Aiuto Biblico

L'esempio di Cristo nella preghiera

Matteo 26:39 ed altri brani

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per mercoledì, febbraio 2016, – cmd si –
Descrizione: Dobbiamo pregare, ma come? Seguiamo l'esempio di Gesù Cristo.
parole chiavi: preghiera, pregare, come pregare, la preghiera di Gesù.

Audio:

Preghiamo tutti, a volte tanto a volte poco, ma preghiamo tutti, ed è giusto pregare, perché Dio ci insegna a pregare sempre. Per esempio, in 1 Tessalonicesi 5:17 leggiamo il comandamento:

“Non cessate mai di pregare” (1 Tessalonicesi 5:17 LND)

Leggo anche le parole di Gesù in Luca 18:1 e 21:36.

“Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi” (Luca 18:1 LND)
“Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinché siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo.” (Luca 21:36 LND)

Leggo adesso alcuni comandamenti in Romani 12:12, Efesini 6:18, Colossesi 4:2, e 1 Pietro 4:7. Ascoltate questi comandamenti.

“(siate) allegri nella speranza, pazienti nell’afflizione, perseveranti nella preghiera” (Romani 12:12 LND)
“pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi” (Efesini 6:18 LND)
“Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con ringraziamento.” (Colossesi 4:2 LND)
“Or la fine di tutte le cose è vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere” (1 Pietro 4:7 LND)

Il messaggio di tutti questi brani è estremamente chiaro. È fondamentale che preghiamo. La preghiera è una parte centrale della vita di un credente.

Carissimi, la vita è piena di difficoltà e di problemi. Il mondo ci insegna che per superare i problemi bisogna essere forti, furbi e fortunati.

Però, non basta essere forti e furbi, e non esiste la fortuna. Abbiamo bisogno di qualcosa di molto più grande. Ci serve l’aiuto di Dio.

Dio ha scelto di operare tramite la preghiera. Io non capisco la preghiera. Cioè, dal punto di vista umano, potrebbe sembrare strano che Dio ci insegni a pregare. Dio già sa tutto e ha già il suo piano. Allora, a che cosa serve pregare? La Parola di Dio non ci dà tutte le risposte, ma come abbiamo visto, ci insegna che è molto, molto importante pregare, e ripetutamente ci comanda di pregare sempre. Anche se non siamo in grado di capire tutto, possiamo sapere che Dio risponde alle nostre preghiere quando preghiamo nel modo in cui Egli ci insegna e con le richieste giuste.

Dio opera moltissimo tramite la preghiera quando essa viene fatta con il cuore giusto e nel modo giusto. Troviamo un esempio di questo in Giacomo 5:16-18.

“16 Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinché siate guariti; molto può la preghiera del giusto, fatta con efficacia. 17 Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. 18 Poi pregò di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto.” (Giacomo 5:16-18 LND)

Impariamo come pregare

È importante capire che le preghiere non sono tutte uguali. È importante imparare a pregare nel modo giusto. Quindi, guardiamo insieme l'esempio di una preghiera di Gesù, per capire meglio come pregare.

Gesù Cristo è l’esempio perfetto per noi in ogni cosa. Consideriamo perciò alcuni aspetti delle Sue preghiere.

Gli Evangeli sono pieni di esempi delle preghiere di Gesù. L’esempio che vogliamo considerare oggi è la preghiera che Gesù fece nel Giardino di Getsemani, appena prima di essere arrestato e poi crocifisso. Gesù sapeva che stava per essere oltraggiato dagli uomini, e ancora peggio, stava per subire l’ira di Dio. Il Santo di Dio stava per caricarsi del peccato, per salvare degli uomini peccatori.

Infatti, Gesù stava per affrontare la più dura prova di sempre. Nessuno ha mai dovuto affrontare una difficoltà minimamente paragonabile a quella che Gesù stava per subire. In quell’occasione, Gesù fece una preghiera che è un ottimo modello di come dobbiamo pregare anche noi. Il modo in cui Gesù pregò quel giorno fu sufficiente per affrontare una prova come quella della la croce. Quindi, se noi preghiamo come pregava Lui, sarà sufficiente per ogni nostra prova.

