Aiuto Biblico

Guardiamo alle benedizioni

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica 13 settembre 2015, – cmd dp –
Descrizione: Come stai? La risposta dipende da dove scegli di guardare. Guardiamo alle benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo, e allora, avremo gioia anche in mezzo alle prove più profonde.
parole chiavi: prove, vita cristiana, guardare a Cristo, benedizioni, amore di Dio, salvezza.

Audio:

Da quando Adamo ed Eva hanno peccato, il mondo è sotto la corruzione, e la vita è piena di difficoltà ed afflizioni. Sarà così finché non ritorna Gesù Cristo. Ci sono benedizioni, ma anche afflizioni.

In quale direzione scegli di guardare nella tua vita?

Ogni giorno, dobbiamo scegliere in quale direzione guardare. Possiamo guardare ai problemi, alle difficoltà, alle ingiustizie, alle sofferenze, oppure, possiamo guardare alle benedizioni che abbiamo da Dio. Dove guardiamo cambia tutto.

Pensate ad un agricoltore. Se egli dovesse scegliere di guadare alle fatiche, ai giorni caldi, alle lunghe ore che deve lavorare per finire tutto prima delle piogge, agli anni in cui non c'è stata una buona raccolta, anziché pensare ai tanti buoni raccolti, e come anno dopo anno, Dio ha provveduto per la sua famiglia, come sarebbe la sua vita?

Egli sarebbe un uomo miserabile. Avrebbe quasi sempre il muso. E anche quando le cose andassero bene, potrebbe pensare che ben presto potrebbero andare male. Quell'uomo sarebbe miserabile, e vivere con lui risulterebbe difficile.

Pensate ad un genitore. Come starebbe se riempisse la sua mente di pensieri pensando ai sacrifici, e alle difficoltà, alle lunghe notti senza sonno quando il figlio è stato ammalato, se pensasse a quanto è stato stancante dover ripetere le stesse cose volta per volta? Se pensasse a tutte queste cose negative, e poi, scegliesse di NON pensare alle gioie di essere un genitore, e non pensasse alle benedizioni di poter amare un figlio, né al privilegio di poter investire in una vita, come starebbe?

Quel genitore sarebbe miserabile. Sarebbe schiacciato dal peso della sua responsabilità. Diventerebbe estremamente difficile per quel genitore amare il figlio, anzi, sarebbe quasi inevitabile che comincerà a serbare rancore nel cuore nei confronti del figlio, e così il rapporto andrebbe sempre peggiorando.

Un genitore così farebbe peggiorare il figlio, e questo renderebbe sempre più amaro il cuore del genitore, che farebbe peggiorare il figlio ancora di più. Diventerebbe un cerchio vizioso molto brutto. Purtroppo, questo cerchio vizioso esiste, spesso, perché ci sono genitori che scelgono di pensare principalmente agli aspetti difficili della vita, e al rapporto con i figli.

Pensate ad un credente e al suo rapporto con un altro credente. Come starebbe quel credente, e come andrebbe quel rapporto, se scegliesse di pensare a tutti i difetti e alle mancanze di quel credente?

Se passasse e ripassasse nella sua testa le mancanze di quel credente, si concentrerebbe su tutti i suoi difetti, se prendesse nota di ogni suo peccato, ma non pensasse ai lati positivi, e non pensasse a quanto quel credente è prezioso a Dio, allora, sarebbe impossibile per loro di avere un rapporto benedetto. Il credente che sceglie di pensare al male non potrà trarre beneficio o essere edificato da quel credente, anche quando il Signore parla tramite lui. E similmente, non può essere una benedizione per quel credente. E perciò, la Chiesa ne sarà grandemente indebolita, perché il mezzo che Dio ha stabilito per l'edificazione del corpo è che tutti i credenti siano ben collegati insieme, e grazie al vigore di ogni singola parte tutto il corpo cresce insieme.

