Aiuto Biblico

Scampare mentre c'è tempo

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 7 novembre 2018, – cmd es –
Descrizione: sermone evangelistico, ma anche per credenti. Non trascurare, è uguale a rifiutare.
Parole chiavi: salvezza, trascurare, scampare, cercare Dio, ubbidienza.

Audio:

Nella vita, ci sono situazioni in cui c’è la possibilità di evitare un pericolo, ma solo per un tempo limitato.

Per esempio, se si scopre che c’è una bomba a bordo un aereo, e esploderà fra un’ora, se l’aero riesce ad atterrare prima di quel mezz’ora, tutti saranno salvati. Se non riesce ad atterrare, tutti moriranno. Si può scampare dal pericolo se si scampa per tempo.

Se si scopre un tumore, se viene curato o operato per tempo, la persona sarà salvata. Se non viene curato per tempo, la persona può morire. Si può scampare dalla morte se viene preso per tempo.

Se una casa di legno prende fuoco, e il fuoco viene scoperto e spento per tempo, la casa sarà salvata. Se non viene spento per tempo, la casa sarà distrutta. Si può scampare dal pericolo se si scampa per tempo.

Nella vita, ci sono pericoli, che, si possono scampare, però, solo SE si scampa dal pericolo per tempo.

Se si TRASCURA la salvezza da questi pericoli, diventa troppo tardi.

Quando c’è un pericolo, bisogna agire, bisogna afferrare la salvezza, finché c’è tempo. NON dobbiamo trascurare le vie che Dio ci dà da scampare dai pericoli della vita.

Trascurare e Rifiutare

Voglio considerare la differenza fra trascurare e rifiutare.

Al livello di motivazione, c’è una grande differenza fra trascurare e rifiutare. Nel trascurare una cosa, si riconosce che è la cosa giusta. Per esempio, un genitore può vedere che il suo modo di crescere il figlio sta portando brutti frutti. Ho in mente vari genitori negli anni che riconoscevano di non fare come avrebbero dovuto fare. Vedevano che i figli stavano crescendo male. Sapevano di dover cambiare. Non avevano dubbi. Però, era difficile cambiare, e continuavano a trascurare i cambiamenti necessari. Purtroppo, era troppo tardi. Il figlio era ormai grande, ed era cresciuto molto male.

Se una persona mangia male, e non controlla il suo peso, e i medici gli dicono che deve cambiare, quella persona vuole cambiare. Vorrebbe stare bene, vorrebbe avere meno rischi. Però, troppo spesso, non cambia, e spesso, arriva qualche grave male che porta alla morte. Nel nostro recente viaggio in America, ho conosciuto un uomo che mangia molto male, e i dottori lo sgridano, dicendo che è ad altissimo rischio. Ha già avuto un grave attacco cardiaco. Vorrebbe migliorare, veramente vorrebbe una salute migliore. Sa che mangia male. Sa che dovrebbe dimagrire. Ma, trascura.

Non è ancora successo con quel uomo, ma conosco tanti altri che hanno avuto un infarto, o tumore, che ha portato grande male, o, purtroppo, alla morte.

Quindi, quando TRASCURIAMO, vogliamo la salvezza, vogliamo il beneficio, Crediamo veramente che sia buono. Però, non ci impegniamo abbastanza. Ci lasciamo trascinare da altri impegni, o altri desideri, e perciò, alla fine, manchiamo la cosa. Non arriviamo alla salvezza. Perdiamo tutto.

Poi c’è il RIFIUTO. Nel rifiutare, uno prende una chiara decisione di non accettare la salvezza. Non la vuole. È una scelta.

Chiaramente, rifiutando così, la riceve la salvezza. Il male arriva.

Quindi, mentre la motivazione e il cuore è diverso in chi trascura e in chi rifiuta, il RISULTATO è uguale. Trascurare vuol dire mancare la salvezza. Rifiutare vuol dire mancare la salvezza.

Un esempio:

Uno riceve notizia dal suo medico che ha un tumore, che è guaribile, se segue una certa cura. Egli rifiuta di accettare la cura. Un altro uomo riceve notizia che ha lo stesso tipo di tumore. Egli vuole la cura, ma visto che è molto preso con il suo lavoro, trascura le cure, e ne manca tante. Uno rifiuta la cura e muore. L’altro vorrebbe la cura, ma la trascura. La cura sarebbe stata la sua salvezza, avrebbe salvato quel uomo dalla morte a quel punto. Però, trascurando la cura, muore, proprio come colui che l’ha rifiutato. Entrambi muoiono di tumore.

