Aiuto Biblico

Una speranza sicura

sermone di Marco deFelice, www.AiutoBiblico.org per domenica, 9 gennaio 2022, – cmd es –
parole chiavi: speranza, lo stato, coscienza, responsabilità

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Nella vita, ci sono momenti, o periodi, in cui tutto sembra nero. Sembra che il male vinca.

Questo può essere al livello di una nazione, o più nazioni. Questo può essere al livello di una famiglia. Può essere al livello personale.

Al livello personale: arriva una brutta malattia, per esempio, un tumore, o qualche altra malattia, che fa soffrire, e poi, tende a portare alla morte.

Magari, la tua vita sta andando relativamente liscia. Sei contento con la vita, il lavoro, la famiglia.

E poi, forse senza preavviso, cominci a notare dei sintomi. Fai dei controlli, e scopri che hai una malattia molto grave.

Il tuo mondo è tutto scombussolato.

Oppure, non sei tu, ma qualcuno della tua famiglia.

Oppure, come famiglia, sembra che tutta vada bene. E poi, ad un tratto, senza preavviso, qualcosa succede che mette tutta la famiglia sottosopra.

Conosciamo tante famiglie, e abbiamo visto questo tante, tante volte. Abbiamo visto la vita che è andata in crisi, per vari motivi. Quindi, la fede di prima non basta. Serve una fede molto più profonda e solida, come un’ancora che impediscealla barca di andare alla deriva nella tempesta.

Noi conosciamo tante famiglie così. Conosciamo famiglie in cui è morto, anche all'improvviso, un figlio. Conosciamo famiglie in cui un figlio o una famiglia dichiara che rifiuta il piano di Dio, e vuole amare qualcuno dello stesso sesso. Conosciamo famiglie in cui o un figlio, o il marito, viene arrestato per un grave reato, e mandato in carcere. Quando è il marito, vuol dire che la famiglia perde anche lo stipendio del marito.

Conosciamo famiglie in cui o il marito o la moglie torna a casa e dichiara che non vuole restare nel matrimonio.

Potrei andare avanti, ma il punto è che possono arrivare vere bombe. Distruggono la vita che c’era prima. Come possiamo reagire in questi casi?

Come dobbiamo reagire?

Similmente, al livello della società, nella storia, arrivano grandi problemi, che toccano la vita, non solo di qualche persona o qualche famiglia, ma una grande parte della popolazione.

Per esempio, nella Bibbia, in Esodo, leggiamo di come il popolo di Israele erano schiavi in Egitto. La loro condizione era così terribile che il faraone, un dittatore, ordinò che tutti i figli maschi fossero ucciso alla nascita.

Le condizioni di tutti erano terribili.

Voglio leggere due brani per aiutarci ad immaginare com’era la vita per i Giudei nel periodo dei Giudici.

Giudici 6:1-6.

“1 Ora i figli d’Israele fecero ciò che è male agli occhi dell’Eterno, e l’Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. 2 La mano di Madian si fece forte contro Israele; per paura dei Madianiti, i figli d’Israele si fecero le caverne che sono nei monti, e le spelonche e i forti. 3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e con i figli dell’est salivano contro di lui, 4 si accampavano contro gl’Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza e non lasciavano in Israele né mezzi di sussistenza, né pecore, né buoi, né asini. 5 Poiché salivano col loro bestiame e con le loro tende, e arrivavano numerosi come locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. 6 Israele fu perciò ridotto in grande povertà a motivo di Madian, e i figli d’Israele gridarono all’Eterno.” (Giudici 6:1-6 LND)

Immaginate la situazione. Cerchiamo di capire come stavano. Cosa vuol dire che non avevano sussistenza? Sussistenza è cibo. Non lasciavano in Israele cibo. Il popolo di Israele non aveva da mangiare.

