Aiuto Biblico

Come combattere i tuoi peccati

Salmo 1 ed altri brani

sermone di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, per domenica, 10 settembre 2023, – cmd dp –

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Oggi, vogliamo parlare della parte più difficile della vita, quello che solitamente, in realtà scoraggia un vero credente più di qualsiasi altra cosa.

Nella Bibbia, e da noi come chiesa, si parla molto di gioia e pace: grazie a Dio, è vero. Nella vita cristiana, in Cristo, c’è grande gioia, e un vero credente può avere profonda pace, anche nelle prove più profonde.

Però, ci sono anche grandi tribolazioni e dolori nella vita cristiana.

Per esempio, in Atti 14, Paolo e Barnaba ritornano nelle chiese che avevano fondato, per dire loro delle verità importanti per la vita cristiana. Notate quello che dichiarano in Atti 14:21,22.

“21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio.” (Atti 14:21-22 LND)

Si entra nel regno di Dio attraverso molte afflizioni. Molte. Questa è la realtà per ogni vero credente. Le afflizioni possono variare, ma ogni vero credente avrà molte afflizioni. Oggi, vogliamo considerare l’afflizione peggiore. In Giovanni 15, Gesù dichiara:

18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. 19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia. 20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non è più grande del suo signore". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. 21 Ma tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato. (Giovanni 15:18-21)

In questo brano, Gesù ci insegna che, chi appartiene a Lui sarà odiato dal mondo. Essere odiati è una prova molto dolorosa. E chi appartiene a Cristo sarà odiato dal mondo. Gesù qui ci avverte di questa realtà.

In 2Timoteo 3, Paolo scrive:

10 Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, il mio consiglio, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza, 11 le mie persecuzioni, le mie sofferenze, che mi sono accadute ad Antiochia, a Iconio e a Listra; tu sai quali persecuzioni ho sostenuto, ma il Signore mi ha liberato da tutte. 12 Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati, (2Timoteo 3:10-12)

In Matteo 5, Gesù spiega come essere salvati, e poi, descrive una parte della vera vita cristiana. Leggo Matteo 5:

10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perché di loro è il regno dei cieli. 11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. 12 Rallegratevi e giubilate, perché il vostro premio è grande nei cieli, poiché così hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi". (Matteo 5:10-12)

Qua, Gesù ci prepara per la persecuzione, che fa parte della vita di un vero credente. Notate che dichiara che è un motivo per gioire, pensando al premio eterno che porterà. Però, per ora, ci saranno persecuzioni e insulti e menzogne contro di noi che siamo in Cristo.

In 1 Pietro 4, Pietro ci avverte delle prove di fuoco che fanno parte della vita cristiana, e che non dobbiamo essere disorientati quando arriva la prova dura. Leggo.

12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perché anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 14 Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi, poiché lo Spirito di gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi; da parte loro egli è bestemmiato, ma da parte vostra egli è glorificato. (1Pietro 4:12-14)

La vita cristiana comprende anche delle prove dure e dolorose, che qua vengono chiamate prove di fuoco. Non dobbiamo essere disorientatati, non è qualcosa di strano. Fa parte della vita cristiana.

Ci sono tantissimi altri brani che ci aiutano a capire che la vita cristiana comprende tanta opposizione, persecuzione e prove dolorose. Ma tutto questo non è la battaglia peggiore. Questa non è la parte più difficile e più dolorosa della vita cristiana. Oggi, vorrei parlare di quello che è la battaglia e il dolore più grande della vita cristiana.

Oggi, vogliamo parlare del combattimento contro il nostro peccato.

Nessuna persecuzione da fuori può farci male quanto il nostro peccato. Nessuna prova di fuoco può toglierci la gioia di Dio quanto il nostro peccato. Non c'è nulla di più terribile del combattimento contro il nostro peccato. È un combattimento duro, è un combattimento così duro che la Bibbia lo descrive come un combattimento fino al sangue. Leggo del nostro combattimento contro il nostro peccato in Ebrei 12: 3,4. Sta parlando del fatto che dobbiamo considerare le sofferenze di Gesù Cristo. Leggo.

