Aiuto Biblico

Amatevi intensamente, parte 1

Descrizione: Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri intensamente. Questo è un frutto della vera salvezza.
sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 26 marzo 2017, – cmd ag –
parole chiave: amare, amatevi, la vita cristiana. Ama tuo prossimo

Audio:

Se ci fosse una parola che descrive come vive un vero credente, oltre alla fede, che parola sarebbe?

La parola che meglio descrive un vero credente è l’amore.

Fra tutto ciò che dovrebbe fare parte della vita di ogni vero credente, l’amore è centrale.

Dio ci comanda tante cose. Ma in realtà, ci sono solo due comandamenti che riassumono tutti gli altri comandamenti. Leggo Matteo 22:35-40, quando a Gesù fu chiesto qual è il comandamento maggiore, o più grande. Notiamo la sua risposta:

“35 E uno di loro, dottore della legge, lo interrogò per metterlo alla prova, dicendo: 36 "Maestro, qual è il grande comandamento della legge?". 37 E Gesù gli disse: ""ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua e con tutta la tua mente". 38 Questo è il primo e il gran comandamento. 39 E il secondo, simile a questo, è: "ama il tuo prossimo come te stesso". 40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti,"” (Matteo 22:35-40 LND)

Effettivamente, ci sono due comandamenti: amare Dio, e amare il nostro prossimo come noi stessi. Notate che tutta la legge di Dio dipende da questi due comandamenti.

La condizione del tuo cuore dipende dal fatto di veramente amare Dio, e di veramente amare il tuo prossimo come te stesso.

Oggi, e anche nel prossimo incontro, vorrei considerare il secondo comandamento, quello di amare il tuo prossimo come te stesso.

Amare il tuo prossimo vuol dire, principalmente, amare gli uni gli altri nella famiglia di Dio. Questa è la base della vita cristiana. Questo è un frutto della vera salvezza.

Che cosa intende Dio quando ci comanda di amare il nostro prossimo? È solamente un sentimento?

No, l'amore che Dio comanda non è un sentimento, è un modo di considerare quella persona, ed è un modo di comportarsi con quella persona. È il cuore da avere nei riguardi di quella persona.

Veramente amare il nostro prossimo vuol dire avere lo stesso tipo di amore per quella persona che Dio ha per noi. Dobbiamo amare nello stesso modo in cui siamo amati da Dio.

Consideriamo insieme alcuni brani che ci aiutano a capire che dobbiamo amare gli uni gli altri. Insieme ad amare Dio, amare gli uni gli altri è il fondamento della vita cristiana. Poi, Dio volendo, nel prossimo studio, considereremo come amare gli uni gli altri.

Comandamenti di amare

La Bibbia è piena di comandamenti di amare il nostro prossimo. Per esempio, ci sono le parole di Cristo in Giovanni 13:34.

“Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri.” (Giovanni 13:34 LND)

In questo comandamento, Gesù ci comanda di amare gli uni gli altri come Egli ama noi.

Come ci ama Cristo?Come è il suo amore per noi?

L’amore di Cristo è intenso, è senza condizioni, è duraturo, e lo ha portato a sacrificarsi per noi. Questo è l’amore che ci comanda da avere gli uni per gli altri.

Troviamo ripetutamente il comandamento di amare gli uni gli altri. Per esempio, in Giovanni, leggiamo:

“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi,” (Giovanni 15:12 LND)
“Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri,” (Giovanni 15:17 LND)

In Romani 12, troviamo un comandamento di come dobbiamo amarci gli uni gli altri. Ci comanda di amarci teneramente, e di avere onore gli uni verso gli altri. Leggo Romani 12:10.

“Nell’amore fraterno, amatevi teneramente gli uni gli altri nell’onore usate riguardo gli uni verso gli altri.” (Romani 12:10 LND)

Il nostro amore deve esprimersi con un cuore di tenero affetto. Qualunque amore meno di quello non è l’amore che Dio ci comanda. Dobbiamo amarci con tenero affetto. Questo è un cuore che ama l’altra persona profondamente, e non vede il fatto di amarla come un peso.

