Aiuto Biblico

I comandamenti di Dio non sono gravosi

1 Giovanni 5:1-8

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 6 giugno 2021, – cmd es –
Descrizione: prove che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, veri credenti amano gli altri credenti, i comandamenti non sono gravosi.
parole chiavi: Figlio di Dio, amare gli altri

Audio:

La vera salvezza non è una decisione che uno prende, è un’opera di Dio, in cui Dio dà vita spirituale, e trasforma la persona. Perciò, la vera salvezza produce sempre frutto in coloro che Dio salva.

Stiamo studiando la prima Epistola di Giovanni, e abbiamo visto che è scritta specificamente per darci un elenco di prove per riconoscere se siamo veramente in Cristo, ovvero salvati. Abbiamo visto che un vero credente non cammina più nel peccato. Può cadere, e quando confessa quel peccato viene perdonato. Ma non continua a camminare più nel peccato. Inoltre, un vero credente ama gli altri credenti. Inoltre, ogni vero credente crede che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, quindi, Dio incarnato. Oltre a darci prove della vera salvezza, questa Epistola ci avverte di pericoli, ci consola e ci incoraggia. Ci ricorda che colui che è in noi è più grande di colui che è nel mondo. Ci ricorda che coloro che non sono in Cristo non ci ascolteranno. Ci avverte a non amare il mondo né le cose del mondo.

Ormai, siamo arrivati al capitolo 5, l'ultimo capitolo. Anche qua, troviamo delle verità importanti per ogni vero credente. Ci aiutano a riconoscere che è fondamentale che amiamo gli uni gli altri. Inoltre, ci dà una forte conferma che Gesù Cristo è veramente il Figlio di Dio. Trovate 1Giovanni 5, seguite mentre leggo i primi versetti.

vv.1-3, amare gli altri credenti

Inizio leggendo i versetti 1 a 3.

1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che l'ha generato, ama anche chi è stato generato da lui. 2 Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 3 Questo infatti è l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. (1Giovanni 5:1-3)

Prima di tutto, un piccolo commento sulla traduzione. Il verbo “è nato” è lo stesso verbo in greco di quanto è la parola “generato”. Perciò, sarebbe più chiaro tradurre il versetto 1 così:

“Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è generato da Dio; e chiunque ama colui che l'ha generato, ama anche chi è stato generato da lui.” (1Giovanni 5:1)

Qui, vediamo frutti della vera salvezza. Per descrivere un vero credente, crede che Gesù, l'uomo, è il Cristo, Dio incarnato. Credere questo fa parte di essere veramente salvato.

Poi, Giovanni dichiara che chi è un vero credente è nato da Dio, ovvero, è generato da Dio. È molto importante capire questo.

Nella salvezza, Dio dà vita spirituale ad uno spiritualmente morto. Viene chiamata la nuova nascita, viene chiamata la rigenerazione. Altrove, viene chiamato essere vivificato. Sono vari i termini per descrivere lo stesso atto, l'atto in cui Dio dà vita spirituale ad uno che prima era spiritualmente morto. Quella persona è generata da Dio.

È importante capire che la salvezza non arriva perché una persona sceglie di essere un cristiano, o di seguire Cristo. La salvezza è quando Dio fa nascere di nuovo una persona, ovvero, quando genera quella persona come nuova creatura in Cristo. Quindi, la salvezza è, prima di tutto, un'opera di Dio. Poi, quell'opera produce vero frutto nella vita che Dio salva. Ci sarà vero ravvedimento, ci sarà la vera fede. Ma la salvezza è prima di tutto un'opera di Dio. Dio genera una nuova persona, una nuova creatura spirituale.

Un frutto della vera salvezza è che la persona salvata ama Colui che l'ha generato. In altre parole, un vero credente ama Dio. Un vero credente capisce che è stato salvato, e per questo, amerà Dio.

Però, non amerà solo Dio. Amerà anche chi è stato generato da Dio. In altre parole, la vera salvezza produce amore per Dio, ma anche un amore per gli altri figli di Dio. Abbiamo già letto che chi non ama suo fratello che vede, non può amare Dio che non vede. La vera salvezza produce amore per Dio e amore per gli altri credenti.

Infatti, amare gli altri credenti non è facoltativo. È un frutto della vera salvezza. Certamente, dobbiamo crescere nell'amore. Infatti, il Nuovo Testamento è pieno di versetti che ci esortano ad amare gli uni gli altri. Ma in sé, l'amore per gli altri è un frutto della vera salvezza.