3 Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno. 4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato, (Ebrei 12:3,4)

Il combattimento contro il nostro peccato è così duro che viene descritto come un combattimento fino al sangue. È un combattimento durissimo, e il nostro peccato non si arrende finché non lo facciamo morire. Infatti, in Colossesi uno, leggiamo che dobbiamo proprio far morire quello che in noi è terreno, ovvero, il nostro peccato. Leggo quei versetti.

4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria. 5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; 6 per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, 7 fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. (Colossesi 3:4-7).

Quanto è importante che comprendiamo che il combattimento contro la nostra carne è un combattimento durissimo. Il nostro peccato è il nostro nemico peggiore. Nessuna persecuzione può danneggiarci quanto il nostro peccato. Nulla può toglierci la gioia e la pace quanto il nostro peccato, se non sappiamo come combatterlo.

Quindi, oggi, vorrei considerare come combattere il nostro peccato. Ogni vero credente conosce il combattimento contro il proprio peccato.

Riconoscere i pensieri falsi

Per combattere i nostri peccati, dobbiamo riconoscere i nostri falsi pensieri. Cioè, una delle armi più potenti che Satana usa per farci del male sono i falsi pensieri che egli ci mette in testa. Dio ci dà le armi spirituali per combattere i falsi pensieri che ci arrivano tutti i giorni.

Forse uno dei falsi pensieri più comune che abbiamo, un pensiero che se ci crediamo, ci blocca nella crescita spirituale, è il pensiero: “non riesco”. Cioè, focalizzare su noi stessi, e le nostre forze spirituali, e riconoscere che non riusciamo a vincere il peccato da soli. Però, in questo caso, guardiamo solo a noi stessi, e perciò, crediamo, e, diciamo, “non riesco, è più forte di me.”

Credo che ognuno di noi riconosca il pensiero falso che arriva quando stiamo cercando di combattere una tentazione che non riusciamo a resistere con le nostre forze. Questo è un pensiero molto normale, che ci arriva, e quando crediamo questo falso pensiero, quasi per forza cadiamo in quella tentazione.

Voglio esaminare questo pensiero. Mi trovo davanti ad una tentazione, spesso un peccato in cui sono caduto tante volte. Quante volte sono caduto, quante volte ho avuto tristezza del fatto che sono caduto, ma quando si presenta ancora questo peccato, cado nel pensiero falso che io non riesco a resistergli. E così, convinto che sarà così, cado di nuovo.

Analizziamo questo pensiero falso.

Se fosse vero che io non riesco a superare una tentazione, allora, non c’è più una vera motivazione per provare. Se è impossibile, perché affaticarmi? Non ha senso. Secondo questo pensiero, anche se mi affatico moltissimo, comunque cadrò. Perciò, secondo questo ragionamento, non ha senso neanche provare a resistere alla tentazione.

Ecco quello che produce il pensiero che “io non riesco”, o: “è più forte di me.”.

Oltre a spingermi a peccare, questo pensiero mi scoraggia moltissimo. Mi rende spiritualmente fiacco, mi rattrista, mi toglie la gioia, mi toglie la speranza. Credendo che io non riesco a superare una tentazione mi scoraggia moltissimo. In questo caso non riesco a guardare veramente a Dio.

Come combattere questo falso pensiero?

Ricordare le verità di Dio. Il pensiero: “io non riesco”, oppure: “è più forte di me”, è una tipica menzogna di Satana, perché in sé, è vera, ma esclude una grandissima verità, e per questo, è falso.

Il pensiero: “IO non riesco” esclude la verità che io NON SONO SOLO, ma che Cristo è con me. Cioè, quel pensiero esclude la potenza di Dio che opera in me.

Quindi, qualunque volta che abbiamo il pensiero: “non riesco”, o qualcosa di simile, è una falso pensiero, che viene da Satana per scoraggiarci. È falso perché esclude Cristo e la potenza di Dio che opera in noi.

Esclude la meravigliosa promessa che leggiamo in 1Corinzi 10:13.

