Aiuto Biblico

L'immenso amore di Dio

Romani 5:1-11

Sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 4 aprile 2021, – cmd dmp –
Descrizione: Pasqua: consideriamo l’amore di Dio nell'aver mandato Gesù Cristo alla croce.
Parole chiave: pasqua, croce, risurrezione, amore di Dio.

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Oggi è Pasqua. Ricordiamo la morte di Gesù Cristo per il nostri peccati, e poi, la sua risurrezione. Dal giorno che gli Apostoli avevano riconosciuto che Gesù è il Cristo, Gesù annunciava loro che sarebbe stato ucciso, e poi, risorto. Leggiamo della prima volta che annuncia questo a loro in Matteo 16. Avevano appena riconosciuto Gesù come il Cristo.

21 Da quel momento Gesù cominciò a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno.” (Matteo 16:21 LND)

Notate le parole "era necessario". Era necessario. Per poterci salvare, è necessario per Gesù Cristo andare alla croce, morire al posto nostro, e poi, risuscitare. Era impossibile per Dio salvarci senza la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Solo così Dio poteva liberarci dalla nostra condanna, per poter entrare in rapporto con noi.

Quanto è importante capire che non solo siamo peccatori di natura, ma dobbiamo anche capire che il nostro peccato ci separa da Dio. Dio è santo, Dio è il giudice, ha stabilito che il salario del nostro peccato è la morte, la separazione da Dio per sempre. Chiamiamo questo l'inferno. Dio non può accoglierci a sé nella nostra condizione di peccatori.

E perciò, per poterci perdonare, Dio doveva punire qualcun altro al nostro posto. Ma non poteva essere un altro uomo, perché siamo tutti colpevoli, tutti peccatori. Perciò, Dio ha mandato il suo unigenito Figlio, Gesù Cristo, a vivere senza peccare, per poter poi punire Gesù al posto di tutti i peccatori che Dio avrebbe salvato.

È per questo che quando Gesù parla con i discepoli della sua morte e risurrezione, usa la frase: è necessario.

Era necessario perché il cuore di Dio vuole salvare. Ma la giustizia di Dio non può ignorare il nostro peccato. Deve punirlo. Perciò, per poter salvare i peccatori come noi, era necessario per Dio stesso provvedere il sostituto che avrebbe potuto prendere la nostra condanna. Dio ha fatto questo mandando Gesù Cristo alla croce.

Giovanni 3:16

Io prego che possiamo comprendere di più l'amore di Dio nell'aver mandato Gesù Cristo alla croce per pagare la nostra condanna. Credo che conosciamo tutti Giovanni 3:16.

Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui, non perisca, ma abbia vita eterna. (Giovanni 3:16)

Dio ha dato il suo unigenito Figlio, e quando dice ha dato, è un dare in senso assoluto. Dio ha dato suo Figlio, diventato uomo, Gesù, per poi andare alla croce per soffrire l'ira di Dio al posto di tutti coloro che avrebbero dovuto subirla e che Dio avrebbe salvato. Gesù ha dato suo Figlio in modo da punire Gesù al posto nostro. Dio ha dato suo Figlio nel senso di abbandonare Gesù per poter accogliere noi.

Questo è l'amore di Dio. È un amore troppo grande da poter capire chiaramente. Ma è bene quando cerchiamo di capirlo sempre di più.

Pace e riconciliazione con Dio

Vogliamo guardare insieme un brano per capire di più l'amore di Dio nel dare suo Figlio, Gesù Cristo, per comprarci il perdono e la salvezza. Dobbiamo capire che il perdono ci è stato comprato a caro prezzo. Dobbiamo capire che il prezzo era la morte di Gesù Cristo. Che Dio ci aiuti a comprendere di più mentre guardiamo insieme la prima parte di Romani 5.

Prima di tutto, leggo Romani 5:1, e notiamo qual è la nostra condizione se siamo in Cristo, e quello che ci ha ottenuto con Dio. Seguite attentamente mentre leggo Romani 5:1.

1 Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, (Romani 5:1)

La prima grande e meravigliosa verità è che per mezzo della fede, che vuol dire la fede in quello che Gesù ha compiuto sulla croce, siamo giustificati. Cioè, mentre eravamo condannati, e meritavamo la punizione eterna, per mezzo di Gesù Cristo siamo stati perdonati e giustificati. Non siamo più colpevoli. Ora, perdonati e giustificati, possiamo entrare liberalmente nella presenza di Dio.

