Aiuto Biblico

Perseverare nelle fede

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 26 agosto 2018, – cmd si –
parole chiavi: perseverare, perseveranza, come perseverare

Audio:

Hai mai iniziato qualcosa di molto importante, qualcosa a cui tenevi tantissimo, e pur avendo iniziato con grande impegno, hai cominciato poco alla volta a trascurare ciò che stavi facendo, a non perseverare, e così le cose sono andate male anziché bene, e tu sei rimasto molto deluso? Ho visto accadere questo molto spesso: nel modo in cui le persone hanno vissuto il loro matrimonio, o cresciuto i figli, ma anche in tante cose meno importanti. Qualunque impegno importante richiede perseveranza. Senza la perseveranza, tu puoi desiderare buoni risultati, ma non ce ne saranno. La perseveranza è fondamentale. Nei piccoli e nei grandi impegni, senza la perseveranza la cosa non va in porto. Quanto è importante per ogni genitore insegnare ai figli il valore della perseveranza! E quanto è importante per noi essere perseveranti!

Senza la perseveranza, si può iniziare bene, con grande impegno, ma poi, quando si inizia a togliere gli occhi dal traguardo, quello che andava bene comincia ad andare male. Quella che sembrava una vittoria diventa una sconfitta. Quello che era così importante, viene trascurato e va a finire male, lasciando un cuore spezzato.

Se la perseveranza è necessaria in tutti i campi delle vita, tanto più lo sarà in quella che è la cosa più importante di tutte: la salvezza. La salvezza è un'opera di Dio, eppure, non c’è vera salvezza senza che la persona perseveri. Cioè, quando Dio salva una persona, mette in quella persona un cuore che persevera. Allo stesso tempo, dobbiamo combattere contro la carne, contro i pensieri sbagliati, e contro il mondo, per perseverare.

Perseverare vuol dire non mollare, vuol dire continuare nella stessa direzione, senza arrendersi. Vuol dire procedere verso il premio, superando gli ostacoli. La vita cristiana è una vita di perseveranza, e senza la perseveranza, non c’è vera salvezza. Leggo Colossesi 1:21-23.

“21 E voi stessi, che un tempo eravate estranei e nemici nella mente con le vostre opere malvagie, 22 ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a sé santi, irreprensibili e senza colpa, 23 se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi, senza essere smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito, e che è stato predicato ad ogni creatura che è sotto il cielo, e di cui io Paolo, sono stati fatti ministro.” (Colossesi 1:21-23 LND)

La vera salvezza produce la perseveranza nella fede. Ogni vero credente persevera nella fede, perché Dio è all’opera in lui. Allo stesso tempo, dobbiamo capire che dobbiamo impegnarci a perseverare. Cioè, NOI dobbiamo perseverare.

Ebrei 10:35,36 ci ricorda che la perseveranza è essenziale.

“35 Non gettate via dunque la vostra franchezza, la quale ha una grande ricompensa. 36 Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate la promessa.” (Ebrei 10:35-36 LND)

Da un lato, quando Dio ha iniziato una buona opera in noi, sarà Lui a portarla a compimento. Però, dall’altro lato, NOI dobbiamo perseverare. Infatti, chi non persevera, non è veramente salvato, perché ogni vero credente persevera. Quindi, dobbiamo lavorare per completare la nostra salvezza, come dipendesse da noi, con timore e tremore. Però, allo stesso tempo, dobbiamo riposarci in Cristo, sapendo che Dio è all’opera in noi. Leggiamo di questo in Filippesi 2:12,13.

“12 Perciò, miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto più ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, 13 poiché Dio è colui che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito.” (Filippesi 2:12-13 LND)

Il comandamento di compiere la nostra salvezza vuol dire semplicemente perseverare nella salvezza. Noi dobbiamo perseverare, con timore e tremore, che vuol dire come se dipendesse tutto da noi. Però dobbiamo ricordare che Dio opera in noi il volere e l’operare.

Quindi, la perseveranza è fondamentale. Troviamo tanti brani che parlano della perseveranza. La vera salvezza comprende sempre la perseveranza, perché Dio completa la Sua opera in ogni vero credente.

Come possiamo perseverare?

La domanda importante è: come possiamo perseverare? Perseverare è difficile. È facile essere scoraggiati, è facile essere distratti, e focalizzarsi su altre cose.

