Aiuto Biblico

L’Adorazione e la Musica

Descrizione: Che cos’è la vera adorazione? Come c’entra la musica? Come possiamo suscitarla?
sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 4 giugno 2017, – cmd ag –
parole chiave: adorazione, culto, adorare Dio, musica, celebrare Dio

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Più di ogni altra cosa, ciò che soddisfa il cuore dell’uomo è di conoscere e adorare il suo Creatore, l’Eterno.

Il più grande privilegio che ha un credente, quello che un non credente non può fare, ed è un impegno così importante che sarà il nostro impegno per tutta l'eternità è di adorare Dio.

Dio ci ha creati e ci ha salvati per adorarLo. Questo è lo scopo della nostra vita. In tutta la Bibbia, leggiamo dell’adorazione. Vi leggo un brano fra tanti, il Salmo 100:4. Questo brano ci comanda di entrare nella presenza di Dio con ringraziamento e lode.

“Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome” (Salmo 100:4 LND)

Dio ci chiama ad entrare nella Sua presenza con adorazione e lode, celebrandoLo, e ringraziandoLo. Questo è come dobbiamo rapportarci a Dio.

Nella Bibbia, le parole adorare, glorificare, celebrare e innalzare sono parole con più o meno lo stesso significato e descrivono la stessa attività. Adorare Dio è l’impegno più grande che abbiamo. Certamente, mentre siamo su questa terra dobbiamo lavorare, dobbiamo evangelizzare, dobbiamo curare le nostre famiglie, dobbiamo edificare gli uni gli altri. Tutto ciò può essere fatto alla gloria di Dio. Ma dobbiamo anche specificatamente adorare Dio con le nostre parole.

Come possiamo sapere se stiamo veramente adorando Dio? Per iniziare, dobbiamo capire cosa vuol dire adorare Dio. Se io ho un concetto sbagliato di ciò che è l’adorazione, io posso credere di aver adorato Dio quando in realtà, non ho adorato Dio. Quindi, è importante capire.

Che cos'è adorare Dio? Cosa vuol dire celebrare Dio, o innalzare Dio, o esaltare Dio? È importante capire il vero significato di questa attività così importante. Infatti, è chiaro che tanti credenti hanno un concetto sbagliato di cosa vuol dire adorare Dio, e per questo motivo, molto di ciò che è chiamato adorazione non è vera adorazione. Quindi, prego che Dio ci aiuterà, tramite la Bibbia, a capire meglio cosa vuol dire adorare Dio, in modo che possiamo impegnarci con più cuore in questo comandamento, nonché un immenso privilegio.

Allora, che cos’è adorare Dio? Adorare Dio è un sentimento? È qualcosa legato alle emozioni, è qualcosa che si sente? Poi, come si adora Dio? È adorazione dire ripetutamente: "Gloria a te, gloria a te, gloria a te." È adorare Dio dire: "Ti lodo o Signore, ti lodo o Signore, ti lodo o Signore."? Quello è adorare Dio?

Cosa penserebbe una moglie se il marito dovesse dire ripetutamente: "Sei brava, sei brava, sei brava, sei brava"? Lei lo apprezzerebbe?

Se guardiamo alla Bibbia, vedremo che nello stesso modo che il dire “Sei brava, sei brava, sei brava” non sarebbe apprezzato da una moglie, la vera adorazione non è solo ripetere delle parole.

Piuttosto, la vera adorazione, come vediamo nella Parola di Dio, è innalzare Dio, menzionando in modo specifico i suoi attributi o le sue opere. Cioè, non basta dire alla moglie: "Sei brava, sei brava, sei brava.". Bisogna specificare per quale motivo è brava.

