Aiuto Biblico

Buone opere, parte 1: parte della vera salvezza

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica, 19 aprile 2020, – cmd lb –
parole chiavi: opere buone, buone opere, frutto, Giacomo

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Nella Bibbia, quando una parola o un termine viene usato molto frequentemente, possiamo dedurre quasi sicuramente che l’argomento che quel termine riguarda è molto importante, perché se Dio ha scelto di parlare di un certo discorso ripetutamente, ovviamente si tratta di un argomento che dobbiamo comprendere bene e vivere pienamente.

Nel Nuovo Testamento, la parola greca che traduciamo solitamente come “opere” viene usata più di 150 volte. La Bibbia parla moltissimo delle opere, per esempio, buone opere e cattive opere, e quindi, è importante capire quello che Dio ci dichiara di esse.

Le nostre opere sono estremamente importanti. Sono importanti perché aiutano a dimostrare la veracità della nostra fede, sono importanti perché riceveremo la nostra ricompensa eterna in base alle nostre opere. Sono importanti perché possono dare gloria a Dio.

Definizione

Che cosa sono le opere? Le opere sono delle attività, che possono essere compiute da parte di Dio o da parte dell'uomo. Le opere di Dio sono sempre giuste e sante. Invece negli uomini, le opere possono essere buone opere, o cattive opere. Potremmo dire che le opere sono tutto quello che facciamo.

Le nostre opere sono il frutto che produciamo con le nostre vite. Possiamo produrre un frutto buono, e anche un frutto cattivo. Possiamo compiere opere buone, come possiamo compiere opere cattive, che vengono chiamate anche opere morte, perché portano alla morte.

Opere morte

Consideriamo le opere morte. Compiere opere morte è vivere per tesori terreni, anziché per la gloria di Dio. Quindi, sono opere che non provengono dalla fede in Dio. Possono essere anche opere religiose, ma lo scopo per cui vengono fatte non è di portare gloria a Dio. Il fatto perciò di essere molto impegnato nelle cose di Dio in sé non garantisce niente, perché la salvezza non deriva dalla opere, ma dalla fede in Cristo Gesù.

Le opere morte NON sono necessariamente delle cose cattive. Anzi, è possibile che siano cose che sono molto simili alle opere buone. Però, non sono da Dio, e non producono frutto spirituale.

Vi leggo due brani che parlando di opere morte, cioè, di quelle opere che conducono alla morte eterna. Seguite mentre leggo Ebrei 6:1 e Ebrei 9:14.

“Perciò, lasciando l’insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio,” (Ebrei 6:1 LND)
“quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, purificherà la vostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!” (Ebrei 9:14 LND)

Quando Dio ci salva, dobbiamo ravvederci dalle opere morte. Il sacrificio di Gesù Cristo ci purifica dalle opere morte, per servire il Dio vivente.

Quindi, le opere morte fanno parte della vita senza Cristo, la vita che porta al tormento eterno, la separazione da Dio per l’eternità.

Troviamo un altro esempio di opere morte in Matteo 7:21. Notiamo che in sé non sono cose peccaminose, ma non vengono fatte per dare gloria a Dio. Quindi, nonostante che possono sembrare buone, non sono da Dio, e portano ad essere allontanati da Dio per sempre. Leggo

“21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrerà nel regno dei cieli; ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?". 23 E allora dichiarerò loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquità".” (Matteo 7:21-23 LND)

Queste persone avevano parlato di Cristo e avevano compiuto opere potenti, ma credevano di meritare la salvezza per conto loro. Perciò, furono respinte dalla Sua presenza per tutta l'eternità! Visto che si consideravano giuste per merito loro, le loro opere erano opere morte, che portavano alla condanna eterna.

Per fare opere buone, dobbiamo camminare per fede in Gesù Cristo. Se no, sono opere morte.

Chiaramente, le opere morte possono anche essere palesemente peccaminose. Chi cammina in qualcuna di queste opere, non erediterà il regno di Dio, ovvero, non sarà salvato. Troviamo un elenco di opere morte, chiamate “le opere della carne”, in Galati 5:19-20.

“19 Ora le opere della carne sono manifeste, e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio,” (Galati 5:19-21 LND)

Non ereditare il regno di Dio vuol dire essere mandato alla morte eterno, il lago di fuoco. Perciò, dobbiamo stare in guardia di non avere una vita di opere morte.

Le opere buone

Come ci sono le opere morte, ci sono anche le opere buone, che portano un frutto che dura in eterno. Che cosa sono le opere buone?

