Aiuto Biblico

Gioite per le prove

Studio di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org per mercoledì, 2 gennaio, 2013 --- cmd es ----
Descrizione: prove, gioia nelle prove.

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Nella vita, ci sono cose che sono necessarie, però, non sono piacevoli.

Esempi: dolore per chi fa lo sport. // Stanchezza per chi deve studiare. // La fatica di guadagnare per vivere. // Dire “no” alla carne per fare un buon lavoro come genitori.

Sono tutti esempi di prove, di situazioni difficili, che portano un certo livello di dolore. Però, il dolore porta un buon frutto.

Come vediamo una situazione trasforma come viviamo quella situazione.

Se uno vede una situazione difficile in modo molto negativo, allora, quella situazione sarà estremamente difficile per lui. Gli sarà difficile sopportare.

Uno delle difficoltà più grande: sopportare le prove.

Voglio aiutarvi a capire che le prove sono necessarie, infatti, sono doni da Dio, perché producono molto bene nella nostra vita.

Infatti, molto spesso ci scoraggiamo quando ci troviamo in mezzo alle prove perché non riconosciamo quanto sono utili, e quanto sono strumenti nelle mani di Dio per fare un grande bene in noi. Infatti, finché vediamo le prove come qualcosa di negativo, qualcosa che ci fa del male, anziché riconoscere che sono strumenti utile nelle mani di Dio, saremo scoraggiati e abbattuti anziché incoraggiati quando affrontiamo le prove.

Infatti, spesso manchiamo la gioia della vita in Cristo proprio perché vediamo le prove e le difficoltà in modo storto, in modo sbagliato. Quando dimentichiamo la realtà di quello che sono le prove, e come sono sotto il controllo di Dio, e come sono strumenti nelle sue mani, staremo male in mezzo alle prove. Quando invece ricordiamo quello che sono le prove, e come Dio gestisce tutto per il nostro bene, allora possiamo avere profonda gioia anche in mezzo alle prove più difficili.

Visto che la vita è piena di prove, è estremamente importante che comprendiamo bene quello che sono le prove.

La necessità delle prove

Allora, iniziamo con una domanda: come vivrà una persona giusta agli occhi di Dio? Vivrà per le sue opere? Oppure, vivrà per fede? Certamente, se conosci la Bibbia, sai che il giusto vivrà per fede. Nessuno riesce a vivere nella presenza di Dio per le proprie opere, piuttosto, siamo accettati nella presenza di Dio quando camminiamo per fede. Leggiamo questo in tanti brani, vi leggo per esempio Romani 1:17

“perché la giustizia di Dio è rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: "il giusto vivrà per fede".” (Romani 1:17 LND)

Il giusto vivrà per fede, la fede è la base per avere un rapporto con Dio.

Ma che cos'è la fede? La fede è riposarci in Dio, perché non vediamo come la situazione attuale porterà del bene. Vuol dire porre la nostra fede in Dio, e non nelle circostanze. Leggiamo della fede in Ebrei 10:32-39.

“32 Ora ricordatevi dei giorni passati nei quali, dopo essere stati illuminati, avete sostenuto una grande lotta di sofferenza, 33 talvolta esposti a oltraggi e tribolazioni, altre volte facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. 34 Infatti avete anche sofferto con me nelle mie catene e avete accettato con gioia di essere spogliati dei vostri beni, sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli. 35 Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale è riservata una grande ricompensa. 36 Avete infatti bisogno di perseveranza affinché, fatta la volontà di Dio otteniate ciò che vi è stato promesso. 37 "Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verrà e non tarderà. 38 E il giusto vivrà per fede, ma se si tira indietro l’anima mia non lo gradisce". 39 Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che credono per la salvezza dell’anima.” (Ebrei 10:32-39 LND)

Anche in questo brano troviamo che il giusto vivrà per fede. Dobbiamo vivere in attesa di quello che non vediamo adesso, ma che Dio ha promesso. La vita cristiana è una vita in cui non guardiamo alle circostanze attuali per stare bene, ma guardiamo ai beni migliori e permanenti che abbiamo nei cieli. Per vivere così, come il brano dichiara, dobbiamo avere perseveranza. C'è quello che Dio chiama un brevissimo tempo, che a volte sembra lunghissimo. Però non è un tempo lungo, quando lo confrontiamo con l'eternità di gioia che avremo nella presenza di Dio!