Similmente, per adorare Dio, dobbiamo menzionare specificamente degli attributi di Dio, oppure delle opere di Dio. Questo dà gloria a Dio, questa è adorazione.

gli Attributi di Dio

Nella Parola di Dio, vediamo che l’adorazione riguarda la Persona di Dio, cioè, i suoi attributi, e riguarda le opere di Dio. Come esempio, nel Salmo 104, il Salmista celebra Dio per la sua grandezza. Ma non dice solo: “Tu sei grande”. Descrive la grandezza. Ascoltate il Salmo 104:1,2:

“1 Benedici, anima mia, l’Eterno! O Eterno, mio DIO, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maestà. 2 Egli si avvolge di luce come di un manto e distende i cieli come una tenda;” (Salmo 104:1-2 LND)

Qui, il Salmista dichiara che Dio è veramente grande. Non solo dice che Dio è grande, inizia dicendo che è sommamente grande. Poi, si ferma a riflettere su vari aspetti della grandezza di Dio. Per esempio, in questo Salmo, per spiegare in che modo Dio è grande, egli dichiara che Dio è vestito di splendore e di maestà. Le cose create non hanno vero splendore e maestà. Dio è pieno di splendore e maestà, al punto da essere vestito con esse.

Per spiegare ancora di più la grandezza di Dio, dichiara che Dio si avvolge di luce come d’una veste. La Bibbia parla molto di luce. Se ricordiamo, Dio creò la luce prima di creare il sole e la luna. La luce rappresenta tante cose, fra l’altro, rappresenta la gloria. Dio è così glorioso che non solo ha una quantità limitata di luce, piuttosto, Egli si avvolge di luce. Avvolgersi dà l’idea di essere pienamente e completamente coperto di luce. Dio è così grande che è pienamente coperto di luce, ovvero, di gloria.

Poi dice che Dio distende i cieli come una tenda. I cieli rappresentano la cosa più grande che esiste, e Dio è così grande che perfino distende i cieli, come se fossero nulla. Il Salmista loda Dio per la sua grandezza, parlando specificamente di come Lui sia grande.

Quindi, adorare Dio vuol dire innalzare Dio in modo specifico per i suoi attributi.

Per poter glorificare Dio per i suoi attributi dobbiamo prima di tutto conoscere gli attributi di Dio. Poi bisogna meditare su questi attributi, per poterli dichiarare. Questo è uno dei modi principali in cui dobbiamo glorificare Dio.

le opere di Dio

Oltre a glorificare Dio per i suoi attributi, possiamo glorificare Dio per le sue opere. Anche in questo caso, è importante dichiarare in modo specifico le opere di Dio.

Per esempio, il Salmo 107:21,22 ci comanda di celebrare Dio così, parlando delle sue opere, che vengono chiamate meraviglie. Leggo:

“21 Celebrino l’Eterno per la sua benignità e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. 22 Offrano sacrifici di lode e raccontino le sue opere con canti di gioia.” (Salmo 107:20-22 LND)

Dichiarare le opere di Dio è una parte centrale dell’adorazione. Siamo chiamati a glorificare Dio per le sue opere, soprattutto le opere che ha compiuto per il suo popolo. Le opere di Dio sono meraviglie, perché sono opere che solo Dio può fare.

Questo Salmo ci chiama a celebrare l’Eterno per le sue meraviglie in favore degli uomini. Non basta solo menzionare le sue opere. Siamo chiamati a CELEBRARE l’Eterno per le sue opere e le sue meraviglie.

Come possiamo celebrare Dio per le sue opere? Lo facciamo elencando, in modo specifico, le opere di Dio, e poi dando Dio gloria per quelle opere che solo Egli può fare.

E perciò, solo dire: ti lodo per quello che fai, ti lodo per le tue grandi opere, ti lodo per le tue grandi opere” non glorifica Dio, perché non ho menzionato nulla di specifico.

Invece, celebriamo Dio quando parliamo in modo specifico delle sue grandi opere. Vediamo tanti esempi di questo nella Bibbia, esempi in cui si adora l’Eterno elencando specificamente le sue opere. La vera adorazione richiede contenuto.

