Aiuto Biblico

Dobbiamo crescere: serve l'umiltà

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 16 giugno 2019, – cmd es –
parole chiavi: crescita, maturità spirituale, umiltà, genitore e figli.

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Genitori e Figli

Qual è il ruolo e responsabilità principale dei genitori?

Allora, secondo il pensiero che è molto comune oggi, tanti genitori vedono come la loro responsabilità principale quella di provvedere per i figli istruzione e preparazione e aiuto, in modo che i figli possono essere economicamente stabili.

Secondo questo modo di pensare, se i genitori riescono ad aiutare i loro figli a fare bene a scuola e poi a trovare un buon lavoro, si sentono di aver fatto bene.

Però, quello non è il dovere principale dei genitori. Non è assolutamente fra i doveri più importanti. Un genitore potrebbe assicurare a suo figlio un ottimo lavoro, eppure, aver mancato gravemente nei confronti di Dio per quella che è la sua vera responsabilità nell'allevare i figli che Dio gli ha dato.

Allora, qual è la responsabilità più grande che Dio dà ai genitori per quanto riguarda i loro figli? Troviamo la risposta ripetutamente nella Bibbia. Come esempio, leggo un brano dall’Antico Testamento, e un brano dal Nuovo Testamento. Prima, vi leggo Deuteronomio 6:4-7.

“4 Ascolta, Israele: l’Eterno, il nostro DIO, l’Eterno è uno. 5 Tu amerai dunque Eterno, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta a tua forza. 6 E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; 7 e inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi.” (Deuteronomio 6:4-7 LND)

In questo brano, vediamo che il comandamento di Dio ai genitori non riguarda di provvedere economicamente per il loro futuro, ma piuttosto, di provvedere spiritualmente per loro, insegnandoli le verità di Dio. Leggo ora dal Nuovo Testamento, Efesini 6:4. In questo brano, si parla ai padri, ma il principio vale anche per le mamme. Ascoltate mentre vi leggo questo comandamento.

“E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell’ammonizione del Signore.” (Efesini 6:4 LND).

Effettivamente, questo brano sta insegnando la stessa verità che abbiamo letto in Deuteronomio.

Da questi brani, e tanti altri, per esempio, tanti dei Proverbi, vediamo che la responsabilità più grande che Dio dà ai genitori è di allevare i figli nelle verità di Dio, ovvero, in modo che i figli conoscono le verità di Dio, e i principi di Dio, e che comprendono la vita in base ai principi di Dio. I figli hanno bisogno di guida e di insegnamento. I figli hanno bisogno di imparare a riconoscere i loro peccati. I figli hanno bisogno di imparare come agire nelle varie situazioni della vita. I figli hanno bisogno di capire gli avvenimenti della vita secondo verità.

Voi che siete genitori, che avete già o state attualmente allevando figli, riconoscete tutti che i figli hanno bisogno di molto addestramento per poter sapere come vivere. Di natura, il modo che un figlio pensa e si comporta NON è saggio, e lo ostacola da avere una vita benedetta, e un matrimonio benedetto, anche se diventa credente. Lo ostacola da avere buoni rapporti. Lo ostacola a vivere bene. E soprattutto, lo ostacola da avvicinarsi a Dio, o a crescere se diventa credente.

E perciò, ogni figlio ha grandemente bisogno di un grandissimo impegno da parte dei genitori per aiutarlo a crescere e a capire la vita secondo la verità di Dio.

Mi colpisce che Dio ha creato l'uomo in modo che cresce molto più lentamente della grande parte degli animali. Cioè, un coniglio è adulto ed è pronto a riprodursi dopo da sei a nove mesi. Un cane è pronto a diventare un genitori dall'ottavo al 18º mese, in base alla razza. Una mucca è pronta a fare figli dopo uno o due anni. I cavalli possono partorire dopo due anni, anche se è meglio aspettare quattro anni. Un maiale può fare piccoli dopo da 8 a 18 mesi.

Che grande contrasto è quello con come Dio ha creato gli uomini. Per gli uomini, la pubertà arriva circa a 12 anni, ma la piena maturità è più verso 18 anni.

Perché Dio ha creato l’uomo così, che servono tanti più anni con i genitori?

