Aiuto Biblico

L'Impossibile: la risurrezione di Gesù Cristo

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 20 aprile 2014 –- cmd es –-
Descrizione: Pasqua, per ricordare la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Consideriamo l'importanza della risurrezione per la nostra salvezza.
parole chiavi: Pasqua, risurrezione, salvezza

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Oggi è la Pasqua, la festa in cui ricordiamo la morte di Gesù Cristo, avvenuta di venerdì, e poi, la sua risurrezione la domenica.

Nell’ultimo sermone, abbiamo considerato le sofferenze che Cristo subì per poterci salvare. La sofferenza peggiore di tutte era di subire la terribile ira di Dio contro il peccato.

Gesù fu abbandonato dal Padre, durante quella sofferenza, e perfino il sole fu oscurato, per non darGli la sua luce.

Quando Gesù ebbe pagato l’intero prezzo per il peccato, verso le tre del pomeriggio, gridò: “è compiuto”, ovvero, “è pagato.” Il prezzo della condanna del peccato fu pagato, una volta per sempre. Leggiamo questo in Giovanni 19. Poi leggo Luca 23:46.

“Quando Gesù ebbe preso l’aceto disse: "E’ compiuto". E, chinato il capo, rese lo spirito.” (Giovanni 19:30 LND)
“46 E Gesù, gridando con gran voce, disse: "Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito". E detto questo, rese lo spirito. ” (Luca 23:46 LND)

Avendo compiuto l’opera per cui era venuto, Gesù tornò da suo Padre, da dove era venuto. La salvezza era ormai pagata.

I primi risultati della morte di Gesù

Là sulla croce, Gesù aveva realmente compiuto la salvezza. Dio mandò subito dei chiari segni per dimostrare che l’opera di Gesù era stata accettata. Consideriamo alcuni passi negli Evangeli che ci dimostrano che l'opera di Gesù aveva realmente aperto la porta a Dio. Inizio leggendo Matteo 27:50-53.

“50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono; 52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; 53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesù, entrarono nella santa città e apparvero a molti.” (Matteo 27:50-53 LND)

Consideriamo brevemente questi avvenimenti, iniziando con il fatto che il velo del Tempio si squarciò in due. Questo era un avvenimento di immenso significato.

Nel Tempio, c'era il Luogo Santo e il Luogo Santissimo. Il Luogo Santissimo rappresentava la presenza di Dio. Nel Luogo Santo potevano entrare solo i sacerdoti per offrire sacrifici a Dio. Invece, nel Luogo Santissimo, nessuno poteva entrare, tranne una volta all'anno, quando il sommo sacerdote entrava per spargere l'altare con sangue. Questo indicava che l'uomo non aveva libero accesso a Dio.

Il Luogo Santissimo si divideva dal Luogo Santo da un immenso velo, fatto di stoffa pesante, che rappresentava la barriera del peccato che separava l'uomo dalla presenza di Dio. Questo velo era largo circa 9 metri e alto circa 18 metri. Aveva uno spessore di circa 10 centimetri. Quindi, era immenso e molto pesante.

Il sacrificio di Gesù Cristo sulla croce pagò il debito del peccato, e quindi, apriva la via a Dio, togliendo la barriera fra l'uomo e Dio.

Per rendere visibile che il sacrificio di Gesù sulla croce aveva tolto la barriera, Dio fece il miracolo di squarciare in due il velo da cima a fondo. Era un miracolo! La barriera fu tolta! Da quel giorno l’uomo poteva avvicinarsi liberamente a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Quello che prima era impossibile, diventò una realtà. Questa è la meravigliosa realtà dell’evangelo, come leggiamo in Ebrei 10.

“19 Avendo dunque, fratelli, libertà di entrare nel santuario, in virtù del sangue di Gesù, 20 che è la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne, 21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura.” (Ebrei 10:19-22 LND)

Non esiste privilegio più grande di quello di entrare nella presenza di Dio. Per mezzo di Gesù Cristo, e quello che ha compiuto sulla croce, abbiamo libero accesso a Dio. Possiamo entrare nella presenza di Dio, e conoscerLo personalmente, ed essere in rapporto con Lui. Quindi, quando pensiamo alla Pasqua, e alla morte di Gesù sulla croce, ricordiamo che pagando il nostro debito, Gesù ci ha aperto libero accesso a Dio.

