinzione fra i veri credenti che stanno leggendo la sua epistola e le persone false che sta descrivendo.

Poi, ai veri credenti, e tramite la Bibbia, anche a noi, dichiara:

...dimori in voi ciò che avete udito dal principio. (1Giovanni 2:24)

Il verbo qui, dimori, è un imperativo. Questo è un comandamento. Quando Dio ci salva, ci fa comprendere nei nostri cuori le verità di Cristo. Questo è quello che intende quando dice: “ciò che avete udito dal principio.” È quello che abbiamo compreso dal principio della salvezza. Dobbiamo far sì che quella verità continua a dimorare in noi.

Dimorare vuol dire che è attivamente presente nella nostra mente. Vuol dire che è la verità a cui ci aggrappiamo. Non è semplicemente dei fatti che sono immagazzinati in fondo del cervello. Piuttosto, sono verità reali a cui ci aggrappiamo giorno per giorno. Queste verità, che abbiamo udito dal principio della salvezza, dobbiamo far sì che dimorino in noi. Dobbiamo scegliere, coscientemente, di pensare a queste verità ogni giorno.

Infatti, vivere così è un frutto della vera salvezza. Notate la seconda parte del versetto:

...se ciò che avete udito dal principio di mora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. (1Giovanni 2:24)

Dio ci comanda a fare si che queste verità dimorino in noi. Quando camminiamo così, questo vuol dire che noi dimoreremo nel Figlio e nel Padre, ovvero, vuol dire che siamo veramente salvati.

Allora, la cosa importante da notare qua è che la vera salvezza produce chiaro frutto. Chi manca questo frutto non deve affermare di essere salvato. Piuttosto, deve impegnarsi ad avere il chiaro frutto.

Fermiamoci un attimo per considerare quanto è meraviglioso il fatto che noi possiamo dimorare nel Figlio e nel Padre. Noi, nati e cresciuti nei nostri peccati, noi, deboli per conto nostro, noi possiamo dimorare nel Figlio, Gesù Cristo, e nel Padre. Ringraziamo Dio per questo immenso privilegio. Nulla in tutta la vita vale quanto dimorare nel Figlio e nel Padre. Questo è quello che soddisferà il nostro cuore, ci darà la vera gioia, e ci farà avere pace in qualunque tempesta.

La Promessa

Infatti, proseguendo, troviamo la meravigliosa dichiarazione nel versetto 25. Seguite mentre la leggo.

25 E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. (1Giovanni 2:25)

La salvezza è la promessa, la parola sicura da Dio, che siamo perdonati in Gesù Cristo, e abbiamo alla vita eterna in Cristo.

Questa non è una vaga speranza, non è una speranza incerta, è una speranza assolutamente sicura, perché è una promessa di Dio. Quello che Dio promette, Dio adempie pienamente.

Nel mondo, ci sono tantissime speranze che non si avverano. E poi, ci sono le speranze che si avverano ma comunque deludono.

Invece, quello che Dio promette, è sicuro. È certo. E non delude mai. E Dio ci promette la vita eterna. Questo è la promessa dell'evangelo. Questa è la promessa sicura e meravigliosa che abbiamo in Gesù Cristo.

Ricordate nell'evangelo di Giovanni 17 che Gesù sta pregando al Padre, e spiega che cos’è la vita eterna. Leggo Giovanni 17:1-3.

“1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: "Padre, l’ora è venuta; glorifica il tuo Figlio, affinché anche il tuo Figlio glorifichi te, 2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. 3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. (Giovanni 17:1-3)

In Gesù Cristo, abbiamo la promessa, la certezza, di conoscere veramente il Padre e il Figlio. Si tratta non solo di una conoscenza intellettuale, ma di conoscere Dio nel senso di un rapporto, un rapporto personale, che durerà per tutta l'eternità. È un rapporto in cui siamo amati da Dio, e siamo con Dio.

Se noi meditiamo su questa meravigliosa promessa, avremo gioia anche nelle prove più profonde, sapendo che le prove passeranno, ma che questa promessa ci porterà all'eternità con Dio.

Abbiamo l’unzione 26,27

Andando avanti, nei versetti 26 e 27, Giovanni fa notare l'immensa differenza tra i veri credenti, e coloro che sono senza Cristo che sono usati da Satana per cercare di sviare i credenti. Cioè, Giovanni spiega che aveva parlato di coloro che erano anticristi, che erano bugiardi. Ma poi, come contrasto, spiega quello che i credenti avevano ricevuto da Dio. Leggo i versetti 26 e 27.

26 Vi ho scritto queste cose riguardo a coloro che vi seducono. 27 Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la stessa unzione v'insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. (1Giovanni 2:26,27)

Nel versetto 26, Giovanni sta dicendo ai credenti, e e anche a noi tramite la Bibbia:

vi ho scritto queste cose riguardo coloro che vi seducono.

Cioè, sì, vi ho parlato di questi anticristi, di questi bugiardi, che cercano di sedurvi. Ma voglio che sappiate quello che voi avete.