Gli animali devono imparare come vivere, come difendersi, come trovare cibo. Non ci vuole tanto tempo per imparare quello. Invece, oltre a tutto quello, gli uomini, essendo stati creati nell’immagine di Dio, hanno grandissimo bisogno di imparare le verità di Dio, di imparare come vivere, di imparare la moralità. E perciò, Dio ha creato l'uomo in modo che ha bisogno di restare con i genitori molti più anni di quanti la maggioranza degli animali ha bisogno di restare con i loro genitori.

Visto che nasciamo tutti come peccatori, ogni figlio ha bisogno di imparare il bene, di imparare a riconoscere il peccato, ha bisogno di essere addestrato nella via della verità perché di natura camminiamo tutti nella via della menzogna.

Quindi, io vorrei incoraggiare ogni genitori attuale e futuro a riconoscere che l'incarico e la responsabilità più grande che Dio dà ai genitori non è di preparare il figlio ad avere un lavoro sufficiente. Piuttosto, la responsabilità più grande e più importante di ogni genitore è soprattutto di preparare i figli a vivere la vita con saggezza, conoscendo i principi di Dio, e capendo che ha bisogno di Dio.

Come si può fare questo?

Come possiamo fare questo? Come possiamo prendere un figlio che ragiona in modo molto storto, che di natura segue i desideri della sua carne, che di natura non conosce le verità di Dio, come possiamo aiutare un figlio così ad avere saggezza, e a conoscere la verità, a riconoscere i suoi pensieri falsi?

Per poter allevare un figlio così, per poter aiutare un figlio ad avere vera saggezza, per poter aiutare un figlio a conoscere la verità, e a poter confrontare i propri pensieri per riconoscere quelli falsi e aggrapparsi a quelli veri, per fare questo, richiede un grande impegno, e grande perseveranza, anno dopo anno.

Quanto è importante che tutti i giorni in famiglia ci siano discorsi mirati con i figli, parlando della vita, discutendo gli avvenimenti di quel giorno, ascoltando i loro pensieri in modo che poi si può aiutarli a riconoscere quando i loro pensieri sono falsi e quando sono veri. Quanto è importante parlare tanto con i figli, aiutandoli a riconoscere quanto spesso i loro pensieri li ingannano.

Per esempio, è utile aiutare un figlio a ricordare i pensieri che egli aveva nel passato e che non crede più. Bisogna aiutarlo a ricordare che in quel tempo, quel pensiero gli sembrava vero, ma che oggi riconosce che era falso. Il punto in questo non è di parlare di quel pensiero sbagliato, piuttosto, il punto è di aiutarlo a capire che può avere pensieri, che al momento sembrano assolutamente convincenti, ma in realtà sono sbagliati. Cioè, vuoi aiutarlo a non appoggiarsi sul proprio intendimento. Per crescere bene, un figlio deve capire che il proprio intendimento può sbagliare, per quanto può sembrare giusto.

Questo è fondamentale per vivere con saggezza, ed è fondamentale per arrivare alla salvezza. Cioè, l’unico modo di essere salvati è di non appoggiarsi sul proprio intendimento, ma piuttosto, credere quello che Dio dichiara dello stato nella propria anima. Serve non credere ai nostri pensieri, ma piuttosto, confrontare i nostri pensieri, per riconoscere se veramente rispecchiano la verità di Dio o no. E perciò, è molto importante aiutare ogni figlio a riconoscere quanti pensieri falsi ha.

Di natura, un figlio ha bisogno di guida e di addestramento per adattare il suo modo di comportarsi, il suo modo di pensare, e il suo modo di parlare, affinché siano tutti allineati con la verità di Dio. Questo è perché di natura, il nostro modo di pensare, di parlare, e di comportarci non è allineato con Dio. Crescere un figlio così è un immenso impegno, e nessun genitore è capace da solo a vivere così. Serve rivolgersi a Dio giorno dopo giorno nella preghiera per poter crescere un figlio così. Bisogna combattere la natura peccaminosa del figlio, combattere l’influenza del mondo, e combattere l’influenza di Satana.

