Aiuto Biblico

Come avere un cuore che arde per Dio

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per mercoledì 8 aprile 2015 , – cmd es –
parole chiavi: amore per Dio, cuore che arde, zelo.

Audio:

Come credenti, quando Dio ci salva, spesso, abbiamo un'immensa gioia, sapendo che siamo stati salvati dalla condanna eterna.

Scopriamo che anche se siamo stati perdonati, c'è ancora un grande battaglia in noi. La nostra carne, ovvero la nostra natura peccaminosa, non vuole arrendersi.

Vorrei elencarvi alcune delle domande che ogni vero credente fa, in un modo o l'altro, dopo la sua salvezza. Chi non fa mai queste domande, forse non è nemmeno salvato. Queste domande arrivano da un cuore trasformato, che vuole seguire Dio, ma che riconosce che ancora c'è una battaglia.

Come avere un cuore che trabocca di gioia per le verità di Cristo?

Per esempio, che Gesù ha preso i miei peccati, che Gesù è la mia giustizia, che Gesù controlla il mondo per portarci il vero bene?

Come avere un Cuore che Arde per Dio?

Pronto per il suo ritorno? Come posso avere gioia quando leggo del suo ritorno?

Come posso avere un cuore che arde per Dio, anziché un cuore freddo e insensibile alle cose di Dio?

Come posso avere una fede salda in Dio, anziché vedere molto dei problemi e poco di Dio?

Come posso avere una fede salda in Lui?

Come posso avere fede in Dio, anziché basarmi su quello che posso vedere? (che non è camminare per fede).

Come posso essere aggravato per il mio peccato?

Risposte

La vita cristiana: siamo stati liberati dal potere del peccato, non siamo più schiavi.

Romani 6:1-23 ci ricorda di questo.

“1 Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinché abbondi la grazia? 2 Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? 3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi camminiamo in novità di vita. 5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo in una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, 6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo è stato crocifisso con lui, perché il corpo del peccato possa essere annullato e affinché noi non serviamo più al peccato. 7 Infatti colui che è morto è libero dal peccato. 8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore più; la morte non ha più alcun potere su di lui. 10 Perché, in quanto egli è morto, è morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesù Cristo, nostro Signore. 12 Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. 13 Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti di ingiustizia, ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. 14 Infatti il peccato non avrà più potere su di voi, poiché non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. 15 Che dunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Così non sia. 16 Non sapete voi che a chiunque vi offriate come schiavi per ubbidirgli, siete schiavi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell’ubbidienza per la giustizia? 17 Ora sia ringraziato Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quel modello di dottrina che vi è stato trasmesso. 18 E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti schiavi della giustizia. 19 Io parlo nella maniera degli umani per la debolezza della vostra carne. Perché, come un tempo prestaste le vostre membra per essere serve dell’impurità e dell’iniquità per commettere l’iniquità, così ora prestate le vostre membra per essere schiave della giustizia, per la santificazione. 20 Perché, quando eravate schiavi del peccato, eravate liberi in rapporto alla giustizia. 21 Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiché la fine di quelle cose è la morte. 22 Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti schiavi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna. 23 Perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 6:1-23 LND)

Notate che siamo stati liberati dal peccato, non siamo più schiavi del peccato, come eravamo prima.

È fondamentale capire questo. Prima eravamo schiavi del peccato. Prima eravamo controllati dal peccato. Prima non potevamo vivere senza peccare. Potevamo scegliere tra un peccato e l'altro, ma eravamo schiavi del peccato. È importantissimo riconoscere che siamo stati liberati dal potere del peccato.

È fondamentale ricordare questo, perché se noi non comprendiamo che non siamo più schiavi del peccato, allora non riconosciamo che possiamo rifiutare il peccato. Cioè, se io credo di essere uno schiavo, allora credo di non poter fare a meno, e vado avanti nel peccato. Però, se io so che Dio mi ha liberato dal potere del peccato, e non sono più schiavo del peccato, allora, guardando a Cristo posso avere vittoria sul peccato.