Quindi, la vera salvezza produce amore per gli altri credenti. Ed è estremamente importante che cresciamo in questo amore.

Il versetto 2 spiega come sappiamo di amare i figli di Dio. Leggo di nuovo il versetto 2.

2 Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. (1Giovanni 5:2)

Come possiamo vedere che abbiamo vero amore per i figli di Dio? Il vero amore per gli altri non è un semplice sentimento. È qualcosa di reale, che cambia come viviamo. Questo versetto ci mostra i due frutti del vero amore per gli altri. Per primo, ameremo Dio. E secondo, osserveremo veramente i suoi comandamenti. Questo è simile a quello che abbiamo letto in 1Giovanni 2:3-5. Ve lo leggo.

3 E da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 4 Chi dice: «lo l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. 5 Ma chi osserva la sua parola, l'amore di Dio in lui è veramente reso perfetto. (1Giovanni 2:3-5)

Osservare i comandamenti di Dio fa parte di veramente amare Dio. Fa parte anche di veramente amare gli uni gli altri. Quindi, la vera salvezza produce sempre un'ubbidienza ai comandamenti di Dio. Un vero credente osserva i comandamenti di Dio. Umanamente, questo potrebbe sembrare pesante. La nostra carne non vuole ubbidire ai comandamenti di Dio. Ma quando Dio ci salva, quando Dio ci genera come nuova persona, l'uomo interiore vuole ubbidire ai comandamenti di Dio, perché questa è la sua nuova natura.

I comandamenti non sono gravosi

Nella nostra carne, può sembrare difficile ubbidire ai comandamenti di Dio. Perciò, il versetto 3 ci dichiara una verità estremamente importante. Seguite mentre lo leggo di nuovo.

3 Questo infatti è l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. (1Giovanni 5:3)

Nei versetti 1 e 2, Giovanni parlava di amare Dio. In questa versetto, Giovanni parla dell'amore di Dio. Avere l'amore di Dio in noi è amare Dio. E qua, Giovanni ci dà una definizione dell'amore di Dio. È quando noi osserviamo i suoi comandamenti. E poi, tramite Giovanni, Dio ci dà una verità meravigliosa. Ci dichiara che i comandamenti di Dio non sono gravosi. Quanto ringrazio Dio per questa verità. Quanto questa verità trasforma la nostra vita in questa terra.

Uno senza Dio trova i comandamenti di Dio molto gravosi, perché lo ostacolano da quello che il suo cuore vuole. Ma quando Dio ci rigenera, ci dà un cuore nuovo, un cuore che prova gioia nel seguire Dio.

Certo, abbiamo ancora la carne che non vuole ubbidire a Dio. Però, abbiamo un cuore nuovo che trova gioia nell’ubbidienza.

Ed è per questo che i comandamenti non sono gravosi, perché ci portano a quello che il nostro cuore desidera. Ricordate che sta parlando di coloro che amano Dio. Uno che ama Dio trova gioia nell'ubbidire ai comandamenti di Dio.

Cioè, pensate ad una giovane mamma, che ama tantissimo la sua bimba. Certo, lei deve dedicare molto tempo per allattare e curare la piccola. È il suo dovere. Ma non è gravoso per lei di dedicare quelle ore, proprio perché ama sua figlia.

Similmente, i comandamenti di Dio non sono gravosi. Non sono gravosi perché ci portano a stare vicini al nostro Dio, nostro Padre. Non sono gravosi perché ci fanno evitare le cadute del peccato che ci fa solo male. Non sono gravosi perché portano buoni frutti nella nostra vita, frutti che ci danno gioia.

Nonostante che questo è vero, eppure, ognuno di noi sa che a volte, i comandamenti di Dio sembrano gravosi. Questo è dovuto ai nostri ragionamenti storti. Questo è dovuto alla carne che è ancora in noi. Quando un comandamento di Dio mi sembra gravoso, io devo scegliere. Crederò ai miei ragionamenti, oppure, crederò a quello che Dio ci dichiara qua?

Vorrei consigliarvi di leggere i Salmi 19 e 119. Quei Salmi ci aiutano a capire che in realtà, i comandamenti di Dio sono preziosi.

Vi leggo solo qualche versetto per aiutarci a capire quanto i precetti, ovvero i comandamenti di Dio, sono meravigliosi.