Tutto questo richiede un immenso impegno, richiede un investimento giorno dopo giorno, un investimento ben mirato. Non basta solo passare molto tempo insieme. Serve che quel tempo sia mirato ad aiutarli a vedere sempre più della verità. Cioè, nessuno fa un buon lavoro come genitori per caso. Solamente se ci sono chiari traguardi, ben fondati nella parola di Dio, e un impegno costante fatto con perseveranza, ci saranno buoni risultati. Questo è perché Dio benedice quel tipo di impegno, fatto secondo la sua volontà, in cui il genitore si impegna a trasmettere le verità di Dio al figlio.

Questo vale per noi

Mentre quello che ho detto per quanto riguarda allevare figli è estremamente importante che ogni genitore lo tenga in mente, in realtà, ancora più importante è che noi riconosciamo che anche noi abbiamo bisogno di crescere in tutti questi campi, perché come figli, anche noi, di natura, dopo che Dio ci salva, anche noi abbiamo bisogno di guida e di addestramento per adattare il nostro modo di comportarci, il nostro modo di pensare, e il nostro modo di parlare, affinché siano tutti allineati con le verità di Dio. Questa è perché di natura, il nostro modo di pensare, il nostro modo di parlare, e il nostro modo di comportarci non è allineato con Dio, anche dopo la salvezza.

Cioè, è molto facile riconoscere che i figli hanno bisogno di questo addestramento. Invece, il nostro orgoglio ci ostacola da riconoscere che anche noi abbiamo bisogno di essere addestrati e trasformati in questi campi. Il nostro orgoglio vuole farci credere che noi siamo già maturi, che siamo già capaci a vivere bene, che la nostra vita vada già bene. Il nostro orgoglio non vuole arrendersi e umiliarsi, ammettendo che c'è molto bisogno di crescita in noi.

Però, le nostre vie, ovvero il nostro modo di comportarci e di parlare, e i nostri pensieri, non sono le vie e i pensieri di Dio. Voglio leggere la dichiarazione che l'Eterno fa in Isaia 55:8, una dichiarazione che è vera anche dopo la nostra salvezza. Seguite mentre leggo quel brano.

“8 "Poiché i miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie," dice l’Eterno. 9 "Come i cieli sono più alti della terra, così le mie vie sono più alte delle vostre vie e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.” (Isaia 55:8-9 LND)

È importantissimo capire che di natura, dopo che Dio ci salva, i nostri pensieri e le nostre vie non sono quelli di Dio. Abbiamo bisogno di continuare a crescere per tutta la vita, riconoscendo dove i nostri pensieri sono diversi da quelli di Dio, per scartare i nostri pensieri sbagliati e abbracciare i pensieri di Dio. Abbiamo bisogno di riconoscere dove le nostre vie, ovvero i nostri modi di comportarci e di parlare, non sono conformi alle vie di Dio, per ravvederci di tutto quello che non è conformato a Dio, per poi camminare in conformità della santità e la verità di Dio. Questo bisogna fare in ogni campo della vita, per tutta la vita.

Quando Gesù ha dato il grande mandato ai suoi discepoli, in Matteo 28, quel mandato, che è valido anche per noi, comprende tre comandamenti. Prima, c'è l'evangelizzazione, il fatto di fare discepoli. Poi c'è il battesimo. Poi, successivamente, c'è un incarico che dura tutta la vita. Vi leggo questi versetti.

“19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente. Amen".” (Matteo 28:19-20 LND)

Come dicevo, il fatto di fare discepoli è un atto che porta alla salvezza, perché nel Nuovo Testamento, si usa il termine discepolo per indicare un credente in Gesù Cristo. Si diventa credente una volta per sempre. Similmente, il battesimo è quell’atto all’inizio della salvezza, fatto una volta per sempre.

In contrasto con questo, il fatto di insegnare loro di osservare tutte le cose che Cristo aveva comandato è un impegno che dura tutta la vita. Implicato in quel comandamento è il fatto che di natura, coloro che vengono salvati non osservano tutte le cose che Cristo ha comandato. Hanno bisogno di insegnamento, hanno bisogno di guida, hanno bisogno di esortazioni. Questo è un impegno che dura tutta la vita. La crescita dura tutta la vita per chi è in Cristo.

Pensate alle epistole, che erano tutte scritte a credenti, persone che erano già discepoli di Gesù Cristo. Eppure, tutte le epistole sono piene di insegnamenti che esortano e spiegano ai credenti come pensare, come parlare, e come comportarsi. Sono scritte a credenti che ancora non sono arrivati alla piena maturità spirituale.