Quindi è fondamentale ricordare che non siamo più schiavi del peccato. Certamente, dobbiamo anche capire che il combattimento contro la nostra carne, cioè contro la nostra natura peccaminosa, è un combattimento che dura tutta la vita. Cioè finché siamo in vita, abbiamo la nostra carne, o potremmo dire, siamo nella carne, e finché siamo nella carne la nostra carne combatte contro di noi.

Quindi, il combattimento c'è, e resterà per tutta la vita. Ma è un combattimento in cui possiamo avere vittoria, in battaglia dopo battaglia. Queste domande sono domande su come avere vittoria.

Prima di tutto, capire che la nostra situazione è comune a tutti i credenti, è un grande sollievo. Spesso, crediamo che noi siamo messi peggio di tutti gli altri credenti, o almeno della maggioranza dei credenti. Cioè, è facile credere che gli altri camminino molto meglio di noi, che abbiano molto meno combattimento di quanto ne abbiamo noi. Se io credo quello, allora mi scoraggio molto, perché mi vedo molto più debole degli altri, e sembra che loro abbiano una capacità che io non ho. Quindi, è importante riconoscere che questo combattimento e queste difficoltà appartengono a tutti i veri credenti.

Infatti, valutiamo qualcosa. La Bibbia, sia l'antico che il nuovo testamento, è piena di esortazioni su come vivere. Parliamo per esempio solo delle epistole. Ogni epistola contiene vari comandamenti che ci insegnano come dobbiamo vivere. Se non ci fosse un combattimento contro la carne, e la possibilità di peccare, non servirebbero questi comandamenti. Solo per esempio, e qui, potremo guardare in quasi qualsiasi epistola, leggo Colossesi 3:1-17, e poi Efesini 4:17-32. Lo scopo qui non è di considerare in dettaglio ogni comandamento, ma è di riconoscere quanti comandamenti ci sono, e quindi vogliamo riconoscere che abbiamo bisogno di questi comandamenti, perché abbiamo un combattimento contro la nostra carne, una guerra che dobbiamo combattere ogni giorno, nella forza di Dio in noi, finché siamo su questa terra.

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria. 5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria; 6 per queste cose l’ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, 7 fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. 8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare osceno. 9 Non mentite gli uni agli altri, perché vi siete spogliati dell’uomo vecchio con i suoi atti, 10 e vi siete rivestiti dell’uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l’ha creato. 11 Qui non c’è più Greco e Giudeo circonciso, e incirconciso, barbaro e Scita, servo e libero, ma Cristo è tutto e in tutti. 12 Rivestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, di umiltà, di mansuetudine e di pazienza, 13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, così fate pure voi. 14 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell’amore, che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. 16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio e Padre per mezzo di lui.” (Colossesi 3:1-17 LND)

E ora, Efesini 4:17-32

“17 Questo dunque dico ed attesto nel Signore, che non camminiate più come camminano ancora gli altri gentili, nella vanità della loro mente, 18 ottenebrati nell’intelletto, estranei alla vita di Dio, per l’ignoranza che è in loro e per l’indurimento del loro cuore. 19 Essi, essendo diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni impurità con insaziabile bramosia. 20 Voi però non è così che avete conosciuto Cristo, 21 se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verità che è in Gesù 22 per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell’uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, 23 per essere rinnovati nello spirito della vostra mente, 24 e per rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità. 25 Perciò, deposta la menzogna ciascuno dica la verità al suo prossimo perché siamo membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio; 27 e non date luogo al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più, ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinché abbia qualcosa da dare a chi è nel bisogno. 29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l’edificazione, secondo il bisogno, ditela affinché conferisca grazia a quelli che ascoltano. 30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione. 31 Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, clamore e maldicenza con ogni malizia. 32 Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo.” (Efesini 4:17-32 LND)

Perciò

Il fatto che ci siano tutte queste esortazioni significa che siamo ben capaci di peccare. Quindi, dobbiamo esaminarci e combattere per non cadere nel peccato.

“Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesù Cristo è in voi? A meno che non siate riprovati.” (2Corinzi 13:5 LND)

Come Combattere

Quindi, la battaglia con la carne c'è. Facilmente possiamo avere un cuore raffreddato, che non arde per Dio. Facilmente le grandi verità di Dio possono farci ben poco. Facilmente possiamo peccare e non esserne molto aggravati. Come possiamo combattere per avere un cuore diverso, un cuore che arde, un cuore che odia il peccato, un cuore che trova grande gioia in Dio?