Eppure è essenziale che comprendiamo come essere perseveranti, è essenziale che perseveriamo.

Quindi, COME possiamo perseverare?

Le prove fanno parte del piano di Dio

Prima di tutto, per perseverare, dobbiamo capire e ricordare che le prove e le difficoltà fanno parte della vita cristiana, e non sono strane. Anzi, sono necessarie. Se io credo che le prove non dovrebbero esserci, se credo che in qualche modo esse sono fuori dal controllo di Dio, sarà difficilissimo, o anche impossibile, perseverare. Quindi, dobbiamo capire che fanno parte del piano di Dio di santificarci.

Un esempio di un brano che insegna che le prove e le difficoltà fanno parte del perfetto e buon piano di Dio per il Suo popolo è 1Pietro 1:3-9. Questo brano descrive la vita cristiana normale. Notate che non è una vita facile, in quanto nel piano di Dio per noi ci sono dure prove. Ascoltate bene mentre lo leggo:

“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e che non appassisce, conservata nei cieli per voi, 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, se questo è necessario, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, ottenendo il fine della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:3-9 LND)

Nel piano perfetto di Dio, è necessario che noi siamo afflitti con svariate prove. Lo scopo di questa afflizione è quello di raffinare la nostra fede, in preparazione di quel giorno meraviglioso in cui vedremo il nostro Signore e Salvatore, faccia a faccia nella pienezza della Sua gloria!

Ascoltate anche quello che Pietro scrive in 1Pietro 4:12:

“Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano.” (1Pietro 4:12 LND)

Fratelli e sorelle, avere prove di fuoco non è qualcosa di strano. Fa parte del buon piano di Dio per noi! Le prove sono uno degli strumenti principali che Dio usa per conformarci all'immagine di Gesù Cristo!

Servono per fortificare la nostra fede, e per farci conoscere di più Dio. Quindi, per poter perseverare, dobbiamo capire e ricordare che le prove non accadono per sbaglio. Non è che Dio si è dimenticato di noi. Fanno parte del piano perfetto di Dio per noi.

Altri passi per superare le prove

Oltre a ricordare che le difficoltà fanno parte del piano di Dio per noi, ci sono anche altre cose che possiamo fare per aiutarci a sopportare bene e superare le prove. Per superare le difficoltà, dobbiamo avere una vita in cui abbondiamo nel ringraziamento a Dio. Abbiamo sempre tanto per cui ringraziare Dio, soprattutto per le benedizioni spirituali. A volte, abbiamo la tendenza a ringraziare Dio soprattutto per le benedizioni materiali che abbiamo, come la salute, la nostra situazione economica ed ogni genere di beni materiali che il Signore ci dà la grazia di possedere. Certamente, è giusto ringraziare Dio per queste cose, ma è altresì opportuno tener presente che esse non sono le benedizione principali e che, fra l'altro, possono venire meno. Soprattutto, dobbiamo ringraziare Dio per le benedizioni spirituali che abbiamo in Gesù Cristo. È fondamentale abbondare nel ringraziamento per queste benedizioni, giorno dopo giorno. È proprio il ricordare le nostre benedizioni spirituali che ci aiuta a perseverare.

Fra le benedizioni che ci aiutano a perseverare, è fondamentale ricordare le tante meravigliose promesse che Dio ci dà. Per esempio, possiamo ringraziare Dio che Egli ha sempre il pieno controllo di ogni cosa quando dobbiamo affrontare delle prove, e non permetterà che siamo tentati oltre le nostre forze. Leggo 1Corinzi 10:13:

“Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita, affinché la possiate sostenere.” (1Corinzi 10:13 LND)

Ci saranno le prove e le difficoltà, ma Dio ci darà sempre la forza di passare oltre, di superarle. Dio è fedele e possiamo abbondare nel ringraziamento per questa promessa.

Troviamo un'altra promessa meravigliosa in Ebrei 13:5 e che vi leggo:

“Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perché Dio stesso ha detto: "Io non ti lascerò e non ti abbandonerò".” (Ebrei 13:5)

Dio è sempre con te, o credente! Non ti lascerà mai! Ringraziare Dio e farlo spesso per questa meravigliosa promessa ti sarà pace, e ti aiuterà a perseverare in mezzo alle prove più difficili.