Se andiamo avanti in Ebrei, troviamo una definizione di quello che è la fede. Leggo Ebrei 11:1

“1 Or la fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono;” (Ebrei 11:1 LND)

La fede è certezza di cose che si sperano, cose che non si vedono. Quindi, in questa vita, servono le prove e le difficoltà, perché solamente così possiamo avere la fede. Le prove ci servono.

Le Promesse di Dio

Domenica, ho parlato dell'importanza di ricordare le promesse di Dio. Nella parole di Dio, le promesse di Dio vengono chiamati grandissime e preziose. Vi leggo 2 Pietro 1:3-4.

“3 Poiché la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pietà, per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtù, 4 attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinché per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che è nel mondo a motivo della concupiscenza.” (2Pietro 1:3-4 LND)

Tenete bene in mente che le promesse di Dio sono preziose. Sono qualcosa di immenso valore. Sono fra i doni di Dio più meravigliosi. Però, pensate con me. Quand’è che servono le promesse di Dio? E poi, voglio considerare che cosa producono in noi.

Quand’è che servono le promesse di Dio? Quand’è che serve una promessa? Che senso sarebbe dire ad un bambino o un ragazzo con una bellissima famiglia che gli prometti buoni genitori, quand'egli già ringrazia Dio per i genitori che ha? Che senso avrebbe dire a qualcuno con una bella casa tutta pagata che gli prometti una casa per non dover dormire all'aperto? Cioè, quando uno già a qualcosa, non ha alcun senso promettere quello che non serve. È una promessa che non vale nulla. Una promessa così non è qualcosa di prezioso o grande.

Allora, tenete in mente che le promesse di Dio sono strettamente legate alla fede in Dio. Una promessa di Dio è una sua dichiarazione di fare una certa cosa, una cosa che ci serve realmente. Quella cosa ancora non è la realtà, e perciò per godere la promessa, dobbiamo avere fede che Dio farà quello che ha detto di fare. Quindi, le promesse di Dio e la fede in Dio sono strettamente legati fra di loro.

Tenendo quello in mente, e riconoscendo che le promesse servono solamente in momenti di difficoltà, solamente quando ci sono prove, possiamo iniziare a capire che le prove sono assolutamente necessarie, per poter vivere per fede. Sono necessarie per crescere e diventare più come Cristo Gesù.

Capire questo ci aiuta a capire vari brani che parlano delle prove come benedizione. Per esempio, leggiamo Giacomo 1:2-4.

“2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, 3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. 4 E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.” (Giacomo 1:2-4 LND)

In questo brano, Dio ci insegna a considerare una gioia trovarci in prove di vario genere. Trovarci nelle prove può essere fonte di grande gioia, quando ricordiamo quello che Dio sta facendo in noi tramite le prove. Egli sta usando le prove, le prove della nostra fede, per produrre in noi la costanza, che poi opera in noi per renderci spiritualmente perfetti, che vuol dire maturi e completi.

In altre parole, le prove sono assolutamente necessarie e importanti per poter crescere come credenti. E non c'è nulla nella vita che vale quanto la crescita come credenti. Una vita facilissima, senza difficoltà, senza dolore, senza fatica, se poi non ci fosse crescita, sarebbe una vita sprecata e maledetta. Non c'è nulla di più grande e più buono che crescere nell'immagine di Cristo, e questo accade quando la nostra vita è piena di prove.

E perciò, capendo quello che Dio fa tramite le prove, possiamo considerare una grande gioia quando ci troviamo di fronte a prove di vario genere.

Un altro brano che ci ricorda qual è lo scopo delle prove è 1Pietro 1:3-9.

