Aiuto Biblico

Non odiare la riprensione

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 30 maggio 2021, – cmd es –
Descrizione: odiare la riprensione è restare lontano da Cristo. Consideriamo questo grave peccato.
parole chiavi: odiare la riprensione, rimprovero, salvezza, confessare, peccato

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Perché pecchiamo? Pecchiamo perché il peccato fa parte di noi. Nella salvezza, lo Spirito Santo convince la persona del suo peccato, ovvero, che è un peccatore, e gli mostra Gesù Cristo e il suo sacrificio come l’unica via per essere perdonato e giustificato.

Nella salvezza, quel peccatore viene perdonato e giustificato. Ora, può camminare in santità.

Però, finché siamo in questo mondo, abbiamo ancora il peccato dentro di noi, e perciò, continuiamo a cadere. Un vero credente non cammina nel peccato, ma cade.

Una parte della vera salvezza è di riconoscere e confessare i nostri peccati. Uno che dice di essere credente, ma non vuole confessare i peccati in cui è caduto, non ha chiaro frutto di essere salvato. Infatti, in 1Giovanni 1 leggiamo:

7 ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. 8 Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. 9 Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non è in noi. (1Giovanni 1:7-10)

Quel brano è chiaro: un vero credente deve riconoscere i suoi peccati quando cade, e deve confessarli.

Allora, lo Spirito Santo ci mostra i nostri peccati in vari modi. A volte, ci mostra i nostri peccati tramite la nostra coscienza. In altri casi, è tramite la nostra lettura della Bibbia, in altri casi è tramite un insegnamento. Ma non sempre vediamo i nostri peccati tramite questi mezzi. Perciò, c’è anche un altro modo che lo Spirito usa per mostrarci i nostri peccati: la riprensione. Dio manda altre persone nella nostra vita che ci parlano dei nostri peccati. In questo modo, possiamo riconoscere i nostri peccati, confessarli di cuore, e riprendere a camminare con Cristo.

Grazie a Dio per i mezzi che Egli usa per farci vedere i nostri peccati. È una grazia quando Dio ci fa vedere il nostro peccato, perché è il nostro peccato che ci fa tanto male.

Però, c’è un problema, un problema grave. Non sempre apprezziamo la riprensione. Peggio ancora, a volte, odiamo la riprensione.

Questo è grave, questo è gravissimo. In 1Giovanni 1 abbiamo letto che se uno non confessa il suo peccato non ha la verità di Dio in sé. In altre parole, non è salvato.

Un vero credente non riconosce il suo peccato perché è bravo, piuttosto un vero credente riconosce il suo peccato perché Dio ha cambiato il suo cuore, e nell'uomo interiore, vuole Cristo. Perciò, visto che il nostro peccato ci ostacola da dimorare in Cristo, è la natura di un vero credente di volere Cristo al punto che è pronto a vedere il proprio peccato.

Una parte di questo è che quando qualcuno parla con un vero credente di un suo peccato, il vero credente come tendenza si umilierà e ascolterà. Cioè, un vero credente ha lo Spirito Santo nel suo cuore, e desidera stare con Cristo. È il peccato che ci ostacola da Cristo. Perciò, se tu parli con un vero credente del suo peccato, egli ti ascolterà, perché vorrà vedere il suo peccato, perché vuole più di Cristo.

Immaginate i genitori di un bambino di tre o quattro anni. Se una persona di fiducia dice a loro che un cibo che stanno dando al loro figlio contiene un veleno, visto che amano tanto il loro figlio, toglieranno subito quel cibo al figlio e nel frattempo fanno una ricerca accurata.

Se un genitore dovesse dire che ama suo figlio, ma poi, quando qualcuno affidabile gli dice che è un cibo del figlio contiene un veleno, se i genitori si offendessero, e rifiutano di valutare la cosa, c'è da dubitare che amano veramente il loro figlio.

Similmente, un vero credente è grato del perdono che ha in Gesù Cristo. Un vero credente vede quanto il proprio peccato è terribile, e come è una barriera fra lui e Dio, e perciò, se qualcuno gli dice che sta peccano, il solo pensiero di questo lo aggrava, e vuole vedere il suo peccato, per poter confessarlo per esserne perdonato e purificato.

Questo è un frutto della vera salvezza. Ma purtroppo, non è sempre così nella vita di tutti coloro che dicono di essere salvati.