Guardiamo il Salmo 136 come un esempio fra tantissimi di come celebrare l’Eterno. Seguite mentre leggo alcuni versetti, iniziando con il versetto 3. Notate che il Salmista elenca, in modo molto specifico e dettagliato, delle opere di Dio. Questo è come si adora Dio. Tutte queste opere sono frutto della benignità del Signore. Ve lo leggo:

“3 Celebrate il Signore dei signori, perché la sua benignità dura in eterno, 4 colui che solo fa grandi meraviglie, perché la sua benignità dura in eterno, 5 colui che ha fatto i cieli con sapienza, perché la sua benignità dura in eterno, 6 colui che ha disteso la terra sulle acque, perché la sua benignità dura in eterno. 7 colui che ha fatto i grandi luminari, perché la sua benignità dura in eterno:” (Salmo 136:3-7 LND)
“10 Colui che percosse gli Egiziani nei loro primogeniti, perché la sua benignità dura in eterno, 11 e fece uscire Israele di mezzo a loro, perché la sua benignità dura in eterno, 12 con mano potente e con braccio disteso, perché la sua benignità dura in eterno. 13 Colui che divise il Mar Rosso in due, perché la sua benignità dura in eterno. 14 e fece passare Israele in mezzo ad esso, perché la sua benignità dura in eterno, 15 ma travolse il Faraone e il suo esercito nel Mar Rosso, perché la sua benignità dura in eterno. 16 Colui che portò il suo popolo attraverso il deserto, perché la sua benignità dura in eterno, 17 colui che percosse grandi re, perché la sua benignità dura in eterno,” (Salmo 136:10-17 LND)

Il Salmo continua, ma è già chiaro. Celebrare Dio, ovvero, adorare Dio, è adorare Dio per specifici attributi Suoi, o opere specifiche Sue, non è solo ripetere poche frasi più volte, e non è un sentimento. È qualcosa di specifico e pieno di contenuto.

Infatti, volta dopo volta nella Bibbia vediamo proprio questo. Vediamo che Dio viene glorificato elencando specificatamente i suoi attributi e le sue opere.

Adorare in Spirito e in Verità

La vera adorazione comprende sempre elencare attributi o opere di Dio. Infatti, Dio cerca adoratori che Lo adorino in spirito e verità, come Gesù dichiara alla donna samaritana in Giovanni 4. Ve lo leggo:

“23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 24 Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità".” (Giovanni 4:23-24 LND)

Dio richiede veri adoratori, coloro che Lo adorano in spirito e verità. Con lo spirito vuol dire sinceramente, col cuore, non solo meccanicamente. Adorare Dio in verità vuol dire adorarLo elencando verità di Dio, come vediamo ripetutamente nella Bibbia.

L’Esempio di Maria

Vediamo un chiaro esempio di vera adorazione nella preghiere di Maria in Luca 1, dopo che l’angelo Gabriele le annuncia che lei sarà la madre di Gesù. Seguite mentre leggo Luca 1:46-55. Notate i vari modi che Maria elenca specificamente attributi o opere di Dio. Leggo:

“46 E Maria disse: "L’anima mia magnifica il Signore, 47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, 48 perché egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva, poiché ecco d’ora in poi tutte le generazioni mi proclameranno beata, 49 perché il Potente mi ha fatto cose grandi, e Santo è il suo nome! 50 E la sua misericordia si estende di generazione in generazione verso coloro che lo temono. 51 Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52 ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili 53 ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote. 54 Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia 55 come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abrahamo e alla sua progenie, per sempre".” (Luca 1:46-55 LND)

È chiaro che Maria conosceva Dio secondo verità. Notate che la sua adorazione era piena di contenuto, piena di verità su chi è Dio, e di ciò che Dio aveva fatto. Maria aveva una teologia profonda a corretta. Vedeva, e proclamava, Dio come Signore, Salvatore, il Potente, il Misericordioso, il Santo.