Amatevi Intensamente

Il nostro amore gli uni per gli altri dev’essere un amore intenso. Infatti, in 1Pietro 1:22, troviamo il comandamento di amarci gli uni gli altri intensamente. Ve lo leggo:

“Avendo purificato le anime vostre con l’ubbidienza alla verità mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore,” (1Pietro 1:22 LND)

Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri intensamente. Cioè, non solo amarci, ma di amarci intensamente, che descrive un amore fortissimo. Un amore intenso è un amore che ci consuma, è un amore che ci fa non focalizzare sulle cose negative, ma piuttosto di vedere l’altra persona con immensa bontà e benignità, e ci porta a sacrificarci per il bene dell’altra persona.

Un amore intenso controlla come consideriamo una persona, e come reagiamo a quella persona. Un amore intenso ci fa concentrare sul bene negli altri, non sul male.

Se io amo una persona intensamente, voglio vedere il bene in quella persona, non il male. Certamente, in certi casi, per il bene della persona è necessario vedere il male. Però, quando amiamo intensamente, non focalizziamo sul male, e non ricordiamo il male. Siamo troppo impegnati nel cercare il bene della persona.

1Giovanni 3:23

Passando a 1Giovanni 3:23, troviamo un altro comandamento di amarci gli uni gli altri:

“E questo è il suo comandamento, che crediamo nel nome del suo Figlio Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri come egli ci ha comandato.” (1Giovanni 3:23 LND)

Prego che stiate vedendo quanto è fondamentale che abbiamo un vero amore gli uni per gli altri. Questo amore non è solo un vago sentimento, non è solo scambiare qualche parola quando ci vediamo. È avere un profondo desiderio per il bene degli altri, un desiderio che ci spinge a prendere il tempo di impegnarci per il loro bene. È impossibile amare senza un impegno. Se non c’è un impegno per il bene dell’altra persona, non c’è vero amore.

L’Amore di Dio

Noi amiamo perché Dio ama noi. Considerate l’amore di Dio per noi. L’amore di Dio per noi è immenso, e pur comprendendo un sentimento, lo si misura con il sacrificio. Leggo per primo Giovanni 3:16.

“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio...” (Giovanni 3:16a LND)

L’amore di Dio per noi non è stato solo un vago sentimento. Non è stato solo qualche bella parola. L’amore di Dio per noi è stato, ed è tuttora, grazie a Dio, è stato così profondo che lo ha spinto a dare suo unigenito Figlio per morire al posto nostro sulla croce, in modo che Dio potesse perdonarci, mantenendo la sua giustizia.

Quindi, misuriamo l’amore di Dio con l’immensità del sacrificio.

E così, quando leggiamo il comandamento di amarci gli uni gli altri come Dio ci ama, e Cristo ci ama, questo è il metro al quale dobbiamo mirare.

Un altro brano che ci aiuta a capire meglio l’immenso amore di Dio per noi è Romani 5. Leggo dal versetto 5 ad 8.

“5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato. 6 Perché, mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo è morto per gli empi. 7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. 8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:5-8 LND)

Dio manifesta il suo amore per noi dando suo Figlio Gesù Cristo a morire al posto nostro. Dio ha dato Gesù, mandandoLo alla croce, NON per persone buone, ma per peccatori come noi. Eravamo senza forza, cioè, il nostro peccato era tale che non potevamo fare nulla per andare verso Dio. Eravamo pienamente schiavi del nostro peccato. E mentre eravamo così, nemici d Dio, Dio ha mandato Gesù Cristo per morire per noi.

Non esiste sacrificio più grande. Questo è il metro dell’amore di Dio per noi. E noi dobbiamo amare gli uni gli altri con un amore così, un amore pronto a sacrificare per il bene degli altri, non perché meritano qualcosa da noi, e nemmeno perché ci sono simpatici. Il vero amore non dipende dal valore dell’altra persona. Altro che solo un sentimento! Il sentimento serve, ma il vero amore è un impegno di portare il vero bene all’altra persona.

Prova della vera salvezza

Affinché non crediamo che amare così sia solo un buon suggerimento, o che solo i più maturi devono amare così, ripetutamente vediamo che è proprio una prova di essere veramente salvati. Vi leggo quella dichiarazione, iniziando con 1Giovanni 3:14.

“Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte.” (1Giovanni 3:14 LND)

Una delle prove della salvezza è il fatto di amare veramente i fratelli. Chi non ama veramente il proprio fratello, e nel contesto, si tratta di fratello o sorella in Cristo, rimane nella morte. Non c’è vera salvezza se non c’è vero amore. Ovvero, la vera salvezza produce vero amore verso altri credenti, anche i credenti difficili da amare.

