Aiuto Biblico

Benefici della Pasqua: Gesù ci salva dall'ira

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, aprile 2014, –- cmd es –-
Descrizione: Quando pensiamo alla Pasqua, pensiamo ai benefici che Cristo ha ottenuto per noi.
parole chiavi: Pasqua, Gesù Cristo, Avvocato, Mediatore, Sommo Sacerdote, preghiera.

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Siamo nella settimana della Pasqua. Sappiamo tutti che la Pasqua è la festa in cui ricordiamo il fatto che Gesù è morto sulla croce, e poi è risorto la domenica mattina. Per poter trarre il massimo beneficio dalla Pasqua, dobbiamo riflettere sul motivo per cui era necessario per Gesù di morire sulla croce.

Cioè, perché era necessario per Gesù di andare alla croce e morire, caricandosi con i peccati degli uomini? Non poteva Dio, essendo onnipotente e onnisciente, non poteva Dio inventare un altro modo per poter salvare le persone? Era proprio necessario la Pasqua?

Cioè, dobbiamo capire che quando Gesù era sulla croce, la sofferenza principale non era il fatto di essere disprezzato da tutti. Non era quella la sofferenza principale. La sofferenza principale non era il fatto che Gesù fu abbandonato da tutti i suoi discepoli. La sofferenza peggiore non erano tutte le terribile sofferenze che i soldati avevano inflitto su Gesù, e poi il dolore terribile della croce. No, per quanto queste erano tutte sofferenze terribili, non era assolutamente la sofferenza peggiore. La sofferenza peggiore è il fatto che Gesù Cristo è stato punito da Dio Padre, al posto di uomini peccatori. Gesù Cristo ha subito l'ira di Dio mentre era appeso alla croce. Tenendo conto che Gesù era sempre con il Padre, per tutta l'eternità passata, allora quando scopriamo che Gesù fu abbandonato dal Padre, possiamo iniziare a capire che era un tormento che non possiamo neanche concepire.

Cioè, quasi tutti conosciamo qualcosa del dolore quando qualcuno che ci ama ci abbandona. In un certo senso, la sofferenza di essere abbandonato da qualcuno che ami tanto è peggio di qualunque sofferenza fisica. Se questo è vero per noi umani, che conosciamo le persone da pochi anni, e i nostri rapporti sono sempre pieni di peccati, e non sono mai rapporti perfetti, se comunque noi abbiamo grandi dolori quando siamo abbandonati, quanto immenso doveva essere il dolore di Gesù Cristo quando è stato abbandonato dal suo Padre? Ricordate che Gesù Figlio di Dio era in perfetta e assoluta comunione con il Padre da tutta l'eternità. Quindi, la sofferenza di Gesù sulla croce è più di quanto possiamo concepire.

Pensate a quello, e poi considerate il fatto che Gesù andò alla croce volontariamente per poter salvare un popolo. Inoltre, Dio Padre lo mandò alla croce per salvare un popolo.

Considerando quanto è terribile la sofferenze di Cristo, e il fatto di essere abbandonato dal Padre, di nuovo torno alla domanda: non era possibile per Dio trovare un altro modo per salvare persone?

La risposta è no. Non era possibile salvare in alcun altro modo. Questo è perché la giustizia di Dio richiede la morte del peccatore. Già all'inizio del mondo Dio stabilì che la condanna per il peccato è la morte. Leggo quello che Dio disse ad Adamo nel giardino. Leggo Genesi 2:16,17.

“16 E l’Eterno DIO comandò l’uomo dicendo: "Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino; 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai".” (Genesi 2:16-17 LND)

Dio stabilì che il peccato porta alla morte, la separazione da Dio! Questo è il motivo che nell'Antico Testamento, il popolo di Dio doveva continuamente sacrificare animali, come ricordo per il prezzo del loro peccato, era la morte.

