Aiuto Biblico

Come sapere di essere salvato

1 Giovanni 5:6-13

sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 20 giugno 2021, – cmd dp –

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La vita finirà, ci troveremo davanti al giudizio finale. È possibile sapere, con certezza, di essere salvati, di avere la vita eterna? Esiste una parola sicura, una testimonianza certa? A chi possiamo credere?

Nella vita, siamo inondati da tantissime voci. Purtroppo, non tutte dicono la verità. C'è lo Stato, c'è la religione, ci sono innumerevoli voci in Internet. Ci sono le persone che ci circondano, e per l'ultimo, ci sono i nostri ragionamenti. Purtroppo, nessuna di queste voci dice sempre la verità. Infatti, i nostri ragionamenti sono spesso sbagliati. In Internet, si trova di tutto, e molto non è affidabile. Le religioni dicono tante cose che in realtà non vengono da Dio. Anche lo Stato, visto che è fatto da uomini, spesso dice cose non vere. A chi possiamo credere? Chi testimonia sempre con verità?

È estremamente importante avere una testimonianza sicura, assolutamente affidabile, sulla quale fondare la nostra vita e perfino la nostra eternità. Qual'è la testimonianza sicura ed assolutamente affidabile che non ci deluderà? La testimonianza sicura che abbiamo è la testimonianza di Dio stesso, che ci comunica nella Parola di Dio.

Stiamo studiando la prima Epistola di Giovanni, una parte della Parola di Dio. Siamo arrivati al capitolo 5, ed in questo capitolo, abbiamo iniziato a considerare la testimonianza che Dio ci dà riguardo a Gesù Cristo. Abbiamo visto che questa testimonianza è stata resa tramite lo Spirito Santo, l'acqua, e il sangue. Riprendiamo questo brano, iniziando dal versetto 6. Consideriamo la testimonianza sicura di Dio, che ci fa avere la vita eterna in Gesù Cristo. Prima che leggo, ricordate che nell'ultimo sermone, ho spiegato che la la maggior parte dei manoscritti greci non contengono la parte finale del versetto 7 e la parte iniziale dal versetto 8. Perciò, leggo questo brano come lo troviamo in quasi tutti i manoscritti greci. Seguite mentre leggo. Per avere il contesto, leggo dal versetto 5.

5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? 6 Questi è colui che è venuto con acqua e sangue, cioè Gesù Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito è colui che ne rende testimonianza, perché lo Spirito è la verità. 7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno. (1Giovanni 5:5-8)

La testimonianza che abbiamo da Dio è che Gesù è il Figlio di Dio.

Questa verità comprende molte cose. Comprende il fatto che Gesù è pienamente uomo. Comprende anche che Gesù è pienamente divino, essendo il Figlio di Dio. Il Figlio di Dio, il creatore di tutto, è diventato uomo per compiere la salvezza sulla croce. Questo è lo scopo per cui il Figlio di Dio si è fatto uomo. Perciò, la testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio attesta che Gesù è il Salvatore del mondo.

Come possiamo credere che Gesù è il Figlio di Dio? Dio ci ha dato la testimonianza dello Spirito Santo, la testimonianza dell'acqua, e la testimonianza del sangue.

Lo Spirito Santo testimonia che Gesù è il Figlio di Dio in tanti modi, uno dei quali è tramite i miracoli che Gesù compiva. Nel Nuovo Testamento, in greco i miracoli vengono chiamati segni. Sono segni che indicano che l'uomo Gesù è Dio incarnato. Lo Spirito Santo testimonia che Gesù è il Figlio di Dio tramite i miracoli.

Abbiamo visto nell'ultimo sermone che l'acqua rappresenta il battesimo di Gesù Cristo nel fiume Giordano. In quell'occasione, abbiamo visto scendere lo Spirito su Gesù come una colomba e poi, Dio Padre parlare dal cielo con voce udibile. Leggiamo di questo in Matteo 3:16,17.

ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui; 17 ed ecco una voce dal cielo. che disse: "Questi è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto".” (Matteo 3:13-17 LND)

Quindi, l'acqua, ovvero gli avvenimenti del battesimo di Gesù, era una forte testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio. Poi c’è il sangue che rappresenta la morte di Gesù sulla croce e la sua risurrezione, che sono una testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio. Abbiamo visto nell'ultimo sermone che Gesù, come Figlio di Dio, è il nostro sommo sacerdote, che è entrato nel tabernacolo di Dio, in cielo, offrendo se stesso come sacrificio per i nostri peccati. Questo sacrificio fu accettato dal Padre e questo lo vediamo nella risurrezione. Gesù ha dichiarato in anticipo, in Giovanni 10, che aveva ricevuto dal Padre il comando di deporre la sua vita per avere poi il potere di riprenderla. Tutto questo è una testimonianza che Gesù è il Figlio di Dio, il Salvatore.

Queste tre testimonianze, lo Spirito, l'acqua, e il sangue, sono d'accordo come uno. La loro testimonianza è la stessa: Gesù Cristo è il Signore e Salvatore, il Figlio di Dio.

La testimonianza di Dio è più grande

Questa è la verità che abbiamo da Dio, con la testimonianza dello Spirito, dell'acqua, e del sangue. Tenendo questo in mente, andiamo avanti in questo brano, leggendo i versetti 9 e 10.

9 Se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è ancora più grande, poiché questa è la testimonianza di Dio che egli ha dato circa il suo Figlio. 10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. (1Giovanni 5:9,10)

Questo brano inizia con il confronto fra la testimonianza degli uomini e la testimonianza di Dio. Noi accettiamo la testimonianza degli uomini ogni giorno. Quando compriamo un prodotto, crediamo che dentro la scatola troveremo quello che è scritto fuori. Quando accendiamo un GPS, crediamo che gli uomini hanno programmato tutto, e che ci porterà a destinazione. Quando prendiamo una medicina, crediamo a quello che ci dice il dottore. Quando ascoltiamo le notizie, tendiamo a credere a quello che ci dicono. Noi crediamo agli uomini tutti i giorni in tantissimi modi. Crediamo alla testimonianza degli uomini in cose piccole e in cose grandi.

Eppure, gli uomini sbagliano. Per esempio, la scienza dice una cosa oggi, e domani, scoprono che non è così, e poi dopodomani, scoprono che anche quello era sbagliato. Gli uomini sbagliano per errore, e gli uomini sbagliano perché sono disonesti. Eppure, accettiamo la testimonianza degli uomini.

Allora, se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, uomini che possono sbagliare, uomini che a volte vogliono ingannarci, uomini che prendono le loro informazioni da altri, che per conto loro possono sbagliare, quanto di più dobbiamo accettare e credere di cuore alla testimonianza di Dio.

La testimonianza di Dio è infinitamente più grande, ovvero più attendibile, della testimonianza degli uomini. Dio è il creatore di tutto. Tutto quello che Dio dichiara è pienamente vero. Dio non può sbagliare, perché è onnisciente. Dio non può mai ottenere nuove informazioni che gli fanno cambiare idea. Quello che Dio ha dichiarato all'inizio del mondo, è assolutamente valido oggi come all'inizio.

Inoltre, Dio non può mentire, perché Dio è santo, è Dio, è verità. Tutto quello che Dio dichiara è assolutamente vero. E perciò, mentre la testimonianza degli uomini può sbagliare, oppure può essere falsa, la testimonianza di Dio è assolutamente vera e attendibile. Perciò, la testimonianza di Dio è infinitamente più grande della testimonianza degli uomini. Possiamo accettare con tutto il cuore la testimonianza di Dio.

La testimonianza che Dio ci ha dato è quella che riguarda suo Figlio, cioè, che Gesù è il Figlio di Dio, il Cristo, il Salvatore in cui possiamo essere salvati.

Nell’Antico Testamento, troviamo profezie sulla venuta di Dio nel mondo e che avrebbe compiuto i miracoli che abbiamo visto compiere da Gesù Cristo. Troviamo tante profezie del Cristo, che poi, nel Nuovo Testamento, vediamo Gesù adempierle. Perciò, la testimonianza di Dio, che è assolutamente attendibile, ci dimostra che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e per mezzo di Lui possiamo essere salvati.

Chi crede ha la testimonianza in sé

Il versetto 10 ci dichiara la differenza tra chi ha vera fede nel Figlio di Dio, Gesù Cristo, e quindi, chi crede alla testimonianza di Dio, e chi non ha fede in Gesù Cristo, ovvero chi non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. Leggo di nuovo il versetto 10.

Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in sé; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. (1Giovanni 5:10)

Chi crede nel Figlio di Dio, ovvero chi veramente crede in Gesù Cristo come Signore e Salvatore, ha la testimonianza di Dio in sé. Dio mette la sua testimonianza nel cuore di quella persona.