Una preghiera di Gesù da imitare

Trovate con me Matteo 26:36-46. Gesù si trova nel Giardino del Getsemani, e subito dopo questa preghiera, viene arrestato e iniziano gli oltraggi che la mattina dopo, lo porteranno sulla croce. Seguite mentre leggo Matteo 26:36-46.

“36 Allora Gesù andò con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: "Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare". 37 E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e grande angoscia. 38 Allora egli disse loro: "L’anima mia è profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me". 39 E, andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava, dicendo: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu". 40 Poi tornò dai discepoli e li trovò che dormivano, e disse a Pietro: "Così non avete potuto vegliare neppure un’ora con me? 41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiché lo spirito è pronto ma la carne è debole". 42 Si allontanò di nuovo per la seconda volta e pregò, dicendo: "Padre mio, se non è possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva, sia fatta la tua volontà!". 43 Poi, tornato di nuovo, li trovò che dormivano, perché i loro occhi erano appesantiti. 44 E, lasciatili, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, dicendo le medesime parole. 45 Ritornò poi dai suoi discepoli e disse loro: "Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l’ora è giunta e il Figlio dell’uomo è dato nelle mani dei peccatori. 46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce è vicino".” (Matteo 26:36-46 LND)

Visto che Gesù fece più o meno la stessa preghiera per tre volte, usiamo come testo da considerare Matteo 26:39. Ve lo leggo ancora.

39 E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu". (Matteo 26:39)

Quando leggiamo un versetto come questo, se lo leggiamo solamente per conoscere intellettualmente la storia di Gesù, ci serve a poco. Se invece consideriamo attentamente la vita di Gesù, per conoscere meglio il nostro Signore e Salvatore, e poi, per poterLo imitare, può esserci di grande aiuto nel nostro cammino con Dio.

Allora, consideriamo questo versetto, per imparare meglio come pregare.

Preghiera personale

La prima cosa che notiamo in questa preghiera di Gesù è che era una preghiera personale e privata. Dopo essere arrivato al Giardino di Getsemani con i discepoli, lascia gli altri, e prosegue solo con Pietro, Giacomo e Giovanni. Poi, va ancora un po' più in là, e prega da solo con Dio, il Padre.

Certamente, la Bibbia rende chiaro che dobbiamo pregare insieme con gli altri. Per esempio, è molto importante pregare insieme come famiglie. Inoltre, è molto importante pregare insieme come chiesa. Quando dei credenti si incontrano insieme, è molto importante che la preghiera sia una parte centrale del rapporto. Il fatto di pregare insieme è importante ed è prezioso. Però, è anche molto importante pregare Dio personalmente e individualmente.

Ci sono tante cose per cui possiamo pregare insieme l’uno con l’altro. Però, ci sono anche cose nella vita che sono così profonde che non riusciamo a dirle a nessuno, se non soltanto al nostro Padre celeste.

Dio ci conosce a fondo. Egli conosce ogni nostra paura, ogni nostro peccato, ogni nostro pensiero. Allora, non abbiamo nulla da nascondere a Dio. Possiamo aprire i nostri cuori a Lui. Anzi, non solo possiamo aprire i nostri cuori, ma dobbiamo aprire i nostri cuori a Lui.

“6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinché egli v’innalzi al tempo opportuno, 7 gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perché egli ha cura di voi.” (1 Pietro 5:6-7 LND)

Dio vuole che portiamo OGNI nostro peso a Lui nella preghiera.

Allora, vi chiedo: seguite l’esempio di Gesù e pregate molto il Padre nostro quando siete soli? Portate ogni peso a Lui? Questa è la prima lezione che impariamo da questo brano.

Preghiera fatta con umiltà

La seconda cosa che notiamo nella preghiera di Gesù è che è stata fatta con molto umiltà. Leggiamo ancora il versetto.

39 E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi Tu". (Matteo 26:39)

Gesù si è gettato a terra per pregare il Padre Suo. Incredibile! Il Creatore dell'Universo, Gesù Cristo, quando pregava il Padre, era molto umile. Che lezione per noi!