Conosceva e adorava Dio come Colui che aveva operato nella storia, Colui che mantiene le sue promesse, il Dio che sta portando il suo piano avanti ad un compimento preciso. L’adorazione di Maria era una ricca, profonda adorazione, ed è un esempio per noi.

Emozioni non è adorazione

Che cosa crea una ricca adorazione? A volte, confondiamo le emozioni con l’adorazione. Crediamo che sentire tante emozioni, ed essere commossi, sia adorazione.

In sé, essere commossi e pieni di emozioni non è adorazione. L’adorazione dipende da quanto stiamo vedendo gli attributi e le opere di Dio, e poi da quanto stiamo innalzando Dio per quegli attributi e quelle opere. Ci possono essere o non essere emozioni, ma le emozioni in sé non sono adorazione. È facile creare emozioni, ma quella non è adorare.

Infatti, mi rattrista molto quando uomini che sono preposti a guidare l’adorazione di una chiesa cercano di creare un’atmosfera che secondo loro è adorazione. Soprattutto usano la musica per creare una certa atmosfera e per suscitare sentimenti, credendo che quello sia adorazione. Non capiscono ciò che è la vera adorazione, non aiutano i credenti a vedere più delle verità di Dio. Facilmente riescono a creare un’atmosfera con emozioni, e magari, le persone credono di aver adorato Dio. Ma in realtà, spesso, c’è ben poco di vera adorazione.

La Teologia è la Base di vera Adorazione

La musica non crea la vera adorazione. Sapete ciò che è la base di una vera adorazione? La base di una vera e profonda adorazione è avere una buona teologia, cioè, una buona e corretta conoscenza di chi è Dio e di ciò che ha fatto.

Se abbiamo una buona conoscenza di Dio, come l’aveva Maria, allora, anche noi, come Maria, innalzeremo Dio e troveremo gioia in Dio, perché come Maria, vedremo Dio come il Santo, il Potente, il nostro Salvatore, il Misericordioso Dio, che ha fatto grandi cose per noi, come per Maria. Se abbiamo una buona e profonda conoscenza di Dio, adoreremo Dio profondamente, perché vedremo Dio come Colui che ha fatto grandi cose, nel senso della salvezza, per noi.

Dio ci ha scelto, ha contemplato la nostra bassa condizione, e ha agito, mandando suo Figlio, Gesù Cristo, come potente e misericordioso Salvatore e Signore. Ora, Dio è vicino a chi è umile e cammina per fede.

Maria ha potuto adorare Dio profondamente perché Maria aveva una profonda conoscenza di Dio. La vera adorazione non può essere più profonda di quanto lo è la conoscenza di Dio.

Come potremmo adorare Dio in senso profondo, se non abbiamo una profonda conoscenza di Dio? Come potremmo innalzare Dio, ed esaltarLo, se non conosciamo le sue opere? Come possiamo celebrare Dio, se non conosciamo la persona di Dio, gli attributi di Dio, e le opere di Dio, secondo verità?

Chi veramente conosce Dio, chi veramente comprende qualcosa degli attributi di Dio e delle opere eterne di Dio, e ci medita, non può fare a meno di adorare e innalzare Dio.

Questo è perché l’adorazione è il risultato naturale della vera teologia, la vera conoscenza di Dio. Più vediamo Dio secondo verità, più il nostro cuore sarà portato ad innalzare Dio per chi è e per ciò che fa.

La necessità della conoscenza

L’unico modo di avere vera adorazione, e veri adoratori, l’unico modo di avere persone che veramente innalzano il nome di Dio, è di insegnare ai credenti sempre più di Dio, la sua persona e le sue opere.

Quando i credenti meditano seriamente su Chi è Dio, sui suoi attributi, e sulle opere di Dio, soprattutto le opere nella salvezza, la vera adorazione sarà spontanea.

Non esiste vera adorazione se non è strettamente fondata sulla conoscenza di Dio. La lode vera non può essere più profonda e più ricca di quanto gli adoratori hanno conoscenza di Dio, perché l’adorazione vera è innalzare Dio per chi è, veramente, per i suoi attributi, e per le sue opere.