Reazioni sbagliate

Per perseverare, dobbiamo riconoscere i i modi sbagliati con cui spesso reagiamo, perché sono peccati, che ci ostacolano dal perseverare. Quando riconosciamo e confessiamo i nostri peccati, questo ci porta a camminare di nuovo per fede, e così, perseverare, con la pace di Dio. Perciò seguite mentre elenco alcuni dei modi sbagliati più comuni con cui affrontiamo le prove e le difficoltà.

Confidare in noi stessi

Il primo sbaglio che tanti di noi fanno quando si trovano in difficoltà è di confidare in se stessi. Il nostro orgoglio ci porta a credere in noi stessi, anziché umiliarci per confidare e seguire Dio.

Questa è una manifestazione chiara del nostro orgoglio, e mostra che vogliamo farcela da soli, che vogliamo vincere noi senza l'aiuto di Dio. Però solo Dio è sufficiente, e la Sua via è l’unica via giusta.

Se noi confidiamo in noi stessi, nel nostro intendimento, nelle nostre capacità, prima o poi, cadremo, e non persevereremo.

Per riprendere a poter perseverare, dobbiamo riconoscere il peccato del nostro orgoglio, e confessarlo. Dobbiamo ravvederci, umiliarci e porre la nostra fede in Dio. Confidare in Dio non vuol dire che siamo passivi, ma vuol dire che camminiamo in base ai comandamenti di Dio, e la nostra speranza è in Dio, e non in noi stessi.

La rabbia

Un’altra reazione carnale che ci ostacola dal perseverare nel cammino cristiano è quando reagiamo ad una situazione difficile con la rabbia. È impossibile perseverare nel cammino cristiano se abbiamo rabbia. Il rispondere alle difficoltà con rabbia rivela che nel nostro cuore c'è l’orgoglio.

La rabbia è il risultato del credere di meritare qualcosa di meglio rispetto a ciò che ci succede. Perciò, ricevere il male quando crediamo di meritare il bene, ci fa arrabbiare. Ci sembra ingiusto. Questo nostro orgoglio crea la rabbia. È impossibile perseverare nella fede con questo orgoglio.

L’unica soluzione per poter perseverare nella fede quando siamo arrabbiati è quella di riconoscere il nostro orgoglio e confessarlo a Dio, riconoscendo che non meritiamo alcun bene. Tutto il bene che riceviamo è una grazia. Riconoscere questo ci permette di essere mansueti, il che ci permette di perseverare, anche quando le cose sono difficili o ingiuste.

La paura

Un’altra reazione sbagliata che ci ostacola dal perseverare è quando rispondiamo alle afflizioni ed alle difficoltà con la paura. Spesso abbiamo paura, paura degli uomini, paura del fallimento, paura di essere sconfitti, paura di non farcela.

Chiaramente, se abbiamo paura, non possiamo perseverare nella fede.

Cosa ci fa avere paura? Abbiamo paura quando guardiamo alle difficoltà, e alla nostra debolezza, e non a Dio. Da come vediamo le cose, non ce la facciamo. E così, abbiamo paura.

Allora, come possiamo superare la paura, per poter perseverare?

Prima, dobbiamo riconoscere che la paura è il risultato del vedere i problemi e la nostra incapacità, senza vedere Dio, la Sua potenza, il Suo controllo e il Suo amore.

Quindi, quando abbiamo paura, o quando siamo tentati di avere paura, la soluzione è quella di scegliere di guardare a Dio. Dobbiamo ricordare chi è Dio, la Sua potenza, e dobbiamo ricordare il fatto che Dio è con noi ed ha il controllo di tutte le nostre circostanze.

Inoltre, per superare la paura, è fondamentale conoscere e ricordare le preziose promesse di Dio. Vi elenco solo alcune delle promesse che possono fortificarci quando ci troviamo in mezzo alle afflizioni.

Isaia 43:1-4 parla ad Israele come popolo di Dio, ma i principi sono uguali per chi è un figlio di Dio per mezzo di Gesù Cristo. Seguite mentre leggo questa promessa preziosa. Dio ha creato noi come nuove creature in Gesù Cristo. Questa promessa è anche per noi.