“3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesù Cristo dai morti, 4 per un’eredità incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sarà prontamente rivelata negli ultimi tempi. 6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove, 7 affinché la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo, 8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime.” (1Pietro 1:3-9 LND)

Qua, Pietro ci parla per primo della nostra eredità, che è una viva speranza, una cosa certa e sicura, perché non è fondata in qualcosa in noi, ma nella morte e la risurrezione di Gesù Cristo. Questa eredità è incorruttibile, incontaminata, e immarcescibile. È qualcosa di meraviglioso.

Avendo questa eredità, e tenendo gli occhi in avanti a quello che ci aspetta, noi gioiamo, nonostante che è necessario che siamo afflitti di varie prove. Dobbiamo essere afflitti, è necessario, perché la prova della nostra fede, prove dure come fuoco, porterà a lode, onore, e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo. Infatti, avendo la certezza di passare l'eternità con Cristo, oggi, in mezzo alle prove più profonde, possiamo esultare di una gioia ineffabile e gloriosa.

Fratelli e sorelle, quanto è importante che comprendiamo la grandezza di avere la vita eterna in Gesù Cristo! Quanto è importante capire che le prove servono, perché tramite esse Dio sta facendo una buona opera in noi, e le prove servono per completare quest'opera.

Non dobbiamo vedere le prove come una cosa brutta, un male da evitare. Piuttosto, dobbiamo vederli per quello che sono, gli attrezzi che Dio usa per produrre un grande bene in noi.

Guardiamo un altro brano, Romani 5:1-5. Anche qua, vediamo che le prove e le afflizioni sono importanti per farci assomigliare sempre di più a Gesù Cristo.

“1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, 2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l’accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. 3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l’afflizione produce perseveranza, 4 la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza. 5 Or la speranza non confonde, perché l’amore di Dio è stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato.” (Romani 5:1-5 LND)

Anche qua, il messaggio è molto simile a quel che abbiamo già letto. Noi possiamo gloriare, possiamo gioire, possiamo vantarci, nelle afflizioni, nelle difficoltà, nei momenti più dolorosi della vita, perché sappiamo quello che Dio fa con le afflizioni nella nostra vita.

Il nostro problema

Qua, possiamo riconoscere quello che è uno dei nostri problemi più grandi. Nella vita, noi soffriamo molto inutilmente, manchiamo la gioia, non perché abbiamo prove, ma perché non teniamo in mente quanto le prove sono utili e necessarie! Le vediamo come un male, anziché vederle come strumenti per bene nelle mani di Dio.

Quando dimentichiamo l'importanza delle prove, e quanto sono importanti per l'opera che Dio sta facendo in noi, ci porta a peccare. Ci porta a cercare di evitare le prove, anziché crescere, e questo è peccato. Dimenticare l'importanza delle prove ci porta anche a mancare i grandi benefici delle prove.

Chiedo a ciascuno: tu stai cercando in qualche modo di evitare le prove nella tua vita? Se sì, ricordati che quando noi cerchiamo di evitare le prove, e questo diventa uno dei nostri traguardi, solitamente ci allontaniamo da Dio, e cadiamo nel peccato.

L'utilità delle Prove

Guardiamo alcuni altri brani che parlano di alcuni dei benefici che riceviamo dalle prove, e le afflizioni. Per primo, leggiamo Salmo 119:67,71.

“prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola.” (Salmo 119:67 LND)
“É stato bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi i tuoi statuti.” (Salmo 119:71 LND)

In entrambi questi versetti, troviamo la stessa verità. Le afflizioni servono per farci imparare la parola di Dio. Qui, non parliamo principalmente di una conoscenza intellettuale, ma piuttosto di un cammino di vita secondo gli insegnamenti di Dio. In altre parole, servono le prove, le prove più dolorose, per farci arrivare ad imparare a vivere in santità davanti a Dio.

Non volere le prove vuol dire in realtà non voler l'opera di Dio nella nostra vita. Cioè, non volere le prove è una forma di idolatria. Questo è perché quando noi siamo focalizzati su non voler le prove, vuol dire che in realtà, preferiamo una vita più facile, meno difficile, meno dolorosa, anziché una vita con più stretta comunione con Dio! Cari amici, questo è idolatria, che facilmente può trovare spazio nel nostro cuore.

