Aiuto Biblico

Parlare del peccato umilmente

Sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per mercoledì, 12 giugno 2019, – cmd dp –

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Vorrei fare un insegnamento che è per tutti, però con qualche applicazione specifica per i genitori. Però, i principi qua sono molto importanti per ognuno di noi. Quindi, ascoltate attentamente.

Questo studio riguarda come dobbiamo parlare dei peccati degli altri.

Come si può parlare del peccato di qualcuno, senza disprezzare quella persona, o cadere nell’orgoglio?

Cioè, a volte è necessario parlare del peccato degli altri, o a quella persona, o con altri. Però, è molto pericoloso parlare dei peccati degli altri, perché facilmente possiamo avere orgoglio in questi momenti. Quando bisogna parlare con qualcuno del loro peccato, c'è sempre il pericolo di cadere nel peccato parlando con loro. Cioè, se tu devi parlare con qualcun altro del suo peccato, il pericolo è che tu ti sentirai superiore, e così, tu peccherai d'orgoglio mentre stai cercando di aiutare quella persona a vedere il suo peccato. Galati 6:1 parla di questo. Ve lo leggo.

“Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, ristabilitelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu.” (Galati 6:1 LND)

È sempre pericoloso parlare con altri dei loro peccati, oppure parlare con altri dei peccati di altri. Infatti, quando uno tende a parlare spesso per confutare errori negli altri, molto spesso, quella persona è piena di orgoglio, ma non vede questo suo peccato.

Allora Galati 6 parla dei casi in cui si parla con qualcuno del suo peccato. Però, molto più spesso succede che si parla di qualcuno, e del suo peccato. La domanda è come possiamo parlare del peccato di qualcuno senza cadere nell'orgoglio, e senza disprezzare quella persona? È importante che ricordiamo che è molto pericoloso parlare dei peccati degli altri, e se abbiamo la pratica di parlare dei peccati degli altri, corriamo un grande rischio di essere pieni d'orgoglio.

Per capire come dovremmo fare, quando è necessario parlare del peccato di altri, voglio usare come esempio quello di una famiglia con figli. Capita che succede qualcosa e i genitori vedono che è necessario parlare con i figli di qualche comportamento sbagliato di qualcuno. Come possono fare questo senza stimolare i figli ad avere orgoglio, e sentirsi superiori?

Vorrei farvi qualche esempio. In realtà, anche se questi esempi riguardano genitori con figli, gli stessi principi valgono anche per come noi parliamo fra di noi dei peccati di altri.

l'ospite che parla in modo sbagliato

Facciamo un esempio. Una famiglia con figli fra 9 e 16 anni invita uno che sta in visita alla chiesa a casa per pranzo. Quest'ospite è stato presentato come fratello in Cristo. Durante il pranzo, questo uomo parla con notevole orgoglio. Critica altri. Si gonfia.

Allora, capita che da vari anni, i genitori stanno cercando di insegnare ai figli che è peccato parlare così. Da anni, se i figli parlano così, vengono disciplinati. Chiaramente, i figli notano che quell'uomo parla proprio nel modo in cui è vietato a loro di parlare.

Dopo che l'uomo va via, i figli chiedono perché quell'uomo parla così. Che cosa fanno i genitori? Che cosa rispondono ai figli quando i figli fanno notare loro che quell'uomo aveva parlato in modo che è vietato a loro parlare.

Certamente, questa è una situazione molto delicata. Se i genitori sparlano di quell'uomo, criticando duramente il suo modo di parlare, potrebbero trasmettere ai figli un atteggiamento di orgoglio, sentendosi superiore agli altri. Inoltre, sparlando di quell'uomo possono stimolare i figli a disprezzare gli altri.

Dall'altro lato, se dicono che ognuno può comportarsi come crede giusto davanti a Dio, stanno trasmettendo ai figli che in realtà, non ci sono veri principi nella Bibbia, ma ognuno può decidere per conto suo cosa è giusto e cosa è sbagliato. Quello è un sentimento molto falso e molto pericoloso.

Se dicono che non era così grave, allora, i figli vorranno sapere perché sono stati disciplinati quando hanno fatto la stessa cosa.

In un caso così, è necessario parlare con i figli di questa situazione, però, scegliendo molto attentamente le parole, per evitare di spingere i figli nel peccato.

Cosa bisogna dire?

Più che le parole giuste, la chiave è di avere l'atteggiamento giusto. Il modo di parlare dei peccati degli altri, l'unico modo di parlare dei peccati degli altri senza cadere nel peccato, è di parlarne con umiltà e timore di Dio. Come abbiamo letto in Galati 6:1, in casi così, bisogna badare bene a se stessi.

Allora, usando questo esempio per capire come fare, in un caso così, che cosa si potrebbe dire ai figli? Come ho detto prima, la cosa più importante è di parlare con timore di Dio, e con umiltà.