3 Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere. (1 Corinzi 10:13)

Dio è fedele, e non permetterà mai che saremo tentati oltre alle nostre forze. Perciò, quando a noi SEMBRA che la tentazione sia troppo forte, possiamo sapere che i nostri pensieri sono falsi.

Come possiamo agire, in questi momenti? Come possiamo fare quando ci arriva il falso pensiero che non riusciamo a non cadere? Come possiamo avere la vittoria su questo falso pensiero che non riusciamo a resistere alla tentazione?

In questi casi, è importante FERMARCI, per combattere questo falso pensiero.

È importante fermarci per DICHIARARE la verità che Dio È con noi.

Non bisogna solo dire questo velocemente, in modo superficiale. Piuttosto, bisogna che ci fermiamo a pensare e meditare su questa grande realtà. Dio, il sovrano Creatore e Signore di tutto, è con noi. Non siamo soli.

Ringrazia Dio, profondamente, di cuore, per questa verità. Medita. Non dirlo solo meccanicamente, ma dal profondo del cuore .TU, o Eterno, TU, proprio TU, sei con me. Adesso. Non devo affrontare questa prova da solo. Tu sei con me. Tu sei in controllo. Tu hai stabilito questa prova per me. Ti ringrazio, ti lodo. Grazie che non devo affrontare questa prova da solo, perché TU sei con me.

Quindi, quando a te sembra che non ce la farai, ricordati che questo è un falso pensiero, perché tu non sei solo. Tu puoi fortificarti nel Signore, e nella forza della sua potenza.

Quando sei tentato, dichiara queste verità.

Voglio lasciare per ultimo i punti più importanti, ma a questo punto, voglio parlare di alcuni modi pratici che sono essenziali per avere vittoria sulle tentazioni.

posto sbagliato

Ci sono tante tentazioni, ma in molti casi, siamo tentati perché scegliamo di metterci in un posto dove saremo tentati e ci porta a peccare.

Pensate a Sansone nel libro dei Giudici. Come Giudeo, non doveva avere contatti con i gentili intorno. Perciò, non doveva andare a Gaza, una città dei gentili. Invece, andò nel posto sbagliato, e così fu tentato e poi peccò. Leggo Giudici 16:1.

“Poi Sansone andò a Gaza e là vide una prostituta, ed entrò da lei.” (Giudici 16:1 LND)

Andò, vide, entrò. Va dove non dovrebbe andare. Vede la tentazione che non avrebbe dovuto vedere, e poi, cade nel peccato. Se non fosse andato, non avrebbe peccato. Metterci in un posto sbagliato ci porta a peccare.

Davide Gerusalemme:

Troviamo la stessa cosa con il re Davide. Si trovava dove non sarebbe dovuto essere: a Gerusalemme con le mogli di tutti i soldati, quando sarebbe dovuto essere lui stesso fuori con i soldati a combattere. Si mette nel posto sbagliato, vede la tentazione che non avrebbe dovuto vedere, e poi, pecca. Leggo 2Samuele 11:1-4.

“1 Con l’inizio del nuovo anno, nel tempo in cui i re vanno a combattere, Davide mandò Joab con i suoi servi e con tutto Israele a devastare il paese dei figli di Ammon e ad assediare Rabbah; ma Davide rimase a Gerusalemme. 2 Una sera Davide si alzò dal suo letto e si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno; e la donna era bellissima. 3 Così Davide mandò a chiedere informazioni sulla donna; e gli fu detto: "È Bath-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uriah, lo Hitteo". 4 Davide mandò messaggeri a prenderla, così essa venne da lui ed egli si coricò con lei; poi ella si purificò della sua impurità e ritornò a casa sua.” (2Samuele 11:1-4 LND)

Come Davide, se scegliamo di stare nel posto sbagliato, ci porta ad essere tentati da tentazioni che avremmo potuto evitare, e questo ci porta a peccare. Il peccato di essere nel posto sbagliato ci porta a cadere in peccati ancora più gravi.

Applichiamo questo a noi in senso pratico.

Esempi: se hai problemi con Internet, allora, valuta quando sono i momenti in cui sei più tentato, e cambia programma. Non usare Internet da solo, non tenere lo smartphone con te quando sei solo, condividi le tue password con altri e lascia controllare a loro il tuo telefono senza preavviso.

