Aiuto Biblico

Come affrontare il coronavirus e la morte

Sermone di Marco de Felice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 11 marzo 2020, – cmd dm –
Descrizione: come dobbiamo affrontare la morte? Come non avere timore della morte?
parole chiave: timore della morte, paura della morte, coronavirus, pericoli, morte

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In qualunque giornale, in qualunque sito di notizia, più di qualsiasi altro argomento in questi giorni si parla del corona virus.

Come dobbiamo vedere questo?

Quello che vediamo qua, vale anche in altri campi. Mentre faccio questo sermone, c'è il coronavirus. Sicuramente, in un modo o nell'altro, il coronavirus passerà. Però, ci saranno sempre pericoli, a volte a livello della società, a volte a livello di una famiglia, a volte individuali. I principi che vogliamo vedere in questo insegnamento valgono per qualsiasi pericolo che potrai affrontare nella tua vita.

Perché c'è così tanto timore per quanto riguarda questo virus? Cioè, quasi tutta la società si blocca per questo virus. Lo Stato ha bloccato tutto, cercando di fermare questa malattia che può far morire una piccolissima percentuale di coloro che ne vengono infettati. Perché tutta questa paura? In realtà, si rischia la morte tutti i giorni, in tantissimi modi diversi. Perché c'è tutta questa paura?

Per capire questa situazione, e come dobbiamo agire, e capire tutto quello che sta succedendo, è importante comprendere la realtà della morte.

Prima di tutto, è importante capire che quando Dio ha creato il mondo, non c'era la morte. Quello che Dio aveva creato era tutto buono, e la morte non ne faceva parte. Quando Dio finì di creare tutto, vide che era tutto buono. Leggo genesi 1:31.

“Allora DIO vide tutto ciò che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Così fu sera poi fu mattina: il sesto giorno.” (Genesi 1:31 LND)

La morte è arrivata nel mondo come conseguenza del peccato. La morte quindi non è una cosa buona, è una maledizione, la conseguenza del peccato.

È importante riconoscere che esiste la morte fisica, ed esiste la morte seconda, la separazione eterna da Dio.

Senza Cristo, le persone hanno timore della morte. Infatti, come sappiamo bene, le persone tendono a non dire neanche che una persona è morta. Si usano tanti termini indiretti per parlare della morte di qualcuno. Per esempio, si dice che è venuto a mancare. Il motivo per cui non si parla chiaramente della morte è perché di natura, anche se si cerca di negarlo, gli uomini hanno timore della morte. E in realtà, è giustissimo avere timore della morte. Senza Cristo, la morte è la fine di ogni benedizione, di ogni cosa buona, e peggio ancora, la morte è la fine di ogni speranza vera. Cioè, con la morte, se non c'è Cristo, la porta viene chiusa eternamente ad ogni speranza.

Prima di tutto, dobbiamo capire che l'Eterno, il nostro Dio, ha messo l'eternità nel cuore di ogni uomo. Cioè, ha messo nel cuore dell'uomo il senso dell'eternità, in modo che l'uomo, dentro di sé, sa che c'è l'eternità. Vi leggo ecclesiaste 3:11

“Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l’eternità nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l’opera che DIO ha fatto dal principio alla fine.” (Ecclesiaste 3:11 LND)

È proprio il fatto che dentro di noi riconosciamo che esiste l'eternità che ci fa avere timore della morte. Il fatto è che sappiamo che tutto non finisce con la morte fisica, e se uno non ha Cristo, certamente è spaventevole sapere che dopo potrebbe essere terribile. Infatti, nella Bibbia Dio ci dichiara ripetutamente che dopo la morte, per chi non ha Gesù Cristo, il perdono in Gesù Cristo, l'essere riconciliato con Dio per mezzo di Gesù Cristo, per quella persona, quello che succederà dopo la morte sarà più che terribile, sarà peggio di qualunque dolore che potrebbe mai esistere in questo mondo. E peggio ancora, non sarà per un certo tempo, sarà per tutta l'eternità. Non finirà mai. Sarà più terribile di quanto la mente umana possa immaginare.

