Aiuto Biblico

Come giudicare giustamente

Sermone di Marco de Felice, www.Aiutobiblico.org per mercoledì 25 febbraio 2015, video: Non giudicare secondo l’apparenza – cmd dmp –
Descrizione: Non dobbiamo giudicare con un metro nostro. Però, dobbiamo giudicare il peccato nella chiesa. Uno studio biblico per distinguere il giudicare male dal giudicare giustamente.
parole chiave: giudicare, giudizio, criticare.

Audio:

Secondo la Parola di Dio, dobbiamo giudicare gli uni gli altri o no?

Ci sono situazioni in cui il giudicare è giusto, e se sì, ci sono delle condizioni? Ci sono casi in cui è peccato giudicare un altro?

Consideriamo questo discorso importante. Giudicare in modo sbagliato è un gravissimo peccato. Non giudicare quando serve lascia il peccato nel seno della chiesa, che è altrettanto grave. Perciò, questo è un discorso molto importante.

Definizione

Prima di considerare vari brani biblici che ci aiutano a conoscere meglio la volontà di Dio in questo, dobbiamo capire il significato del temine “giudicare”. La parola giudicare nel senso in cui la stiamo usando in questo studio significa valutare qualcuno o qualcosa, e, secondo il metro che usiamo, trovare quella persona o quella azione sbagliata. Quindi, che lo vediamo così o no, in realtà, giudicare vuol dire valutare una persona o un'azione o un atteggiamento come sbagliato, o, più correttamente, come peccato, anche se non arriviamo nella nostra mente a vederlo così.

Tenete conto che un giudizio può restare solo nella nostra mente, senza mai condividerlo con altri. Può essere un pensiero nel nostro cuore, può essere qualcosa che condividiamo solo con una persona, può essere qualcosa che diciamo a tante persone, possiamo darlo alla persona che vediamo nell'errore, o meno. Ma il giudizio è nel nostro cuore.

Quindi, indipendentemente se condivido il mio giudizio con altri o no, quando arrivo ad avere un giudizio contro qualcuno nel mio cuore, ho condannato quella persona dentro di me. Se il mio giudizio non è secondo il metro di Dio, sto peccando gravemente!

Dobbiamo Giudicare

La prima domanda importante è se è giusto giudicare. Tanti oggi dicono che la Bibbia insegna a non giudicare. Ma in realtà, la Bibbia insegna ripetutamente che dobbiamo giudicare, ma dobbiamo farlo con il metro di Dio, non secondo il nostro metro. Ascoltate le chiare parole di Gesù Cristo in Giovanni 7:24.

“Non giudicate secondo l’apparenza ma giudicate secondo giustizia". (Giovanni 7:24 LND)

Non dobbiamo giudicare secondo apparenza. Giudicare secondo apparenza vuol dire giudicare secondo come le cose sembrano a noi. Il nostro metro non vale nulla, quello che vale è il metro di Dio. Quindi, non dobbiamo mai giudicare in base a come appare a noi, ovvero, solo perché la cosa sembra sbagliata a noi. Gesù ci comanda a non fare questo, perché, usando il nostro metro, possiamo giudicare in modo falso, condannando quello che Dio permette o approva. Dio ci comanda a non giudicare secondo apparenza, secondo come sembra a noi.

Piuttosto, dobbiamo giudicare secondo giustizia. E che cos'è giustizia?

Dio solo è il metro di giustizia, e quindi, dobbiamo valutare ogni cosa in base a quello che Dio ci insegna nella Parola di Dio. Questo è l'unico metro di giustizia.

Questo vuol dire che non dobbiamo mai vedere come sbagliato o peccato qualcosa se non possiamo riconoscere chiaramente dalla Parola di Dio che è sbagliata. E questo vuol dire che se la cosa sembra sbagliata a noi, dobbiamo prendere il tempo di impegnarci per esaminare attentamente la Parola di Dio, per vedere se realmente è sbagliata secondo chiari principi biblici. Questo è l'unico modo di giudicare secondo giustizia. Non basta applicare alla buona un versetto per condannare quello che a noi sembra sbagliato. Vogliamo avere timore di Dio, e quindi, timore di usare male la Bibbia. Questo vuol dire avere cura di capire correttamente la Bibbia, per riconoscere se una cosa è veramente sbagliata o no.

Quindi, NON dobbiamo giudicare secondo l'apparenza, ovvero, secondo come sembra a noi.