“8 I precetti dell’Eterno sono giusti e rallegrano il cuore, il comandamento dell’Eterno è puro e illumina gli occhi. 9 Il timore dell’Eterno è puro, rimane in eterno; i giudizi dell’Eterno sono verità, tutti quanti sono giusti; 10 essi sono più desiderabili dell’oro, sì, più di molto oro finissimo; sono più dolci del miele, di quello che stilla dai favi.” (Salmo 19:8-10 LND)
“I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri.” (Salmo 119:24 LND)

I comandamenti di Dio non sono gravosi. Sono giusti, e ci fanno del bene. I nostri ragionamenti carnali sono storti, come ne sono i ragionamenti di un bambino. Spesso, un bambino ragiona, pensando, che le regole dei genitori non siano giuste. Ma sbaglia. In realtà, quello che dicono i genitori è giusto. È il ragionamento carnale del bambino che gli fa vedere le loro regole ingiuste. Similmente, a volte i nostri ragionamenti carnali ci fanno sembrare che i comandamenti di Dio siano gravosi. A quel punto, stiamo ragionando male. Il mondo dice che sono gravosi. La carne dice che sono gravosi. Ma i comandamenti di Dio sono la via in cui possiamo trovare la gioia e la pace in Cristo. Non sono affatto gravosi.

Perciò, quando a te sembra che un comandamento di Dio sia gravoso, rifiuta di credere a quel ragionamento, e ringrazio Dio che ti ha dato la sua verità in cui camminare.

La nostra vittoria: la fede

Il mondo vuole farci del male, perciò, il mondo cerca di farci credere che i comandamenti di Dio sono gravosi. Però, se siamo in Gesù Cristo, abbiamo vinto il mondo con la nostra fede in Cristo. Seguite mentre leggo il versetto 4. Questa è una verità meravigliosa, che può darci grande consolazione e pace nella guerra spirituale in cui ci troviamo. Leggo.

4 Poiché tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. (1Giovanni 5:4)

Il mondo cerca continuamente a farci del male. Vuole allontanarci da Dio, vuole farci mancare le benedizioni di Dio. Vuole farci cadere nel peccato. Un'arma potente che il mondo usa è la menzogna che i comandamenti di Dio sono gravosi. Pensate a come il serpente tentava la donna nel giardino dell'Eden. Cercava proprio di farle vedere il comandamento di Dio come gravoso. Voleva farle credere che Dio stesse trattenendo una benedizione da loro. Il mondo continua a tentare noi nello stesso modo, dicendoci che i comandamenti di Dio sono gravosi.

Ma in Cristo, abbiamo la vittoria sul mondo. E qual è questa vittoria, che ci fa vincere questo inganno dal mondo? La vittoria è la nostra fede. Quando noi crediamo a quello che Dio dichiara, allora, la menzogna del mondo perde il suo potere. La nostra fede in Dio è la nostra vittoria.

Quando guardiamo a Dio, e abbiamo fede in Dio, possiamo avere vittoria nelle tentazioni, e vittoria sul peccato. La chiave è fede in Dio. Non è che noi siamo forti. La vittoria è la nostra fede in Dio.

In questo versetto, descrive un vero credente con il termine: quello che è nato da Dio. Di nuovo, in greco, questo è la stessa parola di prima, ovvero, quello che è generato da Dio. È importante capire che il modo che Giovanni descrive coloro che sono veramente salvati è che sono stati generati da Dio. La salvezza viene da Dio.

Chi vince? Chi crede che Gesù è il Figlio di Dio

Il versetto 5 continua questo pensiero. Seguite mentre lo leggo.

5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? (1Giovanni 5:5)

Nel versetto 4, Giovanni descrive un vero credente come quello che è nato da Dio, ovvero che è generato da Dio. Qua, descrive il vero credente come colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio. Questo ci ricorda quello che abbiamo visto già ripetutamente in questa Epistola. Ci sono varie aspetti della salvezza, e sono tutte vere per chi è veramente salvato. Uno che è veramente salvato è stato generato da Dio. Uno che è veramente salvato crede di cuore che Gesù, l'uomo, è il Figlio di Dio, veramente Dio. I veri credenti hanno la vittoria sul mondo.

Abbiamo già visto in questa Epistola la prova della salvezza che uno crede che Gesù l'uomo è il Figlio di Dio. Questo è una parte essenziale della vera salvezza. Non c'è salvezza per chi nega che Gesù come uomo è il Figlio di Dio. Similmente, non c'è salvezza per chi nega che il Figlio di Dio è venuto nella carne.