Dio è molto categorico sul fatto che dopo la morte fisica c'è il giudizio. Troviamo questo ripetutamente nella Bibbia. Vi leggo per esempio Ebrei 9:27.

“E come è stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio,” (Ebrei 9:27 LND)

C'è il giudizio, e senza Gesù Cristo, nessuno supererà quel giudizio. Nessuno sarà giustificato per le opere della legge, ovvero, per il proprio comportamento. Troviamo questa verità ripetutamente. Vi leggo come esempio Galati 3:11.

“Poiché è manifesto che nessuno è giustificato mediante la legge davanti a Dio, perché: "Il giusto vivrà per la fede".” (Galati 3:11 LND).

Nessuno sarà giustificato mediante la legge davanti a Dio, nessuno sarà salvato per mezzo delle buone opere , perché siamo tutti colpevoli. L'unica salvezza, l'unico modo di essere dichiarati giusti, è per fede nell'opera di Gesù Cristo.

E perciò, chi non ha il perdono in Gesù Cristo dovrebbe avere timore della morte, addirittura, dovrebbe avere terrore della morte, perché sarà peggio di quanto possiamo pensare.

Gesù Cristo ci racconta di un uomo ricco che morì, e quello che è successo a lui. Questo è un avvenimento prima della croce di Gesù Cristo. In questo brano, leggiamo sia dell'uomo ricco, che non era perdonato, che di un uomo di nome Lazzaro, che era perdonato. Seguite mentre leggo questo in Luca 16:19-31.

“19 "Or vi era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e bisso, e ogni giorno se la godeva splendidamente. 20 Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose 21 e desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla tavola del ricco, e perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. 22 Or avvenne che il mendicante morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; morì anche il ricco e fu sepolto. 23 E, essendo tra i tormenti nell’inferno, alzò gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. 24 Allora, gridando, disse: "Padre Abrahamo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma 25 Ma Abrahamo disse: "Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli è consolato e tu soffri. 26 Oltre a tutto ciò, fra noi e voi è posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; così pure nessuno può passare di là a noi 27 Ma quello disse: "Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, 28 perché io ho cinque fratelli, affinché li avverta severamente, e così non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. 29 Abrahamo rispose: "hanno Mosé e i profeti, ascoltino quelli". 30 Quello disse: "No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno". 31 Allora egli gli disse: "se non ascoltano Mosé e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti"".” (Luca 16:19-31 LND)

Considerate il fatto che questo uomo aveva una vita bellissima. Ma quando si è trovato nella punizione stabilita per chi non è perdonato davanti a Dio, è stato terribile. Per prima cosa, voleva un pochettino di sollievo. Notate che non aveva chiesto di essere tolto da quel posto, capiva che quello non era possibile. Chiedeva solamente una goccia d'acqua per rinfrescarsi la lingua. Ma non era possibile. Quando lui ha capito che non era possibile alcun sollievo, che la sua condizione era per sempre, non poteva mai cambiare, allora, il suo unico desiderio era che i suoi fratelli non dovessero andare in quel posto di tormento. Lui capiva a quel punto che tutti i benefici terreni non erano nulla davanti al tormento eterno.

Quando Gesù parla del tormento eterno, lo descrive come un posto di stridore di denti. Leggo per esempio Matteo 13:41,42.

“41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d’iniquità, 42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti.” (Matteo 13:41-42 LND).

È giusto avere timore della morte. Senza Gesù Cristo, la morte è più terribile di quanto la mente umana riesca a comprendere. È saggezza avere timore della morte un timore che ci fa umiliare davanti a Dio e correre a Gesù Cristo per il perdono che c'è solo in lui.