Solo per aiutarci a capire che abbiamo bisogno di continuare a crescere, vi leggo alcuni esempi dalle epistole. Vedremo che sono piene di insegnamenti che servono per farci conformare i nostri pensieri, le nostre parole e il nostro comportamento alla verità di Dio. Leggo per primo Romani 12:1-3.

“1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. 2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio. 3 Infatti, per la grazia che mi è stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto più alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno.” (Romani 12:1-3 LND)

In questo brano, vediamo che come credenti, dobbiamo crescere, dobbiamo conformare il nostro modo di pensare e di agire per essere in linea con la volontà di Dio. Dobbiamo avere un concetto giusto di noi stessi, perché di natura il nostro concetto di noi stessi non è giusto.

Adesso leggo Galati 5:16-22.

“Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l’una all’altra, cosicché voi non fate quel che vorreste. 18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge. 19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, 21 invidie, omicidi, ubriachezze, gozzoviglie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio. 22 Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo.” (Galati 5:16-22 LND)

In questo brano, vediamo chiari comandamenti di come vivere. Di nuovo, vediamo che nonostante che siamo salvati, ci servono esortazioni su come vivere, perché di natura non viviamo secondo la santità di Dio. È chiaro che come i figli hanno bisogno di molto insegnamento per crescere e diventare maturi, anche noi abbiamo bisogno di molto aiuto, perché serve che cambiamo molto. Leggo anche Efesini 4:1-3.

“1 Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati, 2 con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell’amore, 3 studiandovi di conservare l’unità dello Spirito nel vincolo della pace.” (Efesini 4:1-3 LND)

Anche qui, vediamo insegnamenti che servono per farci camminare nella via di Dio, insegnamenti che riguardano cambiamenti nei nostri cuori, nei nostri atteggiamenti e nel nostro modo di comportarci. Abbiamo bisogno di crescere.

Leggo Efesini 5:1-3.

“1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, 2 e camminate nell’Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave.
3 Ma come si conviene ai santi, né fornicazione, né impurità alcuna, né avarizia siano neppure nominate fra di voi;” (Efesini 5:1-3 LND)

Volta dopo volta vediamo che abbiamo bisogno di crescere, di togliere quello che non è puro e santo e di amare di più.

Infine, leggo Colossesi 3:1-5.

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra, 3 perché voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo che è la nostra vita apparirà, allora anche voi apparirete con lui in gloria. 5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e avidità, che è idolatria;” (Colossesi 3:1-5 LND)

Di nuovo, troviamo un esortazione forte di come dobbiamo vivere, che riguarda i nostri cuori, i nostri desideri e il nostro comportamento.

Il Nuovo Testamento è pieno di insegnamenti che ci esortano come vivere. Riguardano i nostri cuori, il nostro modo di pensare, il nostro modo di parlare e il nostro modo di comportarci.

Non sono solo i figli che hanno bisogno di crescere e maturare. Abbiamo bisogno di umiliarci, per riconoscere che anche noi abbiamo bisogno di cambiare, moltissimo. NON siamo arrivati. C’è ancora molto in noi che deve cambiare, per essere conformati all’immagine di Gesù Cristo.

Quanto è importante per noi di avere l'umiltà di riconoscere che abbiamo bisogno di questi insegnamenti.

Invece troppo spesso, nel nostro orgoglio, non vogliamo riconoscere che i nostri ragionamenti, i nostri pensieri, il nostro modo di comportarci e di agire e di reagire e di parlare non vanno bene. Non vogliamo riconoscere il nostro peccato. Confidiamo troppo nei nostri ragionamenti e nel nostro intendimento. Quando sentiamo parlare del peccato, facilmente pensiamo agli altri. Se qualcuno parla direttamente a noi del nostro peccato, tendiamo a presumere che non sia come dicono. Il nostro orgoglio ci spinge a difenderci, e a giustificarci, perché non vogliamo riconoscere il nostro peccato. Vogliamo vederci bene. Questo è il nostro orgoglio, e ci fa molto, molto danno spirituale.

Dio ci esorta a non vivere così.