Grazie a Dio, questo è possibile, ed è il piano di Dio, ed è una battaglia che non dobbiamo combattere da soli. In questa battaglia, abbiamo l'aiuto dello Spirito Santo in noi!

Ricordare

Come possiamo combattere per avere un cuore che arde per Dio?

Prima di tutto, dobbiamo tenere in mente l'importanza di ricordare le verità. Cioè, è un discorso sapere un fatto, ma è un altro discorso tenere quel pensiero ben presente nella mente. In un certo senso, una verità che conosciamo ma che non teniamo ben presente nella mente vale pochissimo per noi. Cioè, una verità potentissima, di immenso valore, che potrebbe darci grande gioia, varrà ben poco per noi se non teniamo la verità ben presente nella mente, che vuol dire ricordarla attivamente e pensarci spesso durante il giorno.

Pensate alla vita che Dio ci ha dato sulla terra. In tantissimi campi, l'unico modo di andare avanti senza scoraggiarci è ricordando certe verità che possono essere non visibili in questo momento. È necessario non solo sapere quelle verità, ma tenerle ben presente nella mente.

Come esempio di questo, pensate ad un agricoltore, prima dell'età dei trattori. Immaginiamo un agricoltore che lavorava in un'epoca e una zona dove doveva fare tutto a mano. Doveva zappare a mano, seminare a mano, annaffiare a mano, togliere le erbacce a mano, e raccogliere a mano. Il lavoro è duro e faticoso. Infatti, proprio nella dichiarazione di Dio ad Adamo a causa del suo peccato, parla di mangiare con il sudore dalla fronte, parla del fatto che il suolo produrrà spine e triboli, e che si mangerà con fatica tutti giorni della vita. Quindi, nel piano di Dio il lavoro è duro e faticoso.

Se un agricoltore pensa solo a quello che ha davanti a sé quel giorno, quando è all'inizio della stagione, e non c'è nulla di visibile per quanto riguarda una raccolta, sarebbe estremamente scoraggiante. Va fuori nel campo la mattina, capisce già che sarà una giornata molto calda, e sa che dovrà zappare fino alla sera. In sé, quello scoraggerebbe quasi chiunque.

La chiave, ciò che è fondamentale, per lui è tenere ben presente nella sua mente lo scopo per cui sta lavorando. Lui deve sempre ricordare la raccolta alla fine della stagione. Non deve focalizzarsi principalmente sul caldo della giornata, e quanto il lavoro è faticoso. Piuttosto, deve vedere tutto ciò con la prospettiva che quello serve per produrre una raccolta che provvederà per lui e la sua famiglia che ama. Deve tenere davanti a sé il ricordo di quello che avverrà.

È la stessa cosa in ogni altro campo della vita. Pensa ad un soldato, che deve soffrire moltissimo, e rischia perfino la morte. Lui deve tenere gli occhi in avanti, sullo scopo per cui sta combattendo.

Anche una mamma che cerca di curare i figli, se non pensa al traguardo, si scoraggerà moltissimo. Uno studente che non pensa all'esame e poi i risultati dopo, perderà la voglia di studiare.

In campo dopo campo della vita vediamo che è necessario ricordare le verità di base per poter andare avanti con i nostri impegni senza scoraggiarci.

E questo è vero anche nel campo del cammino con Cristo. Voglio leggere insieme 2Pietro 1:3-15. Notiamo quante volte Pietro ci parla del suo impegno di ricordare i credenti di quei fatti che già conoscevano, ma il suo scopo era di tenerli desti per avere questi pensieri nella testa. Leggiamo insieme 2Pietro 1:3-15.