Cioè, se io amo quei fratelli o sorelle che sono facili da amare, ma non amo veramente quelli che mi sono difficili da amare, in realtà, la mia salvezza non è nemmeno una cosa certa.

Altri versetti in 1Giovanni ci mostrano che chi non ama suo fratello non è salvato. Leggo 1Giovanni 3:10.

“Da questo si riconoscono i figli di Dio e i figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il proprio fratello.” (1Giovanni 3:10 LND)

Se uno non ama un fratello in Cristo, non appartiene a Dio. Leggo anche 1Giovann 4:8 e poi 4:20.

“Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.” (1Giovanni 4:8 LND)
“Se uno dice: "Io amo Dio," e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede?” (1Giovanni 4:20 LND)

Vediamo che è fondamentale amare i fratelli e le sorelle.

Quando manchiamo l’amore

È fondamentale amare i nostri fratelli e sorelle. Però, ognuno di noi sa che a volte, il nostro amore viene meno. A volte, non amiamo veramente. A volte, cadiamo.

In questi casi, come quando cadiamo in altri peccati, la soluzione non è di subito dubitare la salvezza. Piuttosto, la soluzione è di subito capire la gravità del nostro peccato per poi confessarlo di cuore a Dio.

Se riconosco di non amare un fratello o una sorella, ho bisogno di riconoscere che il mio cuore non è puro, ma è pieno di peccato, che mi ostacola da amare. Devo ravvedermi, e confessare il mio peccato, per essere perdonato e purificato, per poi amare anche i credenti che nella carne mi sono difficili di amare, ricordando l’amore di Dio per me.

Devo amare anche quei credenti che mi creano problemi, come Dio ama noi, nonostante che continuiamo a peccare contro di Lui.

Serve crescere nell’amore

Però, anche quando amiamo gli uni gli altri, non dobbiamo fermarci. Dobbiamo sempre crescere nell’amare, perché è proprio uno dei frutti più importanti della vita cristiana. Quando Paolo ha scritto ai Tessalonicesi, riconosce che essi già amavano gli uni gli altri, ma comanda loro di sovrabbondare in questo. Questo comandamento vale per ognuno di noi che è un vero credente. Ascoltate mentre leggo 1Tessalonicesi 4:9,10.

“9 Ora, quanto all’amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva, perché voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri, 10 Voi infatti fate questo verso tutti i fratelli che sono in tutta la Macedonia ma noi vi esortiamo, fratelli, a sovrabbondare in questo ancora di più,” (1Tessalonicesi 4:9-10 LND)

Quindi, amare gli uni gli altri è assolutamente fondamentale nella vita cristiana. Chi non ama gli altri di cuore, manca il frutto della vera salvezza. Però, anche quando amiamo, dobbiamo crescere nell’amore.

L’esempio di Paolo.

Prego che stiamo vedendo quanto è fondamentale che amiamo gli uni gli altri. Ricordate: noi dobbiamo amare perché Dio ha amato noi per primo.

Quando abbiamo vero amore, come possiamo riconoscerlo?

Consideriamo alcuni frutti che dimostrano che abbiamo vero amore. Cioè, questi sono frutti che saranno presenti quando amiamo veramente qualcuno.

Per riconoscere il vero amore, e i frutti che produce in un credente, consideriamo la vita di Paolo, uno che amava intensamente. Nella Bibbia, Dio ci presenta Paolo come esempio da imitare. Leggo 1Corinzi 11:1, in cui c’è il comandamento di imitare Paolo, come lui imita Cristo. Ve lo leggo:

“Siate miei imitatori, come anch’io lo sono di Cristo.” (1Cornzi 11:1 LND)

Per poter imitare Paolo, notiamo attentamente alcuni esempio del suo amore per altri credenti. Vediamo l’amore di Paolo in tanti modi. Vediamo il suo cuore, e il suo amore, nelle sue costanti fatiche, dedicandosi alla crescita spirituale dei credenti e alla salvezza degli eletti.

Vediamo l’amore di Paolo anche in ciò che gli dava gioia, e in ciò per cui ringraziava Dio.