Dobbiamo capire che senza l’opera di Dio, non possiamo credere di cuore in Gesù Cristo. Questo è perché l'uomo naturale, ovvero, l'uomo senza Dio, non può comprendere veramente le cose di Dio, la testimonianza di Dio. Leggiamo questo in 1Corinzi 2:12-16. L'uomo naturale è l'uomo nella sua condizione naturale, senza l'intervento dello Spirito Santo. Leggo questo brano.

12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo Spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 13 Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana ma insegnate dallo Spirito Santo, confrontando cose spirituali con cose spirituali. 14 Or l’uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché sono follia per lui, e non le può conoscere, poiché si giudicano spiritualmente. 15 Ma colui che è spirituale giudica ogni cosa ed egli non è giudicato da alcuno. 16 Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo. (1Corinzi 2:12-16)

Quando Dio salva una persona, lo Spirito Santo entra in quella persona, e la rende capace di conoscere la verità di Dio, quella alla quale prima non poteva credere veramente. E perciò, chi è salvato ha la testimonianza di Dio in sé. Questa era la promessa di Dio già nell'Antico Testamento. In Geremia 31, leggiamo del nuovo patto che Dio aveva promesso di stabilire con il suo popolo. Notate che Dio dichiara che metterà la sua legge nella loro mente, che la scriverà sul loro cuore. Tutti coloro che sono salvati conosceranno l'Eterno. Geremia 31:33,34 parla della Sua testimonianza che è in ogni vero credente. Lo leggo.

“33 "Ma questo è il patto che stabilirò con la casa d’Israele dopo quei giorni" dice l’Eterno: "Metterò la mia legge nella loro mente e la scriverò sul loro cuore, e io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. 34 Non insegneranno più ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio fratello, dicendo: Conoscete l’Eterno! perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande," dice l’Eterno. "Poiché io perdonerò la loro iniquità e non mi ricorderò più del loro peccato".” (Geremia 31:33-34 LND)

Perciò, chi crede nel Figlio di Dio, crede perché ha la testimonianze di Dio in sé.

Fermatevi a pensare a questo. Non crediamo in Cristo perché siamo bravi. Non possiamo vantarci che noi abbiamo scelto di credere e gli altri no. Noi eravamo uomini e donne naturali, non era possibile per noi credere veramente alle verità di Dio. È stato Dio a cambiare il nostro cuore, è stato Dio a darci lo Spirito Santo che ci ha reso capaci di vedere, capire e credere alla testimonianza di Dio che riguarda suo Figlio. Noi siamo salvati, noi crediamo, noi abbiamo questa testimonianza in noi stessi, grazie all'opera di Dio in noi. Prego che saremo colpiti da questo, prego che comprenderemo sempre di più che questa è un'opera miracolosa di Dio in noi. La nostra salvezza non è per merito nostro. E' un dono di Dio. Noi crediamo nel Figlio di Dio, e abbiamo la testimonianza di Dio in noi stessi.

Nella situazione opposta, chi non crede in Dio, ovvero, chi non crede a quello che Dio dichiara di Gesù Cristo, chi non crede che Gesù è il Cristo, che è il Figlio di Dio, venuto dal cielo, Dio, che si è fatto uomo, perché è il Signore e il Salvatore, chi non crede in tutto questo che Dio dichiara, chi crede che esiste un altro modo per poter essere salvati, ha fatto di Dio un bugiardo. Questo perché non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio.

Una persona può dire di credere in Gesù Cristo, eppure, non credere nella testimonianza che Dio rende di lui. Per esempio, se nega che Gesù è pienamente Dio, nega la testimonianze di Dio. Se nega la trinità, negando che il Padre e il Figlio sono separati, pur essendo un unico Dio, nega la testimonianza di Dio. Se uno nega la piena verità di Gesù, o la piena umanità di Gesù Cristo, nega la testimonianza di Dio. Se uno nega che la salvezza è tutta basata solo sul sacrificio di Gesù Cristo, nega la testimonianza di Dio. Perciò, rifiutare qualunque aspetto della testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio significa non credere a Dio. Chi crede che si può ottenere la salvezza per mezzo dei sacramenti, o le buone opere, o qualunque altra cosa, e non solo ed esclusivamente per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo, non crede a Dio. Questo è un peccato gravissimo. Questo vuol dire non essere salvati. La salvezza dipende dal fatto di credere alla testimonianza di Dio circa suo Figlio.