Il fatto dei morti che risuscitavano quel giorno era una primizia della risurrezione finale, quando Dio risusciterà tutti i credenti. Ci mostrava quello che Gesù aveva comprato con la sua morte.

La tomba vuota

Quando Gesù aveva finito di pagare il prezzo del peccato, rese lo spirito, così morendo per il proprio potere. Più tardi, tolsero giù il suo corpo, e fu dato ad uno che credeva in lui, un certo Giuseppe di Arimatea, che lo mise in una tomba nuova. Quello era venerdì pomeriggio, prima del tramonto. Per i Giudei, il giorno finiva al tramonto, perciò, Gesù era nella tomba già venerdì. Poi, rimase nella tomba tutto il sabato. La domenica iniziava a quello che per noi è il tramonto di sabato.

Riprendiamo gli avvenimenti in Matteo 28:1-10, che ci racconta della risurrezione di Gesù.

L'avvenimento descritto in questi versetti è così incredibile e potente che dovrebbe colpirci tantissimo. Purtroppo spesso succede che conoscendo bene quello che era successo, non ci fermiamo a pensare quanto è un avvenimento straordinario. La morte e la risurrezione di Gesù sono gli avvenimenti più grandi della storia del mondo.

Cerchiamo di leggere questo brano come se fosse la prima volta nella vita. Leggendo della sua morte sulla croce, sembrerebbe che i malvagi avessero vinto. Vedendo Gesù nella tomba, il nostro cuore diventa pesante, con ogni speranza persa. Leggiamo questo brano da quel punto di vista. Nel brano, le donne vanno alla tomba di Gesù la domenica mattina presto per mettere spezie sul corpo di Gesù. Nell'Evangelo di Marco, leggiamo che esse si chiedevano come avrebbero spostato la pietra, perché era molto grande e pesante. Leggo Marco 16:3,4.

“3 E dicevano fra di loro: "Chi ci rotolerà la pietra dall’entrata del sepolcro?". 4 Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande.” (Marco 16:3-4 LND)

Era un angelo. Adesso, leggo quello che Matteo scrive.

“1 Ora, alla fine dei sabati, all’alba del primo giorno dopo i sabati, Maria Maddalena e l’altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto". 8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. 9 E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: "Salve!". Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. 10 Quindi Gesù disse loro: "Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno".” (Matteo 28:1-10 LND)

Dio mandò un Angelo

In modo che le donne potessero vedere che Gesù era risuscitato, Dio mandò un angelo, che rotolò la pietra, e poi si ci sedette sopra. L'aspetto dell’ angelo era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. Il suo aspetto era tale che i soldati romani furono terrorizzati.

Confrontate questa descrizione di un angelo con il modo in cui spesso sono rappresentati. Spesso, gli angeli vengono rappresentati come se fossero quasi identici agli uomini, o peggio ancora, come se fossero simili a dei bambini paffuti con delle alette. Entrambi questi concetti sono sbagliati.

Di solito nella Bibbia, gli angeli si presentano con grande potenza e rispecchiando la gloria di Dio. In questo brano, l’aspetto dell’angelo era come di folgore, e la sua veste era bianca come neve. Quando gli uomini vedono angeli così, reagiscono con grande timore. Infatti, nonostante che soldati romani erano uomini forti e duri, ebbero tanto spavento che tremarono e rimasero come morti! Quindi, non dobbiamo mai immaginare gli angeli come dei bambini grassocci alati.

Per quanto riguarda il ruolo degli angeli, sappiamo da tanti brani biblici che essi servono e adorano Dio. Inoltre, in Ebrei 1:14, dove si parla degli angeli, leggiamo:

“Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza?” (Ebrei 1:14 LND)

Gli angeli sono spiriti servitori, totalmente ubbidienti a Dio, e vengono mandati da Dio per servire in favore dei figli di Dio. Notate che è Dio che manda gli angeli, non gli uomini. E quella domenica, Dio mandò questo angelo per spostare la pietra davanti alla tomba di Gesù, in modo che le donne potessero vedere che la tomba era vuota.

La Tomba Vuota

Torniamo agli avvenimenti al sepolcro. Per evitare che i discepoli potessero rubare il corpo di Gesù, Pilato aveva fatto sigillare la tomba, mettendo un grandissima pietra che bloccava l’entrata, e aveva messo le guardie romane. Ora, il sigillo era rotto, la pietra era rotolata via, e le guardie erano così spaventate da essere come morte! In un attimo, tutte le misure che gli uomini avevano preso per ostacolare la risurrezione di Gesù furono tolte di mezzo. È impossibile ostacolare Dio!