“3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, 4 attraverso le quali ci sono donate le grandissime e preziose promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza. 5 Anche voi per questa stessa ragione usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, 6 alla conoscenza l’auto-controllo, all’auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà 7 alla pietà l’affetto fraterno e all’affetto fraterno l’amore. 8 Perché, se queste cose si trovano in voi ed abbondano, non vi renderanno oziosi né infruttuosi nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. 9 Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato la purificazione dei suoi vecchi peccati. 10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre più di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. 11 Così infatti vi sarà ampiamente concesso l’ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo. 12 Perciò non tralascerò di ricordarvi di continuo queste cose, benché le conosciate già e siate saldi nella verità che ora avete. 13 Ma ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose, 14 sapendo che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come me l’ha anche dichiarato il Signor nostro Gesù Cristo. 15 Ma farò di tutto affinché, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose.” (2Pietro 1:3-15 LND)

Notate quanto Pietro mette enfasi sull'importanza di spronare loro a ricordare sempre le verità di Dio. Nel versetto 12 dichiara: "non tralascerò di ricordarvi di continuo queste cose."

Nel versetto 13 dichiara: "ritengo giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose,".

Nel versetto 15 dichiara: "farò di tutto affinché, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose. "

Che immenso impegno Pietro aveva, come gli altri apostoli, a far si che i credenti tenessero sempre in mente le verità che riguardano la salvezza! Pietro dichiara all'inizio che lui faceva questo benché già le conoscessero ed erano saldi nella verità. Però, non basta conoscere le verità di Dio. Io posso conoscere benissimo le verità della Bibbia, ma se io mi focalizzo su quello che mi tenta, oppure se mi focalizzo sui miei problemi, e penso poco alle verità della Bibbia che conosco, quelle verità di Dio mi aiuteranno ben poco. È come avere tanti attrezzi, e saper usare quegli attrezzi, ma lasciarli tutti nell'armadio quando sto cercando di fare un lavoro difficile. Il lavoro andrà male, perché non tiro fuori e utilizzo gli attrezzi giusti che ho. Cioè, avere le verità ma non usare quelle verità è quasi come non averle. Quindi, Pietro, guidato dallo spirito Santo, sa l'importanza di spronare i credenti, e questo comprende noi, a tenere ben presente nella mente, giorno per giorno, le verità della nostra salvezza in Gesù Cristo.

A livello pratico, questo richiede un vero impegno. Cioè, dobbiamo avere un vero impegno, un impegno giorno per giorno, a ricordare, ovvero, a tenere bene in mente le verità della nostra salvezza. Questo richiede organizzazione, richiede l'aiuto l'uno dell'altro, richiede confessare quando manchiamo. La Bibbia è piena di esortazioni a ricordare le verità, e a focalizzare su Gesù Cristo. Leggo alcuni versetti.

Per esempio, leggiamo Ebrei 12:1-3. Qui, leggiamo di tenere i nostri occhi su Gesù, e di considerare lui, che vuol dire proprio meditare molto su di lui. Leggo questo brano.

“1 Anche noi dunque, essendo circondati da una tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. 3 Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno.” (Ebrei 12:1-3 LND)

Poi, leggo per esempio Filippesi 4:8. Conosciamo questo versetto, in cui Paolo comanda ai credenti, e quindi anche a noi, a che cosa pensare. Ascoltate mentre leggo Filippesi 4:8.

“8 Per il resto, fratelli, tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono onorevoli, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, se vi è qualche virtù e se vi è qualche lode, pensate a queste cose.” (Filippesi 4:8 LND)

Questo è una scelta. Non succede per caso che pensiamo a queste cose, dobbiamo scegliere, giorno per giorno, di focalizzare i nostri pensieri sulle verità di Dio.

Colossesi 3:1,2 ci insegna la stessa verità in un altro modo. Ci dichiara dove dobbiamo cercare e quello che dobbiamo avere in mente. Ascoltate mentre leggo Colossesi 3:1,2.

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio.” (Colossesi 3:1-3 LND)

Il nostro desiderio e i nostri pensieri dovrebbero essere sulle cose in cielo, non sulle cose della terra. Certamente, viviamo in questa terra, certamente, possiamo utilizzare le cose della terra, ci servono cibo e vestiti, casa e tante altre cose. Ma non devono essere il nostro Tesoro, le cose della terra non devono attirare i nostri cuori e riempire la nostra mente. La nostra passione deve essere sulle cose del cielo. Questo richiede una scelta di pensare a queste cose ogni giorno. Non succederà automaticamente.