Un Atmosfera di Adorazione

Quando si cerca di creare un’atmosfera di lode che è fondata sulle emozioni, anziché sulle verità di Dio, è quasi impossibile che il risultato sarà vera adorazione. Quella cosiddetta adorazione è qualcosa di umana e superficiale. Quando invece chi guida l’adorazione aiuta i credenti a pensare alla persona e alle opere di Dio, quello aiuta a creare vera adorazione.

Musica e Adorazione

Se stiamo parlando di adorazione, dobbiamo per forza parlare della musica, perché oggi, tanti credenti considerano la musica adorazione. Cioè, tanti credenti credono che un tempo di adorazione è un tempo di cantare a Dio.

Come c’entra la musica con l’adorazione? Quando cantiamo a Dio, stiamo adorando? È una domanda molto importante, e spesso, ci pensiamo troppo poco. Valutiamo questo.

La musica è molto importante, e la musica è un dono da Dio. Fa parte della grazia comune che Dio dà a tutti gli uomini, come anche la bellezza della natura, e il buon cibo, e l'amore in famiglia. Questi sono grazie comuni che Dio dà a tutti gli uomini. E la musica fa parte di questa grazia. Per secoli, l'unico modo per avere la musica era di produrla, cantando o suonando, oppure stare vicino a chi cantava o suonava. Oggi, con i mezzi digitale che esistono, uno può avere musica costantemente.

La musica è potente, e può cambiare il nostro stato d’animo. Nella Bibbia, vediamo che la musica è importante, per esempio vediamo il re di Babilonia, e anche il re Saul d'Israele, che avevano musicisti per aiutarli a dormire. La musica in sé è importante, ed è anche molto potente. Può facilmente suscitare emozioni.

La musica può essere una cosa ricca, e può essere una cosa molto legata al peccato. La musica può essere fatta in modo che rispecchia la gloria e la maestà di Dio, per esempio, può avere grande bellezza, ed essere fatta con ordine, come la natura, e con un chiaro disegno, come la creazione del mondo, e può avere armonia ed essere ritmica, può innalzare l'anima al di sopra del normale. Infatti, è bello quando la musica che si usa in Chiesa è una musica che rispecchia la maestà che Dio ha dato alla natura.

Tristemente, tante volte la Chiesa usa musica che viene dal mondo, e non rispecchia l’ordine e la maestà di Dio. Viene scelta in base alla preferenza di chi canta o suona.

La domanda importante da capire è se la musica è adorazione. Prima di tutto, ricordate che l’adorazione è quando innalziamo la voce con cuore sincero per lodare e ringraziare Dio per quello che Dio è, in base a quello che Egli ci rivela nella Bibbia, e per quello che Dio ha fatto, soprattutto le sue opere che riguardano la nostra redenzione e salvezza. L'adorazione sempre comprende parole, perché solamente con parole possiamo elencare ciò che Dio ha fatto e quello che è. La vera adorazione può essere in forma di un canto, come può essere solo dichiarato a voce.

Alla luce di questo, è importante riconoscere che la musica in sé non è adorazione. La musica non è un sinonimo per l’adorazione. La musica è musica, e l’adorazione è adorazione. Purtroppo, tanti credenti non capiscono bene ciò che è l’adorazione, e perciò, pensano che cantare a Dio è automaticamente adorare Dio. Certamente, la vera adorazione può comprendere il cantare. Ma in sé, la musica cristiana non è adorazione.

Dobbiamo anche capire che la musica non stimola la vera adorazione, e non crea un'atmosfera per la vera adorazione. La musica può arricchire un ambiente dove stiamo già pensando alle verità di chi è Dio, ma la vera adorazione non arriva da un sentimento o una certa atmosfera. Piuttosto, riflettere sulle verità di Dio è ciò che crea la vera adorazione. La musica può stimolare un sentimento o un’emozione. Ma la vera adorazione non è un sentimento, e non è un’atmosfera particolare. Voglio ripetere questo. La vera adorazione non c’entra con una certa atmosfera, o un certo sentimento. C’entra con le verità di Dio.

