Aiuto Biblico

Come comportarci con gli oppositori

filename: oppositori.odt di Marco deFelice, www.aiutobiblico.org, mercoledì 25 luglio, 2007, cmd
parole chiavi: anziani, pastori, autorità, oppositori, eresia, disciplina

Intro:

Come comportarci nei vari ruoli che abbiamo nella vita, ovvero, con le varie persone con cui abbiamo a che fare.

Dobbiamo sapere come comportarci con ogni tipo di persone che potremmo incontrare.

Quando parliamo di Dio, ci possono essere tante reazioni. Tante persone non avranno voglia di sentire, e se ne andranno. Nella società in cui viviamo, questa reazione è molto comune.

Altre persone ascolteranno, forse per educazione, ma senza grande interesse. Dobbiamo cercare di dire il più possibile, perché non sappiamo mai quello che Dio farà con i semi che sono stati piantati.

Altri ancora potrebbero ascoltare con molto interesse per un certo periodo, e poi, non volere più sentire. Potrebbero rispondere con grande gioia, come i semi che sono caduti sulla roccia, finché non arriva loro qualche problema a causa della parola, e, non avendo radice, si ritirano. Finché sono disposti ad ascoltare, dobbiamo proclamare loro le verità.

Grazie a Dio, ci sono anche coloro che ascoltano, continuano ad ascoltare, e lo Spirito Santo applica le verità che sentono al loro cuore, e per mezzo della parola predicata, passano dalla morte alla vita. Ognuno di noi che è salvato si trova in quest'ultima categoria, per l'opera di Dio.

Però, c'è una categoria che non ho menzionato. Oltre a coloro che ascoltano e a coloro che non ascoltano, la Bibbia parla di un altro gruppo. La Bibbia parla di coloro che non vogliono ascoltare, ma non vanno via. Piuttosto, cercano di opporsi al Vangelo. Contraddicono quello che viene predicato.

In questo studio, vogliamo considerare quello che la Bibbia insegna per quanto riguarda come dobbiamo comportarci con coloro che si oppongono al Vangelo.

Sapere distinguere gli insegnamenti

Come quasi ogni insegnamento nella Bibbia, ci sono più brani che trattano questo argomento. Perciò, per capire correttamente quello che Dio ci insegna, non basta considerare solamente uno o due brani.

Quando consideriamo solo pochi brani, rischiamo di capire molto male l'insegnamento biblico. Quindi, analizziamo i vari brani che trattano questo discorso importante.

La prima cosa da riconoscere è che la Bibbia insegna due cose diverse, una per i membri normali della chiesa, e un'altra cosa per coloro che sono le guide della chiesa. È molto importante capire questa distinzione, per non capire male il proprio ruolo e responsabilità.

Iniziamo, considerando un brano che parla a tutti i membri della chiesa.

Questo brano si trova in 2Giovanni. Leggiamo il primo versetto di quell'Epistola, per riconoscere a chi è stata scritta.

L’anziano alla signora eletta e ai suoi figli che amo in verità, e non io solo, ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verità,” (2Giov 1:1 LND)

Questa Epistola è stata scritta a tutta la chiesa. “La signore eletta” è probabilmente un modo di indicare la chiesa, e “ai suoi figli” è una descrizione dei membri della chiesa. Poi, Giovanni allarga il suo discorso a tutti i credenti, dicendo“tutti quelli che hanno conosciuto la verità”.

Quindi, questa Epistola è stata scritta a tutti i credenti e non solo ad alcuni.

Tenendo queste cose in mente, nei vv. 9-11, Giovanni parla di come dobbiamo trattare coloro che recano un'altra dottrina. Leggiamo il brano, e poi, consideriamo il suo significato.

9 Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio. 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo, 11 perché chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie.” (2Giov 1:9-11 LND)

In questo brano, Giovanni sta spiegando come i credenti devono comportarsi con qualcuno che non reca la dottrina di Cristo.