Uno è giustificato per mezzo della fede. Ma quale fede? La fede che il Figlio di Dio è diventato uomo, pur restando Dio, e come Dio-uomo, ha pagato il prezzo della nostra condanna. Chi crede in lui, e in quello che ha fatto sulla croce, e nella risurrezione, viene perdonato. È fondamentale la fede che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, pienamente divino, e pienamente uomo, e come tale è morto e risorto per i nostri peccati.

Le tre testimonianze vv.6-8

A questo punto, siamo arrivati ai versetti 6,7 e 8, e prima di andare avanti, è importante considerare qualcosa che riguarda questi versetti. Prima di considerare i versetti, devo parlare un attimo del testo greco usato per il Nuovo Testamento. Esistono principalmente tre testi greci. Esiste il testo bizantino, chiamato anche il testo maggioritario. Questo è il testo basato sulla grandissima maggioranza di tutti i manoscritti greci del Nuovo Testamento. Poi, c'è quello che viene chiamato il Testo Ricevuto, che è il testo che rispecchia la Bibbia inglese autorizzato dal re Giacomo. In realtà, non esisteva il Testo Ricevuto. La versione del re Giacomo fu tradotto da vari manoscritti greci, che facevano parte del testo bizantino. Quindi, è molto simile al testo bizantino. Dopo, i traduttori hanno tradotto dall’inglese al greco per darci quello che viene chiamato il Testo Ricevuto.

Poi, c'è il testo moderno, che si chiama il testo critico, che è basato principalmente su due manoscritti. Questi due manoscritti sono stati trovati nel deserto, dove c'è bassa umidità, perciò, sono più vecchi di altre copie. Questi due manoscritti si contraddicano spesso fra di loro. È molto spesso, contraddicono la grandissima maggioranza dei manoscritti greci, sparsi in tutta l’Europa, nord Africa, e il medio oriente. Nonostante che contraddicono la grandissima maggioranza dei manoscritti greci, gli studiosi liberali, che non credevano nemmeno che la Bibbia fosse ispirata da Dio, dicevano che erano migliori. Man mano veri credenti li accettarono. Ormai questi due testi vengono accettati come i più fedeli. E perciò, sono quelli usati per tradurre il Nuovo Testamento nella maggioranza delle versioni nuove.

Personalmente, quando ho fatto la laurea e poi il mio master, ci hanno detto che il testo greco moderno basato su questi testi era il più fedele. Però, dopo, studiando a fondo il discorso, sono arrivato ad una forte convinzione che non è affatto così.

Allora, in italiano, il Testo Ricevuto è la base della versione la Diodati, e la Nuova Diodati. Invece, il testo moderno, il testo critico, è la base della versione La Nuova Riveduta. Anche se sono convinto che il testo bizantino, ovvero il testo maggioritario sia quello più fedele, il testo ricevuto è molto vicino. Quindi, preferisco la Nuova Diodati alla Nuova Riveduta. Però, non è solo quello. Usavo la Nuova Riveduta per vari anni. Però, giorno per giorno la confrontavo con il greco. Ho visto più volte brani che erano state tradotti in modo non fedele al greco. Non la trovo una buona traduzione. Sembra proprio che sia stata tradotta per trasmettere una certa posizione dottrinale, anziché solo trasmettere quello che è scritto. Ve lo sconsiglio.

Infatti, dopo vari anni di confrontarla con il Greco, ho smesso di usare la Nuova Riveduta. Adesso, uso la Nuovo Diodati.

Detto quello, per quanto riguarda questo brano, 1Giovanni 5:6-8, trovo che il testo greco maggioritario non rispecchia quello che troviamo nella Nuova Diodati. In realtà, non c'era nessun testo greco vecchio che comprendeva le parole che vi farò notare. L'uomo che preparò un edizione greca molto importante era Erasmo di Rotterdam. Nelle prime due edizioni, non aveva trovato alcun testo greco che conteneva il passo nei versetti 7 e 8 che vedremo fra poco. Poi, qualcuno gli diede un manoscritto greco che conteneva quel passo, e lo accluse nella sua terza edizione. Fu quella terza edizione che era la base del Testo Ricevuto, che fu usato per la Bibbia inglese del re Giacomo, e anche per la Diodati e la Nuova Diodati.