Ecco un esempio di come i genitori potrebbero rispondere.

Figli, avete notato che il nostro ospite ha parlato con orgoglio e ha criticato gli altri, cose che vi abbiamo sempre vietato di fare? Certamente, i figli avranno notato e risponderanno di sì. Allora, tu prosegui con il tuo discorso.

Allora figli, che cosa abbiamo sempre detto è il motivo per cui parliamo con orgoglio?

Se hai fatto un buon lavoro come genitore, i figli sapranno subito la risposta. Risponderanno: “perché vogliamo gloria per noi stessi anziché per Dio, e perché manchiamo amore per gli altri.”

Tu rispondi: “Giusto!”

Allora, quell'uomo ha parlato con orgoglio, e ha anche parlato di altri con disprezzo, che è un modo di innalzarsi. Allora, figlio mio, Stefano, tu puoi pensare ad un esempio recente quando tu hai parlato con orgoglio?

A questo punto, o da solo, oppure con un po' d'aiuto, Stefano dovrebbe ricordare come pochi giorni prima aveva parlato con orgoglio, oppure aveva disprezzato qualcuno. Uno per uno, chiedi ad ognuno dei figli se si ricorda quando ha peccato nello stesso modo. Poi, chiedi ai figli se ricordano quando TU hai peccato così. Se tu hai la pratica di confessare i tuoi peccati ai tuoi figli, pratica che dovresti avere, allora loro si ricorderanno che sì, un po' di tempo fa c'era quella volta che stavi criticando qualcuno, e dopo, hai riconosciuto il tuo peccato e hai chiesto perdono a tutta la famiglia.

Avendo fatto vedere a tutti che anche voi avete il peccato di orgoglio, potresti dire che sì, è vero che quell'uomo aveva parlato in modo sbagliato. Però, la cosa triste è che anche voi peccate così, ed è una cosa molto brutta. Così, potete dire ai figli: non dovete seguire l'esempio di quell'uomo, ma molto di più, non dovete voi essere un brutto esempio per altri.

Potete parlare di quanto è triste che noi continuiamo a peccare così, quando abbiamo ricevuto buon insegnamento mostrando quanto è un peccato grave. Potresti dire che probabilmente, quell'uomo ha ricevuto meno insegnamento di noi, e perciò, noi siamo molto più colpevoli di lui. Potresti chiudere pregando che Dio vi aiuti a riconoscere e a confessare e abbandonare questo brutto peccato.

Facendo così, non hai in alcun modo scusato il peccato di quell'uomo. Non hai lasciato il pensiero che ognuno può decidere per conto proprio quello che è giusto e quello che è sbagliato. Però, allo stesso tempo hai tolto l'attenzione da quell'uomo, e hai messo l'attenzione sul peccato, aiutando loro a vedere che anche voi cadete in quel peccato.

Parlando così, hai aiutato loro a non essere orgogliosi, come se fossero superiori a quell'uomo. Inoltre, hai aiutato loro a riconoscere ancora di più che il peccato è grave.

Esempio della donna

Faccio un altro esempio. In questo esempio, avete figli fra 15 e 18 anni. Stai cercando di insegnare ai vostri figli maschi a non guardare le donne, perché contamina loro, e renderà quasi impossibile avere un matrimonio benedetto. Alle vostre figlie insegni che non devono portare vestiti che mettono in mostra i loro corpo.

Una coppia è in visita alla vostra Chiesa da un'altra chiesa, e li invitate a pranzo. La donna è vestita con una camicetta molto scollata. Certamente, i vostri figli notano questo. Dopo che la coppia va via, i figli vengono da te e ti chiedono cosa hai pensato dalla camicetta di quella donna. Allora, come risponderai? Se dici che andava male, potrebbe suscitare in loro un atteggiamento di orgoglio, vedendosi superiori agli altri. Se dici che ognuno può decidere per conto suo, allora, stai implicando che non ci sono vere applicazioni alla Parola di Dio, ma che ognuno può decidere per conto proprio. A quel punto, la Parola di Dio diventa qualcosa di cera, che ogni uomo può modellare come vuole. Quello è terribile. La Parola di Dio non è fatta di cera, non abbiamo la libertà di decidere quello che vuol dire per noi. Piuttosto, dobbiamo cercare di capire quello che Dio intende in ogni brano.

Allora, che cosa puoi dire a loro?

Di nuovo, bisogna parlare con umiltà e con timore di Dio. In un caso così, inizierei chiedendo ai figli perché una donna cerca di vestirsi secondo la moda, anche se non è modesta? Se hai fatto un buon lavoro ad aiutare i figli a valutare le loro motivazioni, sapranno che quello che guida tante donne nelle scelte di come vestirsi è perché vogliono essere viste come belle. In altre parole, vogliono l'approvazione degli uomini, vogliono gloria dagli altri.