Quel credente che sceglie di pensare al male di altri credenti, non avrà la gioia della salvezza, non avrà pace, e non sarà usato da Dio per portare frutto. Finché vivrà così, la sua vita sarà pesante e triste. Avrà il cuore pieno di amarezza, anziché la gioia della salvezza.

Se guardiamo intorno a noi, ci sono tanti esempi di persone che scelgono di focalizzarsi sulle cose difficili, sulle prove, sui problemi, e sulle cose negative della vita, anziché sulle benedizioni. Purtroppo, questo è vero anche in persone che si dichiarano cristiani. Che vita sprecata, che vita piena di sofferenza inutile.

Dobbiamo capire che le sofferenze fanno parte della vita cristiana, e quindi, sono da accettare con mansuetudine. La Bibbia ci avverte delle difficoltà. Per esempio, in Atti 14, l'apostolo Paolo sta ricordando alle chiese che aveva stabilito, insegnando loro della vita cristiana. Leggo quello che dichiara in Atti 14:21,22.

“21 E, dopo aver evangelizzato quella città e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, 22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio.” (Atti 14:21-22 LND).

Paolo dichiarava a questi giovani credenti che è attraverso molte afflizioni che dobbiamo entrare nel regno di Dio. Cioè, il piano di Dio per noi, che siamo stati salvati da Dio, è che arriviamo in cielo attraverso molte afflizioni. La sofferenza, le ingiustizie e le varie forme di afflizione che ci sono, fanno parte del piano di Dio, e perciò sono necessarie e sono strumenti preziosi nelle mani del nostro Padre celeste, che Egli usa per completare la sua opera in noi.

Quindi, se un credente sceglie di stare male a causa delle afflizioni della vita, che possono essere di vari tipi, sta andando contro quello che Dio ha stabilito. Se non siamo mansueti, dimostriamo di credere che sappiamo meglio di Dio quello che ci serve. Questo è un grave peccato.

Voglio ripetere questo, perché è molto importante che riconosciamo la gravità di questo peccato. Dobbiamo capire che non essere mansueti è un peccato, perché significa non accettare quello che Dio stabilisce nella nostra vita. La Bibbia ci insegna ripetutamente che Dio è pienamente in controllo di tutto. Quindi, tutto quello che succede, sia in bene che il male, è gestito dalla mano di Dio. Agitarci per quello che ci succede significa non fidarci di Dio.

Dio è in Controllo

Un brano che ci ricorda che Dio è in controllo perfino dei dettagli più piccoli della vita è Matteo 10:29-31. In questo brano, Gesù Cristo stesso ci esorta a non avere timore, ovvero ad avere un cuore tranquillo, sapendo che Dio è in controllo e che noi siamo preziosi a Lui. Leggo Matteo 10:29-31..

“29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete ben più di molti passeri.” (Matteo 10:29-31 LND).

Consideriamo la profondità della verità che troviamo qua. Gesù inizia mettendo in evidenza quanto poco vale un passero. Con questo, vuole farci capire che Dio cura i dettagli di tutto, perfino delle cose più piccole della vita. Quanto di più Dio controllerà le cose di grande importanza. Gesù continua e ci dichiara che perfino i capelli del nostro capo sono tutti contati, ovvero sono tutti sotto il controllo di Dio. Forse la cosa di minore importanza in tutta la vita è quanti capelli abbiamo sulla testa. Eppure, perfino questo dettaglio della nostra vita è tutto gestito da Dio.

Il fatto poi che valiamo ben più di molti passeri vuol dire che visto che Dio controlla perfino i dettagli della vita di un passero, e noi valiamo molto, ma molto più dei passeri, possiamo essere assolutamente sicuri che Dio ha cura di ogni dettaglio e aspetto della nostra vita. In base a questo, Gesù dichiara che non dobbiamo temere. Non dobbiamo agitarci, non dobbiamo essere pensierosi, la nostra vita è pienamente sotto il controllo di Dio, e Dio sta controllando tutto per il nostro bene.

Visto che Dio è in controllo di tutto, e fa tutto per il nostro bene, è un grave peccato agitarci per quello che succede, perché in realtà stiamo agitandoci contro Dio e quello che ha scelto per noi.