Prima di tutto, consideriamo la parola “recare”. “Recare” vuol dire “portare”. Descrive una persona persona che non dimora nella dimora di Cristo, e non solo non dimora, ma reca la sua dottrina sbagliata. Vuole parlarne con altri.

Tante persone che incontrate hanno una dottrina sbagliata. Però, a loro non interessa parlare con altri della loro dottrina.

Questo brano ci comanda cosa fare quando incontriamo qualcuno che reca un'altra dottrina.

Per esempio, se tu lavori accanto a qualcuno che ha una dottrina sbagliata, ma non gli interessa parlarne, il comandamento di questo brano non c'entra con lui.

Invece, se una persona che ha una dottrina sbagliata, e cerca di promuovere quella dottrina, allora, fa parte della categoria di quelli che non recano la dottrina di Cristo, perché reca una dottrina diversa.

In questo brano, Dio comanda ai credenti di evitare chi reca un'altra dottrina. Non bisogna ricevere una tale persona in casa, e nemmeno salutarla.

Non dobbiamo ricevere una persona così in casa. Visto che le chiese si incontravano maggiormente nelle case, questo valeva sia come famiglie individuali, sia come chiese. Quando si scopre che una persona promuove una falsa dottrina, non bisogna accogliere quella persona.

Ma non solo, non bisogna nemmeno salutare quella persona, se si tratta di un contatto in cui si è coinvolti a parlare della sua falsa dottrina.

Il saluto solitamente augura successo ad una persona, e la benedizione di Dio. Un saluto pagano, molto comune in Italiano, è “buona fortuna”, che un credente non dovrebbe mai dire a nessuno, perché sappiamo che non esiste la fortuna, e che Dio è la fonte di ogni cosa buona.

Come credenti, diciamo cose come: “Dio ti benedica!”, oppure “Pace!”, e qualcosa come “Buongiorno!”.

Se una persona sta recando una falsa dottrina, non dobbiamo augurarle buone cose, o la benedizione di Dio, o la pace, che viene da Dio. Non dobbiamo nemmeno augurarle una buona giornata, se in quella giornata sta parlando della sua falsa dottrina.

Quella persona, portando un falso vangelo, è sotto la maledizione di Dio, secondo Galati 1:8.

Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto.” (Ga 1:8 LND)

Nessuno nella Bibbia viene condannato quanto una persona che insegna una falsa dottrina.

E quindi, il comandamento per i credenti è di non avere a che fare con chi reca un'altra dottrina. Non bisogna salutare tali persone, non bisogna permettere loro di entrare in casa.

Perciò, questo esclude la possibilità di incontrarsi con loro per discutere dottrina. Infatti, non è il ruolo dei credenti di cercare di convincere chi reca un'altra dottrina dei loro errori.

La responsabilità delle guide di chiesa

Però, ciò non vuol dire che non esiste modo di evangelizzare queste persone. Dio prevede un modo di evangelizzare persone così, ed è tramite le guide di chiesa, gli uomini che sono stati riconosciuti qualificati per poter aiutare uno che insegna una dottrina falsa a riconoscere il suo errore.

Leggiamo vari brani che ci dimostrano che questa è la responsabilità delle guide di chiesa. Leggiamo vari brani, e poi, li considereremo.

Nel primo brano, da 2Timoteo 2:24-26, Paolo usa il termine “un servo del Signore”, che descrive uno che ha un ruolo di guida. Timoteo era un Evangelista, e fondava le chiese. Anche gli anziani possono avere questo titolo.

24 Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, 25 ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, 26 e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà.” (2Tim 2:24-26 LND)

Questo brano descrive come un responsabile della chiesa deve comportarsi con un oppositore. Un oppositore è uno che reca un'altra dottrina. Quindi, vediamo subito che le guide di chiesa hanno una responsabilità diversa da quella degli altri credenti della chiesa.

