Aiuto Biblico

Come vivere per fede giorno per giorno

sermone di Marco deFelice, www.Aiutobiblico.org per domenica 13 luglio 2014 , – cmd es –
Descrizione: La vita cristiana è una vita di fede, vivendo per quello che avremo nel futuro. È una vita in cui si preferisce i veri tesori futuri, anziché i falsi tesori attuali.
parole chiavi: tesoro, desiderio del cuore, voglia, piaceri, fede, speranza

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Come sappiamo, la Bibbia dichiara che il giusto vivrà per fede. La vera vita cristiana è una vita di fede.

Ma cosa vuol dire, in pratica, vivere per fede? Quando impariamo termini biblici, è fondamentale arrivare a capire cosa vuol dire in pratica. Cosa vuol dire portare frutto? Cosa vuol dire santificarci? Cosa vuol dire edificare gli uni gli altri? Cosa vuol dire in pratica mettere i nostri doni al servizio degli altri? Dobbiamo capire le verità bibliche al punto di sapere cosa vuol dire vivere così.

E allora, che cosa vuol dire vivere la vita per fede?

Una vita vissuta per fede è una vita in cui quello che faccio oggi non è determinato dalle mie circostanze oggi, ma piuttosto le mie scelte oggi sono determinate da un futuro, che io credo per fede. È molto importante che comprendiamo questo, perché trasforma la vita.

Dio ha creato il mondo in tale modo che la vita normale per chi vive vicino alla natura è così. Per esempio, un agricoltore vive per fede ogni volta che pianta dei semi che avrebbe potuto usare come cibo. Egli preferisce fidarsi del valore futuro della raccolta anziché al valore attuale dei semi. Prende le sue decisioni pensando al futuro.

Troviamo la stessa cosa in tanti altri campi. Si investe tempo e impegno oggi, guardando nel futuro e credendo che quell’investimento porterà ad un risultato che avrà più valore di quanto è costato.

Purtroppo, molto di quello che ci circonda oggi ci spinge a vivere alla giornata, vivere per come ci sentiamo in quel momento, anziché vivere per il futuro. Questo ostacola una vita per fede.

Quindi, possiamo dire che una vita di fede è una vita che si vive guardando in avanti, anziché una vita in cui si vive in base a come ti senti in quel momento, o in base a quello che sarebbero i vantaggi o gli svantaggi in quel momento. Una vita di fede è una vita in cui si considera le cose future di più valore delle cose presenti, specificamente le vita futura con Dio.

Un chiaro esempio di una vita di fede è la vita di Mosè, quando scelse di preferire la ricompensa eterna con Dio anziché le ricchezze che aveva in Egitto. Vi leggo Ebrei 11:24-27.

“24 Per fede Mosé, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone 25 scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato, 26 stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori di Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. 27 Per fede lasciò l’Egitto senza temere l’ira del re, perché rimase fermo come se vedesse colui che è invisibile.” (Ebrei 11:24-27 LND)

Chi non vive per fede non è un vero credente, perché il giusto vivrà per fede. Però, abbiamo bisogno di fortificare sempre la nostra fede.

Vivere per fede non riguarda solamente certe decisioni spirituali, ma riguarda ogni aspetto della vita! Vivere per fede riguarda il nostro comportamento, le nostre scelte, come parliamo, le nostre amicizie, e come spendiamo il nostro tempo e i nostri soldi. La vera vita di fede determina ogni nostra decisione.

Quindi, se tu vuoi la gioia che Dio intende per un credente, se vuoi la pienezza di Dio nella tua vita, e vuoi una vita che porta frutto che dura nell'eternità, se vuoi vittoria sul peccato, se vuoi la preziosa comunione con Gesù Cristo, allora, devi vivere per fede.

Versetti che ci ricordano questo

La Bibbia è piena di versetti che ci ricordano che la vita cristiana è una vita di fede, in cui guardiamo in avanti. Guardiamone alcuni. Inizio, leggendo Giacomo 5:7-11.

“7 Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l’agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finché abbia ricevuto la pioggia della prima e dell’ultima stagione, 8 Siate pazienti anche voi; rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. 9 Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinché non siate giudicati; ecco, il giudice è alle porte. 10 Fratelli miei, prendete come modello di sofferenza e di pazienza i profeti, che hanno parlato nel nome del Signore. 11 Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbò, poiché il Signore è pieno di misericordia e di compassione.” (Giacomo 5:7-11 LND)

Fede è tenere gli occhi in avanti. Ebrei 6:15 dichiara che Abrahamo visse così.