Allora, in questo momento tutta la società è presa con il coronavirus. Sta completamente riempiendo i notiziari. Qua in Italia, hanno bloccato quasi tutto. Non si parla d'altro. C'è grande timore, che in alcuni può diventare panico. Come dicevo, per chi non ha Gesù Cristo, è giusto avere timore della morte.

Il problema è che tanti hanno timore di questo virus, ma non hanno timore della morte che può arrivare in tanti altri modi. Non è veramente timore della morte in sé, perché la morte può arrivare in tanti modi diversi in qualunque momento. Questo è un timore non razionale. Cioè, c'è timore per il coronavirus, ma non c'è timore per un incidente, per una malattia diversa, per tanti altri motivi.

In effetti, queste fissazioni sul coronavirus ostacolano l'uomo dal valutare la sua eternità. Invece di valutare la morte in sé, la morte che arriverà sicuramente, in un modo o nell'altro, forse presto, forse fra tanti anni, ma certamente arriverà, anziché valutare la morte, e quello che arriverà dopo, le persone sono ossessionate non tanto dalla morte, ma da questo coronavirus.

E troviamo che questa tendenza si ripete quasi sempre. Ripetutamente negli anni troviamo gli uomini ossessionati sempre da qualcosa. Può essere una cosa così, che potrebbe far morire, può essere qualcosa che non è pericolosa, come un campionato di calcio, o qualche altro avvenimento. Possono essere anche i terremoti.

Sembra che ci sia sempre qualcosa che cattura l'attenzione, in modo che le persone non pensino seriamente all'eternità. Possono avere timore della morte, ma non nel senso di pensare veramente alla morte, ed a quello che viene dopo. Eppure, il timore della morte c'è perché dentro di sé, l'uomo sa che c'è qualcosa dopo, e sa di non essere pronto.

L'unico modo di essere liberati dal vero timore della morte è quello di essere perdonati in Gesù Cristo. Gesù Cristo è venuto proprio per liberarci dal timore della morte. Seguite mentre leggo Ebrei 2:14,15.

“14 Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita.” (Ebrei 2:14-15 LND)

Gesù Cristo è venuto al mondo come uomo, per poter morire sulla croce pagando il debito del nostro peccato, per liberarci dalla condanna della morte seconda, in modo che fossimo liberati dal timore della morte. Cioè, ci libera veramente dalla condanna della morte, dal dardo della morte, e così, non dobbiamo più avere timore della morte.

Un altro brano che ci parla della vittoria che abbiamo sulla morte è uno Corinzi 15:54-57. Seguite mentre leggo questo brano che può dare tanta gioia a chi ha il perdono in Gesù Cristo.

“54 Così quando questo corruttibile avrà rivestito l’incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito l’immortalità, allora sarà adempiuta la parola che fu scritta: "La morte è stata inghiottita nella vittoria". 55 O morte, dov’è il tuo dardo? O inferno, dov’è la tua vittoria? 56 Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. 57 Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.” (1Corinzi 15:54-57 LND)

Avete visto? Avete capito che in Gesù Cristo c'è la vittoria sulla morte? La morte perde il suo potere quando siamo in Cristo Gesù, perché il potere della morte è il peccato, ovvero è il fatto che siamo condannati a causa del nostro peccato. In Gesù Cristo siamo giustificati, siamo liberati dalla condanna. E perciò, la morte perde il suo potere su di noi. In Gesù Cristo, la morte non rappresenta più entrare nel giudizio per subire la condanna eterna. Piuttosto, in Gesù Cristo la morte è semplicemente il passaggio per entrare nella gioia eterna di stare nella presenza di Dio. In Gesù Cristo, la morte ci fa passare da questa vita di travaglio, a stare nell'amore di Dio per tutta l'eternità!

Perciò, che la morte arrivi per mezzo del coronavirus, che la morte arrivi perché veniamo uccisi, che la morte arrivi per la vecchiaia, per un incidente, per qualsiasi altra causa, non importa. La morte per chi è in Gesù Cristo non spaventa più, perché non c'è più la condanna per chi è in Gesù Cristo.