Quindi, il servo del Signore non deve contendere. La parola “contendere” vuol dire “un forte combattimento”, spesso con le armi, qua con le parole.

Vedremo più di questo in avanti. Il servo del Signore non deve fare grandi combattimenti, ma deve piuttosto ammaestrare gli oppositori.

Però, questo presume, o è condizionato, dal fatto che essi ASCOLTINO gli insegnamenti che il servo del Signore fa.

E se NON ascoltano? Allora, la Bibbia dà altri comandamenti per i casi in cui un oppositore non vuole ascoltare, non vuole imparare dal servo del Signore.

2Ti 2:23 Evita inoltre le discussioni stolte e insensate, sapendo che generano contese.

Il servo del Signore deve evitare discussioni stolte ed insensate. Deve rifiutare di ascoltare e partecipare a tali discussioni.

Troviamo lo stesso comandamento anche in Tito:

Tito 3:9 Ma evita le discussioni stolte, le genealogie, le contese e le dispute intorno alla legge, perché sono inutili e vane.

Sono gli oppositori che vogliono prolungare discussioni stolte, e contese, e dispute intorno alla legge. Ma il servo del Signore deve assolutamente rifiutare di parteciparvi, perché sono inutili e vane.

Separati

Parlando sempre alle guide, la Bibbia insegna che quando si trovano davanti a qualcuno che insegna una dottrina diversa e che vuole far dispute di parole, devono separarsi da costoro. Vi leggo da 1Timoteo 6:1-5

3 Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, 4 è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia litigi, maldicenze, cattivi sospetti, 5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati.” (1Ti 6:3-5 LND)

Non bisogna litigare, né discutere, ma separarsi da loro. Bisogna ritirarsi da loro.

Più volte nella Bibbia, vediamo che gli uomini di Dio si sono ritirati per continuare ad insegnare a chi voleva ascoltare.

Vi do qualche esempio:

Paolo, quando prese la scuola in affitto:

8 Poi egli entrò nella sinagoga e parlò con franchezza per tre mesi, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio. 9 Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell’incredulità, parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno. 10 E questo durò per due anni di modo che tutti gli abitanti dell’Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesù.” (At 19:8-10 LND)

Notiamo il motivo perché Paolo si ritirò, e notiamo poi il risultato (libertà di insegnare, la Parola di Gesù fu largamente annunciata).

45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d’invidia e si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando. 46 Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: "Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili.” (Atti 13:45-46 LND)
Ma poiché essi contrastavano e bestemmiavano, egli scosse le sue vesti e disse loro: "Il vostro sangue ricada sul vostro capo io sono libero da ogni colpa; da ora in poi andrò ai gentili".” (Atti 18:6 LND)

“il vostro sangue ricada”: un chiaro annuncio della loro condanna al giudizio finale. Quindi, Paolo dichiarò, in modo estremamente forte, che queste persone erano uomini condannati.

Questi Giudei non volevano ascoltare Paolo. Quindi, Paolo non poteva ammaestrarli. Perciò, egli rifiutò di ascoltare i loro discorsi e li condannò senza mezzi termini; poi si ritirò da loro, in modo da poter insegnare a chi voleva ascoltare, senza avere così la confusione che quegli oppositori avrebbero creato.

il pericolo dei falsi insegnanti

2Pietro 2:1,2; 2:12

1 Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione. 2 E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verità sarà diffamata.” (2Pi 2:1-2 LND)
Ma costoro, come bestie irragionevoli, per natura generate ad essere prese e distrutte, parlano male delle cose che non conoscono e nella loro corruzione saranno annientati, ricevendo così il salario della loro malvagità.” (2Pietro 2:12 LND)

Insegnamento di Gesù al riguardo

Gesù ci dà un principio importante che riguarda come comportarci con coloro che rifiutano di riconoscere il valore delle verità di Dio.

Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi.” (Mat 7:6 LND)

Questa dichiarazione è molto forte,, ma è quello che Gesù Cristo stesso ha dichiarato.

Qui, Gesù dichiara che certe persone sono cani o porci. Usando l'esempio di gettare perle davanti ai porci, un porco non riesce minimamente a capire e ad apprezzare il valore delle perle. A lui interessa solamente il cibo. Perciò, se si gettano delle perle davanti ai porci, essi si arrabbieranno, perché credevano che quelle perle fossero cibo, e saranno pronti a calpestare e a sbranare chi le ha gettate.

Con questo esempio, Gesù ci comanda di non gettare le perle delle verità di Dio a chi non sa minimamente apprezzarle.

Chiaramente, non spetta a noi decidere chi è un porco e chi no. Dobbiamo cercare di parlare con tutti delle cose di Dio. Però, diventerà evidente, dalla loro reazione, se sono da considerare porci oppure no. Uno che è un porco non vedrà il valore delle verità di Dio.

Solitamente, chi non vuole sentire le verità della Parola di Dio che predichiamo se ne va via, e non c'è nemmeno la possibilità di continuare a parlare con lui delle cose di Dio.

Invece, un oppositore non va via, ma resta, perché vuole dire la sua, vuole fare polemica, vuole trovare chi lo ascolta. Abbiamo già visto che i credenti normali della chiesa non devono nemmeno salutare una persona così, quanto di meno devono lasciarli venire nelle loro case per parlare delle loro false dottrine.

Dall'altra parte, i servi di Dio, le guide della chiesa, che hanno la responsabilità di cercare di aiutare queste persone a capire la verità, se vedono che una persona che oppone la verità non sa apprezzare la verità di Dio, ma le calpesta, o usando il linguaggio di Cristo, calpesta le perle, devono riconoscere che è un porco, e non devono più gettare perle davanti a lui.

Qualche altro brano

Un brano importante al riguardo è Tito, che spiega molto qual è il ruolo di coloro che sono le guide della chiesa. Questo brano parla degli anziani, che Tito doveva costituire, e parla di quello che doveva fare Tito, che era l'autorità della chiesa, fino a quando non ci fossero stati anziani.

Leggiamo Tito 1:9-14, che spiega un aspetto importante del ruolo degli anziani. Notiamo che anche questo brano spiega come gli anziani devono comportarsi con gli oppositori.

9 che ritenga fermamente l’insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. 10 Vi sono infatti, specialmente fra coloro che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, ciarloni e seduttori, ai quali bisogna turare la bocca; 11 questi sovvertono famiglie intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di disonesto guadagno. 12 Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: "I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri". 13 Questa testimonianza è vera, per questo motivo riprendili severamente, affinché siano sani nella fede, 14 senza attenersi a favole giudaiche né a comandamenti di uomini che rifiutano la verità.” (Tt 1:9-14 LND)

Devono essere in grado di esortare nella sana dottrina, e di convincere quelli che contraddicono. Questo brano è un parallelo di 2Timoteo, in cui abbiamo letto che il servo del Signore deve ammaestrare coloro che oppongono.

Dice anche che bisogna turare la bocca a quelli che insegnano cose false. Cioè, non devono essere permessi di dire le loro eresie.

Poi, nel v .13, dice che bisogna riprendere gli oppositori severamente. Anche questa è una responsabilità degli anziani.

Qualche applicazione pratica.

Ricordiamoci gli esempi dell'Apostolo Paolo, quando egli lasciò i Giudei, ed andò ad affittare una scuola per avere un posto tranquillo per insegnare.

In quel modo, egli turò la bocca di quei Giudei che si opponeva al suo insegnamento. Ci sono vari modi di turare la bocca.

In casa o in aula di un altro: basta andare via. In un luogo pubblico: basta andare via. In casa o sala tua, non permettere loro di parlare, e se è necessario, chiedi loro di andarsene.

Una cosa importante: non si fanno dibattiti.