Se Gesù era umile nei confronti del Padre Celeste, quanto di più dovremmo esserlo noi? Egli è uno con il Padre, noi siamo creature del grande Creatore. Gesù Cristo è Santo, noi siamo peccatori. Egli era sempre ubbidiente, spesso noi ci siamo ribellati contro la guida del Padre. Allora, se Gesù pregava con umiltà, quanto di più dobbiamo noi pregare con umiltà.

Tristemente, ci sono tante occasioni in cui il nostro comportamento è tutt’altro che umile.

Su che cosa è basata la vera umiltà, specificamente nella preghiera? Cioè, come è l'uomo che prega con vera umiltà? Come possiamo essere umili? Dio non ascolta chi non è umile. Quindi, essere umili è fondamentale.

Prima di tutto, un uomo umile sa di non meritare quello che chiede. Sa di non avere alcun diritto nei confronti di Dio. Sa che ha bisogno della grazia e della misericordia di Dio. Un uomo umile sa che se Dio dovesse dargli solamente problemi e difficoltà, sarebbe solo quello che merita, e si accontenterebbe anche di una vita difficilissima.

Infatti, fermiamoci e riflettiamo su questa verità un momento. Essere veramente umili vuol dire riconoscere che ciò che meritiamo da Dio è solamente il male e la condanna eterna, e perciò, qualsiasi male che Dio ci permette in questa vita nella Sua provvidenza, è infinitamente meno del male che meritiamo, e ancora di più, in realtà è usato per il nostro eterno bene!

Inoltre, qualsiasi bene che Dio ci permette, e in realtà ci inonda di bene, è tutto per grazia.

È fondamentale ricordare questo per poter essere umili. E ricordate che Dio ci ascolta solamente se siamo umili.

In Salmo 32, Davide ci aiuta a riconoscere che qualsiasi bene riceviamo è un atto di grazia da parte di Dio. Vi leggo Salmo 32:1,2.

“1 Beato colui la cui trasgressione è perdonata, il cui peccato è coperto! 2 Beato l’uomo a cui l’Eterno non imputa l’iniquità, e nel cui spirito non c’è inganno.” (Salmo 32:1-2 LND)

Beato l’uomo a cui il SIGNORE non imputa l’iniquità. Cioè, beato l’uomo che il SIGNORE non tratta in base a quello che merita. Quando ti capitano delle difficoltà, prove dure e lunghe, ricordati che sei beato, perché l'Eterno ti ha perdonato, e perciò, non devi subire la punizione per il tuo peccato. Cristo ha pagato quel prezzo. Le prove di oggi non sono minimamente paragonabili ai tormenti eterni che aspettano chi non è perdonato in Cristo.

Perciò, ricordiamo quello che meritiamo da Dio, per poter pregare con umiltà.

Un altro aspetto dell'avere umiltà è meditare sulla gloria e sulla maestà di Dio. Di natura, l’uomo cerca di innalzare se stesso. Però, l’uomo non ha alcuna gloria per conto suo. Piuttosto, tutta la gloria appartiene a Dio, e a Dio solo.

E quindi, essere umile vuol dire anche riconoscere e ricordare che Dio solo è glorioso e degno di essere innalzato.

L’unico modo di avvicinarci ad un Dio così glorioso è con umiltà.

Io prego che possiamo renderci sempre più conto del fatto che meritiamo solo il male da Dio a causa dei nostri peccati, e invece di ricevere quel male, Dio ha perdonato i nostri peccati in Cristo, e ci ricolma di benedizioni. Le prove che ci arrivano sono strumenti nelle mani di Dio per compiere il bene eterno in noi.

Quindi, umiliamoci, e così possiamo avvicinarci a Dio nella preghiera, e Dio ci ascolterà.

Preghiera fatta come figli

Un altro aspetto importante della preghiera di Gesù è che Gesù si rivolgeva a Dio come Padre, cioè, in base al fatto che Gesù era figlio. Cioè, non si presenta a Dio come se Dio fosse lontano e distaccato, piuttosto, si rivolge a Dio con fiducia, sapendo di avere Dio come Padre.

Se siamo in Cristo, se i nostri peccati sono stati perdonati, allora, anche noi possiamo pregare Dio come Padre. Questa è una parte fondamentale della preghiera.

Infatti, l'unico modo di avere risposte alle nostre preghiere è avere Dio come Padre, e rivolgerci a Lui come tale.