La vera adorazione è un cuore che è pieno delle verità di Dio, e innalza Dio per quelle verità. La vera adorazione può suscitare emozioni, ma le emozioni che sono il risultato della musica NON è adorazione.

È molto triste che oggi, tanti chiese che non capiscono cos'è la vera adorazione cercano di creare una certa atmosfera, soprattutto con la musica, e il cosiddetto tempo di adorazione viene gestito in modo da creare una certa atmosfera. A volte, le parole usate sono poche, a volte c’è poco contenuto, e a volte si ripetono queste poche parole tante volte. Questo può suscitare certe emozioni, ma questo non è pensare profondamente di Dio. Ci sono credenti che pensano di aver adorato perché sentivano forti emozioni. Ma questo è un falso sostituto per la vera adorazione.

Come abbiamo letto in Giovanni 4, i veri adoratori adorano Dio in spirito e verità. Dio richiede quel tipo di adoratori. Quando abbiamo un cuore che veramente adora Dio, non è limitato solo a quando ci troviamo al culto, e non è assolutamente limitato a quando c’è la musica. La vera adorazione viene dal nostro spirito, tutti i giorni, perché è fondata nell’avere la nostra mente riempita con le verità di chi è Dio e quello che Egli fa.

Per quanto riguarda la musica, quando si cerca di creare una cosiddetto atmosfera di adorazione, in realtà, quell’atmosfera ci ostacola da poter pensare seriamente di Dio, perché siamo guidati dalle nostre emozioni, e non dalle verità. Non è impossibile adorare Dio in quel caso, ma è molto più difficile.

Quindi, sappiate che la musica non crea adorazione. Allora, se non è la musica, che cosa crea la vera adorazione? Ricordate che la vera adorazione arriva quando pensiamo alle verità di Dio.

Perciò, ciò che crea la vera adorazione non è la musica, piuttosto è la predicazione della Parola di Dio, o la lettura della Parola di Dio, e quando si parla delle verità di Dio. Quando conosciamo le verità di Dio, allora il nostro cuore sarà stimolato ad adorare Dio per quelle verità.

Quindi, la musica è un dono da Dio, è una grazia comune a tutta l’umanità. Per conto suo, la musica è una cosa bella, che può aiutarci ad esprimere varie emozioni, durante la vita. Ma per quanto riguarda l'adorazione, l'adorazione vera non è legata alle emozioni, è fondata su un cuore che è ripieno delle verità di Dio.

La musica può essere usata durante l’adorazione, ma in sé, il cantare non è adorare Dio. Adorare Dio è proclamare gli attributi e le opere di Dio, con o senza il canto.

Efesini 5:18-20

Consideriamo brevemente Efesini 5:18-20, che può aiutarci a capire meglio la vera adorazione, e come la musica può centrare con l’adorazione. Seguite mentre leggo Efesini 5:18-20.

“18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlando a voi stessi con salmi, inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando nel vostro cuore al Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo;” (Efesini 5:18-20 LND)

Consideriamo questo. Ci comanda a non essere inebriati di vino, che è dissolutezza. In tante religioni, si crede che l’essere ubriaco ti eleva con le deità. Si cerca di vuotare la mente, per arrivare a essere pieno di sentimenti o emozioni. Quasi sempre, si usa la musica per stimolare questo stato mentale. Vuotare la mente non è da Dio.

Un credente vero non deve cercare di vuotare la mente. Essere ubriaco vuol dire essere controllato dall’alcol. Un vero credente non deve essere mai, in qualunque modo, controllato, nemmeno parzialmente, dall’alcol, o da altre cose. Non deve cercare di vuotare la mente.