In certi persone che si dichiarano credenti, c'è piuttosto la tendenza di odiare la riprensione. Queste persone non vogliono vedere il proprio peccato. Se tu parli con una persona così del suo peccato, quella persona si agita, si arrabbia, si sente offesa, e spesso, inizia ad attaccare chi gli parla del suo peccato.

Oggi, vogliamo considerare il grave peccato di odiare la riprensione.

In un certo senso, questo peccato è diverso ed è molto peggio di tanti altri peccati. In tanti peccati, si può cadere nel peccato, ma poi, si riconosce il peccato, lo confessi, si riceve il perdono, e si cammina di nuovo con Cristo.

Invece, quando uno odia la riprensione, non vuole riconoscere il proprio peccato. E perciò, non riconoscendo il peccato, non lo confessa, e non ne riceve il perdono. Questa è una condizione estremamente grave.

Cos’è odiare la riprensione?

Consideriamo quello che è la riprensione.

La riprensione è far notare a qualcuno il suo peccato, come sta sbagliando. È mostrargli il suo peccato. Così quella persona può confessare quel peccato.

Allora, in Matteo 7, Gesù ci spiega quando uno dovrebbe riprendere.

“3 Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4 Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: "Lascia che ti tolga dall’occhio la pagliuzza," mentre c’è una trave nel tuo occhio? 5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio di tuo fratello.” (Matteo 7:3-5 LND)

Se tu stai camminando in qualche peccato, non sei in grado di riprendere un altro. Riconosci e confessa il tuo peccato prima.

Troviamo una verità simile in Galati 6:1. Notate chi deve rialzare la persona caduta nel peccato. Rialzare, in questo caso, vuol dire aiutarlo a vedere il suo peccato in modo che può confessarlo. Leggo.

“Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu.” (Galati 6:1 LND)

Avete visto che sono coloro che sono spirituali che devono rialzare, ovvero, aiutare a vedere il peccato, che è la riprensione.

Spirituali vuol dire che camminano secondo lo Spirito, quindi, camminano in santità.

Quindi, nonostante questo sermone parla di come dobbiamo rispondere alla riprensione, è importante capire anche che per chi riprende, stia camminando bene.

Tornando a chi viene ripreso, un grave peccato è di odiare la riprensione. È di non voler accettare che si sta nel peccato.

Chi odia la riprensione vuole vedersi bene, vuole vedersi giusto per il proprio merito, vuole vedere che sta camminando bene.

Brani di odiare la riprensione

Odiare la riprensione è gravissimo. La Bibbia parla di questo peccato in termini estremamente forti.

Voglio notare alcuni brani dei Proverbi. È importante capire che nei Proverbi, il termine stolto descrive uno che non ha Dio, e che è ancora nel suo peccato. Quindi, è un termine molto forte. Inoltre, troviamo il termine schernitori. Anche questo descrive uno senza Dio.

Seguite mentre leggo alcuni Proverbi. Notate quanto male parla di coloro che non vogliono essere rimproverati. Proverbi 15:12.

“Lo schernitore non ama chi lo riprende; egli non va dai saggi.” (Proverbi 15:12 LND)

Lo schernitore non ama chi lo riprende, che vuol dire che lo odia. Odia chi lo riprende. Odia la riprensione. Non va dai saggi, perché non vuole sentire del suo peccato. Questo lo fa restare lontano dalla luce.

Proverbi 29:1.

“L’uomo che irrigidisce il collo quando è ripreso, sarà improvvisamente spezzato senza alcun rimedio.” (Proverbi 29:1 LND)

Questo brano mostra che chi odia la riprensione, avrà bruttissime conseguenze. Oh, quanto possiamo capire quanto è grave il peccato di odiare la riprensione. Un altro brano che dichiara questo è Proverbi 13.18.

“Miseria e vergogna verranno su chi rifiuta la correzione, ma chi dà ascolto alla riprensione sarà onorato.” (Proverbi 13:18 LND)

Che contrasto. Chi odia la riprensione, o, come viene descritto qua, chi rifiuta la correzione, avrà come raccolta miseria e vergogna. Invece, chi ama la riprensione, chi dà ascolto di cuore alla riprensione, sarà onorato. Sarà onorato da Dio, perché chi ascolta di cuore la riprensione camminerà in santità.

Un altro brano che mostra la differenza fra chi odia la riprensione e chi ama la riprensione è Proverbi 9:7-8. Notate come questo brano avverta contro il pericolo di riprendere chi odia la riprensione. Ascoltate mentre leggo questo brano.