Non dobbiamo dire, nella nostra mente, “è sbagliato”, senza esaminare la cosa attentamente alla luce della Bibbia. Dobbiamo giudicare solamente secondo giustizia.

Giudicare Chi Insegna

Basandoci su questo, c'è una categoria di persone che dobbiamo giudicare. Dobbiamo giudicare chi insegna la Parola di Dio in modo falso. La Bibbia ci avverte tante volte che ci saranno falsi dottori, in modo che possiamo riconoscerli ed evitarli.

La Bibbia ci insegna che ci saranno falsi dottori, ovvero falsi insegnanti. Un esempio di questo è 2Pietro 2:1-3.

“1 Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione. 2 E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata. 3 E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna è da molto tempo all’opera e la loro rovina non si farà attendere.” (2Pietro 2:1-3 LND)

Dio ci avverte che ci saranno falsi insegnamenti, perciò, dobbiamo stare in guardia, e confrontare l'insegnamento di ogni insegnante, qua chiamato dottore, con la Bibbia.

Non dobbiamo solo accettare un nuovo insegnante senza confrontare il suo insegnamento con la Bibbia. Dobbiamo scartare quello che non è fedele, e ritenere il bene. Leggo 1Tessalonicesi 5:21.

“Provate ogni cosa, ritenete il bene.” (1Tessalonicesi 5:21 LND)

Dobbiamo confrontare tutto con la Parola di Dio, quello che è conformato alla Parola è il bene, quello dobbiamo ritenere. Quello che non è conformato alla Parola di Dio, dobbiamo riconoscere come non conformato, in quel senso, dobbiamo giudicarlo come sbagliato.

Quindi, è importante valutare l'insegnamento con la Parola di Dio, e giudicare, riconoscere come falso, quello che non è conforme alla Bibbia. Non dobbiamo avere uno spirito critico, non dobbiamo essere orgogliosi nel modo di giudicare un insegnamento falso. Però, questo è un giudizio che serve fare.

Non dobbiamo mai giudicare un insegnamento con leggerezza, solo presumendo che un insegnamento sia sbagliato. Dobbiamo farlo con grande cautela, accertando con grande cura che quell'insegnamento è veramente contro l'insegnamento della Bibbia. Ma quando è un insegnamento falso, è da condannare. Quindi è da giudicare.

Un giudizio sbagliato

Abbiamo già visto che Gesù ci comanda a non giudicare secondo apparenza, ovvero come a noi sembra la cosa. Altrove, Gesù condanna i farisei perché giudicavano secondo la carne, che è la stessa cosa di giudicare secondo come le cose sembravano a loro. Vi leggo queste parole di Gesù in Giovanni 8:15.

“Voi giudicate secondo la carne, io non giudico nessuno.” (Giovanni 8:15 LND)

Questi uomini giudicavano secondo la carne, secondo un metro umano, e non secondo il metro di Dio. Fratelli, quanto è facile per noi cadere in questo peccato. Quanto è facile per noi cadere nell’abitudine di giudicare secondo la carne, secondo quello che a noi sembra giusto o sembra sbagliato.

Come in ogni altra cosa, Gesù Cristo è sempre l'esempio perfetto di come dobbiamo vivere. E Gesù giudica sempre secondo verità, mai secondo l'apparenza, o secondo la carne. C'è una meravigliosa profezia di Gesù in Isaia 11 che parla di come egli giudicherà il mondo. Dichiara che egli giudicherà con giustizia. Vi leggo Isaia 11:1-4.

“1 Poi un ramoscello uscirà dal tronco di Isai e un germoglio spunterà dalle sue radici. 2 Lo Spirito dell’Eterno riposerà su lui: spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell’Eterno. 3 Il suo diletto sarà nel timore dell’Eterno, non giudicherà secondo le apparenze, non darà sentenze per sentito dire, 4 ma giudicherà i poveri con giustizia e farà decisioni eque per gli umili del paese. Colpirà il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra farà morire l’empio.” (Isaia 11:1-4 LND)

Cristo NON giudica secondo l’apparenza. Non dà una sentenza stando al sentito dire. Egli giudica con giustizia. Egli richiede FATTI, e chiare PROVE, prima di giudicare. Non Gli basta l’apparenza, non Gli basta il sentir dire. Giudica con giustizia perché giudica secondo le verità di Dio. Così dobbiamo fare anche noi.