Quando pensiamo a peccati gravi, pensiamo ai peccati contro altri uomini. Certamente, questi sono peccati gravi. Ma dobbiamo anche capire quanto è grave il peccato di non credere alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. Questo è gravissimo. La salvezza dipende dal credere di cuore alla testimonianza di Dio circa su Figlio.

La vita è nel Figlio, vv.11,12

Quando consideriamo che la vita sulla terra è solo un vapore, che ben presto passerà, e che davanti a noi c'è tutta l'eternità, quello che vale più di qualsiasi altra cosa è avere la vita eterna. Allora, ricordate che la vita eterna non vuol dire solo vivere per sempre. Tutti esisteranno per sempre. Chi nel tormento eterno, nel lago di fuoco e chi in una gioia ineffabile, nella presenza di Dio. La vita eterna vuol dire conoscere Dio, vuol dire essere in rapporto con Dio. Quindi, avere la vita eterna è avere tutto, mentre non avere la vita eterna vuol dire non avere nulla. Finora, abbiamo capito che ci siamo salvati, abbiamo la verità di chi è Gesù dentro di noi. Adesso, arrivando ai versetti 11 e 12, leggiamo che se abbiamo Gesù Cristo, la testimonianza di Dio in noi, abbiamo la vita eterna. Consideriamo questi due versetti meravigliosi. Leggo 1Giovanni 5:11,12.

11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. 12 Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. (1Giovanni 5:11,12)

Quando abbiamo la testimonianza di Dio in noi, la testimonianza è questo: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. La vita eterna è in Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Come ho detto prima, la vera salvezza è solamente ed unicamente e totalmente in Gesù Cristo. E come abbiamo visto prima, la vita eterna non vuol dire solamente vivere per sempre. Vuol dire conoscere veramente Dio. Nella Bibbia, conoscere qualcuno non è solo conoscere intellettualmente quella persona. Vuol dire essere in rapporto diretto e personale con quella persona. Gesù stesso dichiara quello che è la vita eterna nella sua preghiera al Padre poco prima di andare alla croce. Leggo Giovanni 17:1-3.

“1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: "Padre, l’ora è venuta; glorifica il tuo Figlio, affinché anche il tuo Figlio glorifichi te, 2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. 3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. (Giovanni 17:1-3)

La vita eterna è conoscere veramente Dio. È essere veramente in un rapporto diretto e personale con Dio, un rapporto in cui Dio ci ama. Questa è la vita eterna. E questa vita eterna è un dono da Dio. Il brano dichiara che Dio ci ha dato la vita eterna. Non è qualcosa che abbiamo guadagnato. Non è qualcosa che abbiamo meritato. Eravamo perduti nei nostri peccati, separati da Dio eternamente a causa del nostro peccato. Ma Dio ci ha dato la vita eterna, mandando Gesù Cristo a prendere il nostro peccato per riscattarci dalla condanna eterna.

Quanto è fondamentale ricordare quello che dichiara questo versetto, cioè che la vita, la vita eterna, è nel Figlio di Dio. La salvezza è in Gesù Cristo!

E questo ci porta al versetto 12, che sottolinea la verità che la vita eterna è totalmente in Gesù Cristo. Leggo di nuovo il versetto 12.

12 Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. (1Giovanni 5:12)

Questo versetto dichiara: chi ha il Figlio. Avere il Figlio vuol dire avere Gesù Cristo che vive in te. Vuol dire appartenere a Cristo. Vuol dire essere stato battezzato in Cristo in modo che la sua morte sia come se fosse la tua morte. In Galati 2:20, l'apostolo Paolo dichiara quello che è vero per ogni vero credente. Seguite mentre leggo questo versetto.

20 Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. (Galati 2:20)

La religione ci insegna come vivere, come se fosse possibile arrivare a Dio per mezzo del nostro impegno e le nostre buone opere. Ma la Bibbia è chiara, è impossibile arrivare alla salvezza per mezzo del nostro impegno e delle nostre buone opere. Il salario del peccato è la morte, siamo tutti peccatori, e perciò, è impossibile per noi salvare noi stessi.