Questo ci porta ad avere pace con Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Pace con Dio! Cari fratelli e sorelle, questo è qualcosa di immensa grandezza! Pensate! Pace, non solo l'assenza di conflitto, ma vera pace, con Dio stesso! Questo è quello che abbiamo per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore. Abbiamo un rapporto di pace con Dio stesso! Questa realtà può darci profonda gioia e riposo all'anima, quando ci pensiamo e ci meditiamo.

Infatti, uno dei motivi per cui non abbiamo pace durante il giorno è perché non pensiamo al fatto che per mezzo di Gesù Cristo abbiamo vera pace con Dio. Quindi, ringrazio Dio per questo dono ineffabile, indescrivibile, e prego che possiamo tutti meditare su questa verità.

Poi, passando al versetto 2, leggiamo di qualcos'altro che abbiamo per mezzo di Gesù Cristo, il nostro Signore. Seguite mentre leggo l'ultimo pezzo del versetto 1 e poi versetto 2.

Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. (Romani 5:1b, 2)

Per mezzo di Gesù Cristo, oltre ad avere pace con Dio, sempre per fede, abbiamo accesso alla grazia nella quale stiamo saldi.

La Bibbia parla moltissimo della grazia. È una parola che conosciamo. Ma il significato della parola grazia è così grande e profondo che è impossibile comprenderlo fino in fondo. La grazia di Dio verso di noi è immensa, ed è eterna. È tutta la bontà che Dio riversa su di noi, nonostante non meritiamo alcun bene per merito nostro.

In Efesini 1:7,8, leggendo di quello che abbiamo in Gesù Cristo, notate quello che dice della grazia. Inizia parlando di quello che abbiamo in Gesù Cristo.

“7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza,” (Efesini 1:7-8 LND).

Dio ha fatto abbondare la sua grazia verso di noi. Cioè, la grazia in sé è qualcosa di meraviglioso, ma non abbiamo solo un po’ della grazia di Dio, abbiamo una grazia che abbonda, che non ha limiti. Dio fa abbondare la grazia su di noi per mezzo di Gesù Cristo. Per mezzo della fede in Gesù Cristo, la fede che Gesù ha pagato per il nostro peccato, abbiamo accesso a questa meravigliosa grazia, e non solo, ma siamo anche saldi in questa grazia. La parola “saldi” vuol dire che stiamo in piedi, sicuri. Dà l'idea di una tempesta oppure una battaglia, in cui magari tanti cadono, ma in questa grazia, noi siamo saldi, restiamo in piedi. Questo non è per qualche merito nostro, è a causa della grazia che riceviamo da Dio per la fede in Gesù Cristo.

Infatti, avendo questa grazia, stiamo saldi nelle prove della vita, e più importante di tutto, restiamo saldi al giudizio finale, perché abbiamo la grazia di Dio che ci rende giustificati.

La speranza della gloria di Dio

E poi, il versetto dichiara che ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. Che cosa ci ha comprato Gesù con il suo sacrificio e la risurrezione? Ci ha portato la speranza sicura di essere glorificati con Cristo. Questo è incredibile. Eravamo condannati, sotto la condanna eterna. Invece ora, per mezzo di Gesù Cristo abbiamo ricevuto la grazia di avere la speranza della gloria di Dio. Romani 8 dichiara che saremo glorificati con Cristo. E ora possiamo vantarci in questa speranza.

La parola vantarci qua dà il senso di gioire in quello che abbiamo in Cristo Gesù. Il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce ci ha comprato l'eternità con Dio. La nostra eredità è così meravigliosa che in tutta questa vita, in mezzo alle prove, possiamo gioire e rallegrarci, possiamo vantarci di questa meravigliosa eredità che è la nostra sicura speranza per mezzo di Gesù Cristo.

Vantarci nelle afflizioni

Ma la nostra gioia non è solamente per quello che arriverà al ritorno di Cristo. Noi possiamo vantarci, ovvero gioire, anche nelle afflizioni che ci sono da subire in questa vita. Il sacrificio di Gesù ci ha ottenuto anche questo. Seguite mentre leggo i versetti 3 e 4.

3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. (Romani 5:3,4)

Questo è incredibile, fermiamoci a pensare. Certamente comprendiamo il fatto di vantarci, o gioire nella gloria che sarà nostra all'arrivo di Gesù Cristo. Ma questo brano dice che possiamo vantarci anche nelle afflizioni che affrontiamo in questa vita. Le afflizioni sono dolorose. Le afflizioni fanno male. Allora, in che modo possiamo vantarci, ovvero gioire, nelle afflizioni?

Il brano stesso ci spiega il modo. È: sapendo che. È quello che sappiamo delle afflizioni che ci permette di vantarci nelle afflizioni che abbiamo in questa vita.

Quando apparteniamo a Gesù Cristo, quando i benefici del sacrificio di Gesù Cristo si applicano a noi, allora, possiamo sapere che le afflizioni che noi abbiamo in questa vita producono la perseveranza, e la perseveranza produce l'esperienza, che per conto suo produce vera speranza.

In un certo senso, potremmo paragonare questo con le doglie di una donna. Certamente, le doglie sono una forma forte di afflizione. Però, la donna può avere una certa gioia in quelle afflizioni, sapendo quello che producono. Cioè, una donna aspetta solitamente nove mesi per il figlio che desidera tantissimo. Quando finalmente si arriva al giorno stabilito da Dio, certamente ci sono le doglie, che sono afflizioni, ma la donna può avere pace e gioia sapendo che attraverso quelle afflizioni, in un certo senso, arriverà ad avere il suo prezioso figlio.

Similmente, quando noi teniamo in mente quello che le afflizioni producono, perché Dio ha perdonato i nostri peccati in Gesù Cristo, e usa le afflizioni per prepararci per la sua presenza, sapendo questo, possiamo avere grande gioia e vantarci anche nelle afflizioni. Ma la chiave è sapere quello che producono, e tenere in mente quello che Dio sta facendo tramite le nostre afflizioni.

Perciò, Dio gestisce le afflizioni per produrre perseveranza, usa la perseveranza per produrre esperienza, e usa l'esperienza in cui vediamo la fedeltà di Dio per produrre speranza. Questa speranza è una speranza che non confonde, ovvero, non deluderà mai. Leggo il versetto 5.

5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. (Romani 5:5)

La frase: “ora la speranza non confonde” potrebbe essere anche tradotta “la speranza non delude”, o “la speranza non lascia vergognato”. Il senso è che questa speranza non deluderà. Non sarà qualcosa in cui si spera e che poi risulta essere meno di quella che si sperava.

Questa speranza riguarda quello che succederà al ritorno di Gesù Cristo. E questa speranza non deluderà in alcun modo. Piuttosto, sarà pienamente adempiuta. Quando uno pone la sua speranza nella salvezza che Gesù Cristo ha comprato con il suo sacrificio, non sarà mai deluso.

E il motivo per cui la speranza non confonderà è perché l'amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. Dio ci ha amato, e questo amore lo ha spinto a mandare Gesù Cristo alla croce per salvarci. Ma non solo, Dio ha riempito il nostro cuore con il suo amore. Cioè, quando Dio salva veramente una persona, lo Spirito Santo opera nel cuore di quella persona che comincia a capire e a conoscere l'amore di Dio. Una delle opere dello Spirito Santo è quella di farci conoscere l'amore di Dio per noi in Gesù Cristo.

Siamo alla Pasqua. Tantissime persone sanno che Gesù è morto sulla croce e risuscitato. Ma non essendo salvate, non possono dire che Gesù è morto per loro. E perciò, pur conoscendo i fatti storici, comunque non riescono a vedere l'amore di Dio, perché quel sacrificio non è per loro.

È quando Dio salva una persona che lo Spirito Santo opera nel cuore di quella persona apprendo i suoi occhi a vedere che Gesù Cristo è morto e risuscitato per lui. Allora, la persona inizia a vedere l'amore di Dio.

Se tu sei salvato, Dio ti ha fatto vedere il suo amore. Medita e pensa moltissimo all'amore di Dio per te. Ti darà gioia, ti darà pace, si farà avere vittoria sul peccato.

Dove vediamo l’amore

Per aiutarci a capire di più l'amore di Dio nel sacrificio di Gesù Cristo, leggo i versetti 6-8.

6 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. 7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. 8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. (Romani 5:6-8)

Consideriamo l'amore di Dio in base alla grandezza del sacrificio di suo Figlio. Ricordate che la grandezza dell'amore si misura con la profondità del sacrificio che quell'amore è pronto a fare. Allora, consideriamo quello che Dio ha fatto per noi con la morte di Gesù Cristo, suo Figlio.

Cristo è morto per noi, quando eravamo senza forza, quando eravamo empi. In altre parole, eravamo schiavi del nostro peccato, incapaci di poter mai compiere qualunque opera che ci avrebbe fatto avere merito davanti a Dio. Eravamo pienamente peccatori, empi. Eravamo senza qualunque forza spirituale, qualunque capacità spirituale. Ed è proprio in quella condizione che Dio ha dato Cristo a morire per noi.

Perciò, eravamo assolutamente e totalmente senza alcun merito davanti a Dio. Anzi, eravamo empi. Meritavamo solo la punizione, il male.

Eppure, Dio ci ha amato in quella condizione. Quanto immenso è l'amore di Dio!

Per aiutarci a capire l’amore di Dio per noi, anche quando eravamo empi peccatori, Paolo spiega che sarebbe estremamente difficile che uno sarebbe disposto a morire per un giusto. Forse, in un caso estremo, uno sarebbe disposto a morire per un uomo veramente buono. In contrasto con questo, Dio manifesta il suo grandissimo amore verso di noi dal fatto che, quando eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. Cioè, quando eravamo empi, quando eravamo nemici di Dio, quando non avevamo alcun bene da offrire a Dio, ma solo i nostri peccati, in quella condizione, Dio ha dato il suo unigenito Figlio a morire per pagare la nostra condanna.

Quando consideriamo quello che Dio ha fatto per poterci salvare, ricordando che meritavamo solo la punizione, allora, iniziamo a comprendere qualcosa dell'amore di Dio per noi.

Chi è in Gesù Cristo, ovvero chi è salvato per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo, può gioire, non solo una volta all'anno alla Pasqua, ma ogni giorno, per tutta la vita, per questo dono indescrivibile che noi abbiamo per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo sulla croce. L'amore di Dio è immenso. Prego che possiamo comprenderlo sempre di più.

Saremo salvati dall’ira

Il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce, seguito dalla sua risurrezione, è quello che ci ha comprato la giustificazione. E perciò, siamo giustificati per mezzo del sangue di Gesù, che vuol dire per mezzo del suo sacrificio. Seguite mentre leggo il versetto 9, che parla di un altro meraviglioso beneficio del perdono in Gesù Cristo.

9 Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui. (Romani 5:9)

L'amore di Dio ha mandato Gesù Cristo alla croce per pagare la nostra condanna, in modo che possiamo essere perdonati e giustificati. Ora, per noi che siamo giustificati nel suo sangue, c’è la garanzia che saremo salvati dall'ira per mezzo di Cristo. C’è un’ira terribile che arriverà sul mondo, ma noi saremo salvati da quell’ira.

Che cos'è quest'ira? Questa è l’ira di Dio che al giudizio finale cadrà su ogni essere umano mai vissuto che non sarà già perdonato in Gesù Cristo. Quest'ira è peggio di qualunque cosa che possa esistere nel mondo. È un'ira che non avrà mai fine. È un'ira assoluta, come la santità di Dio è assoluta. In realtà, l'ira di Dio è così terribile che è impossibile per noi capirla veramente.

Ma chi è salvato per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo sarà salvato da quell'ira. Quando arriva quel giudizio, chi è in Cristo troverà che il suo nome è scritto nel libro della vita. E perciò, quella persona non sarà condannata per i suoi peccati, perché i suoi peccati sono già stati pagati con il sacrificio di Gesù Cristo.

Quanto è immenso l'amore di Dio per noi nel sacrificio di Gesù Cristo, che ci ha ottenuto tutto questo!

Salvati mediante la sua vita

Il versetto 10 ci spiega l'altro motivo per cui saremo salvati quando arriva il giudizio finale. Seguite mentre leggo il versetto 10.

10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. (Romani 5:10)

Di nuovo, Paolo ci ricorda che quando Dio ha mandato Gesù Cristo alla croce per noi, ed è risorto, eravamo nemici di Dio. Eravamo empi, eravamo senza forze, ovvero senza alcuna capacità di meritare qualsiasi cosa di buono da Dio. Quindi, è importante ricordare che mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio. La riconciliazione è un'opera di Dio, pagata con il sacrificio di Gesù Cristo. Il versetto 9 diceva che siamo giustificati nel suo sangue. Il fatto che Dio ci ha salvato mentre eravamo nemici rende chiaro e sicuro che ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la vita di Gesù Cristo.

Cosa vuol dire quando dice che siamo giustificati per la sua morte, e che saremo salvati mediante la sua vita? Questo significa che ora che Gesù Cristo è risuscitato, egli vive sempre per intercedere per noi, come è scritto in Romani 8. Cioè, dopo aver dato la sua vita per pagare la condanna per i nostri peccati e per giustificarci, Gesù Cristo è risuscitato, ed ora, vive alla destra del Padre, intercede per noi, prega per noi, ci dà accesso al Padre, e Cristo ha ogni potestà in cielo e in terra, in modo da gestire tutto per garantire che arriveremo davanti a lui ancora giustificati.

Quanto è importante capire che, come era necessaria la morte di Gesù, ed era ugualmente necessaria la sua risurrezione, è importante anche quello che Cristo compie ora per noi. Entrambe sono essenziali per la nostra salvezza.

E perciò, celebriamo sia la morte che la risurrezione di Gesù Cristo, il nostro Salvatore.

Ci vantiamo in Dio, siamo riconciliati

E perciò, nonostante in questa vita ci sono afflizioni, nonostante dobbiamo aspettare per la salvezza, possiamo gioire, possiamo vantarci, possiamo celebrare, in Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo. Leggo il versetto 11.

11 E non solo, ma anche ci vantiamo in Dio per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo, tramite il quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione. (Romani 5:11)

Quando consideriamo l'amore di Dio per noi, l'amore di cui abbiamo letto in questo brano, l'amore che ha spinto Dio a mandare suo Figlio a pagare la nostra condanna, quando consideriamo che per mezzo di Gesù Cristo abbiamo pace con Dio, e che avremo l'eternità con Dio, allora, mentre all'inizio abbiamo letto che ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio, qui il brano dichiara che ci vantiamo in Dio, per mezzo del nostro Signore. Ci vantiamo in Dio, Dio è la nostra vittoria, Dio è la nostra gioia, Dio è il nostro tutto per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo.

Ogni benedizione che noi abbiamo, l'abbiamo per mezzo di Gesù Cristo. Abbiamo libero accesso al Padre per mezzo di Gesù Cristo. In Gesù Cristo, abbiamo l’adempimento di tutte le meravigliose promesse che Dio ci dà.

Questo versetto conclude ricordandoci che è per mezzo di Gesù Cristo che abbiamo ricevuto la riconciliazione.

Quanto è importante per noi ricordare che eravamo separati da Dio. Il nostro peccato creava una barriera fra noi e Dio. Il nostro peccato ci rendeva colpevoli, sotto condanna. Il nostro peccato ci portava ad essere destinati al tormento eterno. Il nostro peccato ci faceva essere nemici di Dio.

Dio, nel suo grande amore per noi, quando eravamo senza forza, quando eravamo empi, ha dato Gesù Cristo per salvarci. Gesù Cristo ha pagato il nostro debito. Gesù Cristo ci ha riconciliati con il Padre, per l'eternità.

Tutto questo abbiamo per mezzo dell’amore di Dio per noi. Dio non ci ama perché siamo bravi e buoni. Dio ci ha manifestato il suo amore per noi nel fatto che, mentre eravamo senza forza, mentre eravamo schiavi del nostro peccato, mentre eravamo empi, malvagi peccatori, in quella condizione, per amore Dio ha dato Gesù Cristo a morire e risuscitare per noi.

Nulla può separarci dall’amore di Dio per noi in Gesù Cristo. Oh che possiamo comprendere sempre di più l’amore di Dio! Questo ci darà gioia, e pace, mentre aspettiamo il ritorno del nostro Signore, Gesù Cristo.

Per amore, Gesù Cristo è morto per i nostri peccati. È risorto. Vive per intercedere per noi e per curarci perfettamente. Tutto parte dall’amore di Dio per noi.

E se tu NON sei salvato, Gesù Cristo ti chiama oggi a ravvederti e ad andare a Lui per ricevere il perdono e la salvezza. Va’ a Gesù, e anche tu conoscerai l’amore di Dio.