Ripetutamente nella Bibbia vediamo che sono le prove e le afflizioni che Dio usa per santificare il suo popolo, e per farci avere più fede. Per esempio, vi leggo 1Corinzi 11:32. Questo viene nel brano che parla del cena del Signore, e la necessità di esaminarci. Questo versetto parla a coloro che sono stati disciplinati da Dio, per farli tornare ad una vita di santità. Ve lo leggo.

“ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinché non siamo condannati col mondo.” (1Corinzi 11:32 LND)

Anche qua, vediamo che le difficoltà, anche molto dolorose, sono strumenti nelle mani di Dio, per portare un bene nella nostra vita. Leggiamo la stessa cosa in Ebrei 12:10,11

“10 costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinché siamo partecipi della sua santità. 11 ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia ma di tristezza; dopo però rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo.” (Ebrei 12:10-11 LND)

La disciplina di Dio, che viene tramite grande afflizioni, è uno strumento che Dio usa per portare un buonissimo frutto nella nostra vita. Quindi, non dobbiamo odiare le afflizioni, dobbiamo piuttosto pregare di trarre tutti i benefici che Dio ha per noi tramite le afflizioni.

Ma è importante anche riconoscere che le afflizione e le prove non sono solamente disciplina da parte di Dio, ma possano essere buoni strumenti che egli usa anche qua non stiamo camminando molto bene. Per esempio, l'apostolo Paolo gli fu data una prova estremamente dolorosa. Lo scopo di questa afflizione era per proteggere Paolo dal orgoglio. Quindi, non era disciplina, dovuto a qualche peccato suo, era piuttosto uno strumento da Dio per proteggerlo dal peccato. Leggo 2Corinzi 12:7-10

“7 inoltre, affinché non m’insuperbisca per l’eccellenza delle rivelazioni, mi è stata data una spina nella carne, un angelo di Satana per schiaffeggiarmi affinché non m’insuperbisca. 8 A questo riguardo ho pregato tre volte il signore che lo allontanasse da me. 9 Ma egli mi ha detto: "la mia grazia ti basta, perché la mia potenza è portata a compimento nella debolezza". Perciò molto volentieri mi glorierò piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me. 10 Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.” (2Corinzi 12:7-10 LND)

Qua, vediamo che è una prova molto difficile è stata usata da Dio per produrre un gran bene nella vita di Paolo. Quanto è importante che noi comprendiamo che come Dio gestiva le prove di Paolo, gestisce anche le nostre prove, perché fanno parte della sua buona opera in noi.

Il punto di tutto questo è che è estremamente importante che vediamo le prove e le difficoltà in modo giusto. Se le vediamo come un peso da sopportare, anzi un peso che è difficile da sopportare, se volessimo che non ci fossero nella nostra vita, se volessimo che quelle che ci sono potessero finire al più presto, allora questo ci porterà a mancare i benefici che Dio ha per noi tramite le nostre prove. Può dire che non avremo la gioia della nostra salvezza, perché vedremo le prove come un inutile e doloroso peso da sopportare.

Vedere le prove in questa luce sbagliata vuol dire anche che ci impegneremo ad evitare le prove. Ci impegneremo ad uscire dalle prove, anziché impegnarci a crescere. Vivere così ci porterà a peccare, ci porterà a trovarci in tanti situazione che ci fanno solo del male! Ci porterà a soffrire inutilmente, con difficoltà che non erano il piano di Dio per noi, se non avessimo scelto la cosa sbagliata.

Vediamo questo in ogni campo della vita. Per esempio, vediamo questo nei nostri rapporti di famiglia. Magari tu hai problemi con qualcun altro in casa. Quella persona ti crea delle difficoltà, ti fa soffrire. Perciò, il tuo desiderio più grande in quel rapporto diventa che la situazione possa cambiare. Vuoi soffrire meno, preghi per quello, ti impegni per quello, desideri quello.