In 2Re 6:24-30 vediamo il popolo di Dio e l’assedio di Samario:

“24 Dopo queste cose avvenne che Ben-Hadad, re di Siria, radunò tutto il suo esercito e salì contro Samaria per stringerla d’assedio. 25 Or ci fu una grande carestia in Samaria; e i Siri la tennero assediata a tal punto che una testa d’asino era venduta per ottanta sicli d’argento e il quarto di un kab di sterco di colombi per cinque sicli d’argento. 26 Mentre il re d’Israele passava sulle mura, una donna gli gridò e disse: "Aiuto, o re, mio signore!". 27 Egli le rispose: "Se non ti aiuta l’Eterno, dove posso io trovare aiuto per te? Forse con i prodotti dell’aia o del torchio?". 28 Poi il re aggiunse: "Che cos’hai?" Ella rispose: "Questa donna mi ha detto "Dammi tuo figlio perché lo mangiamo oggi; mio figlio lo mangeremo domani". 29 Così abbiamo fatto cuocere mio figlio e l’abbiamo mangiato. Il giorno seguente io le ho detto: "Dammi tuo figlio perché lo mangiamo". Ma essa ha nascosto suo figlio". 30 Quando il re udì le parole della donna, si stracciò le vesti. Mentre passava sulle mura, il popolo guardò, ed ecco sotto egli portava un cilicio sulla carne.” (2Re 6:24-30 LND)

È quasi impossibile immaginare quanto era terribile. Eppure, era così, per tutti quanti.

Perché era così terribile?

Perché il popolo ha disubbidito. Erano conseguenze per la loro disubbidienza.

Davide, prima che diventasse re, fu ricercato da Saul. Dove Davide cercava rifugio, le varie città o paesi lo tradivano, dicendo a Saul dove era. Davide correva per la vita, e non trovava rifugio. Era tutto nero.

Volta dopo volta, vediamo momenti di terribili persecuzione e problemi. Finora, noi, come popolo, non abbiamo vissuto quello. Ci sono state profonde tempeste come individui, e forse come famiglia, ma non come chiesa, e non come società, non nella nostra vita.

Però, le cose possono cambiare. Possono cambiare man mano, possono cambiare ad un tratto.

Il ruolo dello stato

Vogliamo capire un discorso importante oggi. Vogliamo capire qual è il ruolo che Dio ha dato allo stato. Andiamo alla Bibbia, per capire.

In teoria, lo stato dovrebbe esistere per curare la popolazione. Per esempio, in Genesi 9, dopo il diluvio, troviamo un comandamento che non era legato ai Giudei, ma è per tutti gli uomini, in tutte le epoche. Leggo Quello che Dio comanda all’uomo dopo il diluvio. Genesi 9:5-6.

“5 Io chiederò certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiederò conto ad ogni animale e all’uomo. Chiederò conto della vita dell’uomo alla mano di ogni fratello dell’uomo. 6 Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l’uomo a sua immagine.” (Genesi 9:5-6 LND)

Qui, Dio comanda la pena di morte per chi sparge il sangue di un uomo. La vita è sacra, perciò, chi toglie la vita, certamente nel senso di omicidio, deve essere messo a morte. Questo non è una vendetta personale, ma una cosa della società. Dio vuole che capiamo quanto la vita è sacra, e perciò, quanto è grave l’omicidio. E perciò, comanda la pena di morte. Non spetta a NOI mai, di uccidere. Ma in questo caso, è DIO che ci comanda così.

Anche in Romani 13, troviamo un brano importante che ci aiuta a capire lo scopo che Dio ha dato allo stato. Leggo dal Romani 13:1.

“1 Ogni persona sia sottoposta alle autorità superiori, poiché non c’è autorità se non da Dio, e le autorità che esistono sono istituite da Dio. 2 Perciò chi resiste all’autorità, resiste all’ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di sé la condanna. 3 I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l’autorità? Fa’ ciò che è bene, e tu riceverai lode da essa, 4 perché il magistrato è ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perché egli non porta la spada invano; poiché egli è ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male. 5 Perciò è necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell’ira ma anche per ragione di coscienza. 6 Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perché essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio.” (Romani 13:1-6 LND)

Per il momento, saltiamo la parte di essere sottoposti all’autorità superiore. Torniamo dopo a quello. Prima di tutto, vogliamo considerare qual è l’autorità che Dio ha dato allo stato.