Il risultato è lo stesso. Tutti e due muoiono di tumore. Non c’è scampo per chi trascura la salvezza.

Questo principio vale in quasi ogni campo della vita. Trascurare quello che può salvarci da un pericolo porta alla stessa fine che rifiutare quella salvezza direttamente. Trascurare la salvezza che ci viene offerta porta allo stesso risultato che rifiutarla.

l’importanza di sapere dei pericoli per tempo

Per poter scampare dai pericoli della vita, è necessario riconoscere il pericolo, e vedere la via per salvarsi da quel pericolo. Però, ci sono tanti pericoli che non sono subito visibili. Alcuni non sono molto gravi, mentre altri sono disastrosi se non riusciamo a scamparli. Però, serve sapere che esistono, per poter scampare.

Per esempio, per sapere che c’è una perdita di gas, serve un rilevatore di gas.

Per sapere per tempo se si ha un tumore, serve una TAC, e dei raggi, o altri esami, perché non si possono riconoscere certi tumori da soli, finché non sia troppo tardi.

In un aereo, ci possono essere dei pezzi che sono deboli e si stanno per rompere, e quindi, servono profondi controlli, e a volte delle lastre. Se non si trova il pezzo debole, sarà troppo tardi.

Ci sono tanti altri esempi di situazione in cui serve un avvertimento di un pericolo.

la NOSTRA SITUAZIONE

Tutto quello che ho detto finora sono dei principi importanti, che servono nella vita. Servono quando c’è un vero pericolo, qualcosa che può farci male se non troviamo uno scampo.

Amici, è estremamente importante sapere dei veri pericoli per tempo.

Devo annunciarvi due pericoli:

Uno, per chi non ha il perdono in Gesù Cristo.

Il secondo per chi è stato perdonato in Gesù Cristo.

Per chi non è stato perdonato in Gesù Cristo, devo annunciarvi che c’è un pericolo, il pericolo più grave della vostra vita, anzi, della vostra eternità.

Noi pensiamo a tanti tipi di pericoli, ma troppo spesso, ignoriamo il pericolo più grande. Questo pericolo riguarda il nostro destino eterno. Voglio annunciarvi il pericolo, e anche l’unica via per scampare da questo pericolo.

Dio come nostro Creatore Sostenitore

Ognuno di noi sa che esiste un Dio. Egli è il Creatore di tutto, e infatti, dipendiamo da Lui per tutto. Sappiamo questo, ma purtroppo, troppo spesso, non ci pensiamo abbastanza. Oggi, voglio fermarci a pensarci seriamente.

Sì, abbiamo un Creatore, che ha creato tutto. Nella parola di Dio, Dio ci spiega le verità che si servono sapere. Vi leggo ciò che ci dice per quanto riguarda la creazione.

“Nel principio DIO creò i cieli e la terra.” (Genesi 1:1 LND)
“1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. 2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio. 3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte è stata fatta.” (Giovanni 1:1-3 LND)

Tutto, assolutamente tutto, è stato creato da Dio, e quindi Dio è il Creatore che ha diritto su tutta la sua creazione.

Non solo Dio ha creato tutto, ma tutto sussiste in Lui. Leggiamo di questo in Colossesi 1:16,17. Qui, parla di Cristo, per Gesù Cristo è Dio, ed è Lui che ha creato tutto.

“16 poiché in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui, 17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui.” (Colossesi 1:16-17 LND)

Anche se spesso non ci rendiamo conto, dipendiamo da Dio per ogni cosa. Vi leggo un altro passo della scrittura che ci ricorda di questo.

“24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d’uomo, 25 e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa;” (Atti 17:24-25 LND)

Amici, ogni aspetto della nostra vita, ogni nostro respiro, la vita stessa, viene da Dio, e quindi, dipendiamo da Dio, e dobbiamo rispondere a Lui al giorno del giudizio.

Infatti, in Ebrei 9:27 leggiamo:

“E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio,” (Ebrei 9:27 LND)

Ognuno di noi ci troveremo davanti al giudizio. Dobbiamo rispondere a Dio per come abbiamo vissuto.

la Legge di Dio

Come Creatore, Dio ha ogni diritto sulla sua creazione, e quindi, ha ogni diritto su di noi. Come Creatore, Dio ha stabilito la sua legge, che comprende quello che noi chiamiamo la legge naturale, e anche la sua legge morale.