Cioè, Giovanni non solo vuole che siamo in guardia per poter riconoscere gli anticristi, ma vuole che possiamo concentrare su quello che noi abbiamo ricevuto da Dio.

Certamente, è importante riconoscere i pericoli, riconoscere coloro che cercano di sedurci, riconoscere i bugiardi e gli anticristi. Ma vogliamo focalizzare su quello che abbiamo in Gesù Cristo. Vogliamo focalizzare su quello che abbiamo ricevuto da Dio.

E come abbiamo appena letto, il versetto 27 ci aiuta a capire meglio quello che abbiamo ricevuto. Leggo ancora quel versetto.

27 Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la stessa unzione v'insegna ogni cosa ed è verace e non è menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. (1Giovanni 2:27)

In questo versetto, Giovanni ci sta incoraggiando. Avendo sentito degli anticristi, dei bugiardi, di quelle che cercano di sedurci, sarebbe facile avere timore, sarebbe facile essere preoccupati. Sarebbe facile focalizzare su quello anziché su Cristo. Perciò, Giovanni ci ricorda dell'unzione che abbiamo ricevuto. Lui ha già parlato di essa in questo capitolo. Dichiara che quello che abbiamo ricevuto dimora in noi. Ovvero, rimane in noi. Dio ci sigilla con lo Spirito Santo, e non ci lascia mai. Questa unzione ci permette di conoscere la verità. Cioè, con l'unzione dello Spirito Santo, Dio ci ha aperto gli occhi a riconoscere la verità di Gesù Cristo. In quel senso, non abbiamo bisogno che qualcuno ci insegna. Già conosciamo chi è Gesù Cristo. Egli è Dio incarnato che è andato alla croce per pagare la nostra condanna. Egli è risuscitato, e oggi, regna in cielo, finché non ritornerà per giudicare il mondo.

Lo Spirito Santo ci insegna questo quando ci salva, è tutta verità. Non c'è menzogna nella verità che Dio ci ha insegnato.

Come ho detto, non abbiamo bisogno che qualcuno ci insegna, perché già conosciamo queste verità.

Serve Insegnamento

È molto importante chiarire un punto qua, per non interpretare male questo brano. Quando questo versetto dichiara:

...non avete bisogno che alcuno vi insegni... (1Giovanni 2:27)

Ciò non vuol dire che non c'è bisogno di alcun insegnamento. Il Nuovo Testamento ci insegna in modo categorico che è stato Cristo stesso a dare il dono dell'insegnamento. È stato Cristo a dare dottori alla chiesa, ovvero, uomini che insegnano i credenti. In Colossesi 3:16 dice che dobbiamo istruire gli uni gli altri.

Perciò, tutto questo rende chiaro che quando questo versetto dice che non abbiamo bisogno che alcuno ci insegna, non vuol dire che non serve insegnamento nella chiesa. Piuttosto, questo brano sta parlando del fatto che ogni vero credente sa chi è Gesù Cristo, e che è morto e risorto per compiere la salvezza. Questa è al verità che uno deve capire per poter essere salvato. Non abbiamo bisogno che alcuno ci insegna queste cose, perché le sappiamo già. Lo Spirito Santo ci ha insegnato queste verità, tramite persone, affinché potessimo essere salvati. Quindi, non abbiamo bisogno di impararle ancora.

Allo stesso tempo, nel piano perfetto di Dio, abbiamo sempre bisogno di insegnamento, per quanto riguarda la vita cristiana, a conoscere di più Dio, e per conoscere sempre più le meravigliose verità di Dio, per conoscere le promesse di Dio, per conoscere la nostra eternità, e per conoscere come vivere in attesa di Gesù Cristo. E Dio ci provvede quello, grazie a Dio.

Dimoriamo in Cristo

Questo versetto conclude con la frase:

dimorate in lui come essa vi ha insegnato. (1Giovanni 2:27)

L'unzione che abbiamo ricevuto ci ha insegnato a dimorare in Cristo. La vera vita cristiana è dimorare in Cristo. Non c'è nessun altro modo di vivere la vita cristiana, se non solo dimorare in lui. Chi dice di essere un credente ma non dimora in Cristo inganna se stesso. Infatti, questa epistola ci mostra che non tutti coloro che dicono di essere credenti sono veri credenti. La vera salvezza produce una vita trasformata. E quindi, l'unzione che un vero credente riceve quando Dio lo salva ci insegna a dimorare in Cristo.

È essenziale dimorare in Lui

I versetti 28 e 29 ci insegnano della necessità assoluta di dimorare in Cristo, perché Gesù Cristo ritornerà. Un frutto essenziale della vera salvezza è che dimoriamo in lui.

Leggo i versetti 28 e 29 e poi consideriamo le verità qua.