“1 Ma ora così dice l’Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, e colui che ti ha formato, o Israele: "Non temere, perché io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu sei mio. 2 Quando passerai attraverso le acque io sarò con te, quando attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà. 3 Poiché io sono l’Eterno, il tuo DIO, il Santo d’Israele, il tuo Salvatore. Ho dato l’Egitto come prezzo di riscatto, l’Etiopia e Seba, al tuo posto. 4 Perché tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo, io do uomini al tuo posto e popoli in cambio della tua vita.” (Isaia 43:1-4 LND)

Ricordare queste promesse cambia tutto. Non avremo paura se ricordiamo che mentre Dio ci permette di camminare nel fuoco, non saremo consumati. Mentre ci permette di attraversare i fiumi, non saremo sommersi: ricordiamoci che siamo preziosi, onorati e amati da Dio.

Un altra promessa che ci aiuta a non avere paura è che Dio gestisce tutto nella nostra vita, anche i dettagli più piccoli. Siamo di grande valore per Dio. Gesù dichiara questo in Matteo 10:28-31. Ve lo leggo.

“28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima; temete piuttosto colui che può far perire l’anima e il corpo nella Geenna. 29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. 30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31 Non temete dunque; voi valete ben più di molti passeri.” (Matteo 10:28-31 LND)

Se ricordiamo quanto siamo preziosi per Dio, che gli uomini non possono farci nulla se non è permesso da Dio, possiamo affrontare ogni situazione senza paura, e così, perseverare nella fede.

Non dobbiamo temere gli uomini! Non dobbiamo temere il fallimento perché Dio porterà a compimento la Sua opera in noi. Anzi, non dobbiamo temere nulla, perché Dio ha il controllo di tutto e di tutti! Non esistono circostanze al di fuori del controllo di Dio! Quindi, qualunque cosa succeda nelle tue afflizioni o difficoltà, tu puoi avere la certezza che Dio ha il controllo e quindi non devi aver paura. Ricordate le parole di Gesù Cristo in Giovanni 14:1:

“Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me.” (Giovanni 14:1 LND)

Non dobbiamo aver timore, perché siamo curati da Dio stesso che è onnipotente e sa sempre qual è la cosa migliore da fare!

Lo scoraggiamento

Un'altra reazione sbagliata che spesso abbiamo quando affrontiamo difficoltà e prove è lo scoraggiamento. Nello scoraggiamento, ci sembra inutile andare avanti. Sembra impossibile uscire da una situazione, sembra impossibile non perdere. E perciò, sembra inutile provare, e quindi, quando siamo scoraggiati, non perseveriamo.

Conosciamo tutti lo scoraggiamento, quei momenti, e a volte quelle stagioni, quando sembra inutile cercare di andare avanti.

Vediamo tanti esempi di scoraggiamento nella Bibbia. Per esempio, in 1Re 19, il profeta Elia fu fortemente scoraggiato, perfino depresso, subito dopo la sua grande vittoria contro i 450 sacerdoti di Baal. Dopo quella vittoria, quando egli aveva fatto uccidere quei falsi sacerdoti e poi aveva pregato in modo che giungesse la pioggia, al sentire la minaccia da parte di Iezabel di ucciderlo, scappò subito lontano nel deserto, dove cadde in una grande depressione che lo condusse a desiderare di morire. A lui sembrava inutile perseverare, perché sembrava che non potesse portare frutto.

Come Elia, a volte anche noi rispondiamo alle difficoltà con scoraggiamento o anche deprimendoci. Quando reagiamo così, stiamo guardando a noi stessi ed ai problemi, e non a Dio.

Se ricordate la storia di Elia, quando si trovava depresso in una caverna nel deserto, prima di tutto Dio gli provvide nutrimento e lo fece dormire. Solo dopo che si fu ben riposato e che ebbe mangiato, Dio gli parlò sussurrandogli dolcemente le Sue parole.

Facendo così, Dio aiutò Elia ad avere pensieri e ragionamenti giusti. Infatti, quando siamo scoraggiati o depressi, abbiamo anzitutto la necessità di mettere a fuoco le verità di Dio per superare i nostri pensieri distorti ed errati. Dobbiamo ricordare la cura di Dio. Dobbiamo togliere gli occhi dai problemi e dai pericoli, e guardare di nuovo a Dio.

Quando è possibile, è molto utile aiutarci gli uni con gli altri a superare lo scoraggiamento. Possiamo stare accanto a chi è scoraggiato, e ricordargli le verità di Dio, affinché possa avere pensieri veri, con Dio al centro. Questa è la cura allo scoraggiamento.