Invece Dio ci insegna che la vera vita, la salvezza, non è secondo quello che facciamo noi, ma è grazie a quello che ha fatto Gesù Cristo con la sua morte sulla croce, ed è per chi riceve Gesù Cristo. Non c'è altra salvezza, se non solo la salvezza che è in Gesù Cristo. Per esempio, in Atti 4 l'apostolo Pietro sta parlando al sinedrio, e dichiara che non c'è altro nome sotto il cielo per mezzo del quale gli uomini possono essere salvati. Leggo quello che dichiara al sinedrio.

“10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d’Israele che ciò è stato fatto nel nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtù di lui compare davanti a voi quest’uomo completamente guarito. 11 Questi è la pietra che è stata da voi edificatori rigettata e che è divenuta la testata d’angolo, 12 E in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c’è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati".” (Atti 4:10-12 LND)

Chi riceve Gesù Cristo nella sua vita ha la vita, la vita eterna. Chi non ha il Figlio di Dio, per quanto potrebbe essere una persona buona, per quanto potrebbe essere religioso, per quanto potrebbe compiere buone opere, per quanto potrebbe avere sofferto molto, chi non ha il Figlio di Dio non ha la vita. Chi non ha il Figlio di Dio non è salvato. La salvezza è totalmente legata all'avere il Figlio di Dio nella propria vita.

La pace di sapere di essere salvato

Passando al versetto 13, troviamo una verità meravigliosa, che può darci grande gioia. Vediamo ora delle verità meravigliose della Bibbia. Quando consideriamo che la vita qui sulla terra sta per finire, e che ci troveremo davanti al giudizio, e che dopo il giudizio c'è un'eternità, o un'eternità in tormento, o un'eternità con Dio in gioia, la cosa più importante in assoluto è sapere con certezza di avere la vita eterna. Cioè, se tu non sai di avere la vita eterna, non ti è possibile avere vera pace, non ti è possibile avere vera gioia. Se davanti a te c'è la possibilità di trovarti nel tormento eterno, null'altro importa. Che tu abbia una vita bella, cosa importa, se dopo sarai tormentato giorno e notte nei secoli dei secoli? Infatti, Gesù dichiara il Marco 8:36:

“Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua?” (Marco 8:36 LND)

Nulla di questa vita ha importanza se poi perdi l'anima eternamente. Perciò, sapere di avere la vita eterna, ovvero la vita con Dio in cielo, è la cosa più importante della vita. E adesso, nel versetto 13, Giovanni dichiara che possiamo sapere di avere la vita eterna. Seguite mentre leggo questo versetto, e poi consideriamo questa meravigliosa verità.

13 Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché crediate nel nome del Figlio di Dio. (1Giovanni 5:13)

Prima di tutto, Giovanni dichiara che ha scritto “queste cose” a voi che credete nel nome del Figlio di Dio. Che cosa sono “queste cose”?

Queste cose sono le varie prove che Giovanni ci dà in questa Epistola per mostrare che abbiamo Gesù Cristo. Per esempio, ne leggo alcune.

4 Chi dice: «lo l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui. 5 Ma chi osserva la sua parola, l'amore di Dio in lui è veramente reso perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui. (1Giovanni 2:4,5)

Dire di conoscere Gesù è un altro modo di dire avere Gesù. Quindi, una prova della salvezza è osservare i comandamenti di Dio. Troviamo un'altra prova in 1Giovanni 3:19.

19 E da questo noi sappiamo di essere nella verità e tranquillizzeremo i nostri cuori davanti a lui; 20 poiché, se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. 21 Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio; 22 e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli sono gradite. 23 E questo è il suo comandamento, che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il comandamento che ci ha dato. 24 Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio, ed egli in lui; e da questo sappiamo che egli dimora in noi: dallo Spirito che egli ci ha dato. (1Giovanni 3:19-24)

Le prove della salvezza in questo brano sono quelle di osservare i suoi comandamenti, di credere nel nome del Figlio di Dio, e di amare gli uni gli altri. C'è anche 1Giovanni 5:1,2.

“1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che l'ha generato, ama anche chi è stato generato da lui. 2 Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.” (1Giovanni 5:1,2)

Un'altra prova che abbiamo Gesù Cristo è che amiamo gli altri figli di Dio, e questo lo vediamo amando Dio e osservando i suoi comandamenti. C'è anche 1Giovanni 5:5.