È importante capire che lo stato NON ha autorità per conto suo. L’unica autorità che ha è quella che Dio gli ha dato.

Stessa cosa vale nel matrimonio, e per i genitori, e per le guide di chiesa.

Consideriamo l’autorità di ciascuno.

Matrimonio: il marito non è un dittatore, che può solo comandare alla moglie qualsiasi cosa che vuole. Se un marito che si dichiara credente si comporta come dittatore, la moglie dovrebbe chiedere l’intervento degli anziani di chiesa, che dovrebbero ammonire il marito per il su comportamento peccaminoso.

Genitori: i genitori non sono padroni, e i figli non sono i loro schiavi. Se i genitori cercano di solo comandare i figli, i figli, quando diventano grandi da capire quello che succede, dovrebbero rifiutare quell’autorità peccaminosa.

Le guide di chiesa: non possono solo comandare i credenti come vogliono loro. Non hanno questo potere da Dio. Se cercano di agire così, i credenti dovrebbero rifiutare di accettarli come autorità. Se continuano, i credenti dovrebbero cacciare quegli uomini, o lasciare quella chiesa, perché gli uomini che guidano non sono uomini di Dio.

Gli stessi principi si applicano allo stato, ma, non si può solo lasciare lo stato. Un stato corrotto rende difficile, se non quasi impossibile, cambiare le cose con il voto, perché è tutto manipolato.

È importante studiare la storia. Chi non impara dalla storia è destinato a ripetere gli stessi errori.

Esempio del matrimonio: tante giovani donne, essendo cresciute con padri malvagi, dittatori, alla fine, sposano un uomo così, e così hanno un matrimonio terribile. Abbiamo visto che spesso, la donna lascia quel uomo, ma poi, si mette con un altro che è simile e a volte peggio. Non impara.

Ho visto tante chiese così, con una guida che era un piccolo Papa. Le persone accettano questo, come leggiamo in 2Corinzi 11. In quel brano, Paolo sta parlando dei falsi apostoli, e come i credenti continuavano ad accettarli, nonostante che quei falsi apostoli trattavano male i credenti. Questo è la situazione di tante chiese oggi, in cui c’è chi vuole comandare, anziché sacrificarsi per il bene delle pecore. Notate, in questo brano, come Paolo riprende i credenti per il fatto che accettavano questi falsi capi. Leggo 2Corinzi 11:18-21.

“18 Poiché molti si vantano secondo la carne, anch’io mi vanterò. 19 Voi infatti, che siete savi, sopportate volentieri gli insensati. 20 Ora, se qualcuno vi riduce in servitù, se qualcuno vi divora, se qualcuno vi deruba, se qualcuno s’innalza, se qualcuno vi percuote in faccia, voi lo sopportate. 21 Lo dico a mia vergogna, come se noi fossimo stati deboli; eppure, in qualunque cosa uno è ardito, lo dico nella follia, sono ardito anch’io.” (2Corinzi 11:18-21 LND)

Come è chiaro qua, ed è chiaro anche in 3 Giovanni, in cui Giovanni condanna duramente la guida della chiesa, di Diotrefe. Giovanni dichiara che Diotrefe appartiene al male, non al bene.

Quindi, certamente, c’è il comandamento di Ebrei 13:17:

“Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando, perché ciò non vi sarebbe di alcun vantaggio.” (Ebrei 13:17 LND)

Certamente, quello è un comandamento chiaro e forte. Però, in altri brani, vediamo che NON dobbiamo seguire il male. Se chi esercita l’autorità non lo fa nel modo che Dio comanda, non è da seguire.

Questo principio vale anche per lo stato.

Anche per lo stato: Dio ha dato allo stato l’autorità di punire chi fa il male.

Importante notare che Romani 13 parla di portare la spada per vendicarsi con ira contro colui che fa il male.

Cosa serve la spada? Non è una punizione come il carcere. È la pena di morte.

Per chi è? Per chi fa il male.

I tributi e le tasse servono per permettere allo stato di avere un sistema per punire chi fa il male.

Quindi, lo stato NON ha autorità assoluto, in qualsiasi campo. Non ha autorità nel campo morale. Non ha autorità nel campo del matrimonio: per stabilire chi può sposarsi, e chi no. Dio ha stabilito quello.