“7 Chi corregge lo schernitore si attira vituperio, e chi riprende l’empio riceve ingiuria. 8 Non riprendere lo schernitore, perché ti odierà; riprendi il saggio, ed egli ti amerà.” (Proverbi 9:7-8 LND)

In questo brano, mostra che è pericoloso riprendere chi odia la riprensione. Dichiara che lo schernitore, uno che odia la riprensione, odierà chi lo riprende.

In contrasto a questo, il saggio, la persona che ha timore di Dio e vuole più di Cristo, il saggio ti amerà se lo riprendi. La riprensione non è mai gradevole a nessuno. Allora, come mai il saggio ti amerà se lo riprende, visto che la riprensione è sempre dolorosa?

Ti amerà, perché il saggio vuole più di Cristo, e sa che è il suo peccato che lo ostacola da Cristo. Perciò, quando lo riprendi, per quanto può fare male, lo aiuta ad avere quello che vuole più di qualsiasi cosa, lo aiuta ad avere più di Cristo. Per questo, ama profondamente chi lo riprende.

Oh, che possiamo vedere più il valore di Gesù Cristo, e desiderare Cristo così. Oh, che possiamo essere veramente saggi, anziché schernitori ed empi.

Quindi, odiare la riprensione dimostra un cuore in gravissime condizioni. Odiare la riprensione è non vedere il valore di Gesù Cristo. Odiare la riprensione ci porta terribile conseguenze nella nostra vita.

Cos’è odiare la riprensione

Prendo alcuni minuti per considerare più a fondo cosa c'è dentro di noi quando odiamo la riprensione. Odiare la riprensione è non voler riconoscere i nostri peccati. Ma cosa c'è dentro di noi quando ci troviamo in quelle condizioni? Perché la nostra carne odia la riprensione così tanto?

È importante vedere il cuore che sta dietro quando odiamo la riprensione. Infatti, l'unico modo di avere vittoria su il peccato di odiare la riprensione è di riconoscere la vera condizione del nostro cuore quando odiamo la riprensione.

Nella carne, vogliamo vederci bene. Vogliamo vederci come bravi, buoni, vogliamo credere che abbiamo qualche merito nostro. Vogliamo vederci con una giustizia nostra. Vogliamo credere che siamo giusti per merito nostro. Non vogliamo vederci nel peccato, bisognosi di qualcun altro, che sarebbe Gesù Cristo. Vogliamo vederci bene per il nostro proprio merito e impegno.

Perciò, in quella condizione, non vogliamo vedere a fondo il nostro peccato. Magari possiamo ammettere l’azione peccaminosa, ma non vogliamo vedere il nostro cuore.

Effettivamente, quando odiamo la riprensione, non vogliamo umiliarci per vedere il nostro bisogno di Gesù Cristo. Vogliamo vederci giusti per il nostro impegno, per nostro merito.

Non vogliamo umiliarci per aggrapparci a Cristo.

È brutto dire, ma, in realtà, odiare la riprensione è non voler Cristo nella tua vita.

Infatti, nei Proverbi, la descrizione di chi odia la riprensione sono tutte descrizioni di persone senza Dio.

Gesù è venuto come Salvatore, Salvatore dei nostri peccati. Non voler Gesù Cristo è non voler riconoscere che abbiamo grande bisogno di Gesù Cristo. È voler essere giusti per merito nostro, anziché riconoscere la gravità del nostro peccato, e vedere che solo in Gesù Cristo c’è il perdono.

Pensate a come odiare la riprensione è non voler vederci bisognosi di Cristo, ma è voler vederci bene.

Vediamo questo in come parla una persona che odia la riprensione. Se tu parli con una persona che odia la riprensione, e se arrivi al punto che è impossibile per lui di negare il suo peccato, allora, il modo che parlerà NON sarà parlando della sua colpa, e bisogno del perdono in Cristo. Piuttosto, egli parlerà di come EGLI avrebbe dovuto fare, o come dovrebbe fare nel futuro In altre parole, parlerà del SUO impegno. Per esempio, dirà cose come:

“avrei dovuto pensare prima”, oppure “avrei dovuto non agitarmi”. Oppure qualcosa come: “devo stare più attento, devo essere più sensibile, devo pensare più agli altri” e commenti simili.

Allora, notate attentamente. Questa persona ha peccato. È colpevole davanti a Dio.

Però, nei suo commenti, non parla del perdono in Cristo. Parla del SUO impegno. Parla di quello che EGLI dovrebbe fare.