E perciò, ognuno di noi ha una scelta. Possiamo pensare ai problemi della vita, senza tener conto che sono gestiti da Dio per il nostro bene, e facendo così arriveremo ad avere un cuore molto amareggiato e aggravato, oppure, possiamo scegliere di guardare a Dio, e alle innumerevoli benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo.

Credo che sia evidente che la via giusta è quella di scegliere di pensare alle benedizioni che abbiamo in Cristo Gesù. Scegliere di vivere così produce un cuore che abbonda di gioia, anche in mezzo alle prove, anziché un cuore agitato. Scegliere di guardare alle benedizioni che abbiamo in Cristo produce un cuore che trabocca in ringraziamento e lode a Dio, anche in mezzo alle difficoltà, perché guardando le benedizioni, riconosceremo che sono infinitamente più grandi delle prove.

Quel che vorrei fare oggi è darci un piccolo stimolo a pensare ad alcune delle tantissime benedizioni che abbiamo in Gesù Cristo. Certamente, in un sermone c'è tempo solo di menzionare brevemente alcune delle benedizioni che abbiamo in Cristo. Incoraggio ciascuno di voi a prendere un tempo per andare a fondo, giorno per giorno, a considerare le benedizioni di Dio. Oggi, vorrei solo stimolarvi in questa direzione.

Ogni benedizione in Cristo Gesù

Ricordiamo che Dio è la fonte di ogni bene. Dio è il creatore di tutto, e ogni buon dono viene da Dio. Non esiste alcun bene che non viene da Dio. Leggiamo questo in Giacomo 1:16,17.

“16 Non lasciatevi ingannare, fratelli miei carissimi; 17 ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi è mutamento né ombra di rivolgimento.” (Giacomo 1:16-17 LND).

Dio è la fonte di ogni benedizione, e ogni benedizione spirituale viene per mezzo di Gesù Cristo, e non solo, ma in Cristo Gesù noi che siamo salvati abbiamo ogni benedizione spirituale. Questa meravigliosa verità viene dichiarata in Efesini 1:3,4.

“3 Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, 4 allorché in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinché fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell’amore,” (Efesini 1:3-4 LND).

Quindi, la prima cosa da capire è che noi abbiamo ogni benedizione spirituale. Pensando solo a questo, abbiamo motivo di gioire qualsiasi sia la situazione in cui ci troviamo. Cosa sono le prove temporali che abbiamo, sapendo che passeranno e saranno dimenticati per sempre, mentre abbiamo ogni benedizione spirituale, benedizioni che dureranno per tutta l'eternità? Cioè, non c'è alcun paragone fra l'immensità delle benedizioni spirituali che abbiamo, e le prove che abbiamo in questo breve pellegrinaggio sulla terra.

Infatti, alla luce della gloria eterna che ci aspetta, le afflizioni che abbiamo in questa vita sono leggere e sono momentanee. È come un ragazzo nato cieco, a cui viene offerto un intervento che gli donerà la vista. L'intervento comporterà del dolore per alcuni giorni. Però, alla fine dell'intervento riuscirà a vedere perfettamente per tutta la vita. Non c'è paragone fra i pochi giorni di dolore, e una vita con la vista. Similmente, ma infinitamente di più, le nostre afflizioni sono momentanee e leggere in confronto con il peso eterno di gloria che ci aspetta. Leggiamo questo in 2Corinzi 4:16-18.

“16 Perciò noi non ci perdiamo d’animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti la nostra leggera afflizione, che è solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiché le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.” (2Corinzi 4:16-18 LND).