Piuttosto, Dio ci comanda di essere ripieno di Spirito Santo. Come l’essere ubriaco è l’essere controllato dal vino dentro di sé, così, essere pieno dello Spirito Santo è l’essere controllato dallo Spirito Santo dentro di noi.

Tenete in mente che ogni vero credente ha lo Spirito Santo. Dal momento che Dio salva un credente, ha lo Spirito Santo. Se siamo salvati, abbiamo lo Spirito Santo in noi. Vi leggo 1Corzini 3:16,17, poi 1Corinzi 6:19.

“16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo.” (1Corinzi 3:16-17 LND)
“Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi?” (1Corinzi 6:19 LND)

Ogni vero credente ha lo Spirito Santo. Non c’è mai un comandamento di avere lo Spirito Santo in voi. Se tu sei salvato, tu hai lo Spirito Santo. Non c’è MAI un comandamento di essere battezzato nello Spirito Santo. È un dato di fatto nella Bibbia che ogni credente è stato battezzato nello Spirito Santo. In Efesini 1, impariamo che siamo sigillati con lo Spirito Santo. Anche qua, questo è una realtà, NON un comandamento.

Invece come c’è il comandamento di essere ripieni di Spirito Santo, esiste un altro comandamento che riguarda lo Spirito Santo, ed è di camminare per lo Spirito o secondo lo Spirito, come leggiamo in Galati 5:16,25.

“Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne,” (Galati 5:16 LND)
“Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito,” (Galati 5:25 LND)

Camminare per lo Spirito vuol dire camminare o vivere secondo la guida dello Spirito Santo, ovvero, camminare secondo gli insegnamenti dello Spirito. Questo è il significato di essere ripieni di Spirito Santo, perché se siamo ripieni di Spirito vuol dire che Egli ci riempie, e stiamo seguendo la sua guida. Quindi essere ripieni di Spirito è la stessa cosa di camminare per lo Spirito, e questi sono gli unici due comandamenti che riguardano lo Spirito Santo, tranne il non rattristare lo Spirito.

Essere ripieno di spirito non vuol dire essere ripieno in modo statico, come un bicchiere ripieno d'acqua, ma piuttosto è come la vela di una barca è che piena di vento. È una pienezza che controlla.

Nella Bibbia, troviamo questa parola in vari brani. Per esempio, in Giovanni 16:6, parla di essere ripieno di tristezza. In Atti 5:3, parla di essere ripieno di Satana. In un certo senso, in questi usi, vuol dire essere sotto il controllo di ciò con cui uno è pieno. Quindi uno può essere sotto il controllo della tristezza, oppure sotto il controllo di Satana. In Efesini 5:18, essere ripieno di Spirito vuol dire essere sotto il controllo dello Spirito Santo.

Per capire meglio il significato di essere ripieni di Spirito Santo, confrontiamo Efesini 5:18,19 con Colossesi 3:16. Notate che i risultati son gli stessi:

“18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore,” (Efesini 5:18-19 LND).

Confrontiamo quello con Colossesi 3:16.

“La Parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.” (Colossesi 3:16 LND).

Dicono più o meno la stessa cosa, entrambi parlano di usare i salmi, inni, e cantici spirituali. In Efesini 5, questo è il risultato di essere ripieni di Spirito. In Colossesi 3 questo è il risultato di avere la Parola di Cristo che abita copiosamente in noi.

Il risultato è lo stesso perché la causa è lo stesso. Essere riempiti di Spirito Santo è la stessa cosa che avere la Parola di Cristo che abiti copiosamente in noi.

Ascoltate attentamente. Essere riempiti di Spirito Santo non è un'esperienza mistica. Vuol dire semplicemente di essere completamente controllati dalla Parola di Dio, che è stata ispirata dallo Spirito Santo. Quando tu sei controllato dalla Parola di Dio, tu sei controllato dallo Spirito Santo, perché Egli è l’autore della Bibbia.