“E così, Abrahamo, avendo aspettato con pazienza, ottenne la promessa.” (Ebrei 6:15 LND)

Anche Romani 8:24,25 ci ricorda che la nostra vita è una vita di fede, in attesa di quello che arriverà al ritorno di Cristo. Leggo Romani 8:24,25.

“24 Perché noi siamo stati salvati in speranza; or la speranza che si vede non è speranza, poiché ciò che uno vede come può sperarlo ancora? 25 Ma se speriamo ciò che non vediamo, l’aspettiamo con pazienza.” (Romani 8:24-25 LND)

Romani 15:4 ci esorta a sperare in quello che arriverà nel futuro. E poi, leggo anche Galati 5:5, che ci ricorda che noi aspettiamo la speranza della giustizia. In altre parole, viviamo in attesa della giustizia che sarà rivelata al ritorno di Cristo. Leggo questi due brani.

“Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinché mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza.” (Romani 15:4 LND)
“Noi infatti in Spirito, mediante la fede, aspettiamo la speranza della giustizia,” (Galati 5:5 LND)

In Galati 6:9, abbiamo un ricordo a non stancarci, perché ci sarà la ricompensa per una vita vissuta per fede. Leggo Galati 6:9.

“Or non veniamo meno nell’animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo.” (Galati 6:9 LND)

Ebrei 12:1-3 è un forte ricordo di vivere per fede, guardando in avanti, considerando Cristo, e l'eterna ricompensa che ci arriverà quando Egli ritornerà. Leggo Ebrei 12:1-3.

“1 Anche noi dunque, essendo circondati da un così gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci è posta davanti, 2 tenendo gli occhi su Gesù, autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. 3 Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno.” (Ebrei 12:1-3 LND)

Quindi, l'unica vita cristiana vera, una vita gioiosa, una vita con vittoria sul peccato, una vita in cui abbiamo la pace di Dio, una vita in cui abbiamo la gioia di Cristo è di vivere per fede, non prendendo le nostre decisioni in base a quello che vediamo intorno a noi, le circostanze attuali, ma piuttosto, vivendo guardando in avanti a quello che ci aspetta. La vera vita cristiana è una vita in cui si vive guardano costantemente al futuro, convinti che le cose future valgono più delle cose attuali.

Schernitori

Dobbiamo capire che per l'uomo senza Cristo, vivere per fede in Cristo è follia. Vivere per qualcosa che non possiamo ancora vedere sembra stoltezza per il mondo.

Il messaggio della croce è il messaggio che per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo, abbiamo l'eternità con Dio. Questo messaggio è follia per quelli che sono ancora senza Cristo. Leggo 1Corinzi 1:18.

“Infatti il messaggio della croce è follia per quelli che periscono, ma per noi che siamo salvati è potenza di Dio.” (1Corinzi 1:18 LND).

Non dobbiamo aspettare approvazione dal mondo quando viviamo per fede!

Adesso, trovate con me Filippesi 3. Questo brano ci mostra il contrasto di come vive un credente e come vive chi è senza Cristo. Le persone senza Cristo vivono per quello che possono vedere e toccare di questo mondo. Vivono per cose terrene, che nel giorno del giudizio sarà la loro vergogna. Hanno la loro mente rivolta alle cose della terra. Invece un vero credente vive ricordando che la sua cittadinanza è nei cieli. Leggiamo di questo in Filippesi 3:18-21.

“18 Poiché molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, 19 la cui fine è la perdizione, il cui dio è il ventre e la cui gloria è a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra. 20 La nostra cittadinanza infatti è nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesù Cristo, 21 il quale trasformerà il nostro umile corpo, affinché sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a sé tutte le cose.” (Filippesi 3:18-21 LND)

Alla luce di questo, non dobbiamo aspettare approvazione dal mondo per la nostra vita di fede. Non dobbiamo sperare che le persone senza Cristo vedranno bene le nostre scelte, perché in realtà, non possono vederle bene. Sono accecati dal vedere la gloria di Cristo, e perciò, non possono vedere quello per cui noi viviamo! Dal loro punto di vista, noi viviamo per qualcosa di invisibile che non esistente.

Quindi, vivere per fede è stoltezza per il mondo. Eppure, vivere per fede è l'unica via per un vero cristiano. Quando manchiamo la fede, quando viviamo in base alle circostanze e le situazione di oggi, facciamo naufragio della nostra fede, e manchiamo le benedizione che solo Dio può darci. Se non viviamo per fede, siamo come coloro in Salmo 127 che edificano invano.