Vi leggo Proverbi 3:5-7, che ci esorta contro questo peccato di confidare nel nostro intendimento.

“5 Confida nell’Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; 6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzerà i tuoi sentieri. 7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l’Eterno e ritirati dal male;” (Proverbi 3:5-7 LND)

Il nostro orgoglio ci spinge ad appoggiarci sul nostro intendimento, e a ritenerci savi ai nostri occhi. Questo è quello che facciamo di natura, ma è grande stoltezza. Questo brano, come tutta la Bibbia, ci esorta a non vivere così.

È facile riconoscere che i bambini hanno bisogno di un grande impegno per poter crescere bene. Tutto intorno a noi vediamo esempio dopo esempio di figli che NON vengono allevati nella disciplina e nell’ammonimento del Signore, con risultati tristi e disastrosi.

Di natura, un figlio nasce con un cuore che non cerca il bene, e non conosce come vivere in modo giusto. Un figlio lasciato da sé non cresce bene.

Chi è un genitore, e per voi che un domani sarete genitori, tenete questo in mente, chi è un genitore deve impegnarsi per allevare bene i suoi figli. Quanto è importante non trascurare questo, che è la più grande responsabilità di un genitore.

Però, dobbiamo anche ricordare che NOI siamo figli di Dio, e nello stesso modo in cui un figlio umano ha bisogno di molta crescita, anche noi abbiamo bisogno di molta crescita.

Ci serve l'umiltà a riconoscere che anche noi abbiamo bisogno di cambiare molto del nostro carattere e il nostro modo di pensare. Questo è fondamentale per la crescita spirituale.

Che cos'è la maturità spirituale? In parole semplici, la vera maturità spirituale è di diventare sempre più come Gesù Cristo. Ma per diventare più come Gesù Cristo, dobbiamo non rimanere come siamo. In altre parole, nello stesso modo in cui i figli hanno bisogno di cambiare moltissimo per diventare adulti maturi, anche noi abbiamo bisogno di cambiare moltissimo per diventare come Cristo. E perciò, l'ostacolo più grande alla nostra crescita è il nostro orgoglio, che ci vuole far credere di essere già a posto.

Io voglio incoraggiare ciascuno di noi a riconoscere che la base per la crescita spirituale è l'umiltà, avendo la quale non ci appoggiamo al nostro intendimento, e non ci riteniamo saggi ai nostri occhi. Invece, dobbiamo confidare nell'Eterno, il nostro Dio, con tutto il nostro cuore, dobbiamo riconoscere Dio in ogni nostra via, dobbiamo temere l'Eterno. Così, Dio opererà in noi, i nostri cuori saranno aperti all'insegnamento della Bibbia, e Dio ci trasformerà giorno per giorno nell'immagine di Gesù Cristo.

Quindi, quale cuore hai tu? Tu tendi a sentirti a posto? Leggi la Bibbia, ma non vedi molto di quanto hai bisogno TU di crescere?

Come reagisce quando qualcuno ti parla del tuo peccato? Inizi subito a difenderti, se non a voce, almeno nei tuoi pensieri?

Oppure, hai un cuore umile, e vedi molto del tuo peccato, e vuoi più di Cristo? Vuoi più di Cristo, e riconosci che il tuo peccato è l’ostacolo fra te e Cristo, e perciò, odi il tuo peccato, e non vuoi difenderti in alcun modo, piuttosto, vuoi riconoscere e abbandonare il tuo peccato?

Grazie a Dio per la sua immensa grazia di averci dato la Parola di Dio, che ci parla del nostro peccato, e ci mostra Cristo, e ci mostra come vivere.

Grazie a Dio per lo Spirito Santo, che ci convince, e ci illumina. Grazie a Dio per la Chiesa, la famiglia di Dio, che può aiutarci a vedere il peccato che noi non vediamo da soli.

La mia preghiera è che non ci appoggeremo sul nostro intendimento, ma piuttosto, che possiamo essere un popolo umile, affamato di avere più di Cristo. O che possiamo dire, le parole di Salmo 73:25,26:

“25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. 26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO è la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno.” (Salmo 73:25-26 LND)

Camminiamo con umiltà, desiderando più di Dio. Allora, il nostro cuore troverà rifugio e sarà soddisfatto in Lui.