Questo versetto effettivamente ci esorta a non focalizzare sulle afflizioni della vita, ma piuttosto sul peso eterno di gloria che ci aspetta. Infatti, è assurdo focalizzare su quello che è realmente un leggero peso in confronto con il peso eterno di gloria. È assurdo focalizzare su quello che è solo momentaneo in confronto con l'eternità. Per forza viviamo male quando concentriamo su quello che è solo temporaneo, invece che su quello che è permanente. E perciò, dobbiamo fissare gli occhi su quello che è durevole, quello che durerà per tutta l'eternità, non quello che ben presto finirà. E se tu mi dici che la tua prova non è durata poco, che non è stata momentanea, ma piuttosto è stata una cosa lunga e e dolorosa, ti ricordo che secondo la parola di Dio, è momentanea. Il problema è un problema di prospettiva.

È come parlare con un piccolo bambino che deve aspettare tre mesi per ottenere qualcosa di meraviglioso che gli durerà tutta la vita. Per lui, quei tre mesi sembrano lunghissimi. Ma per te che hai una prospettiva più secondo verità, è solo un attimo. Lui non pensa a quello che seguirà, e perciò diventa impaziente. La prospettiva cambia tutto.

Quindi, ricordiamo che abbiamo ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Gesù Cristo. E questo vuol dire che qualsiasi siano le afflizioni e le prove che abbiamo, non meritano la nostra attenzione e i nostri pensieri. Piuttosto, vogliamo guardare a quello che è molto, ma molto più grande.

Dio è In Controllo

Ho già letto in Matteo 10 che Dio è pienamente in controllo di tutta la nostra vita. Gesù ci ha fatto capire che non dobbiamo essere agitati, proprio perché Dio controlla perfino quanti capelli abbiamo.

Un altro brano molto conosciuto che ci aiuta a capire che Dio è pienamente in controllo di tutto, e gestisce tutto per il nostro bene è Romani 8:28. Conosciamo questo versetto a memoria, quindi, fermatevi a pensare alla profondità di quello che leggo. Romani 8:28.

“Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento.” (Romani 8:28 LND).

Il fatto che Dio è in controllo di tutto, anche il più piccolo avvenimento della giornata, vuol dire che letteralmente tutte le cose cooperano al bene di noi che siamo in Cristo. Dio, essendo assolutamente sovrano, gestisce letteralmente tutto. Egli gestisce le cose belle, e le cose brutte. Gestisce quello che ci porta gioia, e quello che ci fa soffrire. Dio, con perfetta saggezza, e con un amore infinito, gestisce tutto quello che succede nella nostra vita per farci il vero bene.

Molto spesso quel bene non è quello che la nostra carne vorrebbe. La carne vuole una vita terrena facile e senza sofferenze. La carne vuole che le prove passino, o meglio, che non arrivino. Ma Dio sa che ci servono le prove, per produrre il bene più grande. Leggo di nuovo il versetto 28, aggiungendo il versetto 29, che dichiara qual è il bene che Dio sta compiendo in noi tramite tutto quello che ci succede. Leggo Romani 8:28,29.

“28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. 29 Poiché quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del suo Figlio affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli.” (Romani 8:28-29 LND).

Dobbiamo ricordare giorno per giorno che il bene che Dio ha stabilito per noi non è una vita comoda, ma piuttosto è una vita benedetta, con la benedizione più grande possibile, cioè, la benedizione di essere conformati da Dio all'immagine di Cristo Gesù, affinché possiamo passare l'eternità nella presenza di Dio.

Se per te è difficile sopportare le prove che Dio ha mandato nella tua vita, significa che non stai ricordando quello che Dio sta facendo tramite queste prove. Tu stai focalizzando sulle prove, ma stai dimenticando che sono strumenti nelle mani di Dio che ci ama con un amore perfetto, e dimentichi che le prove sono gestite dalla sua sapienza perfetta e il suo potere assoluto. Devi alzare gli occhi al di sopra delle prove, verso Dio che sta dietro le prove, e che le sta usando per il tuo vero bene eterno. Quanto è importante dove guardiamo.