Applicazione per noi

Per vivere queste verità, dobbiamo capire che è malvagio giudicare, anche solamente nel nostro cuore, in base all’apparenza. Dio ci insegna a NON ARRIVARE ad un giudizio senza avere chiare prove. NON bastano impressioni, non bastano circostanze che SEMBRANO indicare una certa cosa, non basta l’apparenza.

Dobbiamo anche capire che un giudizio falso può essere un giudizio che innalza qualcuno che non dovremmo innalzare, perché le nostre motivazioni non sono pure.

A proposito di questo, in Giacomo 2:1-4 troviamo un esempio del peccato di giudicare in base a ragionamenti ingiusti, invece di giudicare secondo giustizia. Leggo Giacomo 2:1-4.

“1 Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesù Cristo, il Signore della gloria. 2 Se nella vostra assemblea, infatti, entra un uomo con un anello d’oro, vestito splendidamente, ed entra anche un povero con un vestito sporco, 3 e voi avete un particolare riguardo a colui che porta la veste splendida e gli dite: "Tu siediti qui in un bel posto," e al povero dite: "Tu stattene là in piedi," oppure: "Siediti qui vicino al mio sgabello," 4 non avete fatto una discriminazione fra voi stessi, divenendo così giudici dai ragionamenti malvagi?” (Giacomo 2:1-4 LND)

Non dobbiamo giudicare in base a ragionamenti ingiusti. Dobbiamo giudicare in base al metro della Parola di Dio. Se no, stiamo peccando nel giudicare.

Perché non giudicare male

Giudicare male, giudicare in modo carnale, giudicare in base all’apparenza, è un terribile peccato, che distrugge i buoni rapporti, porta il peccato nella vita del credente ed in seno alla chiesa. Voglio elencare alcuni motivi per cui giudicare secondo l'apparenza è un peccato.

Giudicare secondo l'apparenza è un peccato perché è disprezzare la giustizia di Dio. Cioè, se noi giudichiamo secondo l'apparenza, è una dichiarazione che la giustizia di Dio non è importante. È una grande mancanza del timore di Dio, che deve essere parte della vita di ogni vero credente.

Perciò, dobbiamo capire che giudicare secondo l'apparenza, ovvero, secondo come le cose sembrano a noi, è un grave peccato, perché disprezza la giustizia di Dio.

Un altro motivo per cui giudicare secondo l'apparenza è un peccato è perché non è amore. Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri, e giudicare qualcuno secondo il nostro parere, ovvero secondo l'apparenza, non è amare quella persona. Anzi, è peccare contro quella persona, e perciò è peccare contro Dio.

In 1Corinzi 13:4-7, troviamo la famosa descrizione biblica dell'amore. Ve lo leggo, e notate specificamente gli aspetti dell'amore che riguardano il modo in cui dobbiamo giudicare gli altri.

“4 L’amore è paziente, è benigno; l’amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 6 non si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità, 7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.” (1Corinzi 13:4-7 LND)

Pensando al discorso di non giudicare secondo l'apparenza, notate che l'amore è paziente, sopporta gli sbagli degli altri. L'amore è benigno, desidera profondamente il bene della persona, e non vuole il suo male. L'amore non cerca le cose proprie, e perciò non giudica un altro per avere ragione e ottenere qualcosa. L'amore non sospetta il male, non arriva ad un giudizio senza essere bene informato, e poi confrontando tutto con le verità di Dio. L'amore crede ogni cosa, in altre parole, l'amore presume il bene finché non viene smentito da chiari fatti. E quindi l'amore non crede mai il male, se non con chiarissima evidenza. Quando i fatti non sono chiarissimi, o quando non c'è stata la possibilità di informarsi, l'amore crede il bene, presume il bene. È malvagità presumere il male.

Alla luce di questa descrizione dell'amore, e del fatto che Dio ci comanda di amarci gli uni gli altri, è un terribile peccato giudicare qualcuno in base all'apparenza.

principio: presumere innocente

Alla luce dei comandamenti di amarci gli uni gli altri, e considerando quello che è l'amore, e poi considerando che non dobbiamo giudicare secondo l'apparenza, ovvero, come le cose sembrano a noi, possiamo capire che non dobbiamo presumere che qualcuno sia colpevole. Piuttosto, dovremmo presumere il bene, finché i fatti non dimostrano il contrario.