Infatti, uno dei modi più importanti per riconoscere ciò che amiamo è di notare ciò che ci dà gioia, e ciò per cui ringraziamo Dio.

Vediamo l’amore di Paolo per i credenti di Tessalonica dal fatto che ringraziava Dio costantemente per loro. Notiamo il motivo che ringraziava Dio. Leggo 1Tessalonicesi 1:2-4.

2 Noi rendiamo del continuo grazie a Dio per tutti voi, facendo di voi menzione nelle nostre preghiere, 3 ricordando continuamente la vostra opera di fede, la fatica del vostro amore e la costanza della speranza che voi avete nel Signore nostro Gesù Cristo davanti a Dio, nostro Padre,4 conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione,” (1Tessalonicesi 1:2-4 LND)

Vediamo l’intenso amore che Paolo aveva per questi credenti dal fatto che il solo fatto di pensare alla loro salvezza e al frutto spirituale nella loro vita produceva così tanta gioia nel cuore di Paolo che ringraziava Dio continuamente per loro.

Paolo vedeva l'opera della loro fede. La fede in sé è invisibile, ma la vera fede sempre produce opere, che rendono visibile quella fede. Paolo vedeva le opere della loro fede, e visto che li amava, vedere questo chiaro frutto della salvezza gli dava una così grande gioia, che lo spingeva a ringraziare Dio continuamente per loro.

Inoltre, Paolo vedeva la fatica del loro amore. Come la fede, anche l’amore in sé è invisibile. Però, il vero amore produce sempre opere, produce fatiche per promuovere il bene degli altri. Paolo vedeva queste fatiche, così riconosceva il loro amore, che è un altro frutto della vera salvezza. Visto che Paolo li amava, vedere questo frutto dava a Paolo gioia, e per questo, ringraziava Dio per loro.

Vedo subito due lezioni per noi qui. Se tu ami veramente gli altri, allora, la tua vita non sarà piena di fatiche solo per te stesso e per la tua famiglia. Invece, tu ti impegnerai, al punto di essere affaticato, per il bene degli altri. Affaticarsi per il bene degli altri è un metro del vero amore. Allora alla luce di questo, se tu consideri onestamente la tua vita, ti affatichi per il bene dei credenti intorno a te? Ovvero, hai un vero amore per gli altri?

Un’altra lezione per noi qua è che quando veramente amiamo un altro, avremo gioia quando vediamo del frutto spirituale in quella persona. Questa gioia ci spingerà a ringraziare Dio per quel frutto in loro, come Paolo ringrazia Dio per il frutto nei credenti di Tessalonica. Tu ringrazi Dio profondamente per il frutto che vedi negli altri? Trovi grande gioia vedendo Dio all’opera in altre persone? Quando amiamo, avremo quella gioia.

Avere gioia nel frutto della salvezza in altri è un frutto della salvezza in te, come anche è il fatto di affaticarti per promuovere il vero bene degli altri.

Chi non trova profonda gioia nella crescita di altri credenti, in verità non trova la sua gioia in Cristo, e non conosce Cristo come il suo tesoro!

Oh che possiamo avere Cristo come tesoro, e perciò, avere gioia quando vediamo sempre più evidenza di Cristo in altri credenti!!

Amare ci porta a pregare per chi amiamo

Continuando a considerare l’esempio di Paolo, riconosciamo un altro frutto del vero amore in Paolo. Vediamo che l’amore di Paolo per gli altri lo spingeva a pregare continuamente per loro. Sia il fatto che pregava per loro, che il contenuto delle sue preghiere sono esempi da imitare.

Ci sono tante preghiere di Paolo. Notiamo che nelle sue preghiere, più di ogni altra cosa, pregava per il progresso spirituale dei credenti, e che sarebbero edificati nella loro fede. Pregare così è una parte importante del vero amore.

Efesini 1:15-19

Un esempio di una preghiera di Paolo per i credenti è Efesini1:15-19. Questo è come dovremmo pregare, se amiamo gli altri.

15 Perciò anch’io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesù e del vostro amore verso tutti i santi, 16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, 17 affinché il Dio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, 18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinché sappiate qual è la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredità tra i santi, 19 e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l’efficacia della forza della sua potenza,” (Efesini 1:15-19 LND)

Solo qualche commento qui. Anche qui, Paolo parla del fatto che rendeva grazie sempre per loro! Egli dice: “non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere!