Se ascoltate attentamente, quando parli con una persona così del suo peccato, egli parla di se stesso, e quello che deve fare. Non parla del suo peccato e del perdono in Cristo.

Una persona così non è focalizzata su Cristo. È focalizzata su se stesso. Parlargli del suo peccato lo ferisce.

Per esempio, spesso, per descrivere la riprensione, chi odia la riprensione dice di chi lo ha ripreso: “lui mi vedi male.”.

Cosa vuol dire quando diciamo che qualcuno ci vede male?

Mostra che vogliamo vederci buoni e bravi, per merito nostro. Vuol dire che il nostro vero desiderio non è la condizione del nostro cuore, piuttosto, e come siamo visti. E vogliamo essere VISTI buoni e bravi per merito nostro. Questo è puro orgoglio. Questo è non voler aver bisogno di un Salvatore, perché vogliamo vederci bravi per merito nostro.

E perciò, se questo è il tuo cuore, per forza odierai se qualcuno ti parla di un tuo peccato.

Oh, cari, avere un cuore così è gravissimo. In realtà è preferire la propria giustizia, che è una falsa giustizia, alla vera giustizia di Gesù Cristo. Se uno rimane in questa condizione, non è salvato. Non può essere salvato così.

Se tu vedi che il tuo cuore è minimamente indirizzato in questa direzione, è di riconoscerlo, e di ravvederti, e confessare questo grave peccato, guardando a Gesù Cristo per il perdono che c’è in Lui per tutti coloro che si umiliano e confessano di cuore i loro peccati.

i Benefici della riprensione e il confessare il peccato

Infatti, parliamo di alcuni dei benefici che abbiamo quando ascoltiamo di cuore la riprensione, e così, riconosciamo i nostri peccati e li confessiamo.

Abbiamo già letto prima Proverbi 13:18. Voglio rileggere quel brano, e consideriamo la conseguenza di chi ascolta la riprensione. Leggo.

“Miseria e vergogna verranno su chi rifiuta la correzione, ma chi dà ascolto alla riprensione sarà onorato.” (Proverbi 13:18 LND)

Consideriamo quello che questo versetto dichiara per quanto riguarda chi ascolta la riprensione. Prima di tutto, nella Bibbia, quando dice che uno ascolta, è inteso che ascolta con cuore, che fa suo quello che gli viene detto. Nella Bibbia, ascoltare non è mai solo sentire con le orecchie, comprende sempre ascoltare con il cuore. La parola ascoltare, nelle varie forme, viene usato 29 volte nei Proverbi. Viene usato più di 500 volte nella Bibbia. Il suo senso è di ascoltare di cuore, di fare suo quello che viene detto.

Tenendo il significato di “ascoltare” in mente, Proverbi 13:18 dichiara che chi dà ascolto alla riprensione sarà onorato. In altre parole, descrive la persona che ascolta e crede alla riprensione, e agisce in base a quella riprensione.

Chi ascolta la riprensione sarà onorato. Ho già detto prima che il senso più profondo di questo è che sarà onorato da Dio. Questo perché chi accoglie di cuore la riprensione, desidera più di Cristo. Questa persona crescerà, questa persona dimorerà in Cristo, e così porterà molto frutto, e, come spiega Gesù in Giovanni 15, la sua gioia sarà piena.

Quando ascoltiamo di cuore la riprensione, abbiamo vittoria sul peccato. Quando stiamo nel peccato, non abbiamo la pace di Dio. Non abbiamo la gioia della salvezza. Non portiamo frutto con i nostri impegni.

Se rimaniamo nel peccato, rifiutando di ascoltare di cuore la riprensione, prima o poi Dio manderà la sua dura disciplina nella nostra vita.

Se siamo umili, ascoltando di cuore la riprensione, Dio sarà vicino a noi. In Giacomo 4:6 leggiamo:

“Ma egli dà una grazia ancor più grande; perciò dice: "Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili"” (Giacomo 4:6 LND)

Quando siamo umili, e ascoltiamo di cuore la riprensione fa parte essenziale all’essere umili, quando siamo veramente umili, quando ascoltiamo la riprensione, Dio ci dà la sua grazia, Dio fa abbondare in noi la sua meravigliosa grazia.

La grazia di Dio è la sua bontà che non potremmo mai meritare per conto nostro. Quando la grazia di Dio abbonda, la vita è ricca, la vita è benedetta. Certo, ci saranno prove e problemi, ma quando la grazia di Dio è presente, la vita è una gioia, c’è grande pace, ed è DIO che porta i pesi.