In altre parole, finché non è possibile negare l’evidenza, bisogna presumere che la persona sia innocente. Questo è molto importante. Questo comprende sia un giudizio pubblico, sia un giudizio che rimane nascosto nella nostra mente. Finché i fatti non dimostrano che una persona è realmente colpevole, secondo il metro di Dio, dobbiamo presumere che quella persona sia innocente.

In Giovanni 7, i capi dei Giudei avevano mandato le guardie ad arrestare Gesù. Tornarono senza Gesù e i farisei sparlavano di Gesù, cioè, Lo giudicavano. Nicodemo dichiara che la legge di Dio insegna che non bisogna giudicare un uomo prima di avere chiare prove. Ascoltate mentre vi leggo Giovanni 7:45-52

“45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: "Perché non l’avete portato?". 46 Le guardie risposero: "Nessun uomo ha mai parlato come costui". 47 Perciò i farisei risposero loro: "Siete stati sedotti anche voi? 48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? 49 Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, è maledetta". 50 Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Gesù di notte, disse loro: 51 "La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che egli ha fatto?". ” (Giovanni 7:45-52 LND)

Non dobbiamo giudicare qualcuno senza conoscere i fatti, e senza confrontare i fatti con il metro di Dio. Questa verità viene anche dall'Antico Testamento, per esempio da Deuteronomio 19:15, che ci insegna la necessità di più testimoni.

“15 Un solo testimone non basterà ad incolpare alcuno per qualsiasi crimine o peccato abbia commesso; il fatto sarà stabilito sulla deposizione di due o di tre testimoni. 16 Se contro qualcuno si leva un falso testimone per accusarlo di un delitto, 17 allora i due uomini fra i quali ha luogo la vertenza compariranno davanti all’Eterno, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni. 18 I giudici indagheranno con cura; e se quel testimone risulta un testimone falso, che ha deposto il falso contro suo fratello, 19 allora farete a lui ciò che intendeva fare a suo fratello. Così estirperai il male di mezzo a te. 20 Gli altri verranno a saperlo e ne avranno paura, e d’allora in poi non si commetterà più in mezzo a te una tale azione malvagia.”
(Deuteronomio 19:15-20 LND)

Il principio qua è che non bisogna giudicare senza chiare prove. In questo brano, la prove erano più testimoni. Per noi, vuol dire che non dobbiamo condannare, o giudicare, senza avere chiari i fatti.

Troviamo un insegnamento simile in Deuteronomio 1:16.

“In quel tempo diedi quest’ordine ai vostri giudici dicendo: "Ascoltate le dispute tra i vostri fratelli e giudicate con giustizia tra un uomo e suo fratello o il forestiero che sta con lui.” (Deuteronomio 1:16 LND)

Non dobbiamo mai giudicare secondo l'apparenza, ma dobbiamo giudicare secondo giustizia.

Accuse contro un Anziano: 1Timoteo 5:19-20

Vediamo questo stesso principio in vari brani della Bibbia. Per esempio, in 1Timoteo 5, leggiamo della procedura da seguire quando ci sono accuse contro un Anziano, ovvero, un pastore, della chiesa. Leggiamo 1Tim 5:19,20

“19 Non ricevere alcuna accusa contro un anziano, se non è confermata da due o tre testimoni. 20 Quelli che peccano, riprendili alla presenza di tutti, affinché anche gli altri abbiano timore.” (1Timoteo 5:19-20 LND)

Notate che in questo caso, non solo non dobbiamo giudicare secondo l'apparenza, ma non dobbiamo nemmeno ricevere un'accusa se non ci sono più testimoni. Un testimone non è qualcuno che pensa che quello che ha fatto l'anziano non va bene, un testimone è uno che è testimone di un chiaro peccato.

Il principio qua è sempre lo stesso: non dobbiamo permetterci di credere il male se non ci sono le chiare prove.

Non giudicare quando Siamo Colpevoli

Ci sono casi in cui riconosciamo un chiaro peccato, usando il metro di Dio, eppure, non dobbiamo giudicare. Questo riguarda quando siamo anche noi colpevoli di qualche peccato. Non dobbiamo giudicare gli altri quando abbiamo i nostri peccati ancora non confessati e non abbandonati.

Gesù ci insegna questo in Matteo 7:1-5.