Vediamo lo stesso messaggio ripetutamente nel Nuovo Testamento. Per esempio, la prima parte di Romani 6:23 dichiara:

"Il salario del peccato è la morte." (Romani 6:23)

Il salario del peccato è la morte. La morte descrive la separazione da Dio, che è la vita. Dobbiamo capire la gravità dei nostri peccati. I nostri peccati portano alla separazione eterna da Dio.

Recentemente, ho parlato con una donna che mi diceva che secondo lei, quasi tutti vanno in cielo perché Dio è tanto buono e non punirebbe le persone per solo qualche peccato. Che terribile sorpresa sarà per questa donna quando si troverà davanti a Dio e scoprirà che quello che è stato solamente un suo parere è tanto diverso dalla realtà di quello che Dio dichiara. Il giudizio non dipende da quello che noi pensiamo. Il giudizio dipende da quello che Dio ha stabilito, che ci rivela nella sua parola!

Un brano che ci mostra quanto ogni nostro peccato è grave e Giacomo 2:10,11. Questo rende molto chiaro che il pensiero che ci sono piccoli peccati che non portano all'inferno è un pensiero falso e pericoloso. Ve lo leggo.

“10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. 11 Difatti, colui che ha detto: "Non commettere adulterio," ha anche detto: "Non uccidere". Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.” (Giacomo 2:10-11 LND)

Come vedete, per Dio non c'è distinzione. Qualunque peccato porta all'inferno.

Alla luce di questo, possiamo capire che siamo veramente messi male nei confronti di Dio. La nostra condizione è infinitamente peggio di quello che potremmo immaginare. Ogni nostro peccato ci condanna all’eternità lontano da Dio. Perciò, come Dio giusto, deve mantenere la sua legge, perché la sua legge rispecchia la sua giustizia, Dio deve punire i nostri peccati con la morte, la separazione da Dio.

Voglio leggere qualche altro brano che ci ricorda che i nostri peccati ci separano da Dio. Seguite mentre leggo Isaia 59:1-3.

“1 Ecco, la mano dell’Eterno non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire. 2 Ma le vostre iniquità hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto. 3 Poiché le vostre mani sono contaminate di sangue e le vostre dita di iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità.” (Isaia 59:1-3 LND)

In questo brano, Dio sta dichiarando che non ascolterà le preghiere del suo popolo, perché erano nel peccato. Il loro peccato creava una barriera fra loro di Dio. Attenzione! Anche i nostri peccati creano una barriera fra noi e Dio. Non si tratta solamente di piccoli peccati, ma di qualsiasi peccato. Lasciati da noi stessi, anche quello che noi chiamiamo piccoli peccati creano una barriera fra noi e Dio. Abbiamo bisogno di un Salvatore!

Leggo anche Proverbi 15:29.

“L’Eterno è lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti.” (Proverbi 15:29 LND)

La nostra tendenza sarebbe di dire: “ok, ma io non sono mica un empio.” Però, usando il metro di Dio, di natura siamo tutti empi. Siamo tutti peccatori, e perciò nessuno è giusto, siamo tutti solamente degli empi davanti la santità di Dio. E perciò, lasciati a noi stessi, Dio resta lontano da noi.

Leggo Ezechiele 39:23:

“e le nazioni riconosceranno che fu per la sua iniquità che la casa d’Israele andò in cattività, perché mi era stata infedele, perciò ho nascosto loro la mia faccia, li ho dati in mano dei loro nemici e sono caduti tutti di spada.” (Ezechiele 39:23 LND)

In questo brano, vediamo che Dio ha nascosto la sua faccia dal suo popolo, a causa del loro peccato. Quindi il principio che dobbiamo capire è che il nostro peccato ci separa da Dio.

Passando al Nuovo Testamento, Efesini 2 ci spiega quello che era la nostra condizione nei confronti di Dio. Ricordate che qui non ci parla solamente di uomini particolarmente malvagi, ma di tutti. È fondamentale che noi comprendiamo che l’assoluta santità di Dio rende il nostro peccato estremamente grave. Leggo Efesini 2:1-3. Notate qual’è la condizione di ogni persona per natura. Qui non si tratta solamente di uomini più malvagi, ma di tutti gli uomini.