Se hai fatto un buon lavoro ad insegnare i tuoi figli, a quel punto, tu puoi chiedere ai tuoi figli se ci sono cose che loro fanno per cercare l'approvazione degli uomini o la gloria dagli altri. Se questo è un discorso che fai spesso, ed è un discorso da fare spesso, loro riconosceranno vari esempi di come puntualmente cercavano l'attenzione degli altri. Potresti chiedere a tua figlia perché voleva portare una certa camicetta che tu le avevi vietato . Di nuovo, se tu parli abbastanza con i tuoi figli, lei riconoscerà subito che era perché voleva essere come gli altri della sua età, per essere vista bene da loro. In altre parole, era perché voleva la gloria degli uomini.

Potresti chiedere a tuo figlio in che modo lui tende a cercare la gloria degli uomini. Lui dovrebbe riconoscere qualche comportamento suo o modo di parlare che fa per avere attenzione.

Sarebbe molto positivo se potessi ricordare loro di un avvenimento in cui tu avevi cercato gloria dagli altri, e dopo avevi chiesto perdono alla famiglia per la tua brutta testimonianza.

Potresti spiegare che spesso, quando stiamo cercando l'approvazione degli uomini, o la gloria degli uomini, tendiamo ad arrivare a peccare nel cercare quella gloria. Potresti dire che la camicetta di quella signora non andava bene, e addirittura potrebbe danneggiare molto il suo matrimonio. Però, anche quando voi come famiglia peccate cercando la gloria degli uomini create tanti danni diversi.

Di nuovo, che cosa hai fatto in questo caso? Invece di solo migliorare un peccato molto evidente, anziché implicare che ognuno può decidere per conto suo quello che va bene, che non è vero, anziché criticare quella donna in modo da creare un senso di superiorità spirituale, sei arrivato a parlare non tanto del peccato esteriore, ma della radice, e poi, dimostrare come anche voi come famiglia cadete nel peccato che stava sotto il peccato visibile.

In questo modo, stai trasmettendo ai tuoi figli un atteggiamento di umiltà, e l'importanza di avere timore di Dio. Stai insegnando loro a non disprezzare gli altri, ma allo stesso tempo di non scusare i peccati degli altri.

Poche categorie

In realtà, mentre ci sono tantissimi peccati, la grande maggioranza dei peccati cadono in tre categorie. Vi leggo 1 Giovanni 2:15-17, che elenca queste tre categorie di peccato.

“15 Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non è dal Padre, ma è dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1 Giovanni 2:15-17 LND)

In realtà, ci sono tre grandi categorie di peccati: la concupiscenza della carne, che descrive cose come la pigrizia, la golosità, e i peccati sessuali. Poi, c'è la concupiscenza degli occhi: gli occhi vedono e vogliano. Gli occhi non sono mai soddisfatti, che è una descrizione del cuore che cerca la soddisfazione nelle cose del mondo. Infine, c'è la superbia della vita, la nostra forte tendenza di voler innalzare noi stessi e ricevere gloria per noi stessi. Questo peccato sta dietro molto di quello che facciamo.

Allora, in ognuna di queste categorie, ci sono tantissime variazioni. E quindi, anche se non hai peccato specificamente come un altro, è molto probabile che hai peccato con lo stesso peccato, in una forma diversa. E perciò, quando parli dei peccati di altri, quando noti il peccato degli altri, è utile ed importante riconoscere e ricordare come anche tu hai peccato nella stessa categoria di peccato.

Se noi guardiamo ai peccati degli altri, dimenticando quante volte noi abbiamo peccato, anche se non esattamente nello stesso modo, anche se abbiamo ragione in quello che diciamo o pensiamo del loro peccato, il problema è che allo stesso tempo, noi pecchiamo con orgoglio, e probabilmente con mancanza d'amore, e quasi sicuramente con mancanza di timore di Dio.

E perciò, quello che voglio incoraggiarci a fare è di camminare umilmente davanti a Dio, in modo che quando è necessario parlare dei peccati degli altri, lo faremo con umiltà. Non dobbiamo mai giustificare o scusare il peccato. Non dobbiamo mai far credere che il peccato è qualcosa di soggettivo, o che varia da persona a persona. Però, allo stesso tempo non dobbiamo disprezzare, ma piuttosto dobbiamo camminare con timore di Dio, e umilmente, per non cadere anche noi mentre parliamo degli altri.

Conclusione

Ho dato due esempi che si applicano a famiglie. Ma i principi in questo breve studio valgono per ogni credente. Questi principi valgono non solo per come parliamo con gli altri di peccati, ma riguardano anche i pensieri che abbiamo quando sentiamo dei peccati degli altri. Quanto è facile cadere nel peccato di orgoglio. Oh che possiamo ricordare la gravità dei nostri peccati, per vedere la grandezza del perdono. Oh che possiamo camminare umilmente, con timore di Dio, e con vero amore cristiano, aiutando gli uni gli altri a camminare in santità.