Bisogna agire in modo drastico, come Gesù spiega in Matteo 5.

“27 Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere adulterio" 28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Ora, se il tuo occhio destro ti è causa di peccato, cavalo e gettalo via da te perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna; 30 e se la tua mano destra ti è causa di peccato, mozzala e gettala via da te, perché è meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna.” (Matteo 5:27-30 LND)

Bisogna agire in modo drastico per combattere il peccato.

Brutta compagnia:

Una fortissima influenza negativa che spesso ci porta a peccare è una brutta compagnia. Una brutta compagnia ci influisce moltissimo, in senso negativo. Non dobbiamo mai credere che non ci influisca. Leggo le parole in 1Corinzi 15:33.

“Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.” (1Corinzi 15:33 LND)

La cattiva compagnia è una forte influenza che ci spinge a peccare.

Consideriamo che cos’è una compagnia. La compagnia sono le persone con cui scegliamo di passare del tempo. Se io lavoro accanto a qualcuno, e non cerco di avere un vero rapporto personale con lui, anche se passiamo delle ore al giorno accanto l’uno all’altro, non è una mia compagnia.

Invece, se vado a trovare un amico per un'ora, lui è la mia compagnia. Passo molto più tempo con il collega di lavoro, ma l’amico è la mia compagnia. Certamente, potrei anche avere un collega come compagnia, se mi lego a lui.

La compagnia influisce moltissimo. Ci sono tante tentazioni in cui una brutta compagnia ci spinge a peccare. Alcuni esempi:

se ho una compagnia che pecca con la concupiscenza degli occhi, e ama comprare delle cose, allora, anch’io sarò tentato a voler comprare delle cose. Anziché usare i miei soldi per la gloria di Dio, seguendo l’esempio della mia compagnia, cercherò soddisfazione nelle cose materiali.

Se io ho una compagnia che cerca l’approvazione degli uomini, questa sarà una forte tentazione per me. L’influenza della mia compagnia mi spingerà a cercare l’approvazione degli uomini, anziché la gloria di Dio.

Se io ho il problema di mangiare troppo, ed ho una compagnia che mangia troppo, la mia compagnia avrà un’influenza su di me e mi spingerà a mangiare troppo, anziché ad avere autocontrollo.

Se ho una compagnia che tende a sparlare o a criticare, sarà per me una forte tentazione. È un grave peccato sparlare e criticare. Avere altri che fanno questo mi influisce a peccare così.

Dio ci avverte. Se passiamo tempo con persone che stanno peccando, sarà una forte influenza per noi. Trovate Salmo 1. Ci insegna come evitare il peccato, evitando la compagnia sbagliata. Leggo.

“1 Beato l’uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, 2 ma il cui diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. 3 Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà. 4 Non così sono gli empi; ma sono come pula che il vento disperde. 5 Perciò gli empi non reggeranno nel giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti. 6 Poiché l’Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi porta alla rovina.” (Salmo 1 LND)

Io voglio essere beato. Sicuramente, ognuno di noi vuole essere beato. Notate quello che l’uomo beato NON fa.

--- non cammina nel consiglio degli empi.

Secondo il metro di Dio, tutti coloro che non hanno Cristo sono empi. Ognuno di noi era un empio, Dio salva solo empi. Quindi, questo non intende solo le persone più malvagie, ma chiunque non ha Cristo.

--Non camminare, non seguire, i loro consigli.

Quanto è facile che le persone intorno a noi ci diano consigli, ci suggeriscano come dovremmo fare. Danno il loro parere sulla nostra apparenza, su come dovremmo vestirci e curarci fisicamente, su come dovremmo spendere i nostri soldi, su come dovremmo usare il nostro tempo, su come dovremmo affrontare le situazioni e i problemi della vita. Beato chi non segue i consigli di coloro che sono senza Cristo, o che non sono guidati da Cristo.

POI: --- Beato chi non si ferma nella via dei peccatori:

cioè, beato chi sceglie di non passare del tempo con coloro che non hanno Dio. Nella vita, abbiamo contatti con non credenti, ma non dobbiamo FERMARCI nella loro vita, cioè, dobbiamo scegliere di non passare del tempo con loro come compagnia.