Che meravigliosa verità leggiamo in Romani 5:1:

“Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 5:1 LND)

Quando siamo giustificati per la fede in Gesù Cristo, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo. Non dobbiamo più temere Dio, perché siamo in pace con lui.

Siamo in pace con Dio perché in Gesù Cristo, non c'è più condanna. Leggo anche Romani 8:1.

“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

Nessuna condanna! Vi rendete conto che cosa vuol dire nessuna condanna? Questo vuol dire che quando ci troviamo davanti al giudizio, nonostante abbiamo peccato contro Dio, per mezzo di questo perdono, non c'è più alcuna condanna! Perciò, non c'è più bisogno di avere paura della morte.

Infatti, quando siamo in Gesù Cristo siamo circondati dall'amore di Dio. E l'amore di Dio caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con il giudizio. In Gesù Cristo, abbiamo superato il giudizio. Leggo 1Giovanni 4:18, che ci spiega che quando siamo salvati, e quindi quando abbiamo l'amore di Dio, caccia via la paura, perché non c'è più punizione per noi in Gesù Cristo. Leggo quel versetto.

“Nell’amore non c’è paura, anzi l’amore perfetto caccia via la paura, perché la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non è perfetto nell’amore.” (1Giovanni 4:18 LND)

Quando siamo in Gesù Cristo, non c'è più punizione, perché Gesù Cristo ha preso la nostra punizione quando era sulla croce, e perciò, non c'è più alcun motivo di avere paura della morte.

Infatti, Gesù ci dichiara di non avere timore di coloro che ci possono uccidere, e questo vale non solo per gli uomini, ma anche per le malattie e i virus. Leggo Matteo 10:28-31.

“28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna. 29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi siete da più di molti passeri.” (Matteo 10:28-31 LND)

Non dobbiamo temere quello che potrebbe ucciderci fisicamente. In questo brano, Gesù dice di non temere le persone che potrebbero uccidere il corpo. Ma chiaramente, possiamo applicare questo dicendo che non dobbiamo temere i virus che potrebbero uccidere il corpo. Non dobbiamo temere nulla che potrebbe uccidere il corpo, perché la morte del corpo non arriverà se non solo al momento stabilito da Dio.

In questo brano, Gesù dice di non temere gli uomini, ma di temere solo Dio. Grazie a Dio, se siamo in Gesù Cristo questo timore non è paura del giudizio. Piuttosto, questo è quel timore che è la riverenza nei confronti di Dio che ci spinge a restare sempre attaccati a Dio per mezzo di Gesù Cristo. Ma la cosa più importante qui e che non dobbiamo temere le cose che nella vita possono farci del male, perché Dio ci ama, se siamo in Cristo, e Dio cura ogni dettaglio della nostra vita. Nulla di male può succedere a noi se non è secondo il buon piano di Dio nei nostri confronti.

Infatti, se siamo in Gesù Cristo, Dio gestisce tutto in modo che tutto coopera al nostro bene, il bene eterno di conformarci all'immagine di Gesù Cristo. Leggo Romani 8:28,29.

“28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli.” (Romani 8:28-29 LND)

Dio controlla tutto in modo da portare il vero bene a coloro che amano Dio, che è un modo di definire chi è salvato. È importante ricordare che il vero bene non è una vita più facile, non è che non ci si ammala o non si muore fisicamente. Il vero bene è che veniamo conformati all'immagine del Figlio di Dio, Gesù Cristo. Questo è il vero bene, e che solo così possiamo stare nella presenza di Dio per tutta l'eternità.

Per quanto riguarda la nostra morte fisica, ricordiamo che è stabilita da Dio, e non può arrivare prima del momento che Dio ha scelto nella sua sapienza. Leggo salmo 139:15,16. Possiamo riposarci in Dio.