Non amare il mondo:

Per quanto è importante vivere per fede, finché viviamo in questo mondo è facile vacillare. È facile vivere per quello che possiamo vedere. Quindi, vogliamo considerare alcuni modi che possiamo evitare le tentazioni di vivere per le cose terrene, e come possiamo fortificare la nostra fede. Vogliamo anche considerare, come voi genitori potete aiutare i vostri figli ad cercare le cose di vero valore che li prepara ad una vita di fede.

Per poter vivere per fede, la prima cosa che dobbiamo fare è di non amare il mondo. Amare il mondo e le cose che sono nel mondo ci ostacola totalmente da amare Dio e a vedere il valore di Dio, e questo ci ostacola dal vivere per fede.

Abbiamo già letto in Filippesi 3 delle persone senza Dio che hanno la mente rivolta alle cose sulla terra. Invece un vero credente ha la mente rivolta alle cose celeste. Non dobbiamo amare le cose del mondo. Ascoltate mentre leggo 1Giovanni 2:15-17.

“15 Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. 16 perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l’orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno.” (1Giovanni 2:15-17 LND)

Per vivere nella fede, non dobbiamo amare le cose del mondo. Dobbiamo desiderare tesori più grandi ed eterni.

Discorso

Anche se amare le cose del mondo distrugge la fede è facile cadere in questo peccato. Allora, come possiamo combattere contro la nostra tendenza di amare le cose del mondo, e come possiamo combattere per vedere più il valore di Cristo, e le benedizioni in Lui, in modo da avere più fede?

La battaglia sta nell’addestrare il nostro cuore a desiderare i veri tesori, anziché i sostituti che il mondo ci offre e che la carne desidera.

Ci sono due cose che possono aiutarci. Servono entrambi.

Prima, dobbiamo riconoscere le cose che ci ostacolano da vedere più di Cristo e quanto è possibile, eliminarle dalle nostre vite. Dobbiamo anche eliminare, quanto possibile, le cose del mondo che attirano i nostri cuori.

Ovvero, dobbiamo ridurre e togliere quanto possibile le situazioni che cibano il nostro desiderio per le cose della carne. Cioè, dobbiamo cercare di togliere dalla vita le influenze che ci tirano verso il mondo.

Secondo, dobbiamo aggiungere alla vita quello che ci aiuterà a vedere più l'immenso valore di Gesù Cristo. Dobbiamo fare di tutto per vedere più di Cristo.

Togliere le Cose che ci Tirano Verso il Mondo

Consideriamo alcuni esempi di cose che possono trascinare i nostri cuori ad amare le cose del mondo.

Prima di tutto voglio dire in modo chiaro che in sé, non è sbagliato usare le cose del mondo. Ci servono vestiti, ci servono mobili, nella nostra società quasi tutti hanno bisogno della macchina. La tecnologia può essere utile.

In tanti casi, il problema non è necessariamente le cose in sé ma il fatto che siamo portati ad AMARE le cose del mondo.

Cioè, facilmente il nostro cuore è tutto preso ed eccitato per le cose del mondo. Questo è molto pericoloso spiritualmente. Questo distrugge la fede!

Esempio: che il nostro cuore è attaccato a qualcosa

Come possiamo sapere che il nostro cuore è attirato a qualcosa? Questo vale sia per cose materiali, per rapporti con persone e per esperienze e piaceri.

Se i tuoi pensieri tornano sempre alla stessa cosa, allora, è molto possibile, che sia molto importante per te. Vediamo questo spesso, per esempio, quando uno ama qualcosa di tecnologico. Vuole leggere e rileggere le pubblicità, al punto che memorizza quasi tutto. Pensa più volte al giorno a quello che vorrebbe avere. Ne parla con altri, pensa a quanto sarebbe bello averla.

Questi sono segni che il cuore ama qualcosa che appartiene al mondo.

Si può fare la stessa cosa con situazioni. Tu puoi sperare in una certa situazione, al punto che riempia i tuoi pensieri.

Quello che dobbiamo riconoscere è che se i nostri cuori sono ripieni di cose di questa terra, non possono essere ripieni delle cose eterne.

Potrei fare un paragone. Se i pensieri di un uomo sono pieni di pensieri di altre donne, non può avere un cuore ripieno di pensieri di sua moglie. O sarà una cosa, o sarà l'altra. O i nostri cuori sono rivolti alle cose della terra, oppure, sono rivolti alle cose eterne.