Fermatevi e pensate con me. Quando noi viviamo così, cosa vuol dire in pratica per quanto riguarda il nostro rapporto con quella persona? Quando il nostro desiderio più grande è che la persona possa cambiare per farci soffrire di meno, per farci avere meno pesi e meno problemi, non stiamo amando quella persona. Non abbiamo più vero amore nel nostro cuore, piuttosto stiamo pensando a noi stessi. Certo, potremo dire che sarebbe anche per il bene della persona se cambiasse, e sarebbe vero. Però, se il nostro desiderio è realmente di soffrire meno, vuol dire che non stiamo cercando il bene della persona, stiamo cercando di avere meno prove. Questo non è amore, e ci fa mancare di crescere nell'immagine di Cristo.

Pensiamo a quando abbiamo problemi con qualcosa di materiale. Potrebbe essere la macchina, potrebbe essere un elettrodomestico, potrebbe essere la casa stessa. Quando abbiamo problemi con qualche oggetto, può essere una prova, anche una prova abbastanza grande. Se il nostro desiderio è di avere meno problemi, anziché di crescere in santità e in fede, questo desiderio sbagliato ci spingerà a cercare una soluzione che non viene da Dio. Saremo stufi di dover soffrire, stufi dei problemi, stufi delle difficoltà. E perciò, con questo cuore, che è sbagliato, cercheremo il modo di toglierci la prova.

Però, con questo cuore molto spesso il modo che noi cerchiamo di uscire dalle prove è un modo sbagliato, che in realtà ci allontana dai principi di Dio, e così ci allontana da Dio. Magari andremo a spendere quello che noi non abbiamo da spendere, e così ci troviamo dopo con altri problemi. Magari riempiamo i pensieri e il cuore con il desiderio di come avere meno problemi. In questo caso, questo forte desiderio può diventare una forma di idolo. In questi casi, non stiamo cercando la nostra gioia in Cristo, non stiamo godendo la pace che abbiamo in Cristo. Non stiamo guardando alle benedizioni che abbiamo in Cristo, ma piuttosto focalizziamo su il desiderio di essere liberati dalla prova che non vogliamo nella nostra vita.

Come Vivere

Allora, cosa possiamo imparare da tutto questo? Prego che avete visto che le prove non sono un male, sono un bene, in quanto sono strumenti gestiti da Dio per il nostro bene eterno. Sono strumenti che Dio Usa per farci crescere, per conformarci di più nell'immagine di Gesù Cristo. Sono utili, perché crescono la nostra fede, che ci rendono più perfetti, ovvero più maturi, più conformati all'immagine di Gesù Cristo. Quando abbiamo peccati nella vita, le prove e le difficoltà sono strumenti di Dio per santificarci, spingendoci ad abbandonare il nostro peccato.

Le prove ci permettano di godere le meravigliose promesse di Dio, perché le prove rendano necessarie le promesse di Dio. Le prove ci spingono a vivere per fede, che è assolutamente necessario per essere giustificati agli occhi di Dio.

Quindi, voglio invitare ciascuno di voi, come invito me stesso, ad arrenderti a Dio, ad accettare tutto quello che la mano di Dio porta nella tua vita. Dio è in controllo di tutto, questo è il motivo per cui ci dichiara nella Bibbia Romani 8:28:

tutte le cose cooperano al bene di coloro che amano Dio.

Tutte le cose cooperano, perché Dio è in controllo di tutte le cose. E perciò, prego che avendo valutato questo discorso, ogni persona possa diventare più mansueta, che vuol dire di accettare con pace quello che la mano di Dio porta nella nostra vita. Prego che possiamo aggrapparci di più a le meravigliose e preziose promesse di Dio, che possono darci grande gioia in mezzo alle prove più profonde. Prego che possiamo guardare a Dio, e così avere una fede sempre più profonda, in mezzo alle prove.

Preghiera: o Padre, grazie per le prove, perché ci servono, ci servono per prepararci per godere l'eternità nella tua presenza. Grazie che tu sei in controllo di tutto, e non permetti che ci arrivano le prove sbagliate, perché non permetti che siamo tentati, ovvero provati, oltre alle nostre forze. Grazie che tu sei il sovrano Dio, che gestisce tutto per il nostro vero bene, e per la tua gloria.