È importante notare che l’angelo non aprì la tomba per permettere a Gesù di uscire, ma piuttosto per permettere alle donne e poi più tardi ai discepoli di entrare, affinché potessero vedere che Gesù non era più sepolto, perché era già risuscitato.

Quando l’angelo parlò con le donne, le riprese, pur con molta dolcezza, ricordandole che Gesù aveva detto di risuscitare, e poi fortificò la loro fede, annunciando la strepitosa notizia che Gesù era veramente risuscitato, e mostrando il luogo dove Egli giaceva prima. Leggiamo i versi 5-7.

“5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto".” (Matteo 28:5-7 LND)

L’angelo disse loro: “io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto.” In altre parole, le donne, come anche i discepoli, avrebbero dovuto sapere che Gesù sarebbe risuscitato, perché Egli lo aveva annunciato loro più volte! L’angelo mostrò a loro la tomba vuota, e poi ordinò loro di andare presto ad annunciare questa incredibile e meravigliosa notizia ai suoi discepoli!

Nell’Evangelo di Marco, troviamo un altro dettaglio importante che riguarda Pietro. Ricordate che Pietro aveva negato di conoscere Gesù. Quindi, avrebbe potuto pensare di non poter essere più un discepolo. Invece, l'angelo dichiara alle donne di dire specificamente a Pietro, insieme agli altri discepoli. Leggo da Marco 16:6,7, in cui sono citate le parole dell’angelo alle donne.

“6 Ed egli disse loro: "Non vi spaventate! Voi cercate Gesù il Nazareno che è stato crocifisso; è risuscitato, non è qui, ecco il luogo dove l’avevano posto. 7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; là lo vedrete come vi ha detto".” (Marco 16:6-7 LND)

Menzionando Pietro specificamente, vediamo che Cristo ancora considerava Pietro uno degli apostoli. Quanto grande è il perdono di Dio, quando uno si ravvede di cuore.

Le donne dovevano annunciare ai discepoli che Gesù li avrebbe preceduti in Galilea. Gesù stesso aveva pure annunciato questo ai discepoli poco prima della sua crocifissione, in Matteo 26:30-32. Ve lo leggo.

“30 E, dopo aver cantato l’inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi. 31 Allora Gesù disse loro: "Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perché sta scritto: "Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". 32 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea,"” (Matteo 26:30-32 LND)

In fatto che Gesù annunciò in anticipo che avrebbe trovato i discepoli in Galilea, e poi avvenne così, ci mostra la premura di Cristo per fortificare la fede dei credenti, annunciando a loro in anticipo che ci saranno prove, ma annunciando anche della vittoria dopo le prove.

Grazie a Dio, Gesù annuncia anche a noi che avremo prove, e che dopo le prove, passeremo l'eternità con Lui. Quindi, in Cristo avremo la vittoria eterna. Nell'eternità, Dio stesso sarà la nostra luce. Al momento, la notte dei problemi può sembrare molto buia, però, se siamo in Cristo, dobbiamo ricordare che è sicuro che Egli ci farà arrivare alla luce della mattina della vittoria eterna.

Essendo sovrano Gesù Cristo dirige ogni cosa affinché le difficoltà dei discepoli non siano oltre le loro forze. La sua cura è perfetta. Anche oggi, Cristo dirige ogni dettaglio delle nostre prove, per il nostro bene.

Voglio chiedervi: in questi giorni, in queste settimane, state guardando più ai problemi, oppure, state ricordando le meravigliose promesse che abbiamo in Gesù Cristo? Quando vi trovate nel buio delle prove, state ricordando che Gesù è in controllo, e vi farà arrivare alla luce della mattina?

Dio mantiene sempre le sue promesse. Perciò, possiamo avere grande gioia, anche in mezzo alle prove, perché sappiamo che le difficoltà passeranno, e che non possono separarci dall’amore di Dio per noi in Cristo Gesù.

Altre lezioni in questo brano

Ci sono altre lezioni per noi in questo brano. Leggo di nuovo Matteo 28:1-10. Consideriamo il fatto stesso della risurrezione.