Quindi, forse il passo più grande e più fondamentale per avere un cuore che arde per le cose di Dio e trova gioia nelle verità della nostra salvezza e di scegliere attivamente di pensare alle cose di Dio. Dobbiamo capire che le cose del mondo, sia le cose che ci tentano, sia i problemi che ci aggravano, sono tutti cose visibili, che si possono toccare con mano, per modo da dire. Invece le verità di Dio sono maggiormente verità invisibili con gli occhi umani.

Questo non può essere solo un impegno accademico, o teorico. Deve arrivare ad essere un impegno pratico, che cambia come viviamo. Per esempio, leggiamo in Colossesi 3:16 che dobbiamo far sì che la parola di Cristo abiti in noi copiosamente. Leggo questo versetto.

“16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore.” (Colossesi 3:16 LND)

Per rendere vero questo, dobbiamo organizzarci per prendere il tempo per leggere e meditare sulla parola di Cristo, ovvero la Bibbia, in modo che possa veramente dimorare, cioè abitare in noi copiosamente. Cioè, bisogna prendere questo comandamento e metterlo in pratica. Bisogna valutare la giornata per capire come possiamo prendere il tempo per poter vivere così. Cioè, non basta solo leggere la Bibbia la mattina per vivere questo. Io devo vivere in modo che le verità di Dio restino in me, e riempiano la mia testa e miei pensieri. Questo è il senso di dire che la parola di Cristo deve abitare in noi copiosamente. Deve abbondare in noi, deve riempire i nostri pensieri e le nostre conversazioni. Quindi, è importante che usiamo tutti i mezzi disponibile per rendere questo una verità. È buono mettere versetti della Bibbia su biglietti che si possono tenere in tasca o in borsa, per poterli guardare durante il giorno. Sarebbe molto importante leggere verità di Dio ad ogni pasto. Sarebbe importante iniziare la giornata e concludere la giornata con verità di Dio.

Però notate che questo comandamento ci comanda anche ad istruirci ed esortarci gli uni gli altri. Quindi, Dio sa che facilmente possiamo sviarci con i nostri pensieri. E perciò, dobbiamo aiutare gli uni gli altri. Cioè ognuno dovrebbe cercare di essere ripieno delle verità di Dio, ma allo stesso tempo dobbiamo anche aiutare gli uni gli altri in questo campo. In questo modo, con ognuno che da agli altri, vuol dire che tutti ricevono dagli altri. E questo è un immenso aiuto.

A livello pratico, potrei suggerire a noi tutti che siamo credenti di chiedere gli uni agli altri di utilizzare le opportunità che abbiamo insieme proprio e specificamente per aiutarci reciprocamente ad avere più in mente le verità di Dio? Cioè, abbiamo bisogno proprio di chiedere gli uni agli altri: "Potresti aiutarmi ad avere più della parola di Dio in mente? Perciò, quando siamo insieme, potresti cercare di parlarmi di quello che stai vedendo delle verità di Dio? Potresti recitarmi i versetti a memoria che stai imparando? Oppure potresti tirare fuori la Bibbia e leggermi qualcosa della tua lettura che ultimamente ti ha incoraggiato? Ed io mi impegnerò a fare così anche con te."

Fratelli e sorelle, abbiamo bisogno di fare questo. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. Non succederà per caso.

Confessare i Peccati

Poi, quando cadiamo nel peccato, dobbiamo confessare i nostri peccati. Quanto spesso tendiamo a voler combattere contro i nostri peccati, anziché confessarli. Cerchiamo di non commetterli più. Ma questo non basta, e non è quello che Dio ci comanda. Piuttosto, dobbiamo confessare i nostri peccati. Cioè, dobbiamo riconoscere che abbiamo peccato contro Dio, abbiamo peccato, che è una cosa grave. Dio non ci comanda di cercare di peccare meno. Dio non ci comanda di cercare di migliorare. Ci comanda di confessare i nostri peccati.