Dio ha dato ai genitori, non allo stato, la responsabilità di allevare i figli, e trasmettere ai figli i valori di Dio a loro. Però, quando tante scuole in tanti nazioni moderne insegnano quello che sono effettivamente valori morali sbagliati, stanno prendendo un’autorità che Dio le ha dato. Le scuole fanno parte dello stato. Non è buono lasciare allo stato quello che Dio ha dato solo ai genitori.

E questo è vero in tanti altri campi. Lo stato prende potere che Dio non gli ha dato.

Quindi, è giusto sottometterci all’autorità dello stato, come è giusto essere ubbidienti alle autorità di chiesa, ma solo finché quell’autorità è sottomessa a quella che Dio ha stabilito.

Principio: la storia del DDT

Negli anni, il cuore carnale che si trova ancora nei credenti, spesso arriva a creare grande divisioni e forti contrasti. Il problema, ed è un problema grande, è che rivela il peccato.

Lo stato non sempre dice la verità, anche quando ci assicura che lo stanno facendo per il nostro bene.

Usiamo il DDT come esempio. DDT è un pesticida molto potente. Funziona molto bene, ma è molto, molto nocivo agli uomini. Fu introdotto circa nel 1944. Gli stati, compreso l’Italia e l’America, dichiaravano che era miracoloso, che era meraviglioso, e che era sicuro. Spruzzavano da per tutto, compreso proprio sui bambini.

Dopo circa 30 anni, una signora Rachel Carson, scrisse un libro, Silent Spring, ovvero, “primavera di silenzio”, in cui parlava dei pericoli del DDT. Fu grandemente screditata e disprezzata. Eppure, man mano negli anni successivi, quello che aveva scritto fu confermato.

Finalmente, gli stati rendevano illegale l’uso del DDT alle persone.

Quindi, il punto importante da capire qua: lo stato, con tutti i suoi scienziati, assicuravano le persone che il DDT era sicuro, e un grande aiuto. In realtà, era gravemente pericoloso.

Per esempio: Il fatto è che una volta che metti il DDT nel corpo, non si può più toglierlo. Infatti, hanno verificato che le ragazzine pre-pubertà che hanno avuto contatto con DDT, quando arrivano alla mezza età, erano cinque volte più esposte a prendere tumori al seno.

All’inizio, gli stati parlavano solo bene del DDT. Non volevano altre voci.

La nostra responsabilità di curarci

Allora, lasciando l’argomento di DDT per un momento, perché i principi che vogliamo vedere valgono sempre e in ogni campo, consideriamo i principi biblici qua.

Dio comanda ai credenti di curarsi. Dichiara in 1Corinzi 3:16,17. Notate quello che Dio ci dichiara:

“16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 17 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui, perché il tempio di Dio, che siete voi, è santo.” (1Corinzi 3:16-17 LND)

I principi qua sono chiari: Noi siamo il tempio di Dio. I nostri corpi, sono il tempio di Dio. Non dobbiamo guastare o fare del male ai nostri corpi.

Ecco perché non dobbiamo fumare, non dobbiamo usare la droga, non dobbiamo bere tanto alcol.

Però, andiamo avanti. Non dobbiamo lasciarci andare per diventare obese. È estremamente evidente, in tante ricerche, che l’obesità è molto grave per la salute.

Non dobbiamo mangiare male. Uno può essere magro, per costituzione, e comunque, mangiare molto male, e guastare il suo corpo.

Non dobbiamo ingerire o prendere in altre forme alcuna sostanza che fa del male.

Quindi, visto che Dio comanda a noi credenti a non guastare i nostri corpi, ogni credente ha una responsabilità di informarsi per conto suo, per quanto riesce. Ripetutamente negli anni, si è verificato che lo Stato dava informazione NON giusta e non buona.

Perciò, non è buono solo credere ciecamente a quello che lo stato dice. Piuttosto, dobbiamo informarci per conto nostro, per quanto possiamo.