Ultime parole: Il vostro sangue ricada sul vostro capo io sono libero da ogni colpa

Dicendo “il vostro sangue” Paolo stava dichiarando che essi erano uomini sotto condanna. Era un modo categorico di dichiarare loro che erano totalmente nell'errore, al punto da essere sotto la condanna di Dio.

Paolo, avendo dichiarato la loro colpa, annunciò che egli era libero di ogni colpa. Ovvero, visto che questi uomini rifiutavano di ascoltare Paolo, egli dichiarò la loro colpa, e poi, smise di parlare con loro. Egli stava ubbidendo al comandamento di non gettare perle davanti ai porci. Stava turando la bocca di coloro che contraddicevano. Quindi, in questo avvenimento, vediamo un esempio di come applicare vari degli insegnamenti che abbiamo visto in questo studio.

L'importanza di considerare tutto quello che la Bibbia insegna su un argomento

Considerando tutti questi brani, posso subito riconoscere alcune lezioni importanti.

Primo: vedendo tutti questi brani insieme ci ricorda l'importanza e la necessità di considerare tutto quello che la Bibbia insegna su un argomento, e non solo una parte. Se guardiamo un brano soltanto, potremmo avere un'idea che non rispecchia l'insegnamento della Bibbia. Per esempio, consideriamo 2Timoteo 2:24-26,

24 Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, 25 ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perché giungano a riconoscere la verità, 26 e ritornino in sé, sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perché facessero la sua volontà.” (2Tim 2:24-26 LND)

Qualcuno, guardando solamente questo brano, e non con attenzione, potrebbe immaginare che gli anziani devono stare seduti a fare lunghi discorsi con ogni oppositore, lasciando che anche loro dicano la loro. Ho anche sentito personalmente delle persone che mi hanno detto: “Tu devi essere mite, ed ascoltare anche tutto quello che ho io da dirti!”.

Però, il brano non dice questo, e non solo, ma gli altri brani che abbiamo considerato sono fondamentali per capire quello che insegna Dio.

Se una persona insegna una dottrina sbagliata, ma è pronta ad ascoltare l'insegnamento per riconoscere i suoi sbagli, gli anziani devono essere pronti ad ammaestrarla con pazienza, per aiutarla a capire la verità.

Con quale potenza?

Quando consideriamo l'insieme degli insegnamenti che riguardano come trattare gli oppositori, uno potrebbe credere che bisogna avere un carattere forte per poter proteggere la chiesa in questo modo.

Grazie a Dio, questo pensiero è totalmente sbagliato! Non è la forza del carattere che permette di ubbidire a questi comandamenti. È piuttosto la potenza di Dio che opera nel servo del Signore. Leggo due brani in cui Paolo scrive ai credenti di Corinto, e spiega che la sua potenza era da Dio.

4 La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 5 affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio.” (1Co 2:4-5 LND)

E poi, nel capitolo 4, Paolo parla di andare da loro per far tacere alcuni che erano pieni di orgoglio. Notiamo che egli sapeva che ci sarebbe stato un confronto, ma egli dichiara che avrebbe usato con loro non una potenza umana, ma una potenza di Dio per farli tacere.

19 ma verrò presto da voi, se piace al Signore, e conoscerò non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati, 20 perché il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza.” (1Co 4:19-20 LND)

Applicazione

Quando scopriamo che qualcuno è un oppositore, è meglio NON invitarlo ad un incontro evangelistico pubblico, perché potrebbe sviare altri. Invece, SE è aperto, uno degli anziani potrebbe incontrarsi a tu per tu con lui, per spiegare il Vangelo, e aiutarlo a capire i suoi errori.

Se invitiamo qualcuno, e dopo, scopriamo che è un oppositore, sarebbe corretto anche chiedergli di andare via.

Se siamo in pubblico dobbiamo andare via noi, se siamo in casa dobbiamo scusarci e andare via.