Chi trasgredisce la legge di Dio deve pagare le conseguenze. Questo è un chiaro principio che vediamo ogni giorno pensando alla legge naturale. Chiunque trasgredisce qualsiasi della legge naturale, sa che ci saranno delle conseguenze.

Se una persona sta sopra un edificio molto alto e decide che non è d’accordo con la legge della gravità, e così si butta nell’aria, pensando che resterà in su, ben presto, pagherà le dure conseguenze per essere andato contro questa legge naturale di Dio.

Se un ingegnere cerca di costruire un aereo senza sottomettersi alla legge della aerodinamica, è sicuro che quel aereo non volerà.

Qualunque volta che l’uomo non ubbidisce ad uno delle leggi di Dio sulla natura, pagherà le conseguenze. Quelle conseguenze di pagano in questa vita.

Non si può beffarsi di Dio. Quello che l’uomo seminerà, mieterà. Amici, questo è una verità che conosciamo tutti. Infatti, se vediamo qualcuno che cerca di andare contro le leggi della natura, lo consideriamo un pazzo. Le leggi naturali di Dio sono costanti e le invariabili. È piena stoltezza non sottometterci ad esse.

la legge morale di Dio

come Dio ha stabilito la sua legge naturale, ha anche stabilito la sua legge spirituale, come possiamo anche chiamare la sua legge morale. Nello stesso modo che non si può andare contro la legge naturale di Dio senza pagare le conseguenze, non si può nemmeno andare contro la legge morale senza pagare le dure conseguenze.

Quando Dio ha creato l’uomo, lo pose nel giardino dell’Eden. Gli diede tante cose meravigliose, e poi creò anche la donna come compagna dell’uomo. Il mondo era un posto meraviglioso, e ancora più stupendo, l’uomo aveva il privilegio di avere un contatto diretto e intimo con Dio stesso. L’uomo non aveva fatto nulla per meritare tutto questo. Era tutto un atto di bontà e di amore da parte di Dio. Dio diede all’uomo solamente un comandamento. Poteva fare tutto, poteva mangiare di tutto, tranne di un unico albero.

Ascoltiamo che Dio spiegò questo all’uomo.

“16 E l’Eterno DIO comandò l’uomo dicendo: "Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino; 17 ma dell’albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perché nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai".” (Genesi 2:16-17 LND)

Se conoscete la storia, Adamo ed Eva scelsero, a un certo punto, di disubbidire a questa legge morale di Dio. Nello stesso modo che ci sono sempre le conseguenze quando disubbidiamo ad una legge naturale di Dio, subirono grave conseguenze. Dio mantenne la sua parola, e punì Adamo ed Eva come aveva detto.

Ora, vi prego di ascoltarmi attentamente, perché ho da dirvi qualcosa di importanza eterna. La stessa legge morale che era vera per Adamo ed Eva, è vera anche per noi. Dio aveva fatto sapere a loro che la punizione della disubbidienza alla sua legge morale era la morte, ossia, la separazione da Dio.

Amici, la stessa legge è valida oggi anche per noi. Disubbidire alla legge morale di Dio, qualsiasi parte di quella legge, porta alla punizione della separazione eterna dalla presenza di Dio, che vuol dire quindi di essere in un luogo di tormento per sempre.

Vi leggo un passo dalla Scrittura che dichiara questo:

“Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 6:23 LND)

Se siamo onesti, sapiamo che pecchiamo. Però, vogliamo credere che Dio vedrà il bene che abbiamo fatto, e che in base a quello, ci perdonerà.

In base a quello che Dio ci dichiara chiaramente nella Bibbia, devo dirvi che quel pensiero è falso.

Dio NON ci giudicherà confrontando il bene che abbiamo fatto con il male. Invece, chiunque avrà peccato contro la legge morale di Dio sarà colpevole. Saremo colpevole se abbiamo peccato molto o se abbiamo peccato poco.

Ascoltato Giacomo 2:10,11, che ci aiuta a capire questo:

“10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. 11 Difatti, colui che ha detto: "Non commettere adulterio," ha anche detto: "Non uccidere". Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge.” (Giacomo 2:10-11 LND)

In realtà, siamo tutti colpevoli davanti a Dio, come leggiamo in Romani 3:23.

“poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,” (Romani 3:23 LND)

Amici, siamo tutti i peccatori, abbiamo tutti peccato, tante, tante volte ogni giorno. Quindi, siamo tutti privi della gloria di Dio, ovvero, siamo tutti sotto condanna.