Voi avete un amore così profondo per gli altri che vi spinge a pregare così tanto per gli altri, o più specificatamente, a ringraziare Dio così costantemente per loro?

Notate che amando quei credenti, Paolo pregava per loro di conoscere meglio i benefici della salvezza, affinché potessero camminare per fede.

In Filippesi 1:9-11, leggiamo un’altra preghiera di Paolo, anche questa preghiera un frutto del suo amore per quei credenti. Ve lo leggo:

“9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di più in conoscenza e in ogni discernimento, 10 affinché discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo 11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, alla gloria e lode di Dio.” (Filippesi 1:9-11 LND)

Ripetutamente troviamo brani in cui Paolo prega per la crescita dei credenti. Questo è perché Paolo amava i credenti, e voleva il meglio per loro. Il meglio che uno può avere è di crescere in Cristo.

Tu, ami gli altri così tanto da pregare costantemente per loro, per la loro crescita? Oh che possiamo riconoscere quanto manchiamo nell’amore, e che possiamo crescere nell’amore, perché siamo noi amati da Dio!

Chi sono gli altri

Una piccola parentesi qua. È chiaro che dobbiamo amare gli uni gli altri. Ma chi sono “gli altri” che dobbiamo amare teneramente e intensamente? La Bibbia rende chiaro che dobbiamo amare tutte le persone che Dio mette nella nostra vita, e in modo particolare, i credenti intorno a noi.

Principalmente, questo vuol dire le persone della nostra famiglie e della nostra chiesa.

Amare non è facile. Abbiamo tutti ancora peccati, abbiamo tutti ancora aspetti del carattere che rende difficile per gli altri di amarci.

Allora, oggi c’è una tentazione molto forte che ci tenta a non amare, senza riconoscere che non stiamo amando. Vi spiego.

Oggi, con i media sociale, ci sono persone che tendono a trascurare i credenti intorno a loro, perché apprezzano di più avere contatto con rapporti virtuali, tramite il computer, anziché rapportarsi faccia a faccia.

Non è sbagliato avere amicizie virtuali. Però, il vero amore è un impegno, spesso faticoso, di promuovere il bene. È molto facile avere rapporti che possiamo contattare solo quando vogliamo noi, ma il vero amore sarà focalizzato sui credenti intorno a noi, secondo il bisogno, non secondo ciò che ci è comodo.

Quindi, non credere che i rapporti virtuali possano sostituire i rapporti di carne e sangue, in cui l’altra persona ti vede per chi sei, e non solo per ciò che scegli di dire ti te stesso.

Prossimo sermone

La mia preghiera è che sia chiaro che dobbiamo amare gli uni gli altri. Questa è la base della vita cristiana, insieme al comandamento di amare Dio.

Ma i comandamenti di amare gli uni gli altri non sono comandamenti gravosi. Certo, nella carne è difficile amare. Però, siamo nuove creature. Abbiamo ricevuto così tanto da Dio che non è difficile amare.

La chiave per poter amare è di ricordare sempre l’amore di Dio per noi in Gesù Cristo.

“19 Noi lo amiamo, perché egli ci ha amati per primo. 20 Se uno dice: "Io amo Dio," e odia il proprio fratello, è bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come può amare Dio che non vede? 21 E questo è il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello. 5:1 Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è nato da Dio; e chiunque ama colui che lo ha generato, ama anche chi è stato generato da lui.
2 Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.” (1Giovanni 4:19-5:2 LND)

Qualunque volta che ti è difficile amare un altro, pensa all’amore di Dio per te. Pensa a quanto amore Egli ha per noi, avendo mandato Gesù Cristo per salvarci. Pensa a Gesù Cristo che continuare a stare alla destra del Padre per intercedere per noi. Pensa a come Dio continua a curarci perfettamente. Pensa che tu sei amato non per qualche merito tuo, ma perché ciò è il cuore di Dio. E pensa al fatto che come Dio ama te, ama tutti coloro che sono figli di Dio.

Allora, pensando a queste cose, troverai, in Cristo, la forza di amare gli altri.

Abbiamo iniziato a vedere la necessità dell’amore gli uni per gli altri. Ma che cos’è questo amore? Dio volendo, vedremo nel prossimo studio molto più a fondo cosa vuol dire in pratica amare una persona.