Nelle mie ricerche, guardando bene l'evidenza, non ci dovrebbe esserci. Non è nel testo maggioritario, e non fila nemmeno con il brano. Quindi, insegnando questo brano, toglierò questo passo.

Per capire il passo di cui sto parlando, leggiamo i versetti 6 ad 8, come li troviamo nella Nuova Diodati, e poi, vi indico la parte che non c'è nella grande maggioranza dei manoscritti greci.

Ecco il testo com'è scritto nella Nuovo Diodati.

6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesti Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno. (1Giovanni 5:6-8 LND)

Allora, le parole che non si trovano nei manoscritti antichi, e quindi non nel Testo Maggioritario, sono le seguente.

“nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra:”

Togliendo quelle parole, ci rimane in seguente, che, vedrete, fila perfettamente. Ve lo leggo.

6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesti Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue; 8 e questi tre sono d'accordo come uno. (1Giovanni 5:6-8, secondo il Testo Bizantino)

Consideriamo questo brano scritto così. Abbiamo appena letto nel versetto 5 che Gesù è il Figlio di Dio. Questo è una verità che viene ripetuta più volte in questa Epistola. Qua, nel versetto 6, Giovanni dichiara che Gesù Cristo è venuto con acqua e con sangue. Poi, dichiara che lo Spirito, ovvero lo Spirito Santo, ne rende testimonianza. Consideriamo questo.

Qua, sembra che l'acqua di cui si parla è l'acqua del battesimo di Gesù Cristo. Quando Gesù fu battezzato nel fiume giordano, lo Spirito Santo è sceso su di lui in forma visibile. Poi, venne dal cielo la voce di Dio, dichiarando che Gesù è suo Figlio. Leggo dal battesimo di Gesù in Giovanni 1:33,34, in cui Giovanni battista dichiara come sapeva che Gesù è il Figlio di Dio. Leggo.

33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mandò a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, è quello che battezza con lo Spirito Santo". 34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi è il Figlio di Dio". (Giovanni 1:33,34)

Dio aveva rivelato a Giovanni che Gesù è il Figlio di Dio. Leggiamo del battesimo di Gesù in Matteo 3:13-17. Seguite mentre lo leggo. Notate lo Spirito Santo, e anche la voce del Padre.

“13 Allora Gesù venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. 14 Ma Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: "Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?". 15 E Gesù, rispondendo, gli disse: "Lascia fare per ora, perché così ci conviene adempiere ogni giustizia". Allora egli lo lasciò fare. 16 E Gesù, appena fu battezzato uscì fuori dall’acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui; 17 ed ecco una voce dal cielo. che disse: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto".” (Matteo 3:13-17 LND)

Qui, nel battesimo di Gesù, che è l’acqua, sia lo Spirito Santo che la voce del Padre dimostrano che Gesù è il Figlio di Dio. Quindi, lo Spirito rende testimonianza della divinità di Gesù tramite l'acqua, ovvero tramite il suo battesimo, con queste prove.

Mentre l’acqua rappresenta il battesimo di Gesù, il sangue rappresenta la sua morte e la sua risurrezione. La Bibbia parla moltissimo del fatto che Gesù ha sparso il suo sangue per noi. Nella Bibbia, sangue rappresenta la morte. La morte di Gesù comprende anche la sua risurrezione. Anche nella sua morte, vediamo la divinità di Gesù, che è il Figlio di Dio. Per esempio, leggo Ebrei 4:12 e poi 9:12, che parla di come Gesù è il Figlio di Dio, e poi come entrò nel santuario in cielo, proprio nella presenza di Dio, essendo il Figlio.

“Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede.” (Ebrei 4:14 LND)

Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è il nostro sommo sacerdote.

Come sommo sacerdote, Gesù ha offerto il suo proprio sangue per salvarci. Leggo Ebrei 9:12, che parla di Cristo come sacerdote.

“entrò una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna.” (Ebrei 9:12 LND)

Poi leggo Ebrei 10:5-10. Gesù, il Figlio, parla al Padre.