Le opere buone sono opere che portano gloria a Dio, perché aiutano gli altri a vedere più di Dio in Cristo. Quindi, sono opere, sono impegni, che in qualche modo aiutano altri a vedere più di Dio. Esistono due grandi categorie di buone opere, e sono elencate 1Pietro 4:10

“10 Ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo metta al servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11 Se uno parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; se uno fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen.” (1Pietro 4:10-11 LND)

Come vediamo qua, ci sono opere di parole, e opere di servizio. Consideriamo prima le opere di parole.

Le opere di parole sono quando usiamo le nostre parole per aiutare altri a vedere più di Dio e ad essere edificati.

Alcuni esempi di opere di parole sono insegnare, dare una parola di conforto, incoraggiare, ammonire, consigliare e evangelizzare. Un esempio di opere di parole è un genitore che parla con i suoi figli di Dio. Può essere un fratello che chiama un altro fratello, per aiutarlo a ricordare le promesse di Dio, come anche a riconoscere un peccato. Può essere evangelizzare un amico, o evangelizzare in piazza. Può essere insegnare a tu per tu o anche pubblicamente. In altre parole, usare le nostre parole per aiutare gli altri a vedere più di Dio e delle sue verità, per essere fortificati nella fede, per arrivare a conoscere Dio, questi sono esempi di buone opere con le nostre parole.

Poi ci sono le opere di servizio. Ricordate che un’opera è buona quando porta gloria a Dio e aiuta altri a vedere più di Dio. Quindi, la stessa azione potrebbe aiutare altri a vedere Dio, o no, dipende da come viene fatta. Alcuni esempi di opere di servizio sono aiutare una persona nel bisogno in modo che ella sa che il tuo aiuto è venuto da Dio. Potrebbe essere aiutare un credente che si trova in un momento di troppi impegni. Potrebbe essere aiutare una persona ammalata. Potrebbe essere preparare o pulire la sala per gli incontri di chiesa. Potrebbe essere dare un passaggio a chi non ha mezzi per arrivare agli incontri di chiesa. Potrebbe essere aiutare qualcuno economicamente, in modo che quella persona riconosce che la provvisione viene da Dio.

Una cosa fondamentale per rendere un servizio un’opera buona è che l’opera venga fatta in modo che la persona che riceve il beneficio veda la mano di Dio all’opera. Se no, può essere molto apprezzata, ma non aiuta la persona a vedere Dio, e non glorifica Dio. Allora, non sarebbe un’opera buona, agli occhi di Dio.

Un servizio che porta gloria a Dio può essere anche molto semplice, come Gesù descrive in Marco 9:41. Seguite mentre lo leggo.

“41 Chiunque infatti vi dà da bere un bicchiere d’acqua nel nome mio, perché siete di Cristo, io vi dico in verità che non perderà affatto la sua ricompensa".” (Marco 9:41 LND)

Che gioia sapere che possiamo fare opere piccole e grandi per portare gloria a Dio.

Opere buone, ma solo in apparenza!

Voglio parlare ancora del fatto che possiamo fare le stesse opere in modo che danno gloria a Dio, e sono buone opere, o in modo che NON danno gloria di Dio, e non sono buone opere.

Se tu aiuti una persona bisognosa a livello pratico, ma lo fai in modo che questa persona riconosca TE come la fonte del suo aiuto, ma non Dio, non è un'opera buona. Nel mondo ci sono tante persone ed organizzazioni che si dedicano ad aiutare le persone bisognose, ma che non portano gloria a Dio.

Quindi, il semplice fatto di fare del bene a qualcuno non basta. Deve essere fatto in modo da aiutare quella persona a riconoscere la mano di Dio. Se la persona è credente, solo così la sua fede sarà fortificata, e Dio riceverà la gloria. Se non è credente, solo così può capire più di Dio.

Un altro esempio: se faccio un servizio, ma lo faccio in modo che chi riceve il beneficio ringrazia solo me, e riconosce solo ME come fonte di quell’aiuto, allora, Dio NON è stato glorificato, e quell'opera che ho compiuto, per quanto possa essere stata fatta con grande impegno, non è un'opera buona davanti a Dio.

Invece, se io aiuto qualcuno, e gli spiego che tutto l'aiuto che riesco a dargli proviene da Dio, e che io stesso sono un debitore di Dio, e se così facendo quella persona ringrazia soprattutto Dio, e riconosce di più la bontà e la cura di Dio, allora, in questo caso Dio viene glorificato, e l'opera che ho compiuto è una buona opera.