“1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, 2 nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell’aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, 3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d’ira, come anche gli altri.” (Efesini 2:1-3 LND)

Alla luce di questo brano, dobbiamo capire che il nostro peccato è così grave davanti a un Dio Santissimo che il minimo peccato ci separa da Dio, e ci fa essere soggetti all'ira di Dio, per tutta l'eternità.

È importante notare che tanti dei brani in cui Dio parla dei risultati gravissimi del peccato sono scritti al popolo di Dio, e quindi, lasciati a noi stessi, i nostri peccati sono sempre un terribile problema davanti un Dio Santissimo. È importante capire questo. Anche chi è un credente, lasciato a sé, non potrebbe avere mai accesso a Dio, perché ogni peccato, anche quello che noi consideriamo piccoli peccati, è una terribile offesa a Dio!

Quindi, perché era necessario per Gesù Cristo di andare alla croce, per subire l'ira di Dio, ed essere abbandonato dal Padre? Era necessario perché solamente così era possibile per Dio di salvarci. Solamente così, la nostra condanna eterna poteva essere pagata.

Sulla croce, Gesù ha riscattato tutti coloro che saranno salvati. Gesù non ha pagato il prezzo di tutti i peccati del mondo, perché se avesse pagato la condanna del peccato di tutti, nessuno dovrebbe andare all'inferno, perché la condanna sarebbe già stato pagato. Ma non è così, e infatti chiunque non ha Cristo sarà mandato nell’inferno, che la Bibbia chiama il lago di fuoco e di zolfo dove sarà tormentato giorno e notte nei secoli dei secoli. Quindi, Cristo non ha pagato la condanna per i peccati di coloro che pagheranno per tutta l'eternità. Piuttosto, Gesù Cristo ha pagato il prezzo per chiunque si ravvederà e crederà in lui. Gesù dichiara questo in Matteo 20:28.

“Poiché anche il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti".” (Matteo 20:28 LND).

Gesù Cristo ha dato la sua vita come prezzo di riscatto. Se tu hai cercato finora nella vita di comportarti bene, sperando che basta per andare in cielo, la prima cosa che devi capire è che il salario di qualunque peccato è la morte, l'inferno! Quindi, la tua cosiddetta bontà non è e non sarà mai sufficiente. Ti serve un Salvatore. Per avere il Salvatore, Gesù Cristo, tu devi capire che sei colpevole nei confronti di Dio. Devi capire che sei colpevole perché hai sempre peccato contro Dio. Solo così puoi ricevere il perdono che ti serve.

Gesù Cristo è andato alla croce per pagare la condanna dei peccati. Quando qualcuno riconosce la propria condanna, riconosce che in realtà, non è buono quanto pensava, ma è un peccatore, allora è in condizione di ricevere il perdono in Gesù Cristo.

Chi e salvato non dovrebbe mai dimenticare che è stato salvato per mezzo di Gesù Cristo!

Benefici per chi è già salvato

Però, i benefici che Gesù ha ottenuto per noi sulla croce non sono solamente l'immenso beneficio di aver pagato il nostro peccato è comprato per noi l'accesso al cielo. Inoltre, il ruolo di Gesù Cristo va oltre. Consideriamo altri benefici che abbiamo in Cristo.

Gesù Cristo è il nostro Avvocato

Ogni volta che pecchiamo, il nostro peccato è una terribile offesa a Dio. Per poter ottenere perdono, Gesù Cristo sta alla destra di Dio come avvocato per noi. Leggo uno Giovanni 2:1,2

“1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo il giusto. 2 Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.” (1Giovanni 2:1-2 LND).