Dio ci comanda a fissare i nostri cuori sulle cose eterne, in cielo, come leggiamo in Colossesi 3:1,2.

“1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. 2 Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra,” (Colossesi 3:1-2 LND)

Quindi, se i nostri cuori e pensieri sono rivolti a cose sulla terra, non stiamo vivendo per fede. Non stiamo desiderando la nostra vita in cielo. La nostra fede si sta raffreddando, e stiamo allontanandoci da Dio.

Quando ci troviamo in questa situazione, siamo in grave pericolo. Perciò, dobbiamo agire con fermezza e forza. Dobbiamo cambiare direzione. Confessiamo, e torniamo a guardare e a desiderare Dio.

Cose da Togliere o Ridurre

Visto la nostra tendenza di amare le cose del mondo, è utile cambiare abitudini e pratiche, per avere meno contatto con le cose che possono allontanarci da Dio.

Ricordate che la brutta compagnia corrompe i buoni costumi, come leggiamo in 1Corinzi 15:33.

“Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi.” (1Corinzi 15:33 LND)

Una brutta compagnia è la pubblicità. Lo scopo della pubblicità è di creare desiderio. Le aziende spendono tantissimo per creare desiderio in noi. Apple, che produce iPhone, ha speso più di un miliardo di dollari pubblicizzandolo. Nel 2012, Samsung ha speso circa 400 milioni di dollari per pubblicizzare gli smartphone Galaxy.

Negli Stati Uniti hanno stimato, una spesa di 700 miliardi di dollari nella pubblicità del 2013.

La pubblicità è molto potente, ed è mirata a creare desiderio. È mirata a farci avere pensieri rivolti a questa terra, anziché alle cose eterne. Quindi, vuole farci pensare meno a Dio.

Pensando ai nostri acquisti, ci sono due motivi per cui compriamo qualcosa. O la compriamo perché ci serve, o la compriamo perché abbiamo voglia di quella cosa.

Se per esempio le mie scarpe si consumano, formandosi un buco nella suola, allora, vuol dire che ho bisogno di un nuovo paio di scarpe. Non è che ho voglia di scarpe, anzi, ci penso poco, ma per necessità, vado al negozio, compro un paio di scarpe, e poi non ci penso più. Le mie scarpe non riempiano i miei pensieri, non sto là sempre guardando le nuove scarpe. Le metto al mattino, e non ci penso più.

Invece, posso cercare qualcosa non perché ne ho bisogno, ma perché ne ho voglia. Magari comincio a desiderare un nuovo cellulare. Vedo i modelli in commercio, e vedo che sono molto migliori del mio. In realtà, il mio funziona. Però, comincio a pensarci giorno dopo giorno, e comincio a creare dei ragionamenti per convincermi che veramente mi serve. Per quanto riesco a convincermi che ne ho bisogno, e forse un certo bisogno ce l’ho, in realtà, più di un bisogno, ho tanta voglia. Se compro il nuovo cellulare, mi trovo a passare molto tempo giocando con esso. Voglio farlo vedere agli amici, in questo modo prende posto nel mio cuore e nei miei pensieri. Amo qualcosa del mondo.

Cari, questo è un esempio di avere la mente rivolta alle cose sulla terra. Quando scegliamo di guardare prodotti che in realtà non ci servono, stiamo spingendo i nostri cuori a desiderare le cose della terra.

Questo ci ostacola dal non vedere il valore di Cristo, e perciò, di vivere per fede.

La stessa cosa vale, non solo per cose materiali, ma anche per altre cose che il mondo ci offre. C'è chi ama viaggiare, e passa ore guardando le pubblicità, sognano questo o quell’altro viaggio.

C'è chi ama essere apprezzato dagli altri, ovvero, l'approvazione degli uomini, e perciò passa molto tempo impegnandosi per poter avere l'approvazione degli altri.

Lo stesso vale per tante altre cose ed esperienze che possiamo avere. Tante cose possono essere valide in sé, però, il problema è che diventano un desiderio del cuore. A quel punto, ci distraggono da Dio. Ci ostacolano dal vedere sempre più di Cristo, e così, sono un grave pericolo spirituale, a causa del nostro desiderio per esse.

Consigli Pratici

Se siamo onesti, riconosciamo che è facile per noi tutti di essere attirati alle cose del mondo così, sia alle cose materiali, sia all'approvazione degli uomini, sia a varie esperienze o piaceri.