Invece, quando uno è superbo, e il primo frutto della superbia è di odiare la riprensione, in questo caso, Dio resiste a quella persona.

Carissimi, è TERRIBILE se Dio resiste a te. Se Dio resiste a te, non c’è alcuna speranza che le cose possono andare bene.

In Romani 8 leggiamo che se Dio è PER noi, chi può essere contro di noi. Ma è vero anche il contrario. Se DIO ti resiste, NESSUNO può aiutarti con successo.

Quindi, odiare la riprensione, che è un frutto dell'orgoglio, la superbia, mette Dio stesso contro di te.

Invece camminare umilmente, ascoltando la riprensione, porta ad avere Dio dalla tua parte. Vuol dire avere la grazia di Dio che abbonda nella tua vita. Non esiste vita più meravigliosa.

Quando vediamo quanto Cristo è meraviglioso, quanto non c’è NULLA che è paragonabile a dimorare in Cristo, allora, vedremo i nostri peccati come quello che sono, il nostro nemico peggiore.

Infatti, NULLA può farci male quanto i nostri peccati. NULLA può farci mancare la gioia della salvezza, se non solo i nostri peccati. Nulla può ostacolarci da avere la pace come i nostri peccati.

Nulla può rovinare i nostri rapporti come i nostri peccati. Nulla può portarci a seminare male, per poi raccogliere male, come i nostri peccati.

Perciò, riconoscere i nostri peccati è un immensa benedizione. Quando riconosciamo, di cuore, i nostri peccati, possiamo confessarli, di cuore.

Grazie a Dio, per mezzo di Gesù Cristo, quando riconosciamo e confessiamo il nostri peccati, per quanto possono essere gravi, per quanto prima abbiamo rifiutato di umiliarci, se confessiamo di cuore i nostri peccati, senza giustificarci in alcun modo, Dio ci perdona.

Dio ci perdona per mezzo di Gesù Cristo. Dio ci perdona completamente. Dio toglie tutta la condanna, e ci rende puri di nuovo.

Come leggiamo in 1Giovanni 1, Dio non solo ci perdona, ma Dio ci PURIFICA da ogni iniquità. Non solo toglie la nostra colpa, ma purifica i nostri cuori, in modo che non continuiamo a cadere nel peccato.

Questo è come possiamo avere la piena GIOIA della salvezza, e la PACE di Dio, e come possiamo portare frutto che che durerà per tutta l’eternità.

Però, non possiamo confessare il peccato se non lo riconosciamo. E per riconoscerlo, uno degli strumenti che Dio usa spesso è la riprensione.

Quindi, quando guardiamo a Cristo, e riconosciamo i meravigliosi benefici che ci sono quando confessiamo il peccato, allora, possiamo vedere che la riprensione, per quanto non è piacevole in sé, in realtà, è un’immensa benedizione. La riprensione è qualcosa da desiderare profondamente, non per la riprensione in sé, ma perché ci aiuta a vedere i nostri peccati, in modo che possiamo confessarli e avere il perdono in Gesù Cristo.

Come apprezzare la riprensione

Alla luce di questo, voglio leggere un brano nei Proverbi, che parla di chi ama la riprensione. Parla anche di chi odia la riprensione. Oh, che possiamo veramente vedere la verità di questo discorso. Leggo Proverbi 9:7-8.

“7 Chi corregge lo schernitore si attira vituperio, e chi riprende l’empio riceve ingiuria. 8 Non riprendere lo schernitore, perché ti odierà; riprendi il saggio, ed egli ti amerà.” (Proverbi 9:7-8 LND)

In questo brano, parla del fatto che è perfino pericoloso riprendere uno schernitore, o un empio, perché si rivolgerà contro di te. Prego che se qualcuno di noi si è mai comportato così, scatenando contro chi lo ha rimproverato, che possa capire la gravità di questo, e ravvedersi.

Ma quello che voglio notare è che il saggio ti amerà se lo riprendi. Di nuovo, questo è perché vuole più di Cristo, e vede il suo peccato come il suo nemico.

Oh, che possiamo essere veramente saggi, e amare chi si riprende. Oh, che possiamo voler più di Cristo.

Quando pecchiamo, non è di pensare a come NOI dobbiamo migliorare. È di pensare al nostro peccato, e voler il perdono in Gesù Cristo.