In tutto il mondo, esiste un solo modo per ricevere il perdono da Dio. Questo è per mezzo della propiziazione che Gesù Cristo ha compiuto morendo sulla croce. Gli uomini possono parlare di varie vie per arrivare a Dio, ma esiste una sola via. Gesù è quella via. Notate che Gesù è il nostro avvocato presso il Padre. In altre parole, ogni volta che noi pecchiamo, per conto nostro Dio non potrebbe perdonarci. Invece, Dio ci perdona perché Gesù Cristo sta alla destra del Padre, intercedendo per noi come avvocato. Come un avvocato rappresenta l'imputato davanti al giudice, così Gesù Cristo rappresenta noi davanti al Padre. Quando confessiamo il nostro peccato, Gesù Cristo si presenta al Padre come colui che paga la condanna di quel peccato al posto nostro.

Perciò, la prossima volta che tu pecchi, vai subito a Dio Padre chiedendo perdono per il tuo peccato contro di lui. Mentre ci vai, riconosci in Gesù Cristo l'avvocato che ti ottiene quel perdono di cui hai così tanto bisogno.

Gesù come sommo sacerdote

Il fatto che Gesù è morto sulla croce per pagare il prezzo del peccato, e poi è risorto, ora sta alla destra di Dio pieno di gloria. Ora Gesù continua ad operare per il nostro beneficio. Ho appena parlato del fatto che Gesù è il nostro avvocato, e tramite lui che continuiamo a ricevere perdono per i nostri peccati. Vorrei menzionare un altro ruolo estremamente importante che Gesù svolge per noi. Questo è il suo ruolo di essere il nostro Sommo Sacerdote.

Prima di leggere un brano che descrive questo suo ruolo per noi, vogliamo considerare che Dio è Santissimo. Ogni nostro peccato è una gravissima offesa a Dio. E perciò, il nostro peccato diventa una barriera che ci ostacola da poter pregare a Dio. Cioè, alla luce della santità di Dio, non abbiamo alcun diritto di pregare a Dio. I nostri peccati fanno una barriera fra noi e Dio. Certamente, siamo bisognosi e anche disperati, ma il nostro peccato ci ostacola da arrivare a Dio.

E solamente quando comprendiamo la gravità della nostra situazione che possiamo gioire comprendendo quello che Gesù Cristo fa per darci libero accesso a Dio. Gesù Cristo si presenta a Dio Padre come il nostro sommo sacerdote. Il nostro accesso a Dio Padre è per mezzo di Gesù Cristo. E allora, in Cristo abbiamo libero accesso a Dio nella preghiera. Non esiste alcun altro mediatore. Prima di tutto, leggiamo del fatto che Gesù Cristo è il nostro sommo sacerdote, questo se siamo in Cristo. Leggo Ebrei 4:14-16.

“14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. 15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato. 16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinché otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno.” (Ebrei 4:14-16 LND)

Io prego che possiamo comprendere che senza Gesù Cristo non potremo nemmeno pregare a Dio. Dio è troppo Santo, i nostri peccati sono troppo terribili, e perciò non potremo arrivare al trono di Dio con le nostre preghiere, se non ci fosse Gesù Cristo come sommo sacerdote, il nostro mediatore con Dio. Grazie a Dio, chi ha ricevuto il perdono in Gesù Cristo, chi è entrato in un rapporto personale con Dio per mezzo di Gesù Cristo, quella persona ha Gesù Cristo come sommo sacerdote, e come dichiara questo brano, può entrare con piena fiducia al trono della grazia di Dio. Là, al trono di Dio, chi ha Gesù Cristo troverà misericordia e grazia, per poter ricevere l'aiuto giusto al momento opportuno. Che meraviglioso e stupendo privilegio!

Quanto spesso dimentichiamo che l'uomo non ha accesso a Dio per merito proprio. Il nostro accesso a Dio è per mezzo di Gesù Cristo. Senza di lui, l'uomo non può andare a Dio. Infatti, quante benedizione manchiamo perché dimentichiamo che il fatto che possiamo pregare liberamente a Dio è un immenso privilegio, che abbiamo solamente per mezzo di Gesù Cristo. Troppo spesso, vediamo la preghiera come un diritto, come qualcosa da prendere per scontato. E facendo così, manchiamo tante benedizioni. Prego che Dio ci aiuterà a capire e ricordare quanto immenso è il privilegio di poter pregare per mezzo di Gesù Cristo. Che immenso privilegio che noi uomini possiamo entrare nella presenza di Dio, e questo perché abbiamo Gesù Cristo come sommo sacerdote.