Se siamo soli, comunque possiamo avere pensieri giusti, perché abbiamo Dio, abbiamo lo Spirito Santo, e abbiamo la Parola di Dio. Quindi, abbiamo già tutto. Grazie a Dio. Possiamo superare lo scoraggiamento, guardando alle verità di Dio. Allora, possiamo perseverare.

Essere presi dalle faccende

Un altro ostacolo alla perseveranza è quello di essere presi dagli impegni e dalle faccende della vita. In questo caso, bisogna combattere la carne, e guardare di nuovo a Cristo. Per perseverare, dobbiamo vedere il valore di Cristo. Dobbiamo avere una prospettiva eterna. Questo richiede impegno e disciplina, ma il frutto vale per l’eternità.

Se tu sei molto preso dalle tue faccende, ascolta le parola di Gesù a Marta, la sorella di Maria.

“41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: "Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; 42 ma una sola cosa è necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta".” (Luca 10:41-42 LND)

Prego che ciascuno di noi possa prendere questo per se stesso. Una cosa è necessaria. Guardiamo a Gesù Cristo.

Essere attirati dal peccato

Certamente, un grande ostacolo alla perseveranza è l’essere attirati dal peccato. Nella carne, abbiamo la concupiscenza degli occhi, la concupiscenza della carne, e la superbia della vita.

Il peccato ci inganna. Ci promette quello che non può darci. Promette di soddisfare il nostro cuore. Ma in realtà, anziché soddisfarci, ci allontana da Dio, e ci fa mancare le benedizioni di Dio. Ci rovina.

Per capire questo, basta leggere gli avvenimenti nel Giardino dell'Eden, in Genesi 3, quando il serpente ha sedotto Eva. Il peccato prometteva tutto, più di quello che avevano da Dio. In realtà, ha prodotto solo il male, e ha fatto perdere le benedizioni di Dio.

Il peccato è lo stesso oggi. Promette tanto, ma è tutta una bugia. Ci fa solo male. Peggio ancora, ci separa da Dio, e ci fa mancare le Sue benedizioni. Poi, se camminiamo nel peccato, non c’è più l’evidenza che siamo veramente salvati.

Quindi, quando siamo tentati, dobbiamo guardare a Cristo, e ricordare il valore infinito ed eterno di Gesù Cristo e le benedizioni in Cristo. Ricordiamo quanto male il peccato ci ha fatto nel passato, e fissiamo gli occhi su Cristo.

Guardiamo in avanti

Carissimi, per perseverare nella vita cristiana, dobbiamo guardare in avanti. In una gara, si persevera guardando in avanti, al premio. Allora si combatte contro la carne, per ottenere il premio. Questo è il modo di vivere la vita cristiana. Leggo le parole del Apostolo Paolo in 1Corinzi 9.

“24 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensì tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. 25 Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno ciò per ricevere una corona corruttibile, ma noi, una incorruttibile. 26 Io dunque corro, ma non in modo incerto; così combatto, ma non come battendo l’aria; 27 anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in schiavitù perché, dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato.” (1Corinzi 9:24-27 LND)

Per superare le difficoltà, dobbiamo odiare e combattere il nostro peccato. Solo così possiamo dimorare in Cristo per trovare l'aiuto necessario per superare le difficoltà.

Quando Gesù doveva affrontare la croce, ha perseverato nel superare quella prova guardando in avanti, oltre la croce. Leggo Ebrei 12:1,2, che ci esorta a perseverare, e ci mostra l’esempio della perseveranza di Gesù Cristo. Ve lo leggo.

“1 Anche noi dunque, essendo circondati da un tale nuvola di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio.” (Ebrei 12:1-2 LND)

Gesù perseverava guardando alla gioia che Lo aspettava dopo la croce. Noi dobbiamo perseverare, tendendo gli occhi in avanti, su Gesù Cristo, aspettando il Suo ritorno.

Infatti, è proprio il fatto che amiamo il ritorno di Cristo, la Sua apparizione, che ci darà la forza di perseverare in ogni situazione.

Dobbiamo desiderare ardentemente l'arrivo di Gesù Cristo. Questo dovrebbe essere il nostro desiderio ogni giorno. Questa è la vita di fede. Il giusto vivrà per fede, il giusto vivrà guardando a quello che non si vede, ma che si spera. Solamente desiderando ardentemente il ritorno di Gesù Cristo possiamo vedere le nostre difficoltà nella prospettiva giusta, e così perseverare.