“1 "Non giudicate, affinché non siate giudicati. 2 Perché sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate, e con la misura con cui misurate, sarà pure misurato a voi 3 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4 Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: "Lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza," mentre c’è una trave nel tuo occhio? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.” (Matteo 7:1-5 LND)

Quando riconosciamo il peccato nella vita di un altro, prima di giudicarlo, dobbiamo preoccuparci del nostro peccato. Quindi, anche quando ci sono chiare prove, e non è una situazione solo apparente, dobbiamo considerare se siamo in grado di giudicare, ricordando che saremo noi giudicati con lo stesso metro che usiamo per giudicare gli altri.

Se abbiamo un metro duro, se giudichiamo senza misericordia, se presumiamo il male senza chiare prove, saremo giudicati duramente da Dio.

E perciò, dobbiamo impegnarci più a considerare i nostri peccati, che guardare i peccati degli altri. Ricordiamo che ci serve misericordia e benevolenza da Dio, e perciò, usiamo misericordia e benevolenza verso gli altri.

Chi è senza misericordia non riceverà misericordia.

Un altro brano che ci avverte contro la tendenza di giudicare senza usare misericordia è Giacomo 2:10-13. Questo brano si riferisce a casi in cui il peccato è chiaro. Non è una questione di apparenza, la persona ha realmente peccato. Che tipo di atteggiamento dobbiamo avere?

“10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, è colpevole su tutti i punti. 11 Difatti, colui che ha detto: "Non commettere adulterio," ha anche detto: "Non uccidere". Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. 12 Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della libertà, 13 perché il giudizio sarà senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio.” (Giacomo 2:10-13 LND)

Dobbiamo usare misericordia quando giudichiamo.

Prima di tutto, non dobbiamo mai correre a giudicare solo perché a noi sembra sbagliato. Dobbiamo giudicare secondo giustizia.

Secondo, quando uno è realmente colpevole, con chiare prove, possiamo giudicare, ma possiamo anche scegliere di usare misericordia.

La misericordia trionfa sul giudizio. Dio non ci tratta come meritiamo, perché usa misericordia con noi. Come abbiamo ricevuto misericordia, e continuiamo a ricevere misericordia da Dio, dobbiamo anche usare misericordia nei confronti degli altri.

Vi ricordate la Parabola in Matteo 18:21-35? Il primo servo era realmente colpevole, avendo un immenso debito nei confronti del padrone. Il padrone lo ha perdonato, usando misericordia nei suoi confronti.

Il secondo servo era veramente colpevole, in quanto aveva un piccolo debito nei confronti del primo servo.

Dio vuole che siamo pronti ad usare misericordia gli uni con gli altri.

Quando è Necessario Giudicare

Lo scopo di questo studio è principalmente quello di aiutarci a capire il modo in cui NON dobbiamo giudicare. Però, ci sono casi in cui è importante giudicare. Leggo un brano che è un esempio di quando è giusto giudicare. Leggo 1Corinzi 5:1-12.

“1 Si ode dappertutto dire che tra di voi vi è fornicazione, e una tale fornicazione che non è neppure nominata fra i gentili, cioè che uno tiene con sé la moglie del padre. 2 E vi siete addirittura gonfiati e non avete piuttosto fatto cordoglio, affinché colui che ha commesso una tale azione fosse tolto di mezzo a voi. 3 Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho già giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso ciò. 4 Nel nome del nostro Signore Gesù Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesù Cristo 5 ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinché lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesù. 6 Il vostro vanto non è buono. Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare tutta la pasta? 7 Togliete via dunque il vecchio lievito affinché siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito, la nostra pasqua infatti, cioè Cristo, è stata immolata per noi. 8 Celebriamo perciò la festa non con vecchio lievito, né con lievito di malvagità e di malizia, ma con azzimi di sincerità e di verità. 9 Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori, 10 ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perché altrimenti dovreste uscire dal mondo. 11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare. 12 Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro?” (1Corinzi 5:1-12 LND)

Brevemente, notate i principi che vediamo qua. Prima, notate che è fondamentale giudicare quelli che si chiamano credenti che camminano nel peccato. È necessario per tenere la chiesa pura. Secondo, bisogna giudicare solamente quelli interni alla chiesa, ovvero, le persone che si dichiarano di essere credenti. Terzo, notate che si parla di peccati che sono chiari peccati, come chi è un fornicatore, chi è un avaro, un idolatra, un oltraggiatore, un ubriacone, o un ladro. Questi sono chiari peccati di AZIONE, non di atteggiamenti del cuore. Dio giudicherà il cuore. Noi dobbiamo giudicare quello che è un chiaro peccato. Sarà Dio a giudicare il cuore o i pensieri.

l’esempio da NON seguire, Satana

A questo punto, voglio darvi un avvertimento importante. Quando giudichiamo in base all'apparenza, anziché in base a giustizia, stiamo seguendo l’esempio di Satana. Egli è l’Accusatore. Quando noi accusiamo, tranne nel modo che Dio ci insegna, stiamo seguendo l’esempio di Satana. Apocalisse 12:10 dichiara che Satana è l'Accusatore.

“Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: "Ora è giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potestà del suo Cristo, poiché è stato gettato giù l’accusatore dei nostri fratelli colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.” (Apocalisse 12:10 LND)

O cari amici, non seguiamo l’esempio di Satana. Seguiamo l’esempio di Gesù Cristo. Non giudichiamo in base all'apparenza, ma solo secondo giustizia.

esempi della vita

Spero che questi principi ci siano chiari.

Prego che i principi di questo insegnamento siano molto chiari. La cosa importante è di applicarli alla nostra vita ogni giorno. Molto facilmente possiamo avere la tendenza, che è nella nostra carne, di correre a pensieri negativi verso altri. A causa della nostra carne, facilmente possiamo vedere una data situazione, una situazione di cui non conosciamo tutti i fatti, oppure che non abbiamo confrontato con la scrittura, comunque a causa del nostro peccato, possiamo vedere una persona nel peccato. Spesso non usiamo il termine peccato, ma diciamo che quello che ha fatto è sbagliato. Spesso neanche diciamo questo ad altri, ma è proprio quello che pensiamo dentro di noi. Ma questo modo di vivere è proprio quello che Dio ci comanda di non avere.

Quindi, affinché questo insegnamento possa darci dei benefici, ognuno di noi ha bisogno di esaminarsi onestamente davanti a Dio. Io so che questa è una tendenza in quasi ogni credente, chi più e chi meno. Non è un peccato raro, è un peccato molto diffuso. Quindi, voglio incoraggiare ogni persona ad esaminarsi davanti all'insegnamento che Dio ci ha dato nei brani che abbiamo considerato stasera. Tu hai uno spirito critico? Tu tendi a vedere persone in senso negativo, in base a come le cose sembrano a te, ovvero in base all'apparenza? Oppure, tu veramente ti impegni a considerare ogni situazione alla luce dei chiari principi della parola di Dio?

Se tu riconosci che a volte tu giudichi secondo apparenza, riconosci questo come grave peccato, e confessalo a Dio, aggrappandoti a Gesù Cristo come Colui che ha pagato la condanna per questo peccato. L'unico modo di superare un peccato è di confessarlo umilmente. Se è anche stato contro una persona, bisogna anche confessarlo a quella persona. La Bibbia ne parla spesso.

Oltre a confessare questo terribile peccato, è molto utile chiedere aiuto gli uni agli altri. Mi è di grande utilità quando altri possono aiutarmi a vedere quando i miei pensieri sono sbagliati, quando sto giudicando in base all'apparenza. Infatti, molto spesso quando noi stiamo giudicando secondo l'apparenza, non lo riconosciamo, perché tutto fila nei nostri ragionamenti. Perciò, è buono condividere onestamente e regolarmente i nostri ragionamenti con altri che camminano vicino a Cristo, in modo che possano aiutarci a riconoscere quando i nostri pensieri sono sbagliati.

Infine, l'unico modo di evitare il gravissimo peccato di giudicare secondo l'apparenza è di camminare umilmente davanti al Signore, avendo il giusto timore di Dio, timore di peccare contro la giustizia di Dio.

Inoltre, è necessario avere un cuore tenero che è pronto a riconoscere il proprio peccato. Quando desideriamo la nostra santità, perché vogliamo più di Cristo, al punto che ogni nostro peccato ci aggrava molto, non troveremo spazio nel cuore per giudicare secondo l'apparenza. Piuttosto, avremo tanta benignità e bontà nei confronti degli altri, e se serve giudicare un vero peccato, lo faremo con il timore di Dio, e con amore per quel fratello, desiderando che sia lui avvicinato a Cristo.

O che possiamo essere un popolo che evita il peccato di giudicare secondo l'apparenza. Piuttosto, prego che possiamo essere la luce di Cristo, rispecchiando la grazia di Dio nei nostri pensieri e con le nostre parole.