Le opere che si limitano solamente ad aiutare le persone ma che non portano gloria a Dio non producono veri frutti spirituali. Invece, le opere che portano gloria a Dio sono dei frutti delle nostre vite che dureranno in eterno.

Le opere buone non salvano

Per quanto le opere buone sono importanti, anzi sono essenziali, è estremamente importante ricordare che esse sono un frutto della vera salvezza, ovvero una conseguenza della salvezza, mai la causa della salvezza. Quindi, è molto importante capire che le buone opere non portano alla salvezza. Piuttosto ne sono una conseguenza.

Ci sono tantissimi brani che dimostrano questa verità. Ve ne elenco solo alcuni. In Salmo 49:7-8 leggiamo che il prezzo del riscatto è troppo alto per l’uomo da pagare. Leggo.

“7 Nessuno può in alcun modo riscattare il proprio fratello, né dare a DIO il prezzo del suo riscatto, 8 perché il riscatto della sua anima è così caro che non basterebbe mai,” (Salmo 49:7-8 LND)

Non possiamo arrivare alla salvezza per le nostre buone opere. In Romani 3, leggiamo che nessuno sarà giustificato, ovvero, salvato, per mezzo delle opere della legge. Leggo Romani 3:19-20.

“19 Or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinché ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia colpevole davanti a Dio, 20 perché nessuna carne sarà giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi è la conoscenza del peccato.” (Romani 3:19,20 LND)

Galati 2:16 ripete questa verità.

“sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù, affinché fossimo giustificati per la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiché nessuna carne sarà giustificata per mezzo delle opere della legge.” (Galati 2:16 LND)

Ancora in Efesini 2, leggiamo che non siamo stati salvati per opere, ma solo per grazia.

“8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori.” (Efesini 2:8-9 LND)

Quindi, quando pensiamo alle buone opere, ricordate che non sono mai la causa della salvezza, ma sono piuttosto un frutto necessario della vera salvezza.

Le vere buone opere sono un’evidenza della vera salvezza.

La fonte delle opere buone

Chi può compiere buone opere? Ovvero, chi può produrre vero frutto spirituale?

Gesù Cristo rende chiaro che solamente chi dimora in Lui può compiere buone opere, che, nel brano che vogliamo guardare, viene chiamato “portare frutto”. Spesso nella Bibbia, portare frutto e compiere buone opere sono termini sinonimi.

Seguite mentre leggo Giovanni 15:1-8, in cui Gesù spiega come portare frutto con le nostre vite, ovvero, come produrre buone opere. Notate che Gesù dichiara categoricamente che solamente se dimoriamo in Lui possiamo compiere le buone opere, che Egli chiama “portare frutto”. Leggiamo Giovanni 15:1-8

“1 "Io sono la vera vite e il Padre mio è l’agricoltore. 2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo monda affinché ne porti ancora di più. 3 Voi siete già mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. 4 Dimorate in me e io dimorerò in voi; come il tralcio non può da sé portare frutto se non dimora nella vite, così neanche voi, se non dimorate in me. 5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me, e io in lui, porta molto frutto, poiché senza di me non potete far nulla. 6 Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. 7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sarà fatto. 8 In questo è glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e così sarete miei discepoli.” (Giovanni 15:1-8 LND)

Quindi, possiamo compiere le opere buone solamente quando dimoriamo in Cristo. È impossibile portare vero frutto, ovvero, compiere vere buone opere, da soli.

Allora, come possiamo dimorare in Gesù Cristo?

Dimoriamo in Cristo quando viviamo per fede in Cristo, che vuol dire, come risultato necessario, quando viviamo in ubbidienza a Lui. Se facciamo per testa nostra, anziché seguire quello che Dio ci comanda, non stiamo dimorando in Cristo, e non avremo frutto nella nostra vita.

Se lasciamo del peccato nella nostra vita, non possiamo dimorare in Cristo. Se cerchiamo gloria per noi stessi, non dimoriamo in Cristo.

Dimoriamo in Cristo quando camminiamo umilmente, per fede, in ubbidienza, in santità, guardando a Cristo.

Quando cadiamo nel peccato, dobbiamo umiliarci, lasciare il peccato, e riprendere un cammino per fede, in ubbidienza. Allora, torniamo a dimorare in Cristo.

Quando dimoriamo in Cristo, e preghiamo di poter portare frutto, porteremo molto frutto. Questo è come possiamo portare frutto. Questo è come facciamo buone opere, che portano frutto che durerà per tutta l’eternità.