2Timoteo 4:8 dichiara che quando Gesù Cristo arriverà, ci sarà una corona di giustizia per tutti coloro che avranno amato la Sua apparizione:

“Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione.” (2Timoteo 4:8 LND)

Ogni piacere passerà, ogni dolore finirà. Chi è in Cristo Gesù avrà la gioia eterna di stare nella presenza di Cristo, dove non ci sarà più sofferenza, non ci sarà più dolore, non ci sarà più tristezza. Per avere perseveranza, dobbiamo guardare in avanti, soprattutto quando siamo nelle prove, e desideriamo vedere Cristo, il nostro Signore, nella Sua gloria.

Aiutiamoci gli uni gli altri

Ho già menzionato, ma non possiamo dirlo troppo, l’importanza di aiutarci gli uni gli altri a vedere di più Gesù Cristo. In mezzo alle difficoltà, è facile togliere gli occhi da Cristo. Abbiamo tutti momenti di debolezza. Come Chiesa, siamo un corpo ed abbiamo bisogno gli uni degli altri. In mezzo alle difficoltà, spesso arriviamo ad essere scoraggiati o deboli. Ascoltate le parole che Dio ci dà in 1Tessalonicesi 5:14:

“Ora, fratelli, vi esortiamo ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli e ad essere pazienti verso tutti.” (1Tessalonicesi 5:14 LND)

Agli scoraggiati serve conforto, ai deboli sostegno, e ai disordinati ammonimento. Questo ci aiuta a perseverare.

In Ebrei 10:23-25, leggiamo:

“23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare, perché è fedele colui che ha fatto le promesse. 24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, 25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni hanno l’abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto più che vedete approssimarsi il giorno.” (Ebrei 10:23-25 LND)

Dobbiamo impegnarci seriamente per aiutarci gli uni con gli altri. Allora voglio chiederti: “Tu, che sei credente, sei coinvolto nella vita degli altri? Sei attento alla condizione degli altri, in modo da notare quando sono scoraggiati o deboli?”. Dobbiamo incitarci ad amare e a compiere buone opere, e così, ci aiuteremo a vicenda a perseverare.

Guardiamo a Dio

Quindi oggi, abbiamo parlato dell’importanza della perseveranza, e poi, di come perseverare. In tutto ciò che ho detto, il punto principale è che dobbiamo guardare al nostro Signore. Le difficoltà passeranno. Le ingiustizie saranno tutte giudicate. Le tentazioni passeranno. Guardiamo al nostro Signore, Gesù Cristo.

Infatti, è proprio nel vedere il valore di Cristo che troveremo la forza di perseverare fino alla fine. Chiudo leggendo le parole dell'Apostolo Paolo in Filippesi 3. Prego che possiamo impegnarci a vedere di più Cristo, in modo che queste parole siano vere in noi. Cristo è così prezioso, prego che Lo vedremo così.

“3 I veri circoncisi infatti siamo noi che serviamo Dio nello Spirito e ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne, 4 benché io avessi di che confidare anche nella carne; se qualcun altro pensa di poter confidare nella carne, io ancora di più: 5 sono stato circonciso l’ottavo giorno, sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quanto alla legge, fariseo, 6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che è nella legge, irreprensibile. 7 Ma le cose che mi erano guadagno, quelle ho ritenute una perdita a causa di Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: la giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo, e la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Gesù Cristo. 13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta, verso il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Filippesi 3:3-14 LND)

Per perseverare, dobbiamo vedere di più Cristo. Gesù Cristo vale più di tutto il resto. Però, per vedere di più Cristo, dobbiamo scegliere ogni giorno di cercarLo. Dobbiamo togliere le distrazioni e guardare a Cristo. Dobbiamo passare del tempo nella Parola di Dio, dobbiamo pregare, dobbiamo parlare gli uni con gli altri di Cristo. Dobbiamo scegliere di meditare su Cristo.

Ricordiamo la fedeltà di Dio nelle difficoltà passate. Ricordiamo le promesse di Dio. Ricordiamoci dell’inganno del peccato. Confidiamo in Dio, non nei nostri ragionamenti.

Allora, troveremo la forza per perseverare. Allora, la nostra vita sarà benedetta, e il nostro cuore soddisfatto.