Liberati dal Timore della Morte

Menziono qualche altra benedizione. Senza Cristo, è normale avere timore della morte. È evidente che le persone non vogliono veramente affrontare la realtà della morte. Raramente usano la parola morto per parlare di una persona cara. Piuttosto dicono frasi come “è mancato”. C'è una grande esitazione di parlare della morte. C'è timore della morte, ed è giusto temere la morte per chi non ha Cristo. La morte è quando la porta della salvezza si chiude. Senza Cristo, la morte porta al tormento eterno. Quindi, le persone vivono con il timore della morte. Invece, in Cristo c'è l'immensa benedizione della vittoria sulla morte. Leggo Ebrei 2:14,15, che parla di questa benedizione.

“14 Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch’egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte, colui che ha l’impero della morte, cioè il diavolo, 15 e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitù per tutta la loro vita.” (Ebrei 2:14-15 LND).

In Cristo Gesù c'è la vera liberazione dal timore dalla morte, perché in Cristo abbiamo vittoria sulla morte! Infatti, in Giovanni 11, Gesù, parlando con Marta, dichiara che chi crede veramente in lui ha vittoria sulla morte. Leggo Giovanni 11:25,26.

“25 Gesù le disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se fosse morto, vivrà. 26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?".” (Giovanni 11:25-26 LND).

Voglio ripetere. In Cristo abbiamo vittoria sulla morte. E questo vuol dire che nessuna prova durerà per sempre. Tutte le prove terrene finiscono, se non prima, alla morte. Ma per noi non finisce tutto con la morte, anzi, è quando saremo alla presenza di Dio. Quindi, in Cristo abbiamo vittoria su ogni prova. Allora, dove stiamo guardando? Guardiamo a quello che abbiamo in Gesù Cristo.

Salvati dall'ira

Passiamo ad un'altra benedizione immensa, in Cristo, siamo salvati dall'ira di Dio. L'ira aspetta tutti quelli che sono senza Cristo, e prima della salvezza era il nostro destino. Ma in Cristo siamo stati salvati dall'ira, perché Gesù Cristo ha subito l'ira per noi. Siamo stati salvati da quel giudizio in cui quelli senza Cristo saranno mandati al lago di fuoco. Ci sono tanti versetti che parlano di questo, ne leggo due. Il primo è 1Tessalonicesi 1:10, e parla di cosa facciamo ora che siamo in Cristo.

“e per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira a venire.” (1Tessalonicesi 1:10 LND)

Leggo anche Romani 5:8,9.

“8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi. 9 Molto più dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall’ira per mezzo di lui.” (Romani 5:8-9 LND)

La salvezza è la salvezza dal giudizio, e dalla condanna eterna, dove quelli che vengono condannati subiranno l'ira di Dio per tutta l'eternità.

Fratelli e sorelle, quando noi consideriamo questo, che cosa sono le brevi e momentanee sofferenze di questa vita? Come possiamo lamentarci di una sofferenza che non è nulla in confronto con il tormento eterno, che doveva essere il nostro destino? Le prove di questa vita non lo sono minimamente paragonabili in peso, e certamente, non sono minimamente in duratura. Quanto è importante per noi ricordare da che cosa siamo stati salvati! Quanto è importante focalizzare sulla nostra salvezza, e non sui problemi che abbiamo durante questo breve pellegrinaggio.

Infatti, in Cristo Gesù non c'è più nessuna condanna. Che notizia meravigliosa! Che immensa liberazione! Leggo Romani 5:1, e poi Romani 8:1. Questi brani parlano del fatto che ora, abbiamo pace con Dio, e non c'è più nessuna condanna per noi. Tutto questo è per mezzo di Gesù Cristo! Leggo questi due brani.

“Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore,” (Romani 5:1 LND)
“Ora dunque non vi è alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù, i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito,” (Romani 8:1 LND)

Oh che possiamo gioire per questa realtà!

Cristo e lo Spirito Santo Pregano per Noi.

Fra le tantissime benedizioni che abbiamo, vorrei menzionare un altra benedizione grandissima. Gesù Cristo intercede per noi, e anche lo Spirito Santo prega per noi.