Per mezzo di Gesù Cristo, e dell'opera dello Spirito Santo, siamo figli di Dio, e perciò, è importante pregare Dio come tali. È importante ricordare che siamo figli di Dio. Lo Spirito Santo ci ricorda questa verità, come leggiamo in Romani 8:15, 16. Ve lo leggo:

“15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitù per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: "Abba, Padre" 16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio.” (Romani 8:15-16 LND)

Prego che possiamo comprendere sempre di più l'immenso privilegio di avere Dio come Padre, e che questo ci dà libero accesso a Lui per mezzo di Gesù Cristo, e che possiamo pregare con fiducia, sapendo che siamo amati da Dio. Nel Padre Nostro, Gesù ci insegna a pregare a Dio come Padre, se siamo veramente salvati. Preghiamo così.

Pregare con perseveranza

Un’altra lezione che impariamo dalla preghiera di Gesù è la perseveranza. Gesù pregò per la stessa cosa per ben tre volte. La Bibbia parla molto della perseveranza nella preghiera. Ho letto vari versetti all'inizio di questo sermone che ci comandano di pregare con perseveranza.

Forse ti chiedi perché Di ci richiede la perseveranza.

Certamente, la perseveranza non serve a convincere Dio o a farGli cambiare idea. Non abbiamo quel potere, Dio sa perfettamente quella che è la Sua perfetta volontà.

Allora, a cosa serve la perseveranza, o meglio, a cosa serve la preghiera?

La preghiera non serve a convincere Dio, che è lo scopo di tanti non credenti quando pregano. Piuttosto, la preghiera serve per allineare la nostra volontà alla volontà di Dio, come vediamo nella preghiera di Gesù, e per preparare i nostri cuori per l’opera di Dio.

Molto spesso, Gesù insegnava la perseveranza nella preghiera, e poi, lo Spirito Santo guidò gli Apostoli a ripetere questo insegnamento altre volte nel NT. Leggiamo la parabola in Luca 18:1-8

“1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, 2 dicendo: "C’era in una città un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. 3 Or in quella stessa città c’era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario". 4 Per un certo tempo egli si rifiutò di farlo, ma poi disse fra sé: "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, 5 tuttavia, poiché questa vedova continua a infastidirmi, le farò giustizia perché, a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"". 6 E il Signore disse: "Ascoltate ciò che dice il giudice iniquo. 7 Non vendicherà Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte? Tarderà egli forse a intervenire a loro favore? 8 Sì, io vi dico che li vendicherà prontamente. Ma quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?".” (Luca 18:1-8 LND)

In questa parabola, Gesù ci sta insegnando l'importanza di pregare con perseveranza. Questo non vuol dire pregare con tante parole ripetute, pensando di essere ascoltati per le tante parole. Cristo ci insegna il contrario di quel modo di pregare in Matteo 6. Pregare con perseveranza vuol dire pregare in più occasioni per la stessa cosa, perché la situazione è tanto vicino al tuo cuore, e sai che solo Dio può rispondere. Quindi, il pregare con perseveranza è legato al fatto di credere veramente che solo Dio può provvedere.

Il fatto che preghiamo tante volte e ancora non c'è la risposta per quello che abbiamo chiesto non vuol dire che Dio non ci risponderà. Dio ha i suoi tempi, e vuole che continuiamo a pregare e a fidarci di Lui. Infatti, pregare con perseveranza serve, fra l’altro, a fissare il nostro cuore su Dio. La perseveranza nella preghiera prepara i nostri cuori a riconoscere l’opera di Dio quando Egli risponde. Così Dio viene glorificato.

Visto che Gesù doveva pregare più volte per le stesse cose, quanto di più noi abbiamo bisogno di perseverare nelle nostre preghiere al nostro Padre celeste.

Allora, come Dio ci comanda, non stancatevi di pregare. Dio è fedele, ed Egli ci insegna a perseverare nella preghiera. Non credete che il fatto di aver già pregato basti, continuate a pregare, finché non avete una chiara riposta dal Signore.

Pregare con sottomissione

Guardando questa preghiera di Gesù, vediamo un’ultima cosa, qualcosa di molto importante. Non solo Gesù era umile nel modo di pregare, ma Gesù era anche pienamente sottomesso alla volontà del Padre per quanto riguarda la risposta del Padre. Leggiamo ancora Matteo 26:39. Notate come Cristo conclude la Sua preghiera.