“15 Le mie ossa non ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondità della terra. 16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano già scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me anche se nessuno di essi esisteva ancora.” (Salmo 139:15-16 LND)

Possiamo riposarci pienamente in Dio, perché tutto è sotto controllo. Neanche un capello della nostra testa cadrà se non è la volontà di Dio.

Applichiamo questo

Allora, applichiamo tutto questo a quella che è la situazione attuale mentre scrivo questo insegnamento. Se tu guardi questo insegnamento in un secondo tempo, la situazione potrebbe essere diversa. Ma la verità e i principi restano gli stessi.

Nel momento in cui scrivo questo, l'Italia, e molti paesi del mondo, sono presi dalla paura a causa del coronavirus. Che grande timore! Lo Stato sta applicando metodi non usati da più di cinquant'anni per cercare di rallentare questa malattia. Che grande timore! Come dobbiamo rispondere?

Prima di tutto, se tu non hai Gesù Cristo, se non hai il perdono dei tuoi peccati in Gesù Cristo, dovresti avere grande timore della morte, ma non di più della morte causata dal coronavirus rispetto a qualsiasi altra causa di morte. Cioè, che tu muori tra poco di coronavirus, o che tu muori fra tanti anni per qualsiasi altra causa, il fatto è che tu morirai, e se tu non hai Gesù Cristo ti troverai davanti al giudizio, e a quel punto, sarà troppo tardi. Sarai gettato nel lago di fuoco e di zolfo per essere tormentato giorno e notte nei secoli dei secoli.

Certamente dovresti avere timore della morte, ma più che per la morte in sé, per il giudizio dopo la morte. Non importa come muori. Quello che importa è che senza Cristo non hai speranza dopo. E quindi, quello che ti serve è avere timore del giudizio, e riconoscere che in Gesù Cristo c'è quel perdono di cui hai disperatamente bisogno. Riconosci il tuo peccato, che tu sei un peccatore davanti a Dio, e poi, ravvediti, corri a Gesù Cristo per il perdono che offre per mezzo del suo sacrificio.

In Gesù Cristo c'è perdono, e con quel perdono, si è riconciliati con Dio, non serve più avere timore della morte, in qualunque modo possa arrivare.

Parlo anche a chi ha il perdono in Gesù Cristo. Se tu hai il perdono in Gesù Cristo, non devi mai temere la morte. Non devi temere il coronavirus. Non devi temere qualunque causa di morte. La morte fisica arriverà. Ma tu hai la vittoria sulla morte, perché la morte fisica sarà solamente il passaggio da questo mondo alla presenza di Dio. E quindi, chi è in Cristo non deve temere la morte.

Abbiamo già letto che Gesù dice che il nostro padre celeste ha il controllo di tutto, perfino di quanti capelli abbiamo in testa. E perciò, nulla può succedere che non è secondo il piano perfetto di Dio.

Quindi, voglio incoraggiare ogni vero credente a non temere il coronavirus, e a non temere la morte fisica in qualunque modo potrà arrivare. Siamo sicuri in Cristo. Il sangue di Cristo ci ha liberati, non dalla morte fisica, non dalle malattie, ma dalla condanna eterna. E per questo, come abbiamo detto, la morte non ha più potere.

Certamente, dobbiamo amare il nostro prossimo. E perciò, è giusto sottometterci a quello che lo Stato ci comanda. È giusto ubbidire ai decreti che lo Stato ha stabilito per ridurre il contatto tra le persone, nella speranza di rallentare la diffusione di questo virus. Quindi, sottomettiamoci in questo all'autorità dello Stato.

Ma cerchiamo di usare i mezzi che Dio ci ha dato per essere la luce di Cristo. Usiamo il telefono, mandiamo e-mail, aiutiamo gli uni gli altri a vedere Cristo, aiutiamo chi non ha Cristo a capire che il vero bisogno è il perdono dei nostri peccati. O che Dio possa permetterci di usare questo tempo per proclamare il giudizio, ed il perdono in Gesù Cristo, più che mai.