Visto che Dio dà il comandamento di non guastare i nostri corpi a NOI; come credenti, allora, siamo NOI responsabili di informarci, per quanto è possibile.

Non giudichiamo l’uno l’altro, coscienza

C’è un grande pericolo spirituale. Se un credente ascolta solo lo stato, sarà convinto che DDT sia sicuro e importante usare. Un altro credente, informandosi da fonti NON ufficiali, perché lo stato permette solo quello che è d’accordo con quello che dice, quest’altro credente si informa, e decide che il DDT è molto pericoloso. Per conoscenza, anche se lo stato dichiara che è obbligatorio sottoporsi ai trattamenti di DDT, questo credente, non volendo guastare il suo corpo rifiuta.

Finora, nessuno problema. Entrambi stanno seguendo la propria coscienza. Ognuno è convinto di vivere per la gloria di Dio.

Il problema arriva se uno di loro, o entrambi, accusa l’altro, come se fosse nel peccato, se usa o non usa il DDT.

Quello che crede allo stato dichiara che in Romani 13, dice che dobbiamo sottometterci allo stato. L’altro credente dice che Dio ci comanda a non guastare il nostro corpo, e perciò, di coscienza, non può ubbidire allo stato. Non può permettere allo stato di spruzzare DDT sui suoi figli.

Forse ci sono altri credenti che, informandosi il meglio possibile, decidono che non è sicuro usare DDT. Forse sono convinti, forse hanno solo dei dubbi. Ma, non hanno pace che sia sicuro. Alcuni sono convinti che sia pericoloso.

Allora, cosa succede in quella chiesa? Se i credenti sono carnali, quelli che credono nell’utilità del DDT criticheranno moltissimo coloro che non vogliono usarlo. Li accuserano di mettere gli altri a rischio. Magari, certi vogliono che ogni mese, l’edificio della chiesa sia spruzzato con DDT. Gli altri non vogliono usarlo per niente. Chi non vuole che il DDT sia usato vengono accusati a non amare gli altri.

Quelli che NON vogliono usare il DDT accusano gli uni a non curare gli altri.

Se una chiesa è piena di carnalità, allora, gli uni giudicheranno gli altri.

Fratelli e sorelle, quello danneggerà la chiesa, molto più di quanto il DDT potrebbe danneggiare la chiesa.

Oh, che possiamo camminare con umiltà. Oh, che possiamo amarci. Oh, che possiamo considerare il cuore, e non la scelta, magari basata su informazione diversa dalla nostra.

Vivere per Coscienza

Vorrei andare avanti, a considerare alcuni altri principi biblici importanti, che riguardano cosa vuol dire vivere per coscienza.

È importante che non condanniamo gli uni gli altri quando stiamo agendo per coscienza.

Se uno lavora in una ditta, e per lavorare là, deve sottoporsi a un trattamento di DDT, ed è convinto che sia sbagliato, non dovrebbe condannare, nel suo cuore, coloro che credono che vada bene. Non dovrebbe assolutamente giudicarli come se fossero nel peccato.

Egli sta facendo quello che di conoscenza pensa di essere la volontà di Dio. Certamente, questo è che NON sta cercando la via più facile.

E coloro che credono, in base ai loro studi, credono che vada bene usare il DDT, non dovrebbero giudicare e condannare coloro che pensano che non vada bene. Certamente, non possono tutti avere ragione. Però, ognuno deve fare quello che pensa giusto davanti a Dio.

Questo vale nella chiesa, questo vale nei rapporti, questo vale nei matrimoni.

Quindi, mentre gli stati, qua in Italia come in America, più o meno forzavano i cittadini di usare il DDT, c’erano delle persone che erano contrarie. Furono grandemente criticati e giudicati, come se non amassero il loro prossimo.

Fratelli, questo non era giusto. C’erano le proclamazioni ufficiali, che DDT era sicuro ed era avrebbe potuto salvare la popolazione. Però, c’erano alcuni, pochi, scienziati che vedevano il contrario.