La condanna è la morte. Quindi, non possiamo pagare per i nostri peccati facendo tante buone opere. Tutte le sofferenze della vita non pagano la nostra condanna. La condanna è la morte spirituale, la separazione da Dio, in eterno tormento.

Ascoltiamo un brano che ci spiega come sarà quando Gesù Cristo ritornerà per giudicare il mondo:

“7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza,” (2Tessalonicesi 1:7-9 LND)

Gesù Cristo verrà in un fuoco fiammeggiante, per fare vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono al vangelo. La punizione sarà eterna rovina, che vuol dire essere respinti dalla presenza del Signore per tutta l’eternità, in tormento terribile.

Amici, siamo tutti nati e cresciuti i peccatori. Per quello che possiamo fare noi, non c’è alcun scampo. Non possiamo salvare noi stessi. Per quanto potremmo cercare di migliorare, per quanto potremmo impegnarci a compiere buone opere, non possiamo pagare il nostro debito, e perciò, ci aspetta solo una condanna eterna.

Alla luce di questo, che importa come va questa vita? Che importa se abbiamo un buon lavoro, e se abbiamo una bella vita, o pochi problemi, o se possiamo fare tante belle cose nella vita? Questa vita è un vapore, che passa ben presto Davanti a noi c’è l’eternità, che non finirà mai. Se siamo sotto condanna, con tormento eterno davanti a noi, che importa se abbiamo una vita piena di belle cose?

Per stimolarci a cercare la salvezza, in Marco 8, Gesù Cristo dichiara:

“36 Che gioverà infatti all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l’anima sua? 37 O che cosa potrebbe dare l’uomo in cambio dell’anima sua?” (Marco 8:36-37 LND)

Se riusciamo ad ottenere tutto quello che vogliamo durante questi pochi anni sulla terra, che importa, se poi perdiamo l’anima nostra, ovvero, soffriamo eternamente, respinti dalla presenza di Dio?

Perciò, devo annunciarvi questo pericolo, è il pericolo più grave di tutta la nostra vita.

Però, o anche una notizia meravigliosa! Esiste una via di scampo. Esiste una via di salvezza, un modo per essere perdonato, per non dover subire la condanna. Anzi, chi riceve questo salvezza, non solo non deve subire la condanna, ma riceverà un’eternità di meravigliose benedizioni, che iniziano già in questa vita.

la salvezza in Gesù Cristo

Siamo sotto giudizio. È impossibile per l’uomo di salvare se stesso. Però, esiste una via di scampo, esiste una via di salvezza, una salvezza che Dio stesso ha provveduto. Questa salvezza sta nella persona di Gesù Cristo!

Gesù cristo è il Salvatore, e l’unico che può salvarci dalla condanna eterna.

Gesù Cristo è Dio, ed è venuto alla terra come uomo per compiere la salvezza per uomini peccatori come noi. Tramite la sua morte e risurrezione, Dio offre la salvezza a gli uomini peccatori, sotto condanna. Chi riceve la salvezza di Dio, viene completamente perdonato dai suoi peccati, viene adottato come vero figlio di Dio, e passerà l’eternità nella presenza di Dio, con una gioia ineffabile. Sarà più meraviglioso di quanto possiamo concepire per coloro che la ricevano.

Però, Dio è molto chiaro, non tutti saranno salvati. Infatti, Gesù stesso dichiara che saranno pochi i salvati. Leggiamo le parole di Gesù nell’Evangelo di Matteo

“13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano!” (Matteo 7:13-14 LND)

Allora, se saranno pochi i salvati, come si può essere fra quei pochi? Chi può ricevere la salvezza? Cosa bisogna fare per essere salvato?

La parola di Dio spiega che per ottenere il perdono e la salvezza, uno deve ravvedersi, e credere nel SIGNORE Gesù Cristo.

Ravvedersi vuol dire, per primo, veramente riconoscere il proprio peccato, e riconosce che è giustamente condannato. Poi, vuol dire girare le spalle al peccato, e rivolgersi, di cuore, a Dio per mezzo di Gesù Cristo.

Credere nel Signore Gesù Cristo vuol dire riconoscerti un peccatore, giustamente condannato, e credere di cuore che il sacrificio di Gesù Cristo era per te, e che solo Lui può pagare la tua condanna e salvarti.

Vorrei spiegarvi molto di più riguardo Gesù Cristo e come essere salvato. Però, in un solo incontro, non posso dirvi tutto.

Non trascurare

Allora, voglio tornare all’argomento che ho fatto all’inizio di questo discorso, quando ho parlato di non trascurare la salvezza da un grande pericolo. Trascurare una salvezza porta alla stessa fine che rifiutare quella salvezza.