Vorrei darvi qualche consiglio pratico. Forse non tutti si applicano a te. Il mio scopo non è di stabilire regole. Piuttosto, voglio aiutare ognuno di voi, a valutare come potrebbe ridurre l'influenza del mondo nella propria vita.

Tenendo questo in mente, ecco alcune idee. Tante di queste cose mi hanno aiutato molto negli anni. Di natura, posso facilmente essere attirato dalle cose del mondo. Perciò, trovo utile mettere delle barriere, per aiutarmi a guardare di più a Cristo.

Quindi, per esempio, cerco di evitare di guardare prodotti che non mi servono. Per esempio, anni fa facevo il fotografo come lavoro. Quindi, la fotografia è un campo che mi interessa. La mia regola, ormai da tanti anni è di non seguire il mercato per capire quali sono gli ultimi modelli. Infatti, tranne quando avevo deciso che per qualche motivo specifico mi serviva una macchina diversa, sceglievo di rimanere molto ignorante dai modelli nuovi. Questo è perché so che se passo tempo guardando nuovi modelli, posso facilmente cominciare ad avere desiderio per qualcosa che in realtà non mi serve, e questo mi fa avere i pensieri rivolti alle cose della terra, anziché alle cose di Dio.

Similmente, se un amico prende un nuovo modello, scelgo di non interessarmi più di tanto. Questo vale per qualunque cosa che potrebbe interessarmi, tipo una nuova macchina fotografica, o un nuovo cellulare, o una nuova macchina. Conosco il mio cuore, e non voglio trovarmi interessato in cose che non mi servono.

Un altra cosa che può essere di grande aiuto è di togliere le cose nella mia vita che non servono. Tendiamo ad accumulare tante, tante cose, da vestiti che non ci servono, a cose per la casa, ad aggeggi elettronici. Più cose abbiamo, più i nostri cuori e i nostri pensieri sono attirati a pensare a quelle cose, e meno tempo abbiamo per pensare alle cose di Dio.

Oggi viviamo in una società in cui è facile avere un sovraccarico sensoriale. È un immenso aiuto spirituale ridurre quando l’informazione ci arriva, scegliendo di concentrare su quello che ha vero valore eterno.

Infatti, quando abbiamo tante cose, tendiamo a non sapere più apprezzare le cose di più valore, e questo ci rende ancora più difficile apprezzare e desiderare le cose eterne che vediamo solo per fede.

Vi faccio un esempio. A Firenze ci sono le Gallerie Uffizi, che hanno la collezione migliore del mondo di quadri dei maestri del Rinascimento. Chi apprezza l'arte, potrebbe passare un'ora davanti a quel capolavoro. Invece, ci sono centinai e centinai di capolavori, così tanti che dopo qualche ora, non si riesce ad apprezzarli più.

È un po' come avere una quantità immensa di cibi squisiti. Dopo un certo punto, non si riesce più ad apprezzare la bontà.

Quindi, può essere un immenso aiuto togliere o ridurre le influenze che ci fanno avere i pensieri rivolti alle cose sulla terra

Per i Genitori

Vorrei dire qualche parola importante per voi genitori. Viviamo in un mondo che spinge i nostri figli a vivere oggi, anziché per il futuro.

Cioè è molto importante per genitori di aiutare i figli a non essere attirati dalle cose immediate, ma piuttosto a vedere il valore di vivere per le cose future. Questo può predisporli a vedere il valore eterno di Dio.

Cioè, dobbiamo aiutare i nostri figli a capire che le cose immediate non valgono quanto le cose per cui devono impegnarsi ed aspettare.

Un esempio banale di questo. Oggi, ci sono tanti piccoli giocattoli che costano poco, e valgono ancora meno. Un esempio di questo sarebbero i piccoli giocattoli che si trovano negli ovetti Kinder. I bambini sono eccitati per un po' di tempo, e poi, il giocattolo non vale più nulla.

Quel tipo di giocattolo addestra la mente a desiderare piccoli piaceri immediati, che non durano. Quando un figlio cresce così, se diventa credente, avrà difficoltà vivere per fede.

Similmente, quando un bambino ha tanti giocattoli, che è molto normale oggi, arriva ad non apprezzarli più di tanto. Spesso, i bambini con più giocatoli sono quelli che si annoiano di più.

Vivendo così, hanno grande difficoltà veramente di capire cosa vuol dire aspettare per qualcosa di grande valore nel futuro.