In Salmo 141:5, troviamo un brano importante, che parla dal punto di vista di un uomo di Dio, e come vede la riprensione. Dio ci dà questo brano per mostrarci come dovrebbe essere il nostro cuore. Seguite mentre leggo quello che dichiara il salmista per quanto riguarda la riprensione.

“Mi percuota pure il giusto, sarà una cortesia; mi riprenda pure, sarà come olio sul capo; il mio capo non lo rifiuterà. Ma la mia preghiera continua ad essere contro le loro opere malvagie.” (Salmo 141:5 LND)

Se tu vuoi una vita benedetta, che vuoi la gioia profonda di Dio, se vuoi quella pace profonda che solo Dio può darti, prega di avere questo tipo di cuore. Questo uomo è contento di essere ripreso, anche duramente. Lo considera una grande benedizione, perché pensa a quello che produrrà in lui.

Oh, che possiamo noi avere questo cuore. Altro che odiare la riprensione. Oh, che possiamo anche noi vederla come grande benedizione.

Poi, vi leggo Isaia 57:15. Questo brano ci ricorda che Dio dimora solamente con chi è umile, e quindi, per chi accetta di cuore la riprensione. Io voglio che l’Eterno dimora con me. Ma per questo, devo essere umile, devo accettare con cuore la riprensione che Dio mi manda tramite gli altri. Seguite mentre leggo questo brano.

“15 Poiché così dice l’Alto e l’Eccelso, che abita l’eternità, e il cui nome è Santo "Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che è contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti.” (Isaia 57:15 LND)

Non c’è nulla di più meraviglioso che avere l’Eterno che dimora con te. NULLA è paragonabile. E con chi dimora? Egli dimora con chi è contrito e umile di spirito. Chi è contrito e umile di spirito vuole la riprensione, e ascolta di cuore la riprensione.

Oh, che possiamo essere così. Oh, che possiamo desiderare la presenza di Dio nella nostra vita, più di qualsiasi altra cosa. Solo Dio, in Gesù Cristo, può soddisfare i nostri cuori.

E se odiamo la riprensione, al meglio restiamo lontani da Cristo. Al peggio vuol dire che non siamo salvati. Odiare la riprensione è credere le menzogne che la nostra carne ci dice. Odiare la riprensione è ascoltare la carne, anziché ascoltare Dio. Odiare la riprensione ci rovina, mentre umiliarci e riconoscere il peccato, per poi confessarlo, ci porta ad avere la grazia di Dio in abbondanza.

Oh, che possiamo desiderare la riprensione, per poter riconoscere ogni nostro peccato, in modo che possiamo confessare ogni peccato, e così godere la comunione con Dio, giorno per giorno.

Voglio darvi qualche consiglio pratico su come reagire quando qualcuno ci parla di un nostro peccato.

Prima, pensa a Cristo, pensa al fatto che il nostro peccato è grave, e che abbiamo bisogno del perdono. NON è una questione di migliorare il nostro comportamento. È una questione di ricevere il perdono in Gesù Cristo. Poi, per combattere il peccato, dobbiamo NOI condannare il peccato. Se qualcuno ti parla del tuo peccato, prendi TU il discorso, e condanna TU il tuo peccato. La persona ha visto quello che hai FATTO, tu puoi aggiungere anche del peccato nel tuo cuore. Quindi, anziché difenderti, è di condannare il tuo peccato, vedendo in Gesù Cristo il perdono che ti serve.

Infine, quando pecchi, accoglie la riprensione, confessa di cuore il tuo peccato, e poi, accoglie il perdono. Credi in quello che Gesù Cristo ha fatto per te.

Inoltre, persevera nella preghiera. Anziché odiare la riprensione, riconosci il peccato, e prega, con perseveranza. Riconosce quanto il peccato è grave. Ringrazia Dio profondamente per l’opera di Gesù Cristo. Ringrazia Dio che Gesù Cristo è morto al TUO posto. Ringrazia Dio che Gesù intercede per te, ed è il tuo Sommo Sacerdote.

Quando pecchiamo, quello che serve non è che bisogna cercare di migliorare. Piuttosto, dobbiamo confessare il nostro peccato. Anche se potessimo migliorare per conto nostro, non toglierebbe la colpa per quel peccato. Quando pecchiamo, quello che ci serve è Gesù Cristo, e il perdono in Lui. Perciò, confessiamo il peccato, e poi, ringraziamo Dio per il perdono in Gesù Cristo.