39 E andato un poco in avanti, si gettò con la faccia a terra e pregava dicendo: "Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu". (Matteo 26:39)

Avete visto come Gesù concludeva la Sua preghiera? “tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi Tu!

Gesù è Dio, quindi onnipotente e divino. Avrebbe potuto rifiutare di andare sulla croce. Però, Gesù scelse di vivere come uomo perfettamente ubbidiente e sottomesso al Padre. Fece la Sua richiesta a Dio, ma poi, mise tutto nelle mani di Dio Padre, e chiese: “tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi Tu!” Questo è un esempio per noi. Noi chiediamo quello che desideriamo. Ma non sempre sappiamo qual è la cosa migliore, quella che è la volontà perfetta di Dio. Infatti, spesso, la volontà di Dio è diversa da quello che vorremmo, perché noi non sappiamo tutto quello che Dio sta facendo, e come le prove che ci manda portano il nostro bene eterno, e portano gloria a Dio.

Quindi, è fondamentale che sottomettiamo la nostra volontà a quella di Dio. Chiediamo pure a Dio quello che abbiamo nel cuore, il che non è peccato e non è da egoisti, ma poi, chiediamo a Lui di fare secondo la Sua volontà, se è diversa dalla nostra. Pregando così, possiamo essere sicuri che Dio farà la cosa perfetta e migliore per noi. Lasciamo tutto nelle mani di Dio, ricordandoci che Dio conosce il momento perfetto di rispondere, il modo perfetto di rispondere, e come rispondere perfettamente, sempre per il nostro bene, e per la Sua gloria. Quindi, preghiamo con sottomissione alla volontà di Dio.

Risultato

Nel caso di Gesù, la risposta dal Padre non fu di permettere a Gesù di evitare la croce, perché la croce era il piano di Dio per poter salvare uomini peccatori, mantenendo la giustizia di Dio, ma allo stesso tempo, mostrando l'amore di Dio.

In Isaia 53, leggiamo una profezia che era il piano di Dio per Cristo di soffrire la croce, ma che avrebbe portato ad una discendenza, ovvero, delle persone salvate. Leggo Isaia 53:10-12

“10 Ma piacque all’Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una progenie, prolungherà i suoi giorni, e la volontà dell’Eterno prospererà nelle sue mani. 11 Egli vedrà il frutto del travaglio della sua anima e ne sarà soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo renderà giusti molti, perché si caricherà delle loro iniquità. 12 Perciò gli darò la sua parte fra i grandi, ed egli dividerà il bottino con i potenti, perché ha versato la sua vita fino a morire ed è stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori.” (Isaia 53:10-12 LND)

Nella preghiera di Gesù, Gesù chiese che il calice della croce fosse tolto, se fosse stato possibile, cioè, se ci fosse stato un modo di compiere la salvezza senza la croce. Però, NON c’era altro modo, e perciò, il Padre NON tolse la croce a Gesù. Nel Suo piano perfetto, la croce era necessaria. Perciò, il Padre ha dato a Gesù la grazia di sopportare la croce, e anziché togliere la croce, ha operato tramite la croce per glorificare Gesù come il Cristo, e per innalzare il Suo nome sopra ogni altro nome. Dio ha risposto alle preghiere di Gesù nel modo migliore, e ha compiuto la salvezza tramite Gesù. Dio risponderà anche alle nostre preghiere nel modo migliore.

Conclusione

Quando seguiamo l’esempio di Gesù, e preghiamo con umiltà, con perseveranza, rivolgendoci a Dio come Padre, e con sottomissione alla volontà di Dio, allora, Dio risponderà alle nostre preghiere, sempre nel momento perfetto, e sempre nel modo migliore, con la risposta giusta.

Allora, voglio incoraggiarci a pregare molto, sia con altri, sia privatamente, sempre con perseveranza e con molta umiltà, ricordando che solo chi ha Dio come Padre ha diritto di pregarLo. In ogni cosa, preghiamo con sottomissione alla volontà di Dio. Chi prega così non sarà deluso. Dio risponderà. Amen.