Quindi, dico a voi genitori di valutare bene quanti e quali giocattoli prendete per i vostri figli. Ci sono grandi vantaggi per un figlio di avere poche cose, in modo che ognuno mantiene il suo valore per lungo tempo. È anche utile quando anziché avere tante piccole cose, un figlio deve aspettare molto tempo prima di ricevere qualcosa di più valore. Questo lo aiuta a capire che conviene aspettare. Questo prepara il suo cuore ad aspettare le cose eterne di Dio.

Certamente, gli stessi principi valgono per noi grandi. Quando prendiamo sempre qualcosa di nuovo, anche piccole cose, ci porta a riempire i nostri cuori e i nostri pensieri, e così, non abbiamo molto spazio lasciato nel cuore per riempirci con le cose di Dio.

Vorrei suggerirvi di fare un digiuno, un digiuno da pensare o prendere cose nuove per un certo periodo. Ci sono persone che decidono di non prendere nuovi vestiti per un anno. Ci sono altri che prendono mesi, o forse un anno, senza cercare o informarsi su cose nuove se non per sostituire qualcosa che si rompe.

Questo può essere un grande aiuto ad avere il cuore e la mente più liberi, per poter pensare di più alle cose di Dio.

Quindi, genitori, impegnatevi ad aiutare i figli a non vivere per oggi, ma ad avere gli occhi rivolti in avanti. A tutti dico: semplificate la vita, per poter pensare di più alle cose eterne.

Riempire con Pensieri del vero Tesoro

Dobbiamo ricordare che serve ben poco togliere le influenze del mondo intorno a noi, se non riempiamo i nostri cuori e le nostre mente con le cose di Cristo. Cioè, se togliamo certe cose dalla mente e dal cuore, per forza, qualcosa deve prendere il suo posto. Se non scegliamo di riempire quello spazio con le cose di Dio, alle fine sostituiremo certe cose del mondo per altre cose del mondo.

Perciò, ci serve un vero impegno a riempire il cuore per le cose che veramente valgono.

Abbiamo bisogno di prendere tempo di riempire i nostri cuore con le cose di Cristo. Abbiamo bisogno di riempire la vita con le cose di Dio e poi, riflettere su quelle cose.

Tante di noi passiamo più tempo seguendo le notizie, o lo sport, o qualche hobby, o pensando ai problemi, o pensando al prossimo acquisto che vorremmo avere, o pensando all'approvazione degli uomini, di quanto prendiamo tempo pensando e meditando sulla ricchezza della nostra eredità in Cristo.

Fratelli e sorelle, è impossibile vivere veramente per fede se viviamo così. Vivere per fede vuol dire vivere pensando al futuro, pensando alla gioia che avremo stando nella presenza di Dio per tutta l'eternità.

Scegliamo di vivere guardando in avanti.

Prima di chiudere, una parola per voi che non avete Gesù Cristo. Senza Cristo, tutto quello che avete sarà perso. Vivendo per cose terrene, siete colpevoli davanti a Dio. Avete davanti il giudizio, e senza Cristo sarete condannati ad un'eternità di tormento, lontani dalla presenza di Dio.

Cercate Cristo, andate a Cristo, perché solo in Lui c'è perdono. In Cristo c'è perdono e la vera vita.

A voi genitori dico: valutate la vita dei vostri figli. Cercate di addestrarli a non essere presi dalle cose immediate, ma piuttosto, di vivere per cose di più grande valore nel futuro. Questo sarà un immenso aiuto per loro a cercare le cose eterne, quando Dio li salva.

Per tutti, cercate di semplificare la vita. Togliete cose in più, cercate di togliere quello che non serve, per avere più tempo di pensare alle cose di Dio.

Riempite la vita con le cose di Dio. Parlate delle cose di Dio in casa, parlate gli uni con gli altri. Parlate per telefono, parlate quando siete insieme. Viviamo per fede, aspettando i veri tesori eterni. Chiudo con le parole dell'Apostolo Paolo in Filippesi 3:7-14. Questa è una vita di fede.

“7 Ma le cose che mi erano guadagno, le ho ritenute una perdita per Cristo. 8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, 9 e per essere trovato in lui, avendo non già la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede, 10 per conoscere lui, Cristo la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, 11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. 12 Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch’io sono stato afferrato da Gesù Cristo. 13 Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, 14 proseguo il corso verso la méta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù.” (Filippesi 3:7-14 LND)