Attenzione: questo non è solo passare tempo fisicamente con qualcuno. Ormai, molto del nostro tempo che passiamo con gli altri lo passiamo in modo virtuale, per telefono, guardando uno schermo, ascoltando.

Se io guardo un film, sto passando tempo con quelle persone che recitano. Mi sto fermando nella loro via, anche se per poco tempo. Se ascolto la musica, mi sto fermando nella via dei cantanti. Se vado in Internet, mi sto fermando nella via di ogni sito che visito.

Beato chi NON si ferma nella via dei peccatori.

--- Beato chi non si siede in compagnia degli schernitori

Questo è simile a quello prima. Chi sono gli schernitori? Coloro che non hanno timore di Dio. Non passare tempo con persone così. Certamente, si possono evangelizzare persone così, ma non bisogna sceglierle come compagnia, in alcun modo.

Piuttosto, amare la Parola di Dio, meditare giorno e notte sulla Parola di Dio.

Quindi, per superare i nostri peccati, dobbiamo scegliere bene chi è la nostra compagnia. Dobbiamo evitare le persone, e i siti Internet, e i film, e la musica, e tutto il resto che ci porta a peccare.

Evitare la compagnia sbagliata è una parte centrale per evitare tanti peccati.

Prepararsi ed evitare situazioni di tentazione

Un altro aspetto importante per combattere il peccato è di fuggire dalla tentazione quando è possibile. Non è sempre il caso di combattere. È meglio fuggire quando è possibile. Leggo due brani che parlano di questo. 1Corinzi 6:18, e 2Timoteo 2:22.

“Fuggite la fornicazione. Qualunque altro peccato che l’uomo commetta è fuori del corpo, ma chi commette fornicazione pecca contro il suo proprio corpo.” (1Corinzi 6:18 LND)
“Or fuggi le passioni giovanili, ma persegui la giustizia, la fede, l’amore e la pace con quelli che con cuore puro invocano il Signore.” (2Timoteo 2:22 LND)

È saggio fuggire quando possiamo. Ricordate quando Giuseppe, il figlio di Giacobbe, era in Egitto, nella casa di Potifar? La moglie di Potifar voleva portare Giuseppe a letto. Egli non rimase là con lei cercando di convincerla. Egli fuggì. Giuseppe è un esempio per noi. Quando è possibile, la cosa migliore è fuggire.

Ci sono tanti casi in cui non possiamo fuggire, ma, sapendo che è probabile che saremo tentati, possiamo prepararci.

Pensate per esempio ad una moglie che ha il marito che spesso torna a casa con un atteggiamento brutto, e spesso lei cade nel peccato. Come può lei prepararsi per non peccare reagendo agitandosi? Visto che lei sa che spesso il marito torna così, può prepararsi per la prova. Prima che il marito torni, lei prende del tempo per pregare. Si prepara per affrontare una sua brutta reazione. Prega per pace, pensa già in anticipo a come risponderà. Ringrazia Dio che Egli è con lei, e che lo Spirito Santo le sta dando pace. Così, se il marito arriva e agisce con cattiveria, lei sarà pronta, guardando a Dio, e così non cadrà nel peccato.

---- Esempio di cibo

Tanti credenti hanno un combattimento con il cibo, che è una concupiscenza della carne. Ho sentito persone dirmi, con disperazione, che non riescono ad evitare di mangiare troppo, o di mangiare le cose sbagliate.

Usiamo questo come esempio. Come può un credente combattere la tentazione di mangiare troppo?

Prima di tutto, considera la radice della tentazione. Non è solo una questione di cibo. Sta cercando qualcosa nel cibo. Sta cercando soddisfazione, sta cercando pace, sta cercando consolazione. Dobbiamo riconoscere quello che stiamo cercando nel peccato, e scegliere di cercarlo in Cristo.

Poi: pensare ai momenti in cui si cade più spesso. Per una donna in casa, potrebbe essere quando sta lavorando in cucina. Per qualcun altro, potrebbe essere quando è fuori in macchina, e ha la tentazione di fermarsi al supermercato o in un altro posto per comprare cibi che fanno male.