Quindi, il modo di essere riempiti di Spirito Santo è di crescere nel conoscere la Bibbia, e seguire ciò che la Bibbia ci insegna. Lo Spirito Santo ci controlla tramite la Parola di Dio. Ci guida tramite la nostra conoscenza della Bibbia.

Se non conosciamo bene la Bibbia, se non viviamo seguendo attentamente la Bibbia, non possiamo essere ripieni di Spirito Santo.

Quando siamo riempiti dallo Spirito Santo, perché stiamo camminando in base a quello che la Bibbia dice, avremo un cuore pieno di musica. Il nostro cuore sarà pieno di canti al nostro Signore. Parleremo gli uni degli altri delle cose di Dio, e canteremo insieme delle cose di Dio. Questa musica sarà il risultato di vedere più di Dio, la sua persona e le sue opere.

Mentre leggo ancora Efesini 5:18-20, notate come conclude.

“18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi è dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, 19 parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, 20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesù Cristo;” (Efesini 5:18-20 LND)

Questo brano chiude dicendo che dobbiamo rendere continuamente grazie per ogni cosa a Dio. Noi dobbiamo vivere ringraziando Dio e adorando Dio continuamente. L’adorazione dovrebbe riempirci.

Conclusione

Allora, alla luce di tutto questo, cosa possiamo dire? Prima di tutto, abbiamo visto che l’adorazione è una parte centrale della vita cristiana.

Adoreremo Dio per tutta l'eternità in cielo. Che immenso privilegio che noi, che eravamo totalmente separati da Dio, possiamo entrare nella presenza di Dio per mezzo di Gesù Cristo per adorare il nostro grande Dio, che ora è anche il nostro Padre celeste, e il nostro Salvatore.

Ricordate che l'adorazione è dare gloria a Dio in modo specifico per gli attributi di Dio e le opere a Dio, soprattutto quelle opere che riguardano la nostra salvezza in Gesù Cristo. Quindi, quando adoriamo Dio, non è un certo sentimento, è elencare in modo chiaro quello per cui stiamo lodando Dio. In pratica, l'adorazione avrà poco o niente di ripetizioni. La vera adorazione è fatta di verità che danno gloria di Dio. La vera adorazione non parla di noi, ma parla di Dio. La vera adorazione ci fa vedere più delle opere di Dio, delle verità di Dio, delle promesse di Dio, e della persona di Dio, tutto in Gesù Cristo.

Ricordate che la vera adorazione non è in alcun modo fondato sui sentimenti. Possiamo creare forti sentimenti con una certa atmosfera, e con la musica. Ma in sé, sentimenti non è adorazione.

Certamente, se i nostri cuori sono ripieni delle profonde e meravigliose verità di Dio, e delle opere di Dio, come risultato, quello può suscitare in noi sentimenti. Ma quello sarà un risultato della vera adorazione, ma non è la causa della vera adorazione.

Quindi, la musica in sé non è adorazione. La musica può accompagnare una vera adorazione. Ma la musica non può creare la vera adorazione. Ciò che crea una vera adorazione è la proclamazione delle verità di Dio, nella predica, nelle condivisioni, nelle preghiere, e anche nella nostra lettura, e quando meditiamo su quelle verità. L’adorazione è sempre fatta di parole, che innalzano Dio. Per poter adorare, dobbiamo avere cuori puri.

L'adorazione dovrebbe essere una parte normale della nostra vita quotidiana, e poi, dovrebbe traboccare per arrivare nei nostri incontri insieme.

Come possiamo sapere se abbiamo adorato Dio? Quando abbiamo veramente adorato Dio vedremo più di Dio, i nostri pensieri saranno focalizzati su Dio, e i nostri cuori innalzeranno Dio per chi è e per ciò che ha fatto.

Prego che possiamo essere un popolo che adora Dio, e desidera ardentemente di entrare nella presenza di Dio in cielo per adorarlo per tutta l'eternità. Grazie Dio per questo immenso privilegio.