Noi abbiamo bisogno di preghiere, abbiamo bisogno dell'intervento di Dio, e Dio ha stabilito la preghiera come strumento importante per ricevere quell'aiuto. Ma spesso, preghiamo poco, e non sappiamo per cosa pregare. Grazie a Dio, Gesù Cristo stesso prega per noi, e anche lo Spirito Santo. Leggo Romani 8:27, e poi Romani 8:34.

“E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiché egli intercede per i santi, secondo Dio.” (Romani 8:27 LND)
“Chi è colui che li condannerà? Cristo è colui che è morto, e inoltre è anche risuscitato; egli è alla destra di Dio, ed anche intercede per noi,” (Romani 8:34 LND)

Lo Spirito Santo sa esattamente quello che ci serve, conosce perfettamente la volontà di Dio per noi, e perciò, intercede per noi secondo Dio. Quindi, la sua preghiera è sempre perfetta, ed è giusta per la situazione in cui ci troviamo. Che immensa consolazione sapere questo.

E poi, pensando al fatto che spesso cadiamo, ricordiamo che Gesù Cristo, colui che è morto per noi, ma che è anche risuscitato, sta alla destra di Dio, la posizione di onore, e là, intercede per noi! Nessuna accusa può reggere, perché siamo giustificati per mezzo di Cristo, che intercede per noi.

Questo è motivo di gioia, qualsiasi siano le prove del momento. Guardiamo alla benedizione che abbiamo in Cristo.

Dio Ci Ama

C'è un altra benedizione, così immensa che occorre un'opera divina nel nostro cuore per iniziare a comprenderla. Questa benedizione è che Dio stesso ci ama! La Bibbia parla moltissimo dell'amore di Dio per noi. Vediamo dichiarazioni dell'amore di Dio, e vediamo tanti esempi del suo amore per noi. Per esempio, in Giovanni 3:16 leggiamo:

“Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” (Giovanni 3:16 LND).

Poi in Romani 5:8 leggiamo:

“Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi.” (Romani 5:8 LND).

Poi, Tito 3:4,5.

“4 Ma quando apparvero la bontà di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini 5 egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo,” (Tito 3:4-5 LND).

Poi leggo 1Giovanni 4:10:

“In questo è l’amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere la propiziazione per i nostri peccati.” (1Giovanni 4:10 LND)

Quanto potremmo dire dell'amore di Dio, e più pensiamo a questo amore infinito, più gioia avremo, indipendentemente da quali sono le nostre prove. L'amore di Dio supera infinitamente le nostre prove. Alla luce dell'amore di Dio, le nostre prove sono veramente leggere e momentanee. Perciò, è saggio scegliere di pensare all'amore di Dio, come alle altre benedizioni che abbiamo in Cristo, anziché focalizzare sulle nostre prove.

Allora

Allora, ho iniziato dicendo che la direzione dove guardiamo cambia totalmente come viviamo e che vita avremo. Se scegliamo di focalizzare sulle nostre prove, e sulle difficoltà, allora, avremo un cuore amareggiato, e la nostra vita sarà una vita pesante e senza gioia né pace.

Invece, pur avendo prove difficili e dolorose, se scegliamo di guardare alle benedizioni che abbiamo in Cristo, e oggi ne ho solo menzionato alcune, allora, il nostro cuore traboccherà di gioia.

Se guardiamo alle benedizioni che abbiamo in Cristo, la nostra vita porterà gloria a Dio.

Come stai? La risposta dipende da dove stai guardando. Quante benedizioni meravigliose abbiamo in Cristo. Abbiamo ogni benedizione spirituale in Cristo. Guardiamo a quello che abbiamo, e viviamo in attesa di vedere Colui che è la nostra vita.

Se tu non stai guardando alle benedizioni, la prima cosa da fare è di confessare questo peccato a Dio. Confessa il tuo peccato di non essere mansueto, di non fidarti dell'opera di Dio.

Poi, per mezzo di Cristo, sarai perdonato, e così, potrai iniziare a vivere guardando alle benedizioni che abbiamo in Cristo. Questo trasforma la vita.