Non dobbiamo condannare e criticare chi pensa diversamente da noi. Piuttosto, con grazia, vogliamo ascoltare gli uni gli altri. Non è detto che cambieremmo posizione, ma possiamo essere uniti come credenti, apprezzando che gli altri stanno cercando la cosa migliore, benchè diversa da quello che crediamo noi. Pensando ad anni fa, questo è vero se uno credeva che il DDT era sicuro, oppure, se uno credeva che il DDT era pericoloso.

Per noi come chiesa, dove le famiglie fanno la scuola parentale, insegnando ai loro figli da casa, anziché mandarli alle scuole statali, non è raro che queste famiglie vengono fortemente criticate e giudicate. Spesso, questo accade da altri che non si sono ben informati in materia. Ma sono pronti a giudicare e criticare. Questo è peccato. Non viviamo noi così.

Siamo salvati per grazia, dobbiamo vivere per grazia. Allora, cosa fa la grazia? Visto che si tratta di argomenti in cui la Bibbia non parla direttamente, la grazia considera il CUORE dell’altro. Anche se non vedo la cosa come lui o lei, non lo condanno Credo nella sincerità del suo cuore.

Si può andare contro lo stato?

Una domanda importante: In quali casi è giusto andare contro lo stato, e disubbidire una legge o un decreto? Romani 13 ci comanda ad essere sottoposti alle autorità superiore, dal contesto chiaramente parlando dello stato.

Abbiamo già visto che Ebrei 13:17 ci comanda ad essere sottomessi alle autorità di Chiesa. Però, abbiamo visto in altri brani che quell’autorità non è assoluta. Non bisogna ubbidire in ogni cosa.

Similmente non bisogna ubbidire allo stato in ogni cosa. Se lo stato mi ordina di sottoporre i miei figli al trattamento di DDT ripetutamente, e dai miei studi, sono convinto che sia pericoloso per loro, e anche per me, certamente, devo per primo curare i miei figli, che è la mia responsabilità davanti a Dio. Anche se lo stato mi punisce duramente, non devo compromettere.

Quindi, se un’autorità, che sia un marito, o un padre, o una guida di chiesa, o lo stato, cerca di imporre un’autorità che Dio NON gli ha dato, non dobbiamo sottoporci a quell'autorità. Questo nei casi in cui sottoporci ci farebbe andare contro coscienza.

Torno all’esempio del DDT. Se lo stato dovesse fare un decreto che impone alle persone di sottoporsi al trattamento del DDT, per coscienza davanti a Dio, non è da fare. Infatti, in questo caso, l’autorità sta cercando di forzare le persone ad andare contro coscienza. Dio non ha dato allo stato quell’autorità.

E come se la scuola di stato ordinasse le ragazze di vestirsi in un certo modo, per l’educazione fisica, e una ragazza credente fosse convinta che davanti a Dio, non è modesta, questo vuol dire andare contro coscienza? Cosa deve fare?

Deve fare tutto il possibile, costi quello che costi, per seguire la sua coscienza.

Cosa è legittimo

Cosa facciamo quando ubbidire allo stato ci fa NON ubbidire a qualcos’altro che Dio ci ha comandato?

Torniamo al nostro esempio del DDT. Se lo stato dovesse emanare un decreto che fosse obbligatorio usare DDT, o non si può lavorare, senza essere spruzzato con il DDT, ci sono due principi da considerare.

Primo: se di coscienza io sono convinto che il DDT fa danno al mio corpo, o al corpo della mia famiglia (come capo famiglia) allora, è di rifiutare ad ubbidire allo stato.

Poi, c’è anche un altro principio biblico: Dio comanda all’uomo di lavorare, per provvedere per la sua famiglia, e anche per aiutare quelli nel bisogno.

In un caso così: lo stato vieta la persona che rifiuta di sottoporsi al DDT di lavorare. Lo stato comanda di non fare quello che Dio ci comanda, in questo caso, lavorare.

Io, per la mia coscienza, in un caso così, pur non volendo, ma per ubbidire al comandamento di lavorare, sarei disposto di lavorare in nero.

Normalmente, non sarei MAI disposto a lavorare in nero. Normalmente non ci sono eccezioni.

Però, se lo stato mi vieta di lavorare, cosa che Dio mi comanda fare, credo che disubbidire allo stato per ubbidire a Dio sarebbe la cosa giusta da fare.