28 Ora dunque, figlioletti, dimorate in lui affinché, quando egli apparirà, noi possiamo avere fiducia e alla sua venuta non veniamo svergognati davanti a lui. 29 Se voi sapete che egli è giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia è nato da lui. (1Giovanni 2:28,29)

Questo brano conclude con l’esortazione, che Giovanni ci ha già fatto, di dimorare in Cristo. Quanto è fondamentale capire l'importanza di dimorare in Cristo. Questo è perché Gesù Cristo apparirà, apparirà per giudicare il mondo. Quando apparirà, tutto quello che abbiamo fatto sarà dichiarato. Quanto è importante che viviamo tenendo in mente che appariremo davanti al Gesù Cristo. Quanto è importante vivere giorno per giorno in modo da non vergognarci quando ci troviamo davanti a Cristo. Infatti, questo versetto ci dichiara che dobbiamo dimorare in lui, affinché possiamo avere fiducia quando egli apparirà.

In altre parole, il fatto di dimorare in Cristo rende chiaro che siamo veramente salvati. Ed è per quello che possiamo avere fiducia quando Gesù ritornerà.

E che cosa vuol dire dimorare in Cristo? Dimorare in Cristo vuol dire camminare in santità. Abbiamo già visto qui in questa epistola che cadiamo nel peccato. Però, quando cadiamo è essenziale che non rimaniamo nel peccato. Un discorso è cadere, e un altro discorso camminare nel peccato. Dimorare in Cristo vuol dire che camminiamo in santità, in ubbidienza. Poi, quando capita che cadiamo, confessiamo di cuore il nostro peccato, per essere perdonati, per poi tornare a camminare in santità. Questo è il senso di dimorare in Cristo. Vuol dire anche vedere in Gesù Cristo la nostra giustizia. Vuol dire vedere in Gesù la nostra speranza, vedere la nostra salvezza in lui.

Perciò, dimorare in Cristo vuol dire tenere gli occhi su Cristo. È camminare in santità, sapendo che ci troveremo davanti al Cristo. È vivere tenendo sempre in mente che Gesù Cristo ritornerà.

Una prova della vera salvezza

Poi, il versetto 29 chiude questa parte dell'epistola dichiarando:

se voi sapete che egli è giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia è nato da lui. (1Giovanni 2:29).

Questo è una ulteriore prova della vera salvezza. Ricordate che in questa epistola, ripetutamente Giovanni ci dà delle prove per riconoscere che siamo veramente salvati. E questo versetto è un'ulteriore prova. Giovanni dichiara che noi sappiamo, e questo è un verbo che vuol dire intellettualmente, sappiamo che egli è giusto, e questo ci porta a sapere, e questa volta il verbo è conoscere per esperienza, conosciamo che chiunque pratica la giustizia è nato da lui. In altre parole, questo è quello che abbiamo già visto e che vedremo ancora in questa epistola, un vero credente cammina in santità, in giustizia. Chi cammina nel peccato, nell'ingiustizia, non è nato da Dio. Non è nato di nuovo. Non è un vero figlio di Dio.

È molto importante capire questo. Se uno afferma di essere un figlio di Dio ma continua a camminare nel peccato in qualche campo della sua vita, non solo cadere nel peccato ma camminare in esso, l'evidenza della sua vita rende chiara che la sua affermazione di essere salvato non è vera. Non si può affermare di appartenere a Dio, se allo stesso tempo si pratica l'ingiustizia. Quando Dio salva, dà un cuore nuovo. Quella persona non continuerà a praticare l'ingiustizia. Come ho appena detto, cadrà, ma non continuerà a camminare nel peccato, ovvero, a praticare l'ingiustizia come stile di vita.

Conclusione

Quindi, nel brano, Giovanni ci ha ricordato la grande verità che abbiamo l’unzione dello Spirito Santo. Comprendiamo che Gesù è il Cristo, e che è andato alla croce per salvarci. Grazie a Dio per questa verità, e grazie a Dio che la vediamo.

Abbiamo visto un altro esempio di un tipo di anticristo, chi nega che l’uomo Gesù sia il Cristo, Dio incarnato. Gesù è pienamente uomo, ma è anche pienamente Dio. Gesù è il Cristo che è stato profetizzato.

Grazie a Dio, in questo brano Giovanni ci ha ricordato della meravigliosa promessa che abbiamo della vita eterna. In Gesù Cristo, abbiamo la promessa sicura di stare con Dio per tutta l’eternità. Questo vale più di qualsiasi altra cosa. Avendo questa promessa, siamo i più benedetti di tutti gli uomini.

Giovanni ha chiuso questo brano esortandoci a dimorare in Cristo. Dimorare in Cristo vuol dire camminare in santità, guardando a Cristo. Dimorare in Cristo vuol dire che quando cadiamo, confessiamo i nostri peccati, per riprendere il cammino di santità. La vera salvezza produce una vita di santità.

Grazie a Dio per la sua Parola. Grazie a Dio per il grande Signore e Salvatore che abbiamo in Gesù Cristo. Stiamo in guardia, perché ci sono molti anticristi. Oggi, abbiamo letto di un tipo, c’è ne sono molto altri. Dimoriamo in Cristo, il nostro Signore e Salvatore, in attesa del suo ritorno. In Cristo, abbiamo la vita eterna. Grazie a Dio! Camminiamo in santità, dimorando in Cristo, mentre Lo aspettiamo.