Mettere biglietti in cucina, o sul volante della macchina, che ricordano di fermarci e pregare, di ringraziare Dio, e di andare a casa senza cadere. Questo ricordo può essere una buona compagnia.

Può essere: avere l’aiuto di un’amica, che si chiama per pregare insieme.

Esempio: guardare film. Non basta solo togliere il male, ma sostituirlo con il bene. Scegliere, in anticipo, attività che possono riempire il tempo con cose buone. Non aspettare il momento della tentazione. Scegliere prima le attività buone in cui investire.

Vedere più di Cristo

Ho aspettato la fine del sermone per parlare della cosa più importante. Come possiamo combattere le tentazioni che ci arrivano?

Vedendo più di Cristo. Se un marito non pensa mai alla moglie, e a quanto è benedetto ad averla, e cerca di non guardare altre donne, gli sarà difficile non guardarle. Invece, se pensa molto alla moglie, e delle grandi benedizioni che ha in lei, allora, diventerà molto più facile superare le tentazioni.

Come credenti, i peccati SEMBRANO avere un grande valore, finché non cominciamo a guardare di più a Cristo. È nel vedere l’immenso valore di Cristo che vediamo i peccati per quello che sono.

Quindi, il passo più importante per avere vittoria sui nostri peccati è di guardare molto a Cristo.

Nel Salmo 1, l’uomo beato è colui che trova il suo diletto nella legge dell’Eterno, sulla quale medita giorno e notte. Similmente, quando troviamo il nostro diletto in Gesù Cristo, e la salvezza in Lui, e la comunione con Lui, e meditiamo su questo giorno e notte, allora, il peccato perderà il suo fascino.

Vedere la realtà del peccato

Similmente, quando siamo tentati, oltre a guadare più a Cristo, che è la chiave, è anche utile vedere quello che è veramente il peccato. Il peccato si presenta come bello e soddisfacente. Ma in realtà, il peccato non ci fa alcun vero bene, e non solo, ci ostacola dal vero bene.

Il peccato si presenta come quello che soddisferà il nostro cuore, ma in realtà, ci allontana da Dio e ci fa male.

Quando sei tentato, fermati a pensare: questo peccato, che ti tenta, ha veramente portato benedizioni nella tua vita in passato? Non ha solo tolto le benedizioni che Dio ti aveva dato?

Il peccato è un bugiardo, ci promette quello che non può darci, e ancora peggio, non solo non ci fa del bene, ma ci toglie il vero bene.

Il peccato ci dà una soddisfazione superficiale, e ci toglie la vera gioia. Ci offre il finto, rubandoci il vero.

Allora

Allora, quando siamo tentati, la cosa più importante in assoluto è di vedere più di Cristo, e di meditare sull’infinito valore di una comunione sempre più stretta con Cristo. È di meditare sul fatto che solo Dio può soddisfare il nostro cuore.

È di meditare sull’inganno del peccato, e quanto male ci ha fatto in passato. È di meditare su come le promesse del peccato sono bugie, e ci tolgono le benedizioni di Dio.

Inoltre, per evitare le tentazioni, è importante scegliere la compagnia giusta. Evitiamo la compagnia che ci porta verso il peccato. Evitiamo la compagnia che non ci aiuta a vedere più di Cristo. Evitiamo le persone che ci portano a non pensare a Dio, evitiamo tutto quello che arriva sugli schermi e che ascoltiamo che non ci aiuta a pensare più a Cristo. Al posto della brutta compagnia, scegliamo le persone e le cose che ci aiuteranno a vedere più di Cristo.

In casi in cui sappiamo che è probabile che la tentazione arriverà, prepariamoci. Prendiamo del tempo per pregare, prendiamo del tempo per valutare in anticipo come vogliamo affrontare la tentazione. Questo sarà un grande aiuto.

Grazie a Dio, Dio è fedele, e NON permette che siamo tentati oltre le nostre forze. NON siamo schiavi del peccato. In Cristo, possiamo avere vittoria su ogni tentazione.