1 Ora, alla fine dei sabati, all’alba del primo giorno dopo i sabati, Maria Maddalena e l’altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. 2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perché un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolò la pietra dall’apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. 3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. 4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; 5 ma l’angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: "Non temete, perché io so che cercate Gesù, che è stato crocifisso. 6 Egli non è qui, perché è risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. 7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli è risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete; ecco, io ve l’ho detto". 8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. 9 E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesù venne loro incontro e disse: "Salve!". Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. 10 Quindi Gesù disse loro: "Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che là mi vedranno". ” (Mat 28:1-10 LND)

Pensate al fatto che queste donne andarono alla tomba pensando di trovare il corpo di Gesù, e invece, trovarono un angelo di Dio che annunciò che Gesù era risuscitato! Che notizia strepitosa!

Cioè, tutti sappiamo che chi muore non torna più, finché Gesù non tornerà sulla terra. Quindi, immaginate i cuori di queste donne, sentendo che Gesù era vivo.

E poi, mentre stavano andando dai discepoli, Gesù Cristo stesso si presente a loro! Era difficile credere, ma era vero! Gesù, che avevano visto morto, e avevano anche visto mentre Giuseppe lo metteva nella tomba. E ora, Gesù era là davanti a loro, vivo!

Prego che possiamo comprendere di più quanto fosse incredibile il fatto che Gesù avesse veramente vinto la morte, con la propria potenza! Che miracolo!

Fra tutti i nemici che l’uomo ha sulla terra, quello più potente è la morte. Nessun uomo è mai stato forte abbastanza da sconfiggere la morte, quando gli tocca. Se Dio permette, gli uomini riescono a sconfiggere problemi economici, un uomo può sconfiggere altri uomini, e problemi di tanti tipi. Però, nessun uomo è capace di sconfiggere la morte. In tutta la storia, fra gli uomini più forti, più intelligenti, più ricchi, più furbi, nessuno è mai stato in grado di sconfiggere la propria morte. Piuttosto è sempre la morte che sconfigge tutti. Però, Gesù Cristo sconfisse la morte! E la sua vittoria diventa la nostra vittoria!

Durante la sua vita sulla terra, Gesù Cristo aveva già sconfitto ogni altro tipo di problema e nemico. Si era dimostrato potente di controllare la natura, di guarire le persone da ogni tipo di malattia, di trasformare acqua in vino, di moltiplicare il cibo, di calmare la tempesta, di camminare sull’acqua. In altre parole, Gesù aveva già dimostrato di essere sovrano su ogni nemico dell’uomo, compreso i demoni. Ora, con la sua risurrezione, dimostrò di essere sovrano anche sulla morte. Ecco perché chi è in Cristo Gesù è più che vincitore! Ecco perché la notizia dell’angelo alle donne era una notizia strepitosa! Per chi crede veramente in Gesù Cristo, la vittoria di Gesù sulla morte è la garanzia che tutte le promesse di Dio in Gesù sono sicure. Avendo vittoria perfino sulla morte, Gesù Cristo ha vittoria su ogni altro nemico.

Che Dio ci aiuti a comprendere di più la grandezza della notizia che Gesù Cristo è realmente risuscitato. Egli ha sconfitto la morte. La morte non è riuscita a tenerlo. Quindi, può sconfiggere ogni altro problema e difficoltà.

Nel Giorno di Pentecoste, cinquanta giorni dopo la risurrezione, Pietro predicò a Gerusalemme, dopo che lui e gli altri furono riempiti dello Spirito Santo. Vi leggo le sue parole in Atti 2. Notate che parla della risurrezione come prova che Gesù è il Cristo. Ve lo leggo.

22 Uomini d’Israele, ascoltate queste parole: Gesù il Nazareno, uomo accreditato da Dio tra di voi per mezzo di potenti operazioni, prodigi e segni che Dio fece tra di voi per mezzo di lui, come anche voi sapete, 23 egli, dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste, 24 Ma Dio lo ha risuscitato, avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiché non era possibile che fosse da essa trattenuto.” (Atti 2:22-24 LND)

Essendo il Cristo, era impossibile per Gesù di essere trattenuto dalla morte. Gesù sconfisse la morte! La vittoria di Gesù Cristo su ogni nemico, perfino la morte, è la base della nostra vittoria in Cristo su ogni nostro nemico. Chi è in Cristo è un vincitore. Dio ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo. (1Corinzi 15:57)

Conseguenze della Risurrezione

La risurrezione di Gesù non è solo una grande notizia storica, ma insieme alla sua morte, rende possibile la salvezza.