La necessità delle opere buone

Come abbiamo visto, le opere buone non salvano. Però, le opere buone sono necessarie. Sono un aspetto necessario della vera vita di fede. Il rapporto fra le buone opere e la salvezza è simile al rapporto fra il respiro e la vita fisica. Il respiro non dà la vita, ma se c'è la vera vita fisica ci sarà anche il respiro.

La giustificazione è per fede, senza le opere della legge. Però, le opere dimostrano la realtà e l'esistenza della vera fede. Se non ci sono buone opere, non c'è vera fede.

E allora, avere una vita di buone opere non è un semplice suggerimento. Non è solo meglio. È fondamentale, è essenziale.

Questa è la verità che troviamo in Giacomo 2:14-26. Questo brano importante non sta spiegando COME diventare salvato. Piuttosto, sta spiegando come RICONOSCERE la vera salvezza. La salvezza è per fede in Gesù Cristo. Questo è chiaro. In questo brano, Dio guida Giacomo a spiegare come riconoscere la vera salvezza. Il punto è che ci saranno buone opere. Leggo Giacomo 2:14-26.

“14 A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Può la fede salvarlo? 15 Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, 16 e qualcuno di voi dice loro: "Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi", ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? 17 Così è pure della fede; se non ha le opere, per se stessa è morta. 18 Ma qualcuno dirà: "Tu hai la fede, e io ho le opere"; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io ti mostrerò la mia fede dalle mie opere. 19 Tu credi che c’è un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano. 20 Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta? 21 Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere, quando offrì il proprio figlio Isacco sull’altare? 22 Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. 23 Così si adempì la Scrittura, che dice: "Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia"; e fu chiamato amico di Dio. 24 Perciò vedete che l’uomo è giustificato per le opere e non per fede soltanto. 25 Similmente anche Rahab, la prostituta, non fu essa giustificata per le opere quando accolse i messaggeri e li rimandò per un’altra strada? 26 Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta.” (Giacomo 2:14-26 LND)

Il punto in questo brano è chiaro. La vera salvezza, ovvero, la vera fede, produce buone opere. Come abbiamo detto, la Bibbia è estremamente chiara sul fatto che le buone opere non salvano. Però, la vera salvezza produce buone opere, produce vero frutto.

Come questo brano rende chiaro, se non ci sono chiare buone opere nella tua vita, ovvero se la tua vita non sta producendo frutto evidente, allora, non hai chiara evidenza di essere veramente salvato.

Cosa devi fare, se, esaminandoti onestamente, riconosci che non ci sono chiare buone opere?

Se ti trovi in quella condizione, la soluzione non è di disperarti, dicendo che non sei salvato.

Piuttosto, se riconosci che non c’è chiaro frutto nella tua vita, la soluzione è di riconoscere i tuoi peccati, perché ti stanno ostacolando dal dimorare in Cristo e perciò dal portare frutto, confessarli, e poi, vivere in novità di vita. Allora, Cristo opererà in te, e ci saranno chiare opere buone nella tua vita.

E allora

Dio ci ha creati, in Gesù Cristo, per le buone opere. Abbiamo letto, in Efesini 2:8-9, che siamo salvati per fede, non per opere. Però, nella salvezza, Dio ci fa diventare nuove creature in Gesù Cristo. E la vita che Dio ha per noi è una vita di compiere buone opere. Leggo ancora quel brano, aggiungendo il versetto 10.

“8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è il dono di Dio, 9 non per opere, perché nessuno si glori. 10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesù per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, affinché camminiamo in esse.” (Efesini 2:8-10 LND)

La salvezza è per grazia, per mezzo della fede in Gesù Cristo. La vera salvezza produce una vita di camminare nelle buone opere che Dio ha preparato per noi. Questa è la vera vita cristiana.

Ricordiamo, perciò, che le buone opere sono quegli impegni che aiutano altri a vedere più di Dio. Possono essere fatte con parole, e molte lo sono, e possono essere servizi, oppure, aiuto economico. Però, in qualche modo, aiutano gli altri a vedere più di Dio. Sono usate da Dio per compiere opere nei cuori delle persone.

Ricordate che l’unico modo in cui possiamo portare frutto, ovvero, compiere buone opere, è se dimoriamo in Cristo. Quindi, solo se stiamo confessando i nostri peccati e camminando in santità possiamo portare frutto. Esorto ciascuno di noi a valutare la propria vita.

Le buone opere non ci salvano, ma le buone opere sono un frutto della vera salvezza. Compiere buone opere è il modo in cui possiamo portare gloria a Dio.

Viviamo per la gloria di Dio, facendo buone opere. Viviamo per quello che vale veramente. Viviamo per il nostro Signore e Salvatore, Gesù Cristo.