5 Chi è che vince il mondo, se non colui che crede che Gesù è il Figlio di Dio? (1Giovanni 5:5)

In questa prova, uno crede che Gesù, l'uomo, è il Figlio di Dio, divino. Quindi uno crede sia nell'umanità che nella divinità di Gesù Cristo.

In questa Epistola ci sono altre prove. Nel nostro studio, le abbiamo considerate tutte. Quando in qualcuno le prove hanno tutte esito positivo, allora, quella persona può sapere con certezza di essere veramente salvata, e quindi di avere la vita eterna.

Questo è importantissimo. Nel piano di Dio, è possibile sapere di essere veramente salvati. Non è solo possibile, è importante sapere di essere veramente salvati. Dio vuole che abbiamo la gioia e la pace della salvezza. Ma per avere la gioia e la pace, dobbiamo sapere di essere veramente salvati. Se non abbiamo la certezza di essere salvati, se ci fosse la possibilità di arrivare al tormento eterno, non sarebbe possibile avere vera gioia e pace. Quindi, questa Epistola è stata scritta specificamente per aiutare ogni vero credente a sapere di avere veramente la vita eterna in Gesù Cristo.

Però, notate che per sapere di avere Cristo, è fondamentale superare le prove che Dio ci dà in questa Epistola tramite Giovanni. Non basta dire solo di sapere di avere la vita eterna in Gesù Cristo. No, Giovanni dichiara che sono le cose che ha scritto, le prove della salvezza, che ci permettono di sapere se abbiamo la vita eterna.

Anni fa, ad una scuola biblica che ho frequentato ci hanno insegnato come spiegare l'Evangelo alle persone, e poi, chiedere alla persona di pregare per ricevere Gesù. Allora, già in sé, questo metodo di evangelizzare non è veramente biblico. Ma oltre a questo, la cosa peggiore è che ci insegnavano che dopo che la persona pregava la preghiera, che era perfino scritto, dovevamo usare questo brano in 1Giovanni per dare a loro la prova che erano salvati. Tutto questo senza minimamente considerare le prove che Giovanni ci dà in questa Epistola. Quindi, era stravolgere completamente le Scritture, togliendo il versetto dal contesto per fargli dire qualcosa che in realtà non dice.

Quanto dobbiamo stare attenti a non far dire ad un brano quello che non dice veramente. Quanto è fondamentale leggere la Bibbia nel suo contesto, per capire correttamente il suo significato.

Quindi, Giovanni dà le prove della salvezza in questa Epistola in modo che i veri credenti, superando le prove, possano sapere con certezza di avere la vita eterna. E poi, produce anche un altro frutto. Rileggo il versetto. Notate l'ultima parte.

13 Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinché sappiate che avete la vita eterna e affinché crediate nel nome del Figlio di Dio. (1Giovanni 5:13)

Superare le prove di questa Epistola ci permette di sapere che abbiamo la vita eterna, e questo ci porta a credere ancora di più nel nome del Figlio di Dio. Cioè, quando Dio salva una persona, quella persona ha fede in Gesù Cristo. Però, quella fede aumenta man mano che quella persona cresce nella vita cristiana. La vita cristiana non è solo arrivare al primo livello di fede, la vita cristiana è crescere nella fede. La vera vita cristiana è sempre una vita di crescita, perché quando Dio inizia l'opera, porterà a compimento quell’opera, in modo che chi è veramente salvato crescerà, crescerà nella fede, crescerà nella santità, crescerà nell'amare Dio e amare i fratelli questo fa parte della vera salvezza. E perciò, i salvati credono nel nome del Figlio di Dio, Giovanni ha scritto questa Epistola affinché possano sapere di essere salvati, e affinché possano credere sempre di più nel nome del Figlio di Dio.

Conclusione

Quindi, in questo brano, abbiamo visto che Dio ci mostra con chiarezza che Gesù, l’uomo, è il Figlio di Dio, pienamente divino, e pienamente uomo. Gesù Cristo è il Salvatore, in LUI c’è il perdono e la salvezza, ovvero, c’è la vita eterna. Non esiste alcun altra via per avere la vita eterna. Gesù Cristo è l’unico Salvatore.

O che possiamo esaminarci, in base alle prove che Dio ci dà in questa Epistola, e che possiamo trovare grande pace, sapendo di avere la vita eterna. Se NON superi una prova, ravvediti, per poi avere la grande pace di sapere, con certezza, di avere la vita eterna in Gesù Cristo.