Questo è come la vedo io. Non giudico e non condanno chi lo vede diversamente. Però, la mia posizione è fondata su chiari principi biblici che vedo. Perciò, non sarebbe giusto per chi crede diversamente di accusarmi di peccato, come io non dovrei accusare altri a peccare, nel senso che non stanno provvedendo per le loro famiglie secondo come la vedo io. La Bibbia ci comanda che ognuno sia pienamente convinto nel proprio cuore.

Infatti, un brano molto importante per capire questo è Romani 14:5-8. Paolo sta parlando di chi stima un giorno più degli altri, e chi stima tutti i giorni lo stesso. Seguite mentre leggo.

“5 L’uno stima un giorno più dell’altro, e l’altro stima tutti i giorni uguali; ciascuno sia pienamente convinto nella sua mente. 6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi non ha alcun riguardo al giorno lo fa per il Signore; chi mangia, mangia per il Signore e rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per il Signore e rende grazie a Dio. 7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso, 8 perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.” (Romani 14:5-8 LND)

NON dobbiamo scegliere in base a quello che vogliamo noi, né di quello che ci è più comodo. Piuttosto dobbiamo scegliere in base a quello che siamo convinti sia la volontà di Dio. Facciamo tutto per il Signore, non per soddisfare noi stessi. Come questo brano rende chiaro, fratelli possiamo sinceramente avere posizioni diversi. Ognuno deve vivere pienamente per il Signore, in base a quello che sia convinto, sia la volontà di Dio.

Quindi, si tratta di un cuore che vuole piacere pianamente a Dio.

Dio è in controllo

Adesso, torniamo al fatto che ci sono state tante volte nella storia quando sembrava che il popolo di Dio fosse senza speranza.

Dobbiamo ricordare che quello che vediamo, non è sempre la realtà.

Quando il popolo di Israele era in Egitto, sembrava impossibile che potessero mai essere liberati. Ma Dio li ha liberati.

Quando Israele, al tempo di Gedeone, era così schiacciato, sembrava impossibile essere liberati. Ma Dio, in pochissimo tempo, liberò Israele.

Dio ha salvato Davide da Saul, e lo ha fatto re.

Volta dopo volta, nella Bibbia, e nella storia, vediamo esempi in cui sembrava impossibile che le cose potessero cambiare, eppure, Dio fa l’impossibile.

Per quanto potrebbe SEMBRARE che gli uomini siano in controllo, in realtà, DIO è sul trono,,ed è in controllo.

E Dio promette che chi confida in Lui, e cammina per fede, seguendo Dio, sarà curato da Dio. Leggo Apocalisse 3:10

“Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra.” (Apocalisse 3:10 LND)

Dio manderà grandi prove sulla terra, e più ci avviciniamo alla fine del mondo, più terribile saranno le prove. Ma Dio opererà per curare il suo popolo, coloro che hanno fede in Dio

Conclusione

Quindi, le lezioni più importanti.

Ci sono prove, a volte grandi prove. Ma Dio è sul trono, e non ci abbandonerà.

Quando abbiamo posizioni diversi, ognuno in base alla conoscenza, e quello che è riuscito a capire, non dobbiamo giudicare e criticare chi ha una posizione diversa della nostra.

Normalmente, dobbiamo essere sottomessi allo stato. Ma se lo stato prende potere che Dio non gli ha dato, e vuole forzarci ad andare contro coscienza, dobbiamo fare quello che vediamo come giusto davanti a Dio. Se perfino lo stato di ostacola da lavorare, DIO ci comanda a lavorare. Dobbiamo seguire Dio.

Prego che possiamo vivere in pace, confidando nel nostro Dio, che è pienamente in controllo. Prego che possiamo amare gli uni gli altri, e non giudicare chi pensa diversamente da noi.

L’esempio del DDT era un esempio vero, che, potrebbe ripetersi. Se dovessimo trovarci in una situazione simile, prego che i principi che abbiamo visto oggi ci aiuteranno a capire come comportarci.

Grazie a Dio per la sua cura perfetta.