“5 Perciò, entrando nel mondo, egli dice: "Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, ma mi hai preparato un corpo; 6 tu non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7 Allora io ho detto: Ecco, io vengo nel rotolo del libro è scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. 8 Dopo aver detto: "Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrificio né offerta né olocausti né sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la legge," 9 egli aggiunge: "Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà". Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. 10 Per mezzo di questa volontà, noi siamo santificati mediante l’offerta del corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre.” (Ebrei 10:5-10 LND)

Gesù Cristo, il Figlio di Dio, ha dato la sua vita, ha dato il suo sangue, per comprare la nostra salvezza. Lo Spirito rese chiaro che Dio accettò quel sacrificio risuscitando Gesù Cristo dalla morte. Perciò, anche questo era la testimonianza dello Spirito che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Al battesimo, lo Spirito è sceso visibilmente su Gesù. Dopo la croce, vediamo la potenza dello Spirito nella risurrezione. Perciò, lo Spirito rende testimonianza che Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è venuto dal cielo per salvarci.

E 1Giovanni 5:6 conclude con la dichiarazione che lo Spirito è verità. Quello che dichiara e testimonia è sicuro, è assoluto.

Allora, tenendo il versetto 6 in mente, leggo di nuovo i versetti 7 e 8, come sarebbero da leggere:

7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: lo Spirito, l'acqua e il sangue; 8 e questi tre sono d'accordo come uno. (1Giovanni 5:7,8)

Ci sono tre cose che rendono testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio. Lo Spirito Santo, l'acqua, cioè il battesimo di Gesù Cristo, e poi il sangue, cioè la sua morte e risurrezione. Questi tre sono d'accordo come uno. Dichiarano la stessa cosa. Dichiarano la stessa verità. Gesù è il Cristo, ed è il Figlio di Dio, il Signore e Salvatore.

Questa verità è fondamentale. Non c'è salvezza senza credere che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio. Questo lo fa il Salvatore, questo rivela che è il Giudice del mondo, questo rivela che Egli è il sovrano Signore.

C’è più da vedere in questo brano, ma per il momento, fermiamoci qua, e ricordiamo quello che abbiamo visto finora. Poi, Dio volendo, andremo avanti la prossima volta.

Abbiamo visto che la salvezza è descritta come essere generati da Dio. La salvezza inizia con l’opera di Dio, che vivifica una persona spiritualmente morta. Senza quest’opera di Dio, nessuno potrebbe credere o ravvedersi. La salvezza è l’essere generati da Dio. Poi, comprende anche il ravvedimento e la fede.

Chi è stato generato da Dio ama Dio, e ama anche gli altri che sono stati generati da Dio. Un vero credente ama Dio e ama gli altri credenti. Questa è un’evidenza fondamentale della vera salvezza.

La prova dell’amore degli altri credenti è di amare Dio e osservare i suoi comandamenti. Ricordate che se uno non osserva i comandamenti di Dio, in realtà, non può amare gli altri.

Ringrazio Dio per la meravigliosa verità che i comandamenti di Dio non sono gravosi. Possono sembrare di essere gravosi, quando ascoltiamo i nostri ragionamenti carnali, anziché la verità di Dio. Però, in realtà, non sono gravosi. Quando ci sembrano gravosi, allora, dobbiamo scegliere: crediamo ai nostri ragionamenti, oppure, crediamo alla verità della Parola di Dio? Crediamo a quello che Dio ci dichiara. Ricordiamo la gioia quando camminiamo in comunione con Dio.

Il mondo vuole farci credere che i comandamenti sono gravosi. Però, quando guardiamo a Dio con fede, allora, la nostra fede vince il mondo. Abbiamo la vittoria sul mondo, per mezzo della fede in Dio.

Ancora in questo brano, Giovanni ci dichiara, come parte essenziale della salvezza, di credere che Gesù, l’uomo, è il Figlio di Dio, quindi, divino. Per essere salvati, uno deve credere sia nell’umanità di Gesù Cristo, sia nella sua divinità.

I versetti 6 ad 8 ci ricordano che c’è chiara testimonianza che Gesù, l’uomo, è il Cristo, il Figlio di Dio. Questo è chiaro nell’acqua, ovvero, nel battesimo di Gesù, ed è chiaro con il sangue, ovvero, tramite la morte e la risurrezione di Gesù. Questi, con l’opera dello Spirito Santo, mostrano la divinità dell’uomo Gesù. Gesù è Dio, e Gesù è uomo.

Grazie a Dio per un Signore e Salvatore così. Grazie a Dio per i comandamenti che ci portano più vicini a Dio. Grazie a Dio per il suo amore per noi in Gesù Cristo. Amiamo Dio, e amiamo gli uni gli altri. Viviamo in attesa di vedere il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo, il Figlio di Dio.