Unico Mediatore

Ho menzionato prima che Gesù è l'unico che può farci entrare nella presenza di Dio. Non esiste nessun altro che può portare le nostre richieste a Dio, né che può farci entrare. Gesù è l'unico mediatore. Leggiamo di questo in 1Timoteo 2:5.

“5 Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, 6 il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti,” (1Timoteo 2:5-6 LND)

Gesù è l'unico mediatore fra Dio e gli uomini. Non esiste nessun altro mediatore, perché nessun uomo mai potrebbe meritare accesso a Dio per conto proprio, quanto di meno fare mediatore per altri. Tutti gli uomini sono peccatori, e perciò tutti hanno bisogno di un mediatore. Nessuno è mai vissuto in modo da poter avere accesso diretto a Dio. Arriviamo a Dio per mezzo di Cristo. Morendo sulla croce e poi risuscitando, Gesù è diventato quel mediatore di cui abbiamo bisogno.

La mia preghiera e che noi possiamo tener conto, ricordare attivamente, la meravigliosa verità che Gesù Cristo è il nostro mediatore! Certamente, è fondamentale di ricordare che non esistono altri mediatori. Ma dobbiamo anche ricordare che noi arriviamo a Dio in preghiera ogni giorno per mezzo di Cristo. Voglio incoraggiare ciascuno che ha Gesù Cristo di ricordare che il nostro accesso a Dio è per mezzo di lui.

Gesù Cristo Intercede per noi!

Un altro ruolo importantissimo che Gesù Cristo ha per noi, che può fare visto che è morto sulla croce per i nostri peccati, ed è risorto, è il ruolo di intercedere per noi. Cioè, non solo Gesù provvede a noi accesso al trono di Dio per ottenere l'aiuto di cui abbiamo bisogno, ma Gesù Cristo stesso intercede per noi.

Pensate: Gesù Cristo è andato alla croce, pur sapendo quanto sarebbe stata terribile la sofferenza di subire l'ira del Padre, e questo l’ ha fatto per amore nostro, e per glorificare il Padre. Avendo pagato il prezzo più alto per noi, adesso Gesù si impegna a completare l'opera che egli ha iniziato morendo per noi sulla croce. Ora, Gesù intercede per noi. Egli sa sempre qual è la cosa migliore, sa qual è la sua perfetta volontà per completare la salvezza che egli ha iniziato morendo per noi. Leggo di questo suo ruolo prima di tutto in Romani 8:34, parlando di Gesù Cristo.

“Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi,” (Romani 8:34 LND)

Gesù è morto per salvarci, Gesù e risuscitato, per ora, Gesù è alla destra di Dio e intercede per noi! Quanto spesso pensi a questo fatto? Non dobbiamo mai credere di essere soli. Non dobbiamo mai credere di essere abbandonati da Dio. Gesù Cristo stesso è alla destra di Dio è intercede per noi.

Trovate anche Ebrei 7:24,25. Questo brano è un immenso incoraggiamento per chi è in Cristo, se ci fermiamo a pensare a quello che dichiara. Trovate quel brano, e poi ascoltate mentre ve lo leggo.

“24 ma costui, perché dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro, 25 per cui egli può anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.” (Ebrei 7:24-25 LND).

Considerate le verità meravigliose in questo brano. Gesù può salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio. Cioè, la salvezza che esiste in Gesù Cristo è una salvezza piena, una salvezza completa, una salvezza eterna! Gesù può salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio. Gesù Cristo è l'unico mezzo per arrivare a Dio. In Giovanni 14:6 Gesù dichiara che egli è la via, la verità, e la vita, e che nessuno viene al Padre se non per mezzo di lui. E coloro che vanno per mezzo di lui arrivano chiaramente a Dio. È il motivo che lui salva appieno e perché Gesù vive sempre per intercedere per coloro che si accostano a Dio per mezzo suo. Che Gesù non solo paga il prezzo di riscatto, essendo morto sulla croce per coloro che si accostano per mezzo di lui, ma Gesù continua la sua opera, intercedendo sempre per loro.