Prima di tutto, la risurrezione è una parte fondamentale del messaggio dell’evangelo. Senza la risurrezione, non c’è l'evangelo. Ascoltate mentre leggo le parole di Paolo in 1Corinzi 15, in cui egli elenca i componenti dell'evangelo.

3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture,” (1Corinzi 15:3-4 LND)

La risurrezione di Gesù Cristo fa parte dell'evangelo quanto la morte di Cristo sulla croce ne faccia parte. È tramite la risurrezione che abbiamo vari benefici fondamentali. Vi leggo alcuni brani che riguardano la risurrezione di Cristo, che ci aiutano a capire la sua importanza.

dichiarato Figlio di Dio in potenza, secondo lo Spirito di santità mediante la resurrezione dai morti: Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 1:4 LND)

Gesù è sempre stato il Figlio di Dio, però, tramite la risurrezione, è stato dichiarato tale al mondo intero. Infatti, in Atti 2, quando Pietro predica alla folla a Gerusalemme il giorno di Pentecoste, la maggior parte della sua predicazione riguardava il fatto che Gesù fu risuscitato, e questo era la prova che è il Cristo e il Signore, il Figlio di Dio.

In Filippesi 3, Paolo parla della potenza della risurrezione.

Paolo voleva conoscere la potenza della risurrezione di Cristo nella sua vita. Chi è in Cristo può conoscere la potenza della risurrezione di Cristo nella propria vita. Paolo considerava tutta spazzatura:

per conoscere lui, Cristo la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte,” (Filippesi 3:10 LND)

In Efesini 1, Paolo prega per i credenti, e chiede che Dio faccia conoscere a loro la potenza di Dio che è all’opera in noi credenti. Notate come la risurrezione di Cristo è la prova della potenza di Dio. Egli prega che Dio aprirà i nostri occhi a farci conoscere:

19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza, 20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti.” (Efesini 1:19-21 LND)

In 1Pietro, troviamo due versetti che ci aiutano a capire come la risurrezione di Cristo fa parte dell’opera della salvezza. In 1Pietro 1:3, impariamo che Dio ci ha rigenerati per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dalla morte. Quindi, la risurrezione rende possibile la rigenerazione. Vi leggo quel versetto.

Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti,” (1Pietro 1:3 LND)

Poi, in 1Pietro 3, Pietro parla di come il passaggio dei Giudei attraverso il Mar Rosso rappresenta il battesimo spirituale, che ci salva, e come questo è mediante la risurrezione di Cristo. Vi leggo 1Pietro 3:21.

la quale è figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesù Cristo,” (1Pietro 3:21 LND)

Ricordate sempre che la risurrezione di Cristo fa parte della nostra salvezza quanto la sua morte sulla croce. Vi leggo Romani 10:8,9

8 Ma che dice essa? "La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore". Questa è la parola della fede, che noi predichiamo; 9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato.” (Romani 10:8-9 LND)

Per essere salvato, uno deve credere non solo che Gesù è morto sulla croce per il peccati, ma anche che Dio Lo ha risuscitato dalla morte. Anche la risurrezione era necessaria per la nostra salvezza.

Quindi, non solo è il fatto della risurrezione assolutamente incredibile in sé, ma è anche una parte fondamentale della nostra salvezza. Senza la risurrezione, non ci sarebbe alcuna salvezza. Non saremo rigenerati, non saremo salvati.

Quindi, la Pasqua non è solo di ricordare i fatti storici che riguardano la morte e la risurrezione di Gesù Cristo. La Pasqua è quanto ricordiamo quello che Dio ha fatto per noi in Cristo. La Pasqua è la celebrazione della nostra salvezza, compiuta con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, il nostro Signore e Salvatore.

Con la Pasqua, celebriamo il fatto che Gesù Cristo ha tolto la barriera che ci separava da Dio. Ci ha aperto la porta al perdono che ci ha fatto avere libero accesso a Dio.

La salvezza che c'è in Gesù Cristo non arriva a tutti. Arriva a coloro che riconoscono di essere sotto condanna, e che si ravvedono, e credono in Gesù Cristo quale Salvatore e Signore. A loro i benefici della morte e la risurrezione di Gesù vengono applicati. Vengono salvati.

Quindi, celebriamo oggi, celebriamo la vittoria di Gesù Cristo sulla morte, e la sua vittoria sul nostro peccato. Celebriamo che abbiamo un Salvatore e Signore vivente, che ritornerà per prenderci. Celebriamo Gesù Cristo il Signore!