Confessare i nostri peccati vuol dire riconoscerli pienamente davanti a Dio, riconoscendo che siamo pienamente colpevoli. Noi non pecchiamo perché forze esterne ci costringono a peccare. Piuttosto, noi pecchiamo perché il peccato è dentro di noi. Quindi, quando confessiamo un peccato, non basta scusarci, come se fossero state forze esterne che ci hanno fatto peccare. Piuttosto dobbiamo riconoscere la nostra colpa, e che abbiamo peccato perché il peccato è nel nostro cuore.

Grazie a Dio, quando pecchiamo Dio è fedele e giusto e ci perdona, e inoltre, ci purifica!

Tu non avrai la gioia della salvezza, e non avrai un cuore che arde per Dio, finché non confessi i tuoi peccati. Puoi impegnarti quanto vuoi, ma solo un cuore che è pronto a confessare i peccati ti permetterà di avere la gioia della salvezza e un cammino di fede.

Se tu non ti senti aggravato per i tuoi peccati, cosa devi fare?

Prima di tutto, devi capire che la tua condizione è molto grave. Non lasciarti trascinare in tante altre direzioni. Prostrati davanti a Dio, e non alzarti finché Dio non ha operato nel tuo cuore. Non sto parlando fisicamente, perché certo dobbiamo portare avanti i nostri impegni. Ma sto parlando di un cuore che non si lascia distrarre con altre cose inutili. Lascia stare tutto quello che non è urgente ed essenziale, cercando l'opera di Dio nel tuo cuore, come Giacobbe, quando lottò con l'angelo di Dio. Lui si è aggrappato all'angelo, e disse che non lo avrebbe lasciato, finché non fosse stato benedetto.

Se noi chiediamo a Dio di mostraci la gravità del nostro peccato, ma poi andiamo avanti permettendoci sciocchezze e cose che non servono, non arriveremo mai a vedere la gravità del peccato. Per modo di dire, dobbiamo digiunare, togliere tutto quello che non è importante, per poter sentire la voce di Dio e capire la nostra condizione. Se pensiamo a Gesù, le persone che sono state esaudite da lui erano persone che non potevano pensare a nient'altro.

Quindi, se riconosci peccato nella tua vita, prima di tutto confessa quello che vedi, anche se non ne senti ancora il peso. E poi, implora Dio di mostrarti la gravità del tuo peccato. Allontanati da tutto quello che ti è di tentazione. La Bibbia dice in più brani di fuggire dai peccati della giovinezza, e da altri tipi di peccati. Quando è possibile, è molto meglio fuggire da una tentazione anziché cercare di resisterla.

È anche un aiuto chiedere l'appoggio di un altro credente. Confessa il tuo peccato a qualcun altro, e chiedi l’aiuto a lui o lei di pregare con te, e anche di chiederti come sta andando. Sapendo che tu devi spiegare ciò che fai ad un altro è un grande aiuto a combattere il peccato.

Conclusione

Questo studio è una risposta parziale alla domanda di come possiamo avere un cuore che arde per Dio. Avere un cuore che arde per Dio è il risultato di vedere di più le meravigliose verità di Dio. E quindi, il punto principale è che dobbiamo organizzare specificamente la vita in modo da poter pensare di più alle verità di Dio. Dobbiamo prendere decisioni su cosa togliere in modo da poter permettere alla Parola di Cristo di abitare in noi copiosamente. Dobbiamo scegliere di parlare gli uni gli altri delle verità di Dio.

E dobbiamo scegliere di confessare veramente i nostri peccati. Quando il nostro cuore non è aggravato dal peccato, dobbiamo lasciar stare tante altre cose, per attaccarci ai piedi della croce, chiedendo a Dio di operare in noi!

Certamente, questo richiede impegno, è costoso, ma porta un frutto meraviglioso. Ci porta a godere la ricchezza della gioia della salvezza! E questo è il mio desiderio per voi. Ma molto di più, questo è il desiderio di Gesù Cristo per noi!

Chiudo ricordandoci quello che Gesù dichiara in Giovanni 15. Ci insegna a dimorare in lui, con il traguardo di portare molto frutto. E poi, ci spiega il motivo perché ci insegna a vivere così. Chiudo leggendo Giovanni 15:11. Queste sono le parole di Gesù Cristo.

"Vi ho detto queste cose affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa." (Giovanni 15:11 LND)