Amici, per quanto riguarda la nostra salvezza eterna, non ci sarà scampo per chi trascura la salvezza che Dio ci offre. Ascoltate un passo dalla Parola di Dio, Ebrei 2:2,3. Questo passo parla della Parola pronunziata per mezzo degli angeli. Questo è un riferimento all’Antico Testamento, e specificamente, ai Dieci Comandamenti. Poi, passa a parlare della salvezza che è disponibile in Gesù Cristo. Ve lo leggo.

“2 Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, 3 come scamperemo noi, se trascuriamo una così grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, è stata confermata a noi da coloro che l’avevano udita,” (Ebrei 2:2-3 LND)

Alla domanda: “come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza”, la riposta è: non ci sarà alcun scampo. Infatti, trascurare un dono così prezioso, che Dio ci offre, è una terribile offesa a Dio, e chi trascura la salvezza in Gesù Cristo sarà punito eternamente.

Quindi, cari amici, vi esorto, con tutto il mio cuore, di riconoscere che la salvezza eterna delle vostre anime è la cosa più importante della vostra vita. Esiste solamente una via che porta alla salvezza. Chi trascura la salvezza che Dio ci offre in Gesù Cristo, sarà condannata con la stessa severità di chi la rifiuta.

Dio ci comanda di cercarLo con tutto il nostro cuore. Chi NON cerca Dio, non sarà salvato.

Ci possono essere tantissimi motivi, o meglio dire scuse, per cui uno trascura la salvezza. Ma nel giorno del giudizio, non importerà il motivo, chi avrà trascurato la salvezza non avrà alcun scampo.

Chi avrà trascurato la salvezza sarà condannato, senza speranza, e sarà punito eternamente.

Chi invece cerca Dio con tutto il suo cuore, per mezzo di Gesù Cristo, che conosciamo per mezzo delle Scritture, troverà il perdono, e troverà la salvezza eterna.

Per chi è già salvato

Questo stesso principio vale anche per chi è già salvato. Nella vita cristiana, la crescita è fondamentale. Però, la crescita non arriva senza impegno.

Molto spesso, Dio ci mostra aspetti della vita da cambiare. Può essere peccati da confessare, può essere la pigrizia da combattere, può essere l’orgoglio da ammazzare. Può essere abitudini da cambiare.

Se NON cambiamo, se NON utilizziamo i mezzi che Dio ci dà, possiamo trovarci con gravi problemi e sofferenze inutili.

Possiamo perfino fare naufragio della nostra fede, possiamo cadere in tanti peccati che ci portano bruttissime conseguenze.

Possiamo riconoscere i cambiamenti necessari. Possiamo desiderare i frutti che quei cambiamenti porteranno. Però, possiamo trascurare di fare quello dobbiamo fare. Possiamo dire “è vero, dovrei cambiare, dovrei fare questo o quello.”.

Ma, finché trascuriamo di fare quello che Dio ci comanda, è uguale a rifiutare.

Trascurare porta alle stesse conseguenze che rifiutare.

Se tu stai trascurando qualcosa nella tua vita, io prego che tu riconoscerai che in realtà, trascurare è un gravissimo peccato.

Potrebbe sembrare molto meno grave che rifiutare apertamente, ma in realtà trascurare è gravissimo.

Trascurare vuol dire non ubbidire.

Rifiutare vuol dire non ubbidire.

Io prego che possiamo esaminarci. Se ci sono campi in cui non stai camminando in ubbidienza al Signore, in cui stai trascurando, dicendoti che sai che devi cambiare, ma, non lo stai facendo, ti esorto:

Ravvediti, riconosci che trascurare è disubbidire, e torna ad ubbidire a Dio.

Grazie a Dio, c’è perdono in Gesù Cristo.

QUINDI:

Cari amici, se ci crediamo o se non ci crediamo, il giudizio eterno sta per arrivare. Io esorto ciascuno di voi: non trascurare la cosa più importante della vita e dell’eternità. Se non hai Cristo, cerca Cristo per la Salvezza. Se hai Cristo, cerca il Signore per rendere chiaro la tua salvezza, e per crescere in santità.

Chiudo con l’esortazione in Isaia 55:6.

“Cercate l’Eterno mentre lo si può trovare, invocatelo mentre è vicino.” (Isaia 55:6 LND)

Stiamo qui per aiutare chi vuole Cristo, o chi vuole più di Cristo.