Se tu hai Gesù Cristo come il tuo Signore, allora ogni giorno della vita tu hai di cui ringraziare Dio cioè, per quanto la tua vita può essere piena di difficoltà, il fatto che tu hai Gesù Cristo vuol dire che tu hai motivo di ringraziare Dio, non per le circostanze, ma per il fatto che tu hai Gesù Cristo!

Se tu non stai ringraziando Dio per il privilegio di avere Gesù Cristo che intercede per te, tu stai mancando un'immensa gioia nella tua salvezza!.

Conclusione

In realtà, abbiamo solo iniziato a parlare dei benefici che abbiamo in Gesù Cristo, se abbiamo Gesù come Signore e Salvatore. È tutto questa è possibile solamente perché Gesù Cristo è andato alla croce, e ha preso il peso della nostra condanna, e ha subito lui quella punizione che dovevamo subire noi.

Quindi, quando pensiamo alla Pasqua, dobbiamo assolutamente pensare al fatto che Gesù è andato alla croce per pagare la nostra condanna. Ma non finisce là. I benefici che noi abbiamo in Gesù Cristo vanno molto oltre. Comprendono l'accesso che abbiamo a Dio nella preghiera. Comprendono il fatto che noi abbiamo Gesù Cristo come mediatore, che ci apre la via a Dio ogni giorno. Comprende il fatto che Gesù Cristo è il nostro avvocato, e perciò per mezzo di lui abbiamo perdono quando pecchiamo, se confessiamo quel peccato.

E poi, dobbiamo ricordare che Dio ci guarda con favore non perché siamo bravi o buoni, ma ci guarda con favore perché Gesù Cristo è la nostra giustizia. Cioè, il fatto che noi siamo in Gesù Cristo, vuol dire che Dio ci ama e ci guarda con favore indipendentemente da qualche merito nostro. È tutto per merito di Gesù Cristo.

Cari amici, alcuni di voi non avete Gesù Cristo come il vostro signore e Salvatore. Credete in lui a livello intellettuale, ma non vi siete aggrappati totalmente esclusivamente a lui per la salvezza. Forse Questo è perché finora non avete capito che siete veramente colpevoli davanti a Dio, sulla via della perdizione, con davanti a voi il tormento eterno all'inferno. Avete bisogno di capire quanto grave e la vostra condizione, perché solamente così potete vedere in Gesù Cristo che può salvarvi. A voi, dico di pensare a quello che Gesù ha compiuto sulla croce, vedendo che anche voi avete bisogno di quel sacrificio. Guardate a Cristo, come l'unico che può salvarvi.

Altri di voi avete Gesù Cristo come il vostro Signore e Salvatore. Ma troppo spesso, noi che abbiamo Cristo dimentichiamo l'immensità dei benefici che abbiamo in Cristo. Sappiamo quello che ha fatto per noi sulla croce, ma non pensiamo a quello che egli continua a fare per noi, tutto per mezzo di quello che ha compiuto sulla croce. Dimentichiamo che lui è il nostro sommo sacerdote, che ci dà libero accesso al Padre. È per mezzo di Gesù Cristo che noi possiamo pregare. Dimentichiamo che Gesù Cristo è il nostro avvocato, per mezzo del quale possiamo essere perdonati quando pecchiamo. Dimentichiamo che Gesù Cristo è l'unico mediatore, e quindi è il nostro mediatore, che ci apre la via al Padre. Dimentichiamo che Gesù Cristo intercede per noi, in modo che la nostra salvezza è sicura in lui.

Quindi, essendo vicini alla Pasqua, voglio incoraggiare ciascuno di voi a pensare di più a Gesù Cristo. È in Gesù Cristo che c'è la salvezza, e in Gesù Cristo che c'è